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1. Sic Acquafredda di Maratea (IT9210015);

CODICE

NOME




POPOLAZIONE










*

STANZ.

MIGRATORIA




Popolazione






















Ripr.

Svern.

Stazion




A

B

C

D

1

3

0

3

Rhinolophus hipposideros

x

P






















x

1

3

0

4

Rhinolophus ferrumequinum

x

P






















x

1

3

2

1

Myotis emarginatus






























Le specie di mammiferi di interesse comunitario presenti sono già direttamente protette su tutto il territorio del SIC dalla normativa nazionale sulla fauna omeoterma, le specie prioritarie presenti, come già evidenziato sono le seguenti:

Vertebrati:

Rhinolophus hipposideros

Rhinolophus ferrumequinum

Myotis emarginatus

I chirotteri sono specie protette su tutto il territorio nazionale ai sensi della vigente normativa in materia faunistica; la protezione diretta delle specie in questione è quindi già attuata.

È da sottolineare che va auspicata la tutela dei siti di riproduzione e svernamento, in questo caso costituiti dalle cavità di qualunque natura, nonché la regolamentazione di qualsiasi attività antropica che comprometta l’esistenza delle popolazioni vitali di tali specie.
Sono di seguito specificati, in tabella, le specie di rettili, elencate nell’allegato II della direttiva 92/43/CEE rilevate all’interno del sito Sic Acquafredda di Maratea e in quello di Marina di Castrocucco.

Anfibi e Rettili elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE (Sic Acquafredda di Maratea IT9210015 e Sic Marina di Castrocucco IT9210155)

CODICE

NOME




POPOLAZIONE










*

STANZ.

MIGRATORIA




Popolazione






















Ripr.

Svern.

Stazion




A

B

C

D

1

2

7

9

Elaphe quatuorlineata




P


















Tra le specie di rettili di importanza conservazionistica internazionale è Elaphe quatuorlineata: in Italia all’interno del suo areale è in decremento per la frammentazione e riduzione dell’habitat, l’utilizzo di pesticidi agricoli che ne riducono le prede, talvolta da impatti stradali particolarmente frequenti, nonché per persecuzioni da parte dei locali.



Elaphe quatuorlineata è una specie “protetta” per il suo elevato valore biogeografico e conservazionistico, sia dalle direttive comunitarie (allegato II e IV dir. 92/43/CEE) che da altre convenzioni internazionali (Berna, Allegato 2). Nella categorie di minaccia di estinzione previste dalla IUCN è considerata quasi in pericolo (inserita nel livello Near Threatened).

ALLEGATO IV DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE SPECIE ANIMALI E VEGETALI DI INTERESSE COMUNITARIO CHE RICHIEDONO UNA PROTEZIONE RIGOROSA

Tra le altre specie di importanza comunitaria sono presenti, inoltre, nei diversi siti le seguenti specie:

RETTILI:

SAURIA

Lacertidae

-Podarcis sicula

OPHIDIA

Coluber viridiflavus

MOLLUSCHI



BIVALVIA

Lithophaga lithophaga

Pinna nobilis

IBA “Important Birds Areas”.

La Basilicata rientra tra le regione individuate IBA: le IBA sono siti individuati a livello globale con criteri omogenei da BirdLife International secondo la discriminante di annoverare percentuali significative di popolazioni di specie rare o minacciate oppure di dare rifugio a concentrazioni eccezionali di altre specie.



Categoria A3- Gruppi di specie legate ai biomi

il sito ospita occupa specie limitate al bioma: Bioma MediterraneoSylvia melanocephala



1.4.4.b ALTRE SPECIE IMPORTANTI DI FAUNA PRESENTI NEI TRE SIC.

ALTRE SPECIE IMPORTANTI DI FLORA E FAUNA

CODICE NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE



B

M

A

R

F

I

P
















A

B

C

D




X



















Vulpes vulpes




P













D




X



















Callosciurus finlaysonii




P













D




X



















Martes foina




P










C







X



















Sus scrofa




P













D




X



















Erinaceus europaeus




P










C







X



















Suncus etruscus




P










C







X



















Apodemus sylvaticus




P













D




X



















Rattus rattus




P













D




X



















Mus domesticus




P













D




X



















Pipistrellus kuhlii




P










C







X



















Tadarida teniotis




P










C













X













Podarcis sicula




P










C













X













Coluber viridiflavus




P










C
















X










Epinephelus marginatus




P










C



















X







Astroides calycularis




P










C



















X







Lithophaga lithophaga




P










C



















X







Pinna nobilis




P










C



















X







Ophidiaster ophidianus




P










C



















X







Paracentrotus lividus




P










C



















X







Graphosoma semipunctatum




P













D
















X







Timarcha tenebricosa




P













D

Tra le specie, particolarmente protette, presenti nel Libro Rosso degli animali invertebrati d’Italia (WWF), all’interno di habitat attualmente in regressione in tutto il Mar Mediterraneo, in particolare nelle zone turistiche e a media/forte pressione antropica, i cosiddetti “prati di Posidonia”, habitat elettivo per miriadi di invertebrati, sono presenti specie a rischio quali il particolarissimo bivalve Pinna nobilis e numerose stelle marine tra cui Ophidiaster ophidianus.

La Pinna nobilis, insieme ad altri pochissimi molluschi marini, è inserita nella lista delle specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa (Direttiva Habitat 92/43/CEE, Allegato IV). La specie non è segnalata né dall’IUCN né dalla Convenzione di Berna.

Al fine di salvaguardare l’habitat della Pinna nobilis, oltre ad incrementare il numero di riserve marine, è essenziale installare boe segnaletiche nelle vicinanze delle praterie sommerse, vietare il transito di imbarcazioni di diporto sulle praterie sommerse, multare i pescatori di Pinna nobilis e vietare il commercio e la vendita della Pinna nobilis su tutto il territorio nazionale.



1.4.4.c. SPECIE CON VALORE DI BIOINDICAZIONE

Nelle tabelle che seguono sono riportate le presenze più cospicue delle specie di pregio elencate nelle tabelle precedenti ed eventuali altre che si ritengano significative a causa dell'abbondanza.


In particolare, nella prima tabella si evidenziano le specie di Uccelli migratori abituali non elencati nell’allegato I della direttiva 2009/147/CE.


Specie

Popolazione

Tachymarptis melba

8-10 p

Larus michahellis

>100p

Buteo buteo

C

Falco tinnunculus

C

Scolopax rusticola

C

Columba palumbus

C

Streptopelia turtur

C

Upupa epops

C

Hirundo rustica

C

Delicion urbica

C

Troglodytes troglodytes

C

Phoenicurus ochruros

C

Monticola solitarius

C

Hirundo rustica

C

Delichon urbica

C

Troglodytes troglodytes

C

Phoenicurus ochruros

C

 Monticola solitarius

C

Turdus merula

C

Turdus philomelos

C

Turdus iliacus

C

Cisticola juncidis

C

Sylvia melanocephala

C

Sylvia atricapilla

C

Philloscopus collybita

C

Muscicapa striata

C

Parus caeruleus

C

Parus major

C

Sitta europaea

C

Certhia brachydactyla

C

Oriolus oriolus

C

Garrulus glandarius

C

Corvus corax




Passer italiae

C

Passer montanus

C

Fringilla coelebs

C

Carduelis spinus

C

Carduelis cannabina

C

Emberiza cirlus

C

Emberiza cia

C

Nella tabella seguente sono riportate altre specie faunistiche per le quali le presenze nel sito in oggetto hanno una certa significatività rispetto alle popolazioni presenti sul territorio nazionale.




Martes foina

C

Erinaceus europaeus

C

Suncus etruscus

C

Pipistrellus kuhlii

C

Tadarida teniotis

C

Podarcis sicula

C

Hieropis viridiflavus

C

Coluber viridiflavus

C

Epinephelus marginatus

C

Astroides calycularis

C

Lithophaga lithophaga

C

Pinna nobilis

C

Ophidiaster ophidianus

C

Paracentrotus lividus

C

Grazie all’analisi della popolazione ornitica, relativamente alla sua variabilità geografica, stagionale e per tipologie ambientali riscontrata per ogni popolazione di uccelli, si è potuta valutare l’importanza delle aree prese in esame, nonchè monitorare lo stato dell’ambiente e delineare le corrette misure gestionali per la conservazione delle risorse naturali.

Da qui l’esigenza di impostare negli interventi futuri il monitoraggio su alcune specie che, con la loro presenza, possano indicare speditamente la qualità dell’ambiente che li ospita.

In particolare gli indicatori per la fauna sono stati individuati sulla base di quanto suggerito anche dalle indicazioni del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e utilizzando i seguenti parametri:

• il loro significato e la loro validità scientifica;

• la loro ripetibilità negli anni, anche in relazione al personale di ricerca;

• la possibilità di utilizzare strumenti di rilevamento semplici e non eccessivamente costosi.

Monitoraggio delle specie nidificanti.

Il monitoraggio degli Accipitridae e dei Falconidae permetterebbe di valutare meglio la situazione degli ambienti forestali e delle pareti rocciose presenti nel SIC e la loro evoluzione. Tale monitoraggio andrebbe effettuato tramite censimenti all’ascolto e/o con il metodo del play-back.

Al fine di monitorare il disturbo antropico dei canali e delle sponde, annualmente andrebbe monitorata la presenza e la nidificazione del Martin pescatore (Alcedo atthis). La sua costante presenza e nidificazione è indicativa di una buona situazione ambientale per quanto attiene la qualità delle acque.

Monitoraggio delle popolazioni di Chirotteri

Si consiglia il monitoraggio annuale dei rifugi diurni sia estivi che invernali (posatoi frequentati con regolarità), lo studio dei Chirotteri, infatti, presenta un rilevante interesse dal punto di vista sistematico, zoogeografico, fisiologico, ed ecologico, nonchè nella conservazione della biodiversità.

I pipistrelli hanno abitudini spiccatamente gregarie per la maggior parte dell'anno; in pressoché tutte le specie europee si verifica l'utilizzo di rifugi comuni, in cui gli animali appaiono fortemente aggregati. I siti di rifugio divengono spesso luoghi ove si concentrano popolazioni a livello regionale o sub-regionale, in particolare nel corso dell'inverno, quando gli individui di molte specie tendono a utilizzare pochi rifugi di grandi dimensioni.

La dieta strettamente insettivora rende tutti i pipistrelli soggetti a fenomeni di bioaccumulo per gli agenti tossici di origine antropica e pertanto li rende importanti bioindicatori della qualità ambientale e dell’efficienza degli habitat di tipo forestale.





SPECIE

HABITAT

COD

VALORE DI BIOINDICAZIONE

Alcedo atthis

Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp.endemici

*1120

Buona situazione ambientale relativamente anche alla qualità dell’acqua

Rhinolophus hipposideros

Rhinolophus ferrumequinum,

Myotis emarginatus

Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica; Grotte non ancora sfruttate a livello turistico; Foreste dell'Europa temperata; Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

*8210; 8310; *91AA; 9340

Buona situazione ambientale relativamente ad habitat integri (foreste vetuste), efficienza ambientale, biodiversità

Pernis apivorus,

Falco peregrinus



Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica; Grotte non ancora sfruttate a livello turistico; Foreste dell'Europa temperata; Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia , Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea

*8210; 8310; *91AA; 9340, *6220

Buona situazione ambientale relativamente ad habitat integri di tipo forestale e delle formazioni rocciose, efficienza ambientale, biodiversità,

Pinna nobilis

Praterie di Posidonie ( Posidonion oceanicae)

*1120

Buona situazione ambientale relativamente ad habitat integri di tipo marino

Elaphe quatuorlineata

Matorral arborescenti di Juniperus spp.; Arbusteti termo-mediterranei e pre-steppici; Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee), Foreste dell'Europa temperata; Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

5210; 5330;

6210; 91AA,

9340


Buona situazione ambientale relativamente ad habitat integri di arbusteti e zone di transizione con le foreste, elevato valore biogeografico e conservazionistico.

Sylvia melanocephala

Matorral arborescenti di Juniperus spp.; Arbusteti termo-mediterranei e pre-steppici; Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee), Foreste dell'Europa temperata; Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

5210; 5330;

6210; 91AA,

9340


Specie limitata al Bioma Mediterraneo: Buona situazione ambientale relativamente ad habitat integri di arbusteti e zone di transizione con le foreste, elevato valore biogeografico e conservazionistico.


1.4.5. SPECIE ALIENE E ANALISI DEL GRADO DI INVASIVITÀ


SPECIE ALIENE


SPECIE

HABITAT

COD

ENTITA’ DELLA POPOLAZIONE

GRADO DI PENETRAZIONE NELLE CENOSI NATURALI

Callosciurus finlaysonii

Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia
Boschi orientali di quercia bianca

9340

91AA*


Alta

Alto.

La rapida espansione di questa specie potrebbe portare ad una graduale rarefazione di specie arboricole o semiarboricole.


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