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In principio dio creò IL cielo e la terra leggere IL Libro della Genesi


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Messaggio sintetico





  • Il settimo giorno non è uno spazio di tempo vuoto, votato alla pigrizia, sinonimo di assenza di fatica, ma è simbolo della piena e perfetta comunione con Dio, è la “requies aeterna”, che i cristiani augurano ai loro defunti.




  • Dio benedice il settimo giorno, gli dona, cioè, fecondità. Il “sabato” è, quindi, in sé fecondo, genera una sua vita che è squisitamente interiore, alimenta l’esistere stesso dell’uomo.




  • Dio santifica il settimo giorno, per cui in esso risiede il mistero, domina il silenzio e si incontra il divino.




  • Il settimo giorno non deve diventare, quindi, né un’isola sacra, in cui si esegue soltanto freddamente un “precetto”, né un giorno come gli altri, freneticamente riempito di divertimenti forzati!




  • Il Signore era “uscito” dall’eterno per animare il tempo e il cosmo nella creazione, ora “rientra” nella perfezione della sua eternità. Ma questa volta ad essa ammette anche l’uomo, vertice del creato e sua “immagine”.




  • L’uomo, creato il sesto giorno, sarebbe destinato all’imperfezione e al limite eterno, se non entrasse nella comunione con Dio in quella perfezione del “settimo giorno”, giorno tutto di Dio (il 7 indica la pienezza nella simbolica numerica dell’Antico Oriente).




  • Comunque il settimo giorno senza gli altri sei è un assurdo; altrimenti diventerebbe solo un giorno inaridito da norme legali fredde e sacrali (cfr. il rimprovero di Gesù ai rigidi “osservanti” del sabato in Mc 3,4; o ancora cfr. Mc 2,27).


Obiettivi





  1. Far riscoprire la bellezza del settimo giorno come giorno del Signore (“Domenica”), in cui lo si loda e lo si ringrazia per le meraviglie del creato, compreso il miracolo della vita umana, inabitata dal soffio di Dio.




  1. Insistere sul valore del silenzio, che – a detta di Pascal – quando si è innamorati, è più comunicativo delle parole.




  1. Riuscire a far capire che la domenica è il silenzio popolato da Dio e dai fratelli, un assaggio, quindi, di eternità!!!


INCONTRO CON I RAGAZZI DELLE ELEMENTARI

Dopo aver fatto leggere, o meglio ascoltare il brano di Gen 2,1-4a, far disegnare su un foglio a ciascun ragazzo quello che vorrebbe fare o non fare, essere o non essere nella sua “Domenica ideale”. Costruire, poi, un mega-poster con tutti i disegni dei ragazzi, dal titolo “la mia Domenica”, da portare in Chiesa durante la liturgia domenicale, quale eventuale occasione di riflessione omiletica per il presbitero.




INCONTRO CON I PREADOLESCENTI

Mini-celebrazione della Parola, con tre letture (Gen 2,1-4a; Atti 2,42-48; Mc 14,22-25 o paralleli). Spiegazione spirituale sul senso della Domenica, come giorno del memoriale del dono d’Amore di Cristo Signore all’uomo e risonanze dei ragazzi.




INCONTRO CON I GENITORI

- Riflessione-scambio prendendo spunto dalle domande del sussidio diocesano (Nella cultura attuale, come si accetta l’idea di un giorno che appartiene a Dio? Cosa facciamo abitualmente nei nostri giorni di ferie?



L’uomo lavora per sei giorni, vivendo del proprio lavoro e partecipa così nel tempo alla creazione di Dio, diventa “concreatore” con Lui; ma il settimo giorno c’è il riposo perché il fine ultimo è Dio, “il Signore del tempo”. Spesso oggi il lavoro è contro l’uomo, i ritmi, le condizioni di lavoro stressanti, la corsa al profitto ad ogni costo, impediscono all’uomo di vivere in armonia con se stesso e con gli altri. Noi cristiani come reagiamo di fronte a certe politiche che vanno contro la dignità dell’uomo? Ci distinguiamo o andiamo anche noi a fare acquisti? Rischiamo che la domenica sia un giorno più stressante degli altri? Siamo capaci in famiglia di dedicare durante la domenica qualche spazio alla riflessione silenziosa sulla Sua Parola e all’accoglienza del riposo visto come un assaggio di eternità?) (* vedi scheda finale allegata)

ATTIVITA’ DEI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI CON I LORO GENITORI

I bambini scrivono una lettera ai genitori tutti insieme dove apertamente possano dire cosa vorrebbero che fosse per la loro famiglia la Domenica (magari si può far preparare una sorta di Decalogo dei giorni di festa, nell’incontro precedente a quello con i genitori). Stimolati da tale lettera si imbastisce un confronto serio sul senso del Giorno del Signore così come ci viene proposto da Gen 2,1-4a.



LITURGIA




LITANIE DELLA DOMENICA (Dalla Lettera apostolica di Giovanni Paolo II sulla santificazione della domenica)





  • Segno di croce e saluto del celebrante/presbitero, se c’è.

  • Canto (Il disegno, Oggi ti chiamo, Se m’accogli…)

  • Lettura e Ascolto della Parola del Signore (Gen 2,1-4; Lc 24,13-35)

  • SILENZIO, magari con arpeggio di chitarra in sottofondo. E’ importante farlo bene, come momento di ascolto, in cui il Signore parla al cuore di ognuno!

  • Recita delle litanie:

Rit. NON ABBIATE PAURA DI DARE IL VOSTRO TEMPO A CRISTO!

  • Giorno del Signore, rit. …

  • Giorno della nuova creazione, rit. …

  • Giorno della Risurrezione, ….

  • Giorno, memoria della nostra salvezza

  • Giorno che ricorda il nostro Battesimo

  • Giorno che rinnova l’ Alleanza

  • Giorno di Cristo-luce

  • Giorno del dono dello Spirito

  • Giorno della fede

  • Giorno della Chiesa

  • Giorno del popolo in cammino

  • Giorno della speranza

  • Giorno dell’ascolto della Parola

  • Giorno della comunione al Corpo di Cristo

  • Giorno della celebrazione gioiosa e partecipata

  • Giorno della fraternità e della pace

  • Giorno della testimonianza e della missione

  • Giorno del riposo

  • Giorno della solidarietà

  • Giorno della festa

  • Giorno della famiglia

  • Giorno ottavo, figura dell’eternità

  • Giorno irrinunciabile.



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