Ana səhifə

In principio dio creò IL cielo e la terra leggere IL Libro della Genesi


Yüklə 234.5 Kb.
səhifə4/13
tarix26.06.2016
ölçüsü234.5 Kb.
1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   13

Preghiera (Dalla Liturgia, Prefazio X delle Domeniche ordinarie)


Padre Santo, sorgente della verità e della vita,

nella DOMENICA, giorno di festa ci convochi nella tua casa.

La tua famiglia,

riunita nell’ascolto della parola e nella comunione dell’unico pane spezzato,

fa memoria del Signore risorto nell’attesa della domenica senza tramonto, quando l’umanità intera entrerà nel tuo riposo.

Allora noi vedremo il tuo volto,

e loderemo senza fine la tua misericordia.

A Te, o Padre, noi ci rivolgiamo

per la forza e la presenza dello Spirito

e per i meriti di Cristo, nostro Salvatore e Signore, che vive e regna per tutti i secoli. Amen.


  • Consegna di un cero a ciascuno, sul quale si può scrivere “Giorno del Signore”, da accendere nella propria cameretta alla sera di ogni domenica o giorno di festa durante la preghiera personale, come segno di attesa del Giorno di Cristo, giorno del sole senza tramonto.

(*) PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI

(Per l’animatore. Può essere una provocazione da leggere nell’incontro con i genitori, per la condivisione)

Fine settimana? Week end? Negozi aperti la domenica? Il campionato trasferito al sabato? Queste e altre domande, con relativi dibattiti, si sono succedute già abbondantemente forse più sui mass media che tra la gente quotidianamente impegnata tra lavoro, impegni domestici, qualche momento di vacanza, una gita domenicale. A chi di noi tuttavia non è capitato di dare un appuntamento per il prossimo fine settimana o di dare un appuntamento per una delle prossime domeniche, magari per un pranzo amichevole.

E poi: un matrimonio o un battesimo non potrà che trovare nella domenica uno dei giorni più opportuni.

Ma è anche vero che talvolta, solo la domenica sembra il giorno più propizio per un piccolo lavoro nell’appartamento o forse per controllare la condizione della casa in campagna o, ancora, fare una visita ai genitori anziani. Quante cose sono da fare nella domenica!

E poi…. perché non alzarsi da letto un po’ più tardi e fare le cose con calma, a cominciare dalla colazione, magari tutti insieme in famiglia: finalmente almeno un piccolo pasto in comune.

Veramente la domenica non può essere definita la giornata per il tempo libero. Libero da che cosa? E’ già tutta programmata e occupata.

E occorre stare ben attenti che poi, nella serata, magari con le file autostradali del rientro non si perda quel po’ di riposo faticosamente conquistato. Con il ricordo del poeta, il momento migliore della settimana forse è proprio il sabato (ricordiamo il sabato del villaggio?), che fa da bella premessa alla domenica, mentre quest’ultima, a partire dal pomeriggio, rischia di caricarsi di una vena di tristezza e malinconia per la settimana lavorativa che ricomincia. Ma è proprio un giorno di pace la domenica?

Dimenticavo: c’è anche da andare a Messa. Quando? Quella delle dodici, la Messa in, la più comoda per via dell’orario, ma forse anche la più calma e piatta, colorita solo da qualche cappello alla moda, da un bel bracciale e da visi seri e composti? Oppure quella della catechesi: ma perché proprio alle nove del mattino? Comunque, di corsa i bambini e i ragazzi più piccoli si possono anche accompagnare fino all’atrio della chiesa parrocchiale, mentre io torno a casa per cominciare a preparare il pranzo. Se poi, proprio le cose si mettono male e si vuole salvare il precetto non rimane che la messa del sabato sera, quella… prefestiva: anticipiamo (così come non si è soliti fare con le tasse, che paghiamo all’ultimo momento, ma questa è una tassa “religiosa”) e così la domenica è libera! Che confusione!

Certamente, queste e altre riflessioni sono state presenti nella mente di Giovanni Paolo II che alla domenica ha voluto dedicare la sua ultima Lettera, spinto anche dalla sua esperienza di pastore: “molte delle riflessioni e dei sentimenti che animano questa Lettera apostolica sono maturati durante il mio servizio episcopale a Cracovia e poi, dopo l’assunzione del ministero di Vescovo di Roma e Successore di Pietro, nelle visite alle parrocchie romane, effettuate regolarmente proprio nelle domeniche dei diversi periodi dell’anno liturgico”.

La Lettera, di facile comprensione, scorrevole nel testo, didattica, arricchente culturalmente e biblicamente, e alla portata di tutti: il suo costo equivale a quello di un cappuccino e una brioche, oltre il tempo per andare ad acquistarla. Il cristiano: può fare a meno della domenica? E nella domenica, può rinunciare al suo diritto, prima che un dovere, di incontrare il suo Signore e ascoltare la sua parola e accogliere il suo amichevole invito alla mensa comune?

Sono solo alcune delle domande alle quali la Lettera offre le sue risposte, arricchite da riflessioni e motivazioni e che fanno affermare che, per il cristiano, la domenica è un giorno irrinunciabile!

Ma anche per il cristiano la domenica non è solo andare a Messa: è giorno della festa, è giorno del riposo, è giorno della solidarietà, è giorno di recupero fisico, psicologico e spirituale per riprendere con rinnovato vigore e coraggio il cammino settimanale.

Un’ultima battuta, per incoraggiare a leggere la Lettera, che aiuta a capire una bella realtà, forse quella fondamentale: per il cristiano la domenica non è l’ultimo giorno della settimana, ma il primo! Il primo, perché la Risurrezione avvenne “il giorno dopo il sabato”. Il primo, perché la Risurrezione è la nuova creazione, il segno della novità, la sorgente della forza dello Spirito: possiamo cominciare la nuova settimana con un fine-settimana carico di stanchezza e magari di delusioni e fallimenti, oltre che con tante cose rimaste da fare?

La settimana va cominciata bene con una carica forte e propositiva: la settimana comincia con la domenica.

SCHEDA 3
Gen 2,4b-25: UOMO E DONNA LI CREO’


1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   13


Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©atelim.com 2016
rəhbərliyinə müraciət