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Valutazione complessiva del grado di conservazione della struttura: ben conservata (II)
9340 – FORESTE DI QUERCUS ILEX E QUERCUS ROTUNDIFOLIA

DIFFUSIONE

L’habitat è stato identificato su circa 27 ettari, che corrispondono al 6% della superficie territoriale del sito. Considerando esclusivamente la superficie a terra, la percentuale di diffusione è pari al 19%.



RAPPRESENTATIVITÀ

Il manuale italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE (Biondi et al., 2009), fornisce la seguente descrizione dell’habitat:



Boschi dei Piani Termo-, Meso-, Supra- e Submeso-Mediterraneo (ed occasionalmente Subsupramediterraneo e Mesotemperato) a dominanza di leccio (Quercus ilex), da calcicoli a silicicoli, da rupicoli o psammofili a mesofili, generalmente pluristratificati, con ampia distribuzione nella penisola italiana sia nei territori costieri e subcostieri che nelle aree interne appenniniche e prealpine; sono inclusi anche gli aspetti di macchia alta, se suscettibili di recupero.
I boschi presenti nel Sito e afferenti a questo habitat sono inquadrabili nel sottotipo 45.31:

Leccete termofile prevalenti nei Piani bioclimatici Termo- e Meso- Mediterraneo (occasionalmente anche nel Piano Submediterraneo), da calcicole a silicicole, da rupicole a mesofile, dell’Italia costiera e subcostiera.

Come specificato nel manuale, queste cenosi forestali sono generalmente dominate in modo netto dal leccio. Tra le specie arboree e arbustive rilevate all’interno dei boschi afferenti a questo gruppo e considerate indicatrici dell’habitat in esame si segnalano Quercus pubescens, Q. dalechampii, Q. virgiliana, Arbutus undeo, Pistacia terebinthus, Phyllirea latifolia, Viburnum tinus, Erica multiflora…).

A queste specie si associano poi sporadiche presenze di piante alloctone e introdotte dall’uomo quali il Pinus halepensis.

In considerazione delle caratteristiche ambientali e del grado di antropizzazione dell’area, si ritiene che le formazioni rilevate esprimano una buona rappresentatività dell’habitat nelle zone costiere tirreniche.
SUPERFICIE RELATIVA

Per la stima della superficie relativa è stato utilizzato il database pubblicato nel sito web dell’European Environment Agency e aggiornato a dicembre 2009 (indirizzo internet http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/natura-2000).

Per tutti i siti Natura 2000 italiani sono state calcolate le superfici indicative di diffusione degli habitat presenti nel sito. Il calcolo della superficie è stato effettuato correlando la superficie di ciascun sito con la percentuale di copertura dichiarata per ciascun habitat.

Le stime di superficie sono state quindi sommate per ciascun habitat per ottenere una stima della sua diffusione a scala nazionale.



Nei siti della Rete Natura 2000 italiani, l’habitat 9340 è segnalato su circa 274'100 ettari e pertanto si considera la superficie presente nel sito in esame inferiore al 2% (C).

GRADO DI CONSERVAZIONE

Indicatore

Livello

accettabile

Livello

ottimale

Livello attuale

Valutazione
sintetica


estensione

>10% della sup. a terra del SIC

>20% della sup. a terra del SIC

27 ha (19%)

SUFFICIENTE

2

frammentazione

sup. media > 5 ha

sup. media > 10 ha

3,43 ha

INSUFFICIENTE

1

aree interne

>50% della superficie boscata

>60% della superficie boscata

17%

INSUFFICIENTE

1

biodiversità cenosi forestali

Presenza limitata di specie alloctone

Assenza specie alloctone

Presenza limitata di specie alloctone

SUFFICIENTE

2

distribuzione tra forme di governo

Alto fusto o ev. nat. >20%

Alto fusto o ev. nat. >50%

Alto fusto o ev. nat. 17% ca.

INSUFFICIENTE

1

struttura verticale e tessitura

strutture monoplane a tessitura omogenea

tessitura non omogenea sul almeno il 10% della superficie

strutture monoplane con tessitura omogenea su più dell’80% della superficie

INSUFFICIENTE

1

distribuzione classi dimensionali

almeno 3 piante grandi per ettaro

3-5 piante grandi per ettaro

piante grandi assenti o sporadiche

INSUFFICIENTE

1

grado di copertura

>70%

>80%

> 80% sull’87% della superficie

BUONA

3

presenza rinnovazione

diffusa su almeno il 20% della sup.

diffusa su almeno il 50% della sup.

diffusa su circa 2/3 della sup.

BUONA

3

diffusione e composizione strato arbustivo

>30% su almeno il 20% della sup.

