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Programma triennale regionale per le aree protette


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1.3Check-list della fauna vertebrata del Parco del Frignano

1.3.1Vertebrata

Legenda Red List italiana:



CR = specie in pericolo in modo critico, ossia ad altissimo rischio di estinzione nel futuro immediato, EN = specie in pericolo, ossia ad altissimo rischio di estinzione nel futuro prossimo, VU = specie vulnerabile, ossia ad alto rischio di estinzione nel futuro a medio termine, LR = specie a più basso rischio, ossia non rientra in nessuna categoria di minaccia ma il suo stato di conservazione non è privo di rischi, DD = specie con carenza di informazioni.

Osteychthyes


Specie

92/43/CEE

Red list italiana

Rutilus pigus




VU

Rutilus rubilio




LR

Leuciscus cephalus







Barbus plebejus

II, *V

LR

Alburnus alburnus







Tinca tinca







Cobitis taenia




LR

Salmo trutta







Salvelinus fontinalis




EN

Oncorhyncus mykiss







Thymallus thymallus




VU


Amphibia
Caudata


Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Red List Italiana

Salamandra salamandra




X

LR

Triturus carnifex

All.II,IV

X




Mesotriton alpestris




X

LR

Lissotriton vulgaris




X




Speleomantes italicus

All.II,IV

X

LR

Anura


Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Red List Italiana

Bufo bufo




X




Rana dalmatina

All.IV

X




Rana italica

All.IV

X

LR

Rana lessonae

All.IV

X




Rana temporaria

All.V

X

LR

Rana Kl.esculenta









Considerazioni: Tritone punteggiato (L. vulgaris) e rana dei fossi (R. lessonae) sono segnalate in comune di Riolunato e Pievepelago, fuori dai confini del Parco.

In generale per la conservazione di specie di anfibi è necessario prestare attenzione all’introduzione di specie ittiche predatrici, vigilare sulla raccolta, e fornire adeguata protezione agli habitat con misure di salvaguardia ed eventuale ripristino. Sarebbe necessario, per aumentare lo stato attuale delle conoscenze ed intraprendere le misure necessarie di protezione, avviare una organica raccolta di informazioni circa la localizzazione delle stazioni di presenza.

Per quanto concerne le attività svolte dal Parco ricordiamo che all’interno del progetto di concessione del Marchio del Parco viene richiesto alle aziende agricole ed agrituristiche che facciano domanda per ricevere il Marchio la tutela scrupolosa delle zone umide, anche a livello di piccole pozze, presenti all’interno della proprietà.


Reptilia

Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Red List Italiana

Podarcis muralis

All.IV

X




Lacerta viridis










Hieropis viridiflavus

All.IV

X




Coronella austriaca

All.IV

X




Coronella girondica




X

LR

Natrix natrix




X




Vipera aspis




X




Anguis fragilis




X



Considerazioni: i rettili sono in assoluto il gruppo di cui si possiede la minor quantità di informazioni, sia a livello di specie segnalate che di distribuzione. C. austriaca, il cui dato di presenza più aggiornato risale al 1994, è segnalata fuori dai confini del Parco, in comune di Montecreto.

Molti dati sono inoltre decisamente vecchi: le segnalazioni di P. muralis, L. viridis, C. girondica e N. natrix riportate nel database della fauna vertebrata del Parco risalgono al 1895.

La segnalazione di V. aspis e A. fragilis deriva invece da avvistamento personale.

Sarà dunque necessario subordinare qualunque azione si intenda avviare alla raccolta di informazioni attendibili circa le specie presenti e gli eventuali fattori locali di minaccia.

Mammalia
Rodentia


Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Sciurus vulgaris




X

Marmota marmota

All.IV

X

Eliomys quercinus pallidus




X

Glis glis italicus







Muscardinus avellanarius

All.IV

X

Clethrionomys glareolus







Microtus subterraneus







Microtus multiplex







Microtus savii







Chionomys nivalis




X

Apodemus flavicollis







Apodemus sylvaticus







Hystrix cristata

*All.IV

X


Considerazioni: lo status effettivo di tutte le specie di roditori non è perfettamente conosciuto a livello nazionale, ma lo si può considerare generalmente buono (quaderni di conservazione della natura, Ministero dell’Ambiente).

