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Studio di impatto ambientale


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12Uso delle risorse naturali e migliori tecnologie disponibili

Nella considerazione che a livello sia nazionale che comunitario non sono state redatte Linee Guida o documenti BREF che specificatamente prendano in esame un impianto di combustione alimentato con oli vegetali, per la valutazione integrata delle prestazioni ambientali i riferimenti assunti sono stati tratti da:



  • Linee guida recanti criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili – LINEE GUIDA GENERALI”, contenute nell’Allegato I del Decreto 31 Gennaio 2005 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

  • Reference Document on Best Available Techniques for Large Combustion Plant – July 2006”, per quanto riguarda alcuni aspetti legati alla gestione del carburante (stoccaggio, movimentazione, ecc.).

  • BREF Comunitario “Reference Document on the General Principles of Monitoring – July 2003” e “Linee guida recanti criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili”.

  • Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio“, contenute nell’Allegato II del Decreto 31 Gennaio 2005 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

Le Migliori Tecniche Disponibili (MTD) da adottare nell’insediamento, individuate prendendo a riferimento i documenti sopracitati, sono di seguito elencate.

12.1Tecniche per le operazioni di scarico, stoccaggio e movimentazione del combustibile


L’intera area sarà pavimentata in maniera impermeabile con sistemi di raccolta delle acque di prima pioggia. I serbatoi sono interrati

E saranno realizzati in cemento armato con platea gettata su uno strato reso impermeabile con guaina bituminosa.



12.2Adozione di sistemi di controllo automatico per evitare sovrariempimenti dei serbatoi


Ogni serbatoio è dotato di un’asta di controllo, di un rivelatore radar e di un terzo sensore, tutti dotati di allarmi.

Le tubazioni per il trasferimento del combustibile saranno doppie.

Le tubazioni dell’olio vegetale saranno dotate, per renderne possibile il pompaggio, di tubo camicia esterno percorso da acqua calda (tracciatura) esternamente coibentato; l’acqua calda sarà fatta circolare in un circuito chiuso facente capo ad uno scambiatore alimentato dai gas di scarico dei motori.

Il serbatoio per NH3 sarà dotato di bacino di contenimento con una capacità pari al 100% del volume.

La baia di scarico sarà confinata.

12.3Tecniche della tutela della risorsa idrica


L’acqua, pur disponendo l’area di un acquifero abbastanza superficiale, sarà conferita inizialmente in impianto mediante autobotti, successivamente verrà sttinta dalla falda. Le acque di prima pioggia, dopo essere state trattate saranno riutilizzate per reintegri ed impieghi vari.

12.4Tecniche per il controllo degli oli vegetali e loro preparazione alla combustione


Gli oli vegetali utilizzati come combustibile avranno caratteristiche di seguito riportate, che faranno parte del capitolato di acquisto che il proponente predisporrà all’interno di un Sistema di Gestione Ambientale.



12.5Tecniche per la prevenzione ed il controllo degli inquinanti in atmosfera


La materia prima dovrà rispettare il capitolato di accettazione; il processo di combustione sarà tale da minimizzare la formazione di polveri.

Sono stati individuati, per tale finalità, motori a basso numero di giri ed ad elevate temperature che garantiscono un elevato rendimento ed una completa conversione del carbonio in CO2.

E’ stata prevista l’installazione di un sistema che in continuo analizzerà tutti gli inquinanti: polveri totali, ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO),carbonio organico totale (COT), ammoniaca (slip) NH3; i suddetti inquinanti saranno monitorati e registrati con strumenti sigillati installati sui camini non alterabili dal gestore dell’impianto. Il controllo e la registrazione avverrà mediante un DCS (Data Control Sistem) di cui l’impianto è dotato.

12.6Sistemi di gestione ambientale


Esistono MTD che sono da considerarsi trasversali a tutti i settori e che riguardano in particolare la gestione degli impianti produttivi stessi in termini di corretta gestione ambientale in modo da assicurare il continuo miglioramento delle prestazioni dell'impianto in termini di rispetto ambientale.

Sotto questo aspetto sono da considerarsi MTD possibili tutti gli strumenti di gestione dei sistemi ambientali previsti standardizzati, quali EMAS e EN ISO 14001, o non standardizzati ma che comunque prevedano una gestione dell'impianto di produzione con gli stessi principi dei sistemi citati.

Il proponente attualmente non dispone di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), ma intende dotarsene in conformità alla norma UNI EN ISO 14001:2004 entro 12 mesi dall’avviamento commerciale dell’impianto.

Come si evince comunque dalla planimetria allegata, l’area destinata alla localizzazione dell’impianto è inserita in una zona tipizzata a destinazione prevalentemente agricola. Tale zona è pertanto caratterizzata dalla presenza di sole aziende che operano nel settore della agricoltura di base e che pertanto non provocano emissioni che possano precostituire già un carico inquinante sull’ambiente circostante. Tale ambiente ha connotazioni essenzialmente rurali privo peraltro, di essenze arboree ed arbustive destinate alla alimentazione umana. I parametri pertanto relativi alla qualità dell’aria sono caratteristici dell’ambiente rurale e gli stessi saranno comunque rilevati prima della messa in marcia dell’impianto mediante la individuazione di n. 4 “punti bianchi” da selezionare anche in collaborazione dell’ARPA Puglia.



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