>50% su almeno il 20% della sup.

>50% sul’80% della sup.

BUONA

3

alterazioni stato vegetativo

<5% delle piante

assente

danni molto gravi su circa l’80% della sup., dovuti a cause diverse: pascolo, incendio, attività ricreative, gestione irrazionale

MOLTO INSUFFICIENTE

0

presenza di dissesti

<5%

assente

presenti sul 90% della sup.

INSUFFICIENTE

1

necromassa

>2 piante morte/ha

5-6 piante morte/ha

meno di 1 pianta morta/ha sull’80% della sup.

INSUFFICIENTE

1

gradiente decomposizione lettiera

cop. >70% con spessore > 2cm

cop. >80% con spessore > 2cm

cop. > 80% con spessore > 2cm sul 70% della sup.

SUFFICIENTE

2

presenza microhabitat

presenza di almeno un microhabitat

presenza di più microhabitat

presenza di più microhabitat sul 90% della sup.

BUONA

3

dendromassa presente

G/ha > 20 mq/ha

G/ha > 40 mq/ha

20 mq/ha

SUFFICIENTE

2

Valutazione complessiva del grado di conservazione della struttura: mediamente o parzialmente degradata (I)
5330 – ARBUSTETI TERMO-MEDITERRANEI E PRE-DESERTICI (GARIGA A EUFORBIA)

DIFFUSIONE

L’habitat, nel sottotipo indicato, è stato identificato su circa 3,5 ettari, che corrispondono al 2% della superficie territoriale del sito. Considerando esclusivamente la superficie a terra, la percentuale di diffusione è pari al 4% circa.


RAPPRESENTATIVITÀ

Il manuale italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE (Biondi et al., 2009), fornisce la seguente descrizione dell’habitat:



Arbusteti caratteristici delle zone a termotipo termo-mediterraneo. Si tratta di cenosi piuttosto discontinue la cui fisionomia è determinata sia da specie legnose (Euphorbia dendroides, Chamaerops humilis, Olea europaea, Genista ephedroides, Genista tyrrhena, Genista cilentina, Genista gasparrini, Cytisus aeolicus, Coronilla valentina) che erbacee perenni (Ampelodesmos mautitanicus sottotipo 32.23).

In Italia questo habitat è presente negli ambiti caratterizzati da un termotipo termomediterraneo, ma soprattutto laddove rappresentato da cenosi a dominanza di Ampelodesmos mauritanicus può penetrare in ambito mesomediterraneo. Cenosi ascrivibili a questo habitat sono presenti dalla Liguria alla Calabria e nelle isole maggiori, lungo le coste rocciose. In particolare sono presenti lungo le coste liguri, sulle coste della Sardegna settentrionale, della Toscana meridionale e delle isole dell’Arcipelago Toscano, lungo le coste del Lazio meridionale e della Campania, a Maratea, sulle coste calabre sia tirreniche che ioniche, con una particolare diffusione nella zona più meridionale della regione…
Le garighe a euforbia sono inquadrabili nel sottotipo 32.22:

Euphorbia dendroides è una specie mediterranea con baricentro di diffusione negli arcipelaghi atlantici prossimi alle coste europee e nord-africane (Macaronesia), la cui penetrazione nel bacino del Mediterraneo risale all’epoca tardo terziaria. Si tratta di una specie termofila che predilige stazioni soleggiate e risulta altamente competitiva su falesie e versanti acclivi e rocciosi indipendentemente dalla natura del substrato, è infatti adattata a condizioni di spiccata aridità, essendo una specie estivante, ossia che perde le foglie nella stagione estiva, caratterizzata dalla maggior aridità in ambito mediterraneo.

Gli ambiti di pertinenza di queste comunità sono substrati rocciosi compatti e, come rilevato nel caso delle comunità liguri e laziali i muretti di delimitazione dei

terrazzamenti abbandonati. La fisionomia è quella di un arbusteto più o meno alto a seconda delle condizioni ambientali e delle specie che accompagnano l’euforbia arborea. Arbusteti ad Euphorbia dendroides si rinvengono dalla Liguria alla Calabria e nelle isole maggiori, lungo le coste rocciose. In particolare sono presenti in maniera frammentaria lungo le coste liguri, sulle coste della Sardegna settentrionale, della Toscana meridionale e delle isole dell’Arcipelago Toscano, lungo le coste del Lazio meridionale, in corrispondenza della penisola sorrentina e della costiera amalfitana, a Maratea, sulle coste calabre sia tirreniche che ioniche, con una particolare diffusione nella zona più meridionale della regione...
Come specificato nel manuale, queste cenosi sono in genere accompagnate dall’olivastro (Olea europaea) e da altre specie della macchia mediterranea quali Pistacia lentiscus e Rhamnus alaternus, specie presenti nelle cenosi indagate.