C. glareolens, M. savii e M. subterraneus, sono segnalate nel comune di Sestola ma fuori dei confini del Parco. M. subterraneus viene riportato come areale limitato al NE, ma la segnalazione, contenuta nel database della fauna vertebrata del Parco del Frignano, è da ritenere attendibile perché fornita da esperto (Luigi Sala, dipartimento di biologia animale – Università di Modena e Reggio Emilia).


Insectivora

Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Erinaceus europaeus







Sorex minutus







Sorex samniticus




X

Sorex araneus antinorii




X

Neomys fodiens







Crocidura leucodon




X

Crocidura suaveolens




X

Talpa europaea







Talpa caeca




X

Alcune specie sono segnalate nel territorio dei comuni del Parco ma al di fuori dei suoi confini: S. samniticus (Sestola), C. leucodon (Fiumalbo, Sestola), C. suaveolens (Sestola), N. fodiens (Montecreto, Fanano).



In generale le problematiche di conservazione relative al gruppo degli insettivori riguardano la tutela degli habitat (habitat forestali ed ambienti umidi) e il contenimento dell’utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura (molte di queste specie sono preda di uccelli rapaci e possono costituire una pericolosa porta di ingresso di sostanze tossiche nella loro catena alimentare).
lagomorpha

Specie

92/43/CEE

Lepus europaeus





Chiroptera

Specie

Riproduzione

92/43/CEE

Red list italiana

Rinolophus euriale

?

All.II

VU

Rinolophus ferrumequinum

?

All.II,IV

VU

Rinolophus hipposideros

X

All.II,IV

EN

Myotis blythii

?

All.II,IV

VU

Myotis daubentonii

?

All.IV

VU

Myotis emarginatus

?

All.II,IV

VU

Myotis myotis

?

All.II,IV

VU

Myotis mystacinus

?

All.IV

VU

Myotis nattereri

?

All.IV

EN

Pipistrellus kuhlii

?

All.IV

LR

Pipistrellus pipistrellus

?

All.IV

LR

Hypsugo savii

?

All.IV

LR

Nyctalus noctula

?

All.IV

VU

Eptesicus serotinus

?

All.IV

LR

Barbastella barbastellus

?

All.II,IV

EN

Plecotus auritus

?

All.IV

LR

Tadarida teniotis

?

All.IV

LR

Considerazioni: per la compilazione della checklist sono stati considerati unicamente i dati di presenza più recenti, ottenuti tramite campionamenti acustici da transetto nel 2004 (a cura di Associazione chiropterica italiana, in Fontana et al., 2004). Dati certi di riproduzione sono riportati per un’unica specie. Per quanto riguarda azioni future di conservazione gli autori della ricerca sottolineano come le misure debbano essere indirizzate soprattutto verso la catalogazione e conseguente protezione di tutte le colonie riproduttive.

Le minacce maggiori derivano per tutte le specie, oltre che dall’inquinamento, dal disturbo arrecato in grotte e costruzioni e dal taglio di vecchi alberi cavi.

Carnivora


POPOLAZIONE

Specie

Residente

Riproduzione

L.157/92

92/43/CEE

Red list italiana

Canis lupus italicus

X

X

Art.2

*II,IV

VU

Vulpes vulpes

X

X

Art.18







Martes foina

X

?










Mustela putorius

X

?

Art.2

*V




Mustela nivalis

X

?










Meles meles

X

X









Considerazioni: la specie meglio conosciuta, non solo fra i carnivori, ma in generale per quanto riguarda la fauna del Parco, risulta sicuramente essere il lupo, sul quale sono stati svolti progetti di ricerca e monitoraggio a partire dal 2000. La popolazione è stimata in 3-4 coppie il cui territorio ricade parzialmente all’interno dei confini del Parco. La riproduzione è stata accertata per 2 coppie in diversi anni a partire dall’estate 2002; entrambe le coppie riprodottesi hanno mostrato una elevata fedeltà ai siti di allevamento dei cuccioli presenti all’interno del Parco, diventa quindi fondamentale che queste aree, ad oggi ben conosciute, vengano il più possibile preservate e seguite nella loro evoluzione.

Il Parco si è recentemente dotato di un regolamento sul lupo che, assieme ad un monitoraggio continuo, diviene lo strumento più valido per questo tipo di tutela permettendo di regolamentare le attività che possono arrecare disturbo ai siti riproduttivi.

