Ana səhifə

Piano di gestione


Yüklə 1.89 Mb.
səhifə15/18
tarix24.06.2016
ölçüsü1.89 Mb.
1   ...   10   11   12   13   14   15   16   17   18

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes 41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) specie caratterizzante Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere.


Minacce: rarità a livello locale e ceduazioni accompagnate da alterazione degli strati superficiali del suolo.

Livello di minaccia nel SIC: medio (su breve-medio termine).

Conservazione e protezione: in Italia, a livello regionale, è protetta in Molise dalla legge regionale n.9 del 23 febbraio 1999 - “Norme per la tutela della flora in via di estinzione e coltivazione delle piante del sottobosco e officinali”. Non risulta protetta in nessuna altra regione, né a livello nazionale o internazionale.
2.3. ESIGENZE ECOLOGICHE DELLE SPECIE FAUNISTICHE DI INTERESSE COMUNITARIO
Vengono riportate in questa sezione una serie di schede descrittive, per ciascuna specie di interesse comunitario, delle esigenze ecologiche e dei fattori abiotici e biotici necessari per garantirne uno stato di conservazione soddisfacente.
Da compilare per ciascuna delle specie riportate nelle sezioni 3.2 e 3.3 (limitatamente alle motivazioni A e B) dei formulari standard, secondo i modelli reperibili su: www.retecologicabasilicata.it

Si noti che per molte specie le parti generali delle schede (nome, biologia, distribuzione, habitat, alimentazione) sono già state compilate, pertanto sarà sufficiente limitarsi a compilare i paragrafi specificamente riferiti al SIC in esame.

Per la redazione delle parti relative ai fattori di criticità e minaccia, è importante fare riferimento anche al file excel "SCHEMA IMPATTI E DETRATTORI" (a cura del D.I.F.A.), parimenti reperibile nell'area riservata del sito "retecologicabasilicata".

Può essere utile, come checklist, consultare l’elenco dei codici relativi ai “Fenomeni ed attività nel sito” che è possibile trovare all’interno del file Formulario_Standard.pdf (ultime 4 pagine), reperibile nell'area riservata del sito "retecologicabasilicata". E’ importante precisare che la definizione di eventuali fenomeni e/o attività umane “inquinanti” ed impattanti su habitat e specie di interesse non può essere basata metodologicamente soltanto sulla letteratura scientifica. Poiché si tratta di attività che possono avere rilievo penale, è opportuno far riferimento a dati presenti in documenti ufficiali pubblicati da organi di controllo (Regione, ARPAB, ecc.). In assenza di tali dati, si dovrà dare di tali fenomeni inquinanti di acque, aria e suolo una definizione soltanto ipotetica e qualitativa. Diverso è il caso relativo alle altre attività (AGRICOLTURA E SELVICOLTURA, PESCA, CACCIA E RACCOLTA, ATTIVITÀ MINERARIA ED ESTRATTIVA, URBANIZZAZIONE, INDUSTRIALIZZAZIONE ED ATTIVITÀ SIMILARI, TRASPORTI E COMUNICAZIONI, TURISMO E DIVERTIMENTI, MODIFICHE UMANE DELLE CONDIZIONI IDRAULICHE e PROCESSI NATURALI), per le quali è possibile far riferimento a dati provenienti dai rilievi diretti, oltre che da tutta la bibliografia e letteratura che è possibile reperire.



2.3.1.

Nome scientifico: FAMIGLIA - Genere specie autore

Nome volgare: riportare qui il/i nomi volgari.

Biologia: descrizione sommaria dell'aspetto dell'animale, delle sue abitudini riproduttive, della posizione sistematica.

Distribuzione: informazioni corologiche generali, seguite considerazioni sulla rappresentatività del/dei SIC per la conservazione della specie in Basilicata (nel casi di specie esotiche, considerazioni generali sulla diffusione della specie in Basilicata). Concludere con informazioni sulla presenza della specie all’interno del/dei SIC.

Habitat: Habitat frequentati per riparo/tana/nidificazione e per l'alimentazione. Specificare, per quanto possibile, unità Corine e/o Habitat EU 92/43 a cui la specie è più fedele.