Tra le altre piante arboree e arbustive, si segnala la presenza di Juniperus phoenicea (specie di particolare interesse fitogeografico) e del Pinus halepensis, pianta alloctona e introdotta dall’uomo.

In considerazione delle caratteristiche ambientali e del grado di antropizzazione dell’area, si ritiene che le formazioni rilevate esprimano una buona rappresentatività dell’habitat nelle zone tirreniche meridionali.
SUPERFICIE RELATIVA

Per la stima della superficie relativa è stato utilizzato il database pubblicato nel sito web dell’European Environment Agency e aggiornato a dicembre 2009 (indirizzo internet http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/natura-2000).

Per tutti i siti Natura 2000 italiani sono state calcolate le superfici indicative di diffusione degli habitat presenti nel sito. Il calcolo della superficie è stato effettuato correlando la superficie di ciascun sito con la percentuale di copertura dichiarata per ciascun habitat.

Le stime di superficie sono state quindi sommate per ciascun habitat per ottenere una stima della sua diffusione a scala nazionale.



Nei siti della Rete Natura 2000 italiani, l’habitat 5330 è segnalato su circa 225'000 ettari ma non è ovviamente indicata la diffusione del sottotipo a euforbia. Complessivamente si considera che la superficie presente nel sito in esame sia inferiore al 2% rispetto alla sua diffusione a livello nazionale (C).
GRADO DI CONSERVAZIONE

Indicatore

Livello

accettabile

Livello

ottimale

Livello attuale

Valutazione
sintetica


estensione

>2% del SIC

>5% del SIC

3,5 ha (04%)

SUFFICIENTE

2

frammentazione

sup. media >0,5 ha

sup. media >1 ha

3,5 ha

BUONA

3

aree interne

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

biodiversità cenosi forestali

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

distribuzione tra forme di governo

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

struttura verticale e tessitura

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

distribuzione classi dimensionali

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

grado di copertura

cop. arbustiva >30%

cop. arbustiva >50%

cop. arbustiva 30% ca.

SUFFICIENTE

2

presenza rinnovazione

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

diffusione e composizione strato arbustivo

Euphorbia dendroides >40%

Euphorbia dendroides >60%

Euphorbia dendroides 50% ca.

SUFFICIENTE

2

alterazioni stato vegetativo

inferiori al 20%

assenti

assenti

BUONA

3

presenza di dissesti

<5%

assente

lievi dissesti per rot. lapideo

SUFFICIENTE

2

necromassa

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

gradiente decomposizione lettiera

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

presenza microhabitat

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

dendromassa presente

indicatore non utilizzabile per valutare l’habitat in questione

Note: La tendenza evolutiva è stata valutata stabile in tutte le cenosi indagate.

Valutazione complessiva del grado di conservazione della struttura: ben conservata (II)
MARINA DI CASTROCUCCO

91AA – BOSCHI ORIENTALI DI QUERCIA BIANCA

DIFFUSIONE

L’habitat è stato identificato su circa 58 ettari, che corrispondono al 7% della superficie territoriale del sito. Considerando esclusivamente la superficie a terra, la percentuale di diffusione è pari all’8%.

Nota: utilizzando la classificazione adottata dalla carta forestale regionale (INEA, 2006) sono stati identificati complessivamente 78 ettari circa di boschi afferenti alla categoria “Querceti mesofili e mesotermofili a prevalenza di roverella”. Adottando la classificazione CORINE LAND COVER circa 20 ettari di questi sono da attribuire alla categoria “Macchie basse e garighe” a prevalenza di lentisco e mirto (in località La Secca). Sulla base di quanto indicato nel manuale di interpretazione degli habitat (Biondi et al., 2009) si è ritenuto opportuno di escludere questi 20 ettari dall’habitat 91AA*.
RAPPRESENTATIVITÀ

Il manuale italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE (Biondi et al., 2009), fornisce la seguente descrizione dell’habitat:



Boschi mediterranei e submediterranei adriatici e tirrenici (area del Carpinion orientalis e del Teucrio siculi-Quercion cerris ) a dominanza di Quercus virgiliana, Q. dalechampii, Q. pubescens e Fraxinus ornus, indifferenti edafici, termofili e spesso in posizione edafo-xerofila tipici della penisola italiana ma con affinità con quelli balcanici, con distribuzione prevalente nelle aree costiere, subcostiere e preappenniniche. Si rinvengono anche nelle conche infraappenniniche. L’habitat è distribuito in tutta la penisola italiana, dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, compresa la Sicilia…
Molte delle specie arboree e arbustive rilevate all’interno dei boschi afferenti a questo gruppo sono considerate indicatrici dell’habitat in esame (Quercus pubescens, Q. dalechampii, Q. virgiliana, Fraxinus ornus, Ostrya carpinifolia, Crataegus monogyna, Rosa sempervirens…).

A queste specie si associano poi:

specie caratteristiche di ambienti mesofili quali Castanea sativa Acer opalus, Osiris alba (boschi ubicati sull’alto versante Nord di Serra di Castrocucco);

specie caratteristiche di ambienti più termofili quali Quercus ilex, Ceratonia siliqua, Olea europaea, Erica multiflora, Mirtus communis, Pistacia lentiscus, Asparagus officinalis (boschi ubicati in località La Secca);

individui di specie introdotte dall’uomo quali il Pinus halepensis.

I differenti gradienti rilevati rappresentano quindi un significativo campione della variabilità ecologica delle formazioni a prevalenza di Quercus pubescens s.l.. In considerazione delle caratteristiche ambientali e del grado di antropizzazione dell’area, si ritiene che le formazioni rilevate esprimano una rappresentatività eccellente dell’habitat nelle zone tirreniche.


SUPERFICIE RELATIVA

Per la stima della superficie relativa è stato utilizzato il database pubblicato nel sito web dell’European Environment Agency e aggiornato a dicembre 2009 (indirizzo internet http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/natura-2000).

Per tutti i siti Natura 2000 italiani sono state calcolate le superfici indicative di diffusione degli habitat presenti nel sito. Il calcolo della superficie è stato effettuato correlando la superficie di ciascun sito con la percentuale di copertura dichiarata per ciascun habitat.

Le stime di superficie sono state quindi sommate per ciascun habitat per ottenere una stima della sua diffusione a scala nazionale.

Nei siti della Rete Natura 2000 italiani, l’habitat 91AA* (di recente introduzione tra gli habitat di interesse) è segnalato su circa 5'800 ettari e pertanto si considera la superficie presente nel sito in esame inferiore al 2% (C).
GRADO DI CONSERVAZIONE

Indicatore

Livello

accettabile

Livello

ottimale

Livello attuale

Valutazione sintetica

estensione

>5% del SIC

>10% del SIC

58 ha (8%)

SUFFICIENTE

2

frammentazione

sup. media
> 5 ha

sup. media
> 10 ha

19,41 ha

BUONA

3

aree interne

>30%

>50%

54%

BUONA

3

biodiversità cenosi forestali

almeno 2 specie >20%

almeno 4 specie

1 specie >20%

4 – 9 specie su ¾ della sup.



SUFFICIENTE

2

distribuzione tra forme di governo

Alto fusto o ev. nat. >20%

Alto fusto o ev. nat. >50%

Alto fusto o ev. nat. su ¾ della sup.

BUONA

3

struttura verticale e tessitura

str. monoplane <50%

str. monoplane <50%

tessitura non omogenea >10%



str. monoplane

tessitura omogenea >60% della sup.



INSUFFICIENTE

1

distribuzione classi dimensionali

presenza di piante grandi

3-10 piante grandi per ettaro

piante grandi presenti sul 10% della sup.

INSUFFICIENTE

1

grado di copertura

>70%

>80%

80% sul 30% della superficie

INSUFFICIENTE

1

presenza rinnovazione

diffusa su almeno il 20% della sup.

diffusa su almeno il 50% della sup.

rinnovazione diffusa su più del 50% della superficie

BUONA

3

diffusione e composizione strato arbustivo

>30% su almeno il 20% della sup.

>30% su almeno il 50% della sup. con più di 3 specie

>50% su circa il 70% della sup.

con più di 3 specie



BUONA

3

alterazioni stato vegetativo

<5% delle piante

assente

limitati danni da salsedine nelle zone costiere

BUONA

3

presenza di dissesti

<5%

assente

assenti sul 70% della sup., limitati sul 30% della sup.

BUONA

3

necromassa

>2 piante morte/ha

5-6 piante morte/ha

presenti piante morte a terra o ceppaie

SUFFICIENTE

2

gradiente decomposizione lettiera

cop. >70% con spessore > 2cm

cop. >80% con spessore > 2cm

cop. >60% ca. con spessore prevalente >2cm

SUFFICIENTE

2

presenza microhabitat

presenza di almeno un microhabitat

presenza di più microhabitat

presenti sul 50% della sup., numerosi sul 25% della sup.

SUFFICIENTE

2

dendromassa presente

G/ha > 20 mq/ha

G/ha = 25 mq/ha

20 mq/ha ca.

SUFFICIENTE

2

1   ...   48   49   50   51   52   53   54   55   56


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