Il problema principale per la conservazione del lupo a livello locale nasce dalla persecuzione diretta dovuta all’ impatto del lupo nei confronti delle attività di pastorizia e dalla persecuzione indiretta tramite lacci illegali posti per la cattura dei cinghiali. Questi ultimi, purtroppo ancora diffusi sul territorio anche se limitatamente ad alcune situazioni puntuali, risultano strumenti micidiali contro cui la specie non ha alcuna possibilità di difesa. La repressione del bracconaggio verso gli ungulati assume dunque una valenza prioritaria anche nei confronti della conservazione del lupo. Anche in questo caso l’attività sul territorio del personale impiegato dal Parco in progetti di monitoraggio e ricerca ha permesso di individuare alcune località critiche per questo tipo di attività illegale.

Per mitigare l’impatto del lupo nei confronti dell’attività zootecnica il Parco ha contribuito nel tempo alla posa in opera di nove recinti antilupo per la stabulazione delle greggi, inoltre durante i periodi in cui sono stati attivi progetti di monitoraggio e ricerca l’Ente ha messo a disposizione degli allevatori i propri tecnici per la rilevazione dei danni e l’ausilio nelle procedure di indennizzo.

Altro problema rilevante per la conservazione del lupo risulta essere la presenza di cani vaganti sul territorio, accertata anche tramite avvistamenti diretti. Questa presenza causa seri problemi di conservazione per diversi motivi: danni arrecati a bestiame domestico ed attribuiti al lupo, problemi sanitari e, non ultimo, possibilità di ibridazione.

Naturalmente trattandosi di una specie tutt’altro che fuori pericolo e caratterizzata da una dinamica sociale in continua evoluzione sarebbe necessario che le azioni di monitoraggio dei parametri di popolazione entrassero a far parte delle attività routinarie del Parco.

Molto scarse sono invece le informazioni, sia quantitative che di distribuzione riguardanti il gruppo dei mustelidi, in particolare per il futuro sarebbe interessante raccogliere dati riguardanti l’incidenza che le varie tipologie di gestione forestale hanno sulla presenza di queste specie.

Per quanto riguarda la puzzola le azioni di conservazione possono essere volte al contrasto del degrado di corsi d’acqua e zone umide.

Il giorno 4 Giugno è stato raccolto lungo la SP delle Radici fra Pievepelago e Riolunato un esemplare di mustelide investito. Ad un primo esame pare trattarsi di martora (Martes martes), anche se il reperto è ancora al vaglio degli esperti dell’INFS.

Se la segnalazione fosse confermata si renderebbe opportuno avviare le necessarie misure di conservazione di questo carnivoro (All.V* 92/43/CEE; Art. 2 L. 157/92) considerato estinto in zona da almeno venti anni.
Artiodactyla


Specie

Residente

Riproduzione

L.157/92

92/43/CEE

Red list italiana

Sus scrofa

X

X

Art.18







Cervus elaphus

X

X

Art.18







Dama dama

X

X

Art.18




naturalizzato

Capreolus capreolus

X

X

Art.18








Aves
Legende:

1) Fenologia

s = stazionaria, n = nidificante, w = svernante, m = migratrice, occ. = occasionale/accidentale (nel territorio del Parco).

2) Status Red list regionale



M = specie minacciate di estinzione, VU = specie vulnerabili, MV = specie mediamente vulnerabili, R = specie rare, SI = specie a status indeterminato; Am = alto livello di minaccia regionale, Mm= medio livello di minaccia regionale, Bm = basso livello di minaccia regionale; Ap = alto livello di importanza delle popolazioni regionali, Mp = medio livello di importanza delle popolazioni regionali, Bp = basso livello di importanza delle popolazioni regionali


Specie

Fenologia

L.157/92

79/409/CEE

SPEC

Red list regionale

Phalacrocorax carbo

m

Art.2




-










Egretta alba

m




All.I

-










Ardea cinerea

s,n,w,m







-










Anas platyrhyncos

n,m

Art.18

All.III1

-










Gyps fulvus

occ.

