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UCCELLI

I dati quali-quantitativi sugli uccelli (specie nidificanti e svernanti) sono stati raccolti mediante contatti a vista in natura, con attrezzatura ottica (binocolo, cannocchiale) e attraverso il riconoscimento canoro (canti, richiami ed altre manifestazioni sonore delle diverse specie). Per alcune specie, in particolare Strigiformi, sono state raccolte tracce della loro presenza (ad es. borre, che sono state analizzate in laboratorio allo stereomicroscopio). La stima della frequenza si è basata soprattutto sul numero di contatti nei differenti habitat frequentati dalla specie secondo metodologie standard (transetti, punti d’ascolto). Le specie migratrici sono state contattate durante le stagioni migratorie primaverile ed autunnale ed inoltre si è fatto ricorso ai data-base delle campagne d’inanellamento.


RETTILI E ANFIBI

Per quanto riguarda i Rettili la maggioranza dei dati si basa su osservazioni dirette; si è tenuto conto anche del reperimento di esuvie di serpenti o di carapaci di testuggini, facilmente identificabili. Occasionalmente si è proceduto alla cattura di sauri con le mani o mediante apposito bastone con cappio.

Relativamente agli Anfibi, al di là dei ritrovamenti occasionali in ambiente terrestre, è stato invece condotto uno specifico programma di individuazione degli ambienti acquatici ricadenti all’interno del/dei SIC sia di acqua lentica (stagni/pozze temporanee, vasche e stagni agricoli permanenti, abbeveratoi) che di acqua lotica (canali, fiumi e torrenti). Durante i campionamenti, tramite osservazione diretta e ricerca attiva per mezzo di un retino con maglia di 1 mm, è stata stabilita la presenza/assenza di individui adulti o giovani, che sono stati catturati, identificati sul campo e successivamente liberati, e di uova, larve o individui neometamorfosati, e di maschi in canto. Tutti i siti di campionamento sono stati caratterizzati tramite l’utilizzo dei seguenti parametri, i cui valori sono stati registrati in occasione delle attività di campionamento:

- Fase del ciclo idrologico

- Dimensioni

- Torbidità

- Temperatura

- Copertura vegetale

- Vegetazione circostante
PESCI

Oltre ai dati ricavati in loco mediante interviste o occasionali osservazioni dirette, si è proceduto, laddove necessario, ad una raccolta di dati di campo mediante utilizzo di tecniche di elettropesca.


INVERTEBRATI

E’ stata svolta una generica indagine sugli Invertebrati presenti, attraverso la ricerca diretta in campo effettuata con i metodi standard utilizzati (uso di retini, retini da sfalcio, raccolta diretta su piante, sotto pietre, ecc.). Utili informazioni sono state ottenute anche attraverso l’analisi delle borre di rapaci.

Relativamente ai Lepidotteri diurni, è stato utilizzato il metodo naturalistico basato sul riconoscimento in campo, ormai consolidato al punto che esistono diverse guide sul butterflywatching. In particolare sono stati svolti specifici sopralluoghi nei mesi primaverili-estivi, e

sono state effettuate numerose osservazioni sul comportamento e soprattutto sul ciclo riproduttivo delle diverse specie, nonché sugli eventuali fattori abiotici che condizionano la presenza dei lepidotteri.

La maggioranza degli Ortotteri Coleotteri ed Imenotteri significativi è stata identificata in campo, in alcuni casi è stato necessario raccogliere qualche esemplare ed identificarlo al binoculare in laboratorio.

Per gli habitat acquatici specifica attenzione è stata rivolta alla presenza di Crostacei, considerati buoni indicatori della qualità dei corpi idrici.


CARTE TEMATICHE

Relativamente ai criteri utilizzati per la cartografia della distribuzione delle singole specie presenti all’interno del/dei SIC, tenendo conto che ogni specie occupa in natura uno o più habitat identificabili dal tipo di vegetazione predominante, sono state utilizzate come cartografie di base quelle relative all’uso del suolo ed agli habitat individuati dai botanici; in particolar modo si è fatto riferimento agli habitat citati negli Allegati della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE.

Relativamente all’ornitofauna, è stata cartografata la distribuzione delle specie nidificanti e/o svernanti, in quanto, a differenza delle specie migratrici che sorvolano la zona senza sostare o sostano per un periodo di tempo molto breve (utilizzando l’area come luogo di sosta temporanea dove riposare e possibilmente alimentarsi), l’avifauna nidificante (per la riproduzione) e svernante (per la sosta durante la stagione avversa in territori con temperature più miti e con abbondanza di alimento rispetto ai siti di riproduzione) ha un elevatissimo legame con il territorio, dove le caratteristiche ambientali assumono grande importanza.

Gli habitat campiti, per le varie specie, sono quelli sia reali (in cui la specie è stata più volte osservata direttamente o indirettamente) sia potenziali (in cui le aree posseggono le caratteristiche ambientali idonee affinché la specie vi possa nidificare o svernare). All’interno dei poligoni che identificano uno o più habitat, la specie può essere distribuita in modo uniforme o in modo discontinuo o localizzata. Quando sono noti siti di nidificazione di una specie presenti sia dentro che fuori dai SIC, il luogo o l’area in cui la specie ha il nido è stata individuata con un puntino colorato.

L’individuazione puntuale degli habitat utilizzati dalle specie ha riguardato solamente le specie di interesse comunitario e quelle riportate nel campo 3.3 del formulario standard con motivazione A e B.

Basandosi sulle tipologie di habitat individuate dopo la revisione della carta degli habitat (codici Habitat e Corine Biotopes), per ogni specie è stato definito lo spettro degli habitat utilizzati all’interno del/dei SIC, nonché la loro modalità di utilizzazione ed il loro grado di idoneità ambientale. Quest’ultima è stata valutata in una scala di valori da 1 a 5, secondo i criteri sotto elencati, determinati in base alle notizie bibliografiche ed alle conoscenze dirette degli esperti , nonché alla situazione ecologico-ambientale di ogni SIC:



1 = idoneità scarsa

2 = idoneità medio-bassa

3 = idoneità media

4 = idoneità medio-alta

5 = idoneità elevata
Per quanto riguarda l’utilizzazione potenziale degli habitat è stato possibile individuare alcune tipologie relativamente ai vari gruppi indagati e in particolare:

MAMMIFERI

UCCELLI

RETTILI

ANFIBI

INVERTEBRATI

Riproduzione

Riproduzione

Riproduzione

Riproduzione

Riproduzione

Foraggiamento

Nidificazione

Ovideposizione

Ovideposizione

Foraggiamento

Spostamento

Alimentazione

Foraggiamento

Foraggiamento

Spostamento




Riposo

Permanenza

Permanenza

Sosta







Termoregolazione

Migrazione

Ricerca ospiti







Spostamento

Spostamento



Per quanto riguarda le summenzionate tipologie si intendono nello specifico come:

- habitat di riproduzione: gli habitat frequentati dalla specie, per la riproduzione e le attività connesse (corteggiamento, roosting, etc).

- habitat di alimentazione o di foraggiamento: gli habitat utilizzati dalla specie per alimentarsi e per le attività connesse (caccia, ricerca attiva della risorsa, controllo del territorio, etc), comprendendo anche gli habitat utilizzati dai migratori a tale scopo.

- habitat di ovideposizione: sono stati individuati e distinti da quelli di riproduzione soltanto nel caso della erpetofauna.

- habitat di sosta, permanenza e riposo: che includono gli habitat utilizzati a tale scopo dalla specie, comprendendo anche gli habitat utilizzati dai migratori a tale scopo.

- habitat utilizzati per lo spostamento: che individuano gli habitat utilizzati dalla specie per spostarsi fra habitat più idonei.

- habitat utilizzati per la termoregolazione: presi in considerazione soltanto per i Rettili.

- habitat utilizzati per lo spostamento durante migrazioni stagionali: presi in considerazione soltanto per gli Anfibi.

- habitat utilizzati per la ricerca degli ospiti: presi in considerazione soltanto per gli Imenotteri parassitoidi.

Una specie può utilizzare ciascun habitat per svolgere più funzioni, non è raro ad esempio che per gli Uccelli esso possa essere utilizzato sia per la riproduzione che per il foraggiamento. In tal caso queste utilizzazioni multiple sono state debitamente codificate e quindi rappresentate in cartografia.

Tutte le informazioni sono state organizzate in un database e collegate, secondo una procedura di “join”, alla carta della vegetazione ottenendo per ciascuna specie una carta dell’utilizzazione e della idoneità degli habitat del SIC in scala 1:10.000.

1.4.3. LA FAUNA

Riportare qui un commento sulla fauna vertebrata ed invertebrata del/dei SIC, con osservazioni e descrizione sommaria delle specie più notevoli, della loro presenza (stanziali/di passo/occasionali...) e consistenza delle relative popolazioni, sia in riferimento all'intero SIC, sia in riferimento agli habitat elettivi/preferenziali. Commentare i risultati dell'indagine anche in relazione ai potenziali effetti dell'attività antropica.


1.4.4. SPECIE FAUNISTICHE PRESENTI NEGLI ALLEGATI II, IV E V DELLA DIRETTIVA HABITAT E/O NELLA LISTA ROSSA REGIONALE E/O DI INTERESSE BIOGEOGRAFICO/CONSERVAZIONISTICO

Menzionare le specie di maggior interesse zoogeografico e/o conservazionistico e commentarne lo stato di conservazione ed eventuali criticità/minacce.



1.4.4.a ANIMALI ELENCATI NELL’ALLEGATO II DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE

CODICE

NOME







POPOLAZIONE



















Popolazione













A

B

C




D

























































































































































































1.4.4.b ALTRE SPECIE IMPORTANTI DI FAUNA

CODICE NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE



B

M

A

R

F

I

P
















A

B

C

D



















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































1.4.4.c. SPECIE CON VALORE DI BIOINDICAZIONE

Nella tabella che segue verranno riportate le presenze più cospicue delle specie di pregio elencate nelle tabelle precedenti ed eventuali altre che si ritengano significative a causa dell'abbondanza, specificando caso per caso il motivo per cui la specie si ritiene abbia valore culturale e/o scientifica.



SPECIE

HABITAT

COD

VALORE DI BIOINDICAZIONE

Riportare il binomio (Es. Osmoderma eremita)

Riportare la denominazione dell'/degli habitat in cui la specie è presente

(es. " Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior ")



Riportare il codice numerico dell'habitat

(es. 91E0)



Indicare se si tratta di specie endemiche, specie al limite del loro areale di distribuzione, legate ad habitat particolarmente integri, quali foreste vetuste, ecc….

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