Alimentazione: descrizione sommaria delle abitudini alimentari della specie.

Consistenza delle popolazioni: Considerazioni sulla consistenza/vitalità delle popolazioni della specie in Europa/Italia/Basilicata/SIC.

Minacce: elencare qui i fattori di criticità e minaccia che compromettono al sopravvivenza della specie, in generale e all'interno del/dei SIC. Fare riferimento anche ai contenuti del file excel "schema impatti e detrattori". Citare eventuale normativa che regolamenta le attività umane responsabili delle minacce.

Livello di minaccia nel/nei SIC: distinguere tra trascurabile/basso/medio/alto/molto alto (expert-based assessment su breve-medio termine). Specificare se il livello di minaccia è lo stesso in tutti i SIC oggetto del PdG.

Conservazione e Protezione: citare qui eventuali normative e/o convenzioni regionali/nazionali/internazionali che tutelano la specie.
2.3.2.

Nome scientifico: FAMIGLIA - Genere specie autore

Nome volgare: riportare qui il/i nomi volgari.

Biologia: descrizione sommaria dell'aspetto dell'animale, delle sue abitudini riproduttive, della posizione sistematica.

Distribuzione: informazioni corologiche generali, seguite considerazioni sulla rappresentatività del/dei SIC per la conservazione della specie in Basilicata (nel casi di specie esotiche, considerazioni generali sulla diffusione della specie in Basilicata). Concludere con informazioni sulla presenza della specie all’interno del/dei SIC.

Habitat: Habitat frequentati per riparo/tana/nidificazione e per l'alimentazione. Specificare, per quanto possibile, unità Corine e/o Habitat EU 92/43 a cui la specie è più fedele.

Alimentazione: descrizione sommaria delle abitudini alimentari della specie.

Consistenza delle popolazioni: Considerazioni sulla consistenza/vitalità delle popolazioni della specie in Europa/Italia/Basilicata/SIC.

Minacce: elencare qui i fattori di criticità e minaccia che compromettono al sopravvivenza della specie, in generale e all'interno del/dei SIC. Fare riferimento anche ai contenuti del file excel "schema impatti e detrattori". Citare eventuale normativa che regolamenta le attività umane responsabili delle minacce.

Livello di minaccia nel/nei SIC: distinguere tra trascurabile/basso/medio/alto/molto alto (expert-based assessment su breve-medio termine). Specificare se il livello di minaccia è lo stesso in tutti i SIC oggetto del PdG.

Conservazione e Protezione: citare qui eventuali normative e/o convenzioni regionali/nazionali/internazionali che tutelano la specie.
2.4. VALUTAZIONE DELL’INFLUENZA DEI FATTORI SOCIO-ECONOMICI CHE INSISTONO SULLO STATO DI CONSERVAZIONE DI SPECIE E HABITAT D'INTERESSE
La "filosofia" alla base di questo capitolo è quella di riassumere, schematizzare e riorganizzare concettualmente quanto affermato nelle schede relative alle esigente ecologiche di habitat e specie, con particolare riferimento alle voci "Conservazione e protezione", "Criticità e minacce", "Livello di minaccia nel/nei SIC". Scrivere qui un breve testo introduttivo (20-50 righe) in cui si riassume quanto meglio specificato nei paragrafi successivi, ovvero: i principali fattori di impatto e di minaccia determinati dalle attività antropiche all'interno del/dei SIC.
Per la redazione di questo capitolo è importante anche fare riferimento al file excel "SCHEMA IMPATTI E DETRATTORI" (a cura del D.I.F.A.), reperibile nell'area riservata del sito "retecologicabasilicata".

Può essere utile, come checklist, consultare l’elenco dei codici relativi ai “Fenomeni ed attività nel sito” che è possibile trovare all’interno del file Formulario_Standard.pdf (ultime 4 pagine), reperibile nell'area riservata del sito "retecologicabasilicata". E’ importante precisare che la definizione di eventuali fenomeni e/o attività umane “inquinanti” ed impattanti su habitat e specie di interesse non può essere basata metodologicamente soltanto sulla letteratura scientifica. Poiché si tratta di attività che possono avere rilievo penale, è opportuno far riferimento a dati presenti in documenti ufficiali pubblicati da organi di controllo (Regione, ARPAB, ecc.). In assenza di tali dati, si dovrà dare di tali fenomeni inquinanti di acque, aria e suolo una definizione soltanto ipotetica e qualitativa. Diverso è il caso relativo alle altre attività (AGRICOLTURA E SELVICOLTURA, PESCA, CACCIA E RACCOLTA, ATTIVITÀ MINERARIA ED ESTRATTIVA, URBANIZZAZIONE, INDUSTRIALIZZAZIONE ED ATTIVITÀ SIMILARI, TRASPORTI E COMUNICAZIONI, TURISMO E DIVERTIMENTI, MODIFICHE UMANE DELLE CONDIZIONI IDRAULICHE e PROCESSI NATURALI), per le quali è possibile far riferimento a dati provenienti dai rilievi diretti, oltre che da tutta la bibliografia e letteratura che è possibile reperire.

La trattazione delle voci pertinenti al/ai SIC in esame verrà organizzata concettualmente come nel file anzidetto, e cioè:
2.4.1. AGRICOLTURA E SELVICOLTURA
2.4.2. PESCA, CACCIA E RACCOLTA
2.4.3. ATTIVITÀ MINERARIA ED ESTRATTIVA
2.4.4. URBANIZZAZIONE, INDUSTRIALIZZAZIONE ED ATTIVITÀ SIMILARI
2.4.5. TRASPORTI E COMUNICAZIONI
2.4.6. TURISMO E DIVERTIMENTI
2.4.7. INQUINAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ UMANE
2.4.8. MODIFICHE UMANE DELLE CONDIZIONI IDRAULICHE
2.4.9. PROCESSI NATURALI
Per ciascuno dei paragrafi anzidetti, descrivere gli impatti pertinenti al/ai SIC ed i loro effetti su habitat e specie sensibili, quantificando ove possibile.
Nella trattazione degli impatti pertinenti al paragrafo 2.4.1., integrare anche la tabella DIPSIR sugli indicatori agronomici e zootecnici proposta nel file "Iter metodologico" (a cura di Rivelli & Freschi), reperibile nella sezione riservata del portale "retecologicabasilicata". Nel considerare i fenomeni di erosione e di degradazione del suolo, si raccomanda di tener presente che in determinati casi possono contribuire a produrre nel tempo il mosaico diversificato che caratterizza determinati paesaggi, come quello dei calanchi. In tal caso, per la conservazione di questi geositi risulta essenziale il mantenimento di un equilibrato regime di disturbo, che sta alla base della loro genesi e della loro conservazione.
Sempre in riferimento al paragrafo 2.4.1., ricordarsi che l'aumento della frequenza/estensione degli incendi è da porre in relazione anche col cambiamento degli usi tradizionali del territorio, quali l’abbandono dell’agricoltura in aree marginali e di versante. La prevenzione antincendio va affrontata non solamente come lotta alle cause, ma anche come gestione del territorio e della vegetazione forestale, in modo da ridurne le caratteristiche che ne favoriscono la propagazione.

In generale, le misure di tutela e conservazione che eventualmente verranno proposte dovrebbero far riferimento ai seguenti aspetti principali: selvicoltura "preventiva", viali tagliafuoco, possibilità di rifornimento idrico, viabilità forestale, sistemi di previsione del pericolo di incendio, sistemi di avvistamento (early warning), sistemi di estinzione, metodi per favorire la ricostituzione delle coperture forestali danneggiate dal fuoco, che dovrebbero garantire il mantenimento del patrimonio naturale e paesaggistico, evitando limitando a casi strettamente indispensabili la ricostituzione per via artificiale del popolamento forestale.


Considerare che il fuoco pur avendo impatto negativo con gli ecosistemi e con l’assetto complessivo del paesaggi, se opportunamente controllato può diventare strumento indispensabile per riprodurre il moderato “disturbo” necessario a mantenere nel tempo il mosaico altamente diversificato di determinati paesaggi, importante per la sopravvivenza di varie specie vegetali ed ornitiche.

Si fa presente che per gli incendi esistono due codici da inserire nel formulario: il 948, che fa riferimento agli incendi intesi come fenomeni naturali (nella categoria Processi Naturali-Catastrofi Naturali), ed il 180, che, facendo parte della categoria “Agricoltura, Foreste”, è da riferire agli incendi di origine antropica, soprattutto quelli legati ad alcune operazioni agronomiche, pastorali e forestali, anche di origine dolosa.


A conclusione del presente capitolo 2.4, si può compilare il quadro riassuntivo esemplificato qui sotto, habitat per habitat:


Criticità

FATTORE

MAMMIFERI

UCCELLI

ANFIBI

RETTILI

INVERTEBRATI

VEGETAZIONE

TOTALE

100

Coltivazione

X




X

X

X




4 (X)

101

Modifica delle pratiche colturali

X

X

X

X

X

X

6 (X)

110

Uso di pesticidi

X

X

X

X

X

X

6 (X)

120

Fertilizzazione




X

X

X

X

X

5 (X)

140

Pascolo

X




X

X

X

X

5 (X)

160

Gestione forestale

X

X




X




X

4 (X)

162

Piantagione artificiale













X

X

2 (X)

165

Pulizia sottobosco

X

X

X

X

X

X

6 (X)

167

Disboscamento senza reimpianto

X

X




X

X

X




180

Incendi

X

X

X

X

X

X

6 (X)

230

Caccia

X

X













2 (X)

403

Abitazioni disperse

X
















1 (X)

420

Discariche

X




X







X

3 (X)

430

Strutture agricole

X




x




X

X

3 (X); 1 (x)

502

Strade, autostrade

X

X

X

X

X




5 (X)

620

Attività sportive e divertimenti all'aperto







X







X

2 (X)

622

Passeggiate, etc.
















X

1 (X)

623

Veicoli motorizzati

X

X

X

X

X




5 (X)

710

Disturbi sonori

X

X

x

X







3 (X); 1 (x)

720

Calpestio eccessivo













X

X

2 (X)

740

Vandalismo







X

X







2 (X)

790

Altre attività umane inquinanti

X

X







X




3 (X)

900

Erosione




x







X

X

2 (X); 1 (x)

966

Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
















X

1 (X)




TOTALE

X = 16/24

X = 12/24

x = 1/24


X = 12/24

x = 2/24


X = 13/24

X = 15/24

X = 16/24



Tabella riassuntiva dei fattori di criticità che insistono sui poligoni relativi all’habitat xxx e loro potenziale interazione con le varie componenti biotiche. (X = sicuramente negativo; x = probabilmente negativo; y = probabilmente positivo/sinergico; Y = sicuramente positivo/sinergico)


Commentare brevemente qui il quadro riassuntivo che emerge dalle tabelle anzidette, specificando gli habitat e le componenti biotiche che appaiono più minacciate, nonché gli impatti che sembrano avere le maggiori ripercussioni sull'ambiente. Eventualmente, se i fattori di criticità esaminati sono molti, può rivelarsi utile elaborare un'ulteriore tabella in cui i fattori di criticità sono elencati sulla base del punteggio totalizzato, in modo da evidenziare i fattori che si ritiene siano maggiormente responsabili di incidenza negativa.
SI RIPORTANO alcune definizioni da guida metodologica "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC"
INCIDENZA NEGATIVA - si intende la possibilità di una determinata azione di incidere significativamente su un sito Natura 2000, ARRECANDO effetti negativi sull'integrità del sito, nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000.

INCIDENZA POSITIVA - si intende la possibilità di una determinata azione di incidere significativamente su un sito Natura 2000, NON ARRECANDO effetti negativi sull'integrità del sito, nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000.
1   ...   10   11   12   13   14   15   16   17   18


Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©atelim.com 2016
rəhbərliyinə müraciət