Art.2

All.I

-










Pernis apivorus

n,m

Art.2

All.I

-

SI







Milvus milvus

m

Art.2

All.I

2










Milvus migrans

m

Art.2

All.I

3

M

Am

Bp

Circaetus gallicus

n,m

Art.2

All.I

3

R

Am

Bp

Circus aeruginosus

m

Art.2

All.I

-

MV

Bm

Mp

Circus cyaneus

m

Art.2

All.I

-










Accipiter gentilis

s,n

Art.2




-

R

Am

Bp

Accipiter nisus

s,n

Art.2




-










Buteo buteo

s,n,w,m

Art.2




-










Aquila chrysaetos

s,n

Art.2

All.I

3

M

Am

Bp

Falco tinnunculus

s,n,w,m

Art.2




3










Falco subbuteo

m

Art.2




-

SI







Falco peregrinus

s

Art.2

All.I

3

R

Am

Bp

Coturnix coturnix

n,m

Art.18

All.II

3










Charadrius morinellus

m

Art.2

All.I

-










Columba palumbus

n,m

Art.18

All.II,III1

-










Streptopelia decaopto

s,n







-










Streptopelia turtur

n,m

Art.18

All.II

3










Cuculus canorus

n,m







-










Strix aluco

s,n

Art.2




-










Caprimulgus europaeus

n,m







2

SI







Apus apus

n,m







-










Upupa epops

n,m







3










Jynx torquilla

n,m







3

SI







Picus viridis

s,n

Art.2




2










Picoides major

s,n

Art.2




-










Lullula arborea

n,m







2










Alauda arvensis

s,n,w,m

Art.18

All.II

3










Ptyonoprogne rupestris

n,m







-










Hirundo rustica

n,m







3










Delichon urbica

n,m







3










Anthus campestris

n,m







3










Anthus pratensis

w,m







-










Anthus trivialis

n,m







-










Anthus spinoletta

n,m







-










Motacilla cinerea

n,m







-










Motacilla alba

s,n,w,m







-










Cinclus cinclus

s,n







-










Troglodytes troglodytes

s,n,w,m







-










Prunella modularis

s,n,w,m







-










Prunella collaris

s,n,w,m







-

R

Bm

Bp

Erithacus rubecula

s,n,w,m







-










Luscinia megarhyncos

n,m







-










Phoenicurus ochruros

s,n,w,m







-










Proenicurus phoenicurus

n,m







2










Saxicola torquata

n,m







-










Oenanthe oenanthe

n,m







3










Monticola saxatilis

n,m







3










Turdus torquatus

n,m







-

R

Am

Bp

Turdus merula

s,n,w,m

Art.18

All.II

-










Turdus philomelos

s,n,w,m

Art.18

All.II

-










Turdus pilaris

w,m

Art.18

All.II

-










Turdus viscivorus

s,n,w,m







-










Sylvia communis

n,m







-










Sylvia borin

n,m







-

SI







Sylvia atricapilla

n,m







-










Phylloscopus bonelli

n,m







2










Phylloscopus collybita

n,m







-










Phylloscopus sibillatrix

n,m







2

SI







Regulus ignicapillus

n,w,m







-










Regulus regulus

n,w,m







-

R

Bm

Bp

Muscicapa striata

n,m







3










Ficedula albicollis

n,m




All.I

-

SI







Aegithalos caudatus

s,n







-










Parus ater

s,n,w,m







-










Parus caeruleus

s,n,w,m







-










Parus cristatus

w,m







2










Parus major

s,n,w,m







-










Parus palustris

s,n,w,m







3










Sitta europaea

s,n







-










Tichodroma muraria

w,m







-

R

Am

Bp

Certhia brachydactyla

s,n







-










Oriolus oriolus

n,m







-










Lanius collurio

n,m







3










Garrulus glandarius

s,n,w,m

Art.18




-










Pica pica

s,n







-










Corvus corax

s







-










Corvus corone cornix

s,n,w,m

Art.18




-










Sturnus vulgaris

s,n,w,m

Art.18




3










Passer italiae

s,n







3










Fringilla coelebs

s,n,w,m







-










Serinus serinus

n,m







-










Carduelis cannabina

n,m







2










Carduelis carduelis

s,n,w,m







-










Carduelis chloris

n,m







-










Carduelis spinus

s,n,w,m







-










Loxia curvirostra

n,m







-










Pyrrhula pyrrhula

s,n,w,m







-










Emberiza cia

n,m







3










Emberiza cirlus

n,m







-










Emberiza citrinella

n,m







-










Miliaria calandra

n,m







2









Considerazioni: gli uccelli sono il gruppo animale di cui si hanno le maggiori conoscenze.

Carenze di informazioni importanti a livello gestionale riguardano il gruppo degli strigiformi, i periodi migratori e l’avifauna forestale.

La checklist riportata in tabella contiene informazioni ricavate principalmente da due progetti svoltisi nel 2004: “ricerca sulla fauna vertebrata del Parco del Frignano” di Fontana et al. e “conservazione e gestione coordinata di aquila reale in tre parchi regionali dell’Appennino emiliano”; i dati dei due progetti sono stati integrati con quanto riportato nelle schede dei siti SIC e con segnalazioni ritenute attendibili con assoluta certezza.

Tutte le presenze citate possono considerarsi aggiornate al 2004.

In totale si possono contare 97 specie.

A livello europeo sono 11 le specie incluse nell’allegato I della direttiva “Uccelli” (specie per cui sono previste misure speciali di conservazione); sono invece 32 le specie considerate in stato di conservazione sfavorevole a livello europeo, di cui 12 classificate SPEC2 e 21 SPEC3.A livello nazionale 19 sono le specie considerate “particolarmente protette” (Art.2 L. 157/92).

Le specie che compaiono nella Lista Rossa delle specie nidificanti in Emilia Romagna (Gustin, Zanichelli, Costa, 2000) sono 19: due specie (aquila reale e nibbio bruno) appartengono alla categoria più critica (minacciate di estinzione), una è considerata mediamente vulnerabile, sette sono le specie rare e nove le specie considerate di interesse conservazionistico ma di cui non si hanno informazioni circa la consistenza della popolazione.

Le specie con priorità di conservazione per la Regione Emilia Romagna sono otto:

hanno priorità di conservazione ALTA



  • Nibbio bruno

  • Airone bianco maggiore

Hanno priorità di conservazione MEDIA

  • Aquila reale

  • Biancone

  • Astore

  • Falco pellegrino

  • Falco di palude

  • Picchio muraiolo

Fontana et al. individuano cinque aree dl Parco che si distinguono particolarmente per la presenza di specie di interesse conservazionistico:

  • Area a S di Ponte Sant’Anna

  • Alpicella del Cimone e Monte Pelatone

  • Cima delle Caselle

  • Area tra il Lago di Pratignano e Ospitale

  • Area tra Capanna Tassone e i Balzoni.

Le azioni intraprese dal Parco fino ad oggi sono state volte soprattutto alla acquisizione di informazioni; questo mette in condizioni l’Ente di iniziare ad intraprendere alcune azioni nei confronti delle specie meglio conosciute. Appare importante per il prossimo futuro in particolare intraprendere azioni riguardanti le specie che risentono della gestione forestale.

Inoltre, mentre si hanno dati sufficientemente precisi per quanto riguarda le specie presenti, sarebbe opportuno raccogliere informazioni circa i fattori di minaccia.

La specie meglio conosciuta è sicuramente l’aquila reale, nidificante nel territorio di uno dei comuni del Parco, ma al di fuori dei confini, dal 1989 (Nini G. comm. pers.). Il progetto del 2004 ha permesso di accertare la frequentazioni del territorio dl Parco da parte di cinque diverse coppie e regolarmente da parte di giovani in fase di dispersione: il territorio del Parco è dunque sicuramente frequentato dalla specie in tutti i periodi del ciclo annuale.

Risulta fondamentale per la conservazione di questa specie valutare attentamente tutti i futuri progetti che possano incidere sulla mortalità aggiunta, in particolare l’installazione di linee elettriche, l’apertura di nuove strade in quota e, soprattutto, l’installazione di parchi eolici anche al di fuori dei confini del Parco ma in aree ad esso limitrofe, deve essere valutata molto attentamente in relazione all’impatto sull’aquila reale.

Per quanto riguarda la coppia modenese, risulta molto importante attuare misure volte alla prevenzione del disturbo antropico diretto durante le fasi di nidificazione che durante gli ultimi tre anni ha causato in almeno un caso l’abbandono della nidiata.

1.3.2Artropoda

Tutte le segnalazioni circa la fauna invertebrata riguardano il gruppo degli artropodi e sono riportate all’interno delle schede dei siti SIC.


Crustacea


Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Red List Italiana

Austropotamobius pallipes

All.II

X




Insecta


Specie

92/43/CEE

Elenco L.R. 25/06

Red List Italiana

Callimorpha quadripunctaria

*All.II

X




Rosalia alpina

*All.II,IV

X




Eriogaster catax

All.II,IV

X




Cerambix cerdo

All.II,IV

X




Carabus italicus italicus










Parnassius apollo

All.IV

X




Parnassius mnemosyne




X



Presenza delle specie di invertebrati (Artropