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Piano di gestione


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Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes 41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) specie caratterizzante Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere.


Minacce: formazioni forestali negativamente condizionate, in alcuni settori, dalla passata ed intensa attività di sfruttamento delle formazioni forestali, raccolta da parte dell’uomo.

Livello di minaccia nel SIC: scarso

Conservazione e protezione: Ruscus aculeatus è presente nell'elenco all'Allegato V della Direttiva CEE n° 43/1992, tra le "Specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione". In Italia è specie protetta in Abruzzo (L. R. 11/09/1979, n° 45), Friuli V. G. (L. R. 03/06/1981, n° 34), Liguria (L. R. 30/01/1984, n° 9), Lombardia (L. R. 27/07/1977, n° 33), Molise (L. R. 25/10/1982, n° 22), Toscana (L. R. 06/04/2000, n° 56), Umbria (L. R. 18/11/1987, n° 49), Prov. Auton. di Trento (L. P. 25/07/1973).

Sarebbe auspicabile la verifica ed eventuale adeguamento delle previsioni in campo forestale, al fine di assicurarne la coerenza rispetto agli obiettivi di conservazione.




LILIACEAE - Lilium bulbiferum L. subsp. croceum



Nome volgare: giglio rosso.

Biologia: geofita bulbosa, con vistosa fioritura tra maggio e luglio, fruttifica in estate.

Distribuzione: orofita presente nell’Europa centrale e meridionale. È segnalata in tutta la penisola ad eccezione delle isole. Nel settore delle Alpi orientali si differenzia la subsp. bulbiferum. In Basilicata è presente con popolazioni generalmente poco numerose in diversi settori dell’Appennino centrale e settentrionale oltre che nel Pollino, e nell’area Sic Lago del Pertusillo

Ecologia: specie mediamente eliofila, abbastanza esigente in umidità edafica, vegeta ai margini e nelle schiarite dei boschi puri e misti di querce caducifoglie e nei prati umidi del piano montano, entro una fascia altimetrica compresa tra 500 e 2000 metri.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovereMinacce: alterazione degli habitat di pertinenza, raccolta indiscriminata degli scapi fiorali in virtù (…) delle vistose ed attraenti fioriture.

Livello di minaccia nel SIC: alto a causa della ridotta diffusione e dell’esigua consistenza delle della specie (a breve-medio termine).

Conservazione e protezione: è specie protetta della flora lucana ai sensi del DPGR 55/2005 ed inserita nel novero delle specie a protezione limitata. È inserita nella Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia, per alcune regioni dell’Italia centrale.
Nome scientifico: fam. ROSACEAE - Malus florentina (Zuccagni) Schnaider

Nome volgare: Melo ibrido

Biologia: Pianta legnosa cespitosa. Fiorisce a maggio.

Distribuzione: NE-Steno-Medit. Endemismo Italo-balcanico, cresce in boschi mesofili sino a circa 1200 m s.l.m. Dai dati di letteratura e dai rilievi storici si rileva che la specie è presente in maniera sporadica in Basilicata, presente SIC Lago del Pertusillo.

Ecologia: predilige terreni argillosi e soleggiati.

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes 41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) codice Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere.


Minacce: minacciata soprattutto a causa di errati interventi selvicolturali, eccessivo carico del pascolo,

C’è il rischio della perdita di diversità biologica a seguito del mancato monitoraggio dell’evoluzione dei soprassuoli forestali allo scopo di controllarne la progressione degli stadi per decidere, di volta in volta, quale strategia gestionale intraprendere per tutelare la biodiversità.



Livello di minaccia nel SIC: medio

Conservazione e protezione: specie di grande rilevanza biogeografica.

Sarebbe auspicabile il mantenimento di elevati livelli di diversità del mosaico ambientale, con i diversi stadi delle successioni vegetazionali ben rappresentati, conservazione della continuità e integrità della matrice boscata con incremento del valore naturalistico delle formazioni forestali, favorendo un aumento della maturità nelle stazioni più idonee e mantenendo una presenza significativa dei diversi stadi delle successioni.

Adozione di opportune misure normative o di informazione e sensibilizzazione.
Nome scientifico: fam. FAGACEAE – Quercus frainetto Ten.

Nome volgare: Quercia d'Ungheria, Farnetto

Biologia: P scap (albero). Fiorisce a maggio.

Distribuzione: è una specie europeo-sud orientale, occupa anche l'Anatolia settentrionale, in Europa si trova in Bosnia Albania, Macedonia, Bulgaria e Grecia. In Italia si trova al centro in Toscana nella Maremma, ma diventa sempre più frequente dal Lazio alla Calabria.

Ecologia: si adatta a tutti i terreni, preferendo però quelli freschi, fertili e profondi, con pH acido o sub acido. Rifugge quelli molto calcarei. 

Habitat e/o biotopo elettivo/i all’interno del SIC: Codice Corine biotopes 41.75 - Southern Quercus cerris-Q. frainetto woods (Melitto-Quercion frainetto) specie caratterizzante Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere.


Minacce: è una specie che in Italia ha molti problemi di rinnovazione, perché molto sensibile alla concorrenza, comportamento caratteristico di specie che occupano nicchie ecologiche particolari e che si trovano al limite del loro areale. Nel SIC le minacce sono ascrivibili ad una gestione selvicolturale inappropriata ed al carico di pascolo eccessivo. Anche l’attività degli ungulati rappresenta un grave fattore limitante alla rinnovazione naturale.

Livello di minaccia nel SIC: scarso

Conservazione e protezione: questa specie non figura nelle convenzioni nazionali ed internazionali, né appare rara o minacciata a livello regionale o provinciale.

Sarebbe auspicabile favorire l’evoluzione dei soprassuoli boschivi verso gli stadi più maturi della successione vegetazionale laddove la struttura e la composizione del bosco, nonché le caratteristiche morfologiche del sito lo richiedano.




Nome scientifico: FABACEAE – Lathyrus jordanii (Ten.) Ces. Pass. et Gib.

Nome volgare: Cicerchia di Giordano

Biologia: G rhiz. La fioritura avviene a primavera avanzata tra maggio e giugno.

Distribuzione: É una specie endemica dell’Appennino meridionale. In Italia è presente solo in Calabria, Basilicata e Campania da 500 a 1200 m s. l. m.

In Basilicata e nel SIC è una specie rara nelle fitocenosi relativamente mesofile a dominanza Quercus cerris e Quercus frainetto fino agli 800-1000 m s.l.m. e nei boschi misti a Fagus sylvatica fino ai 1400 m s.l.m.



Ecologia: specie mesofila preferisce cerrete e boscaglie delle cenosi forestali dell’Habitat 91M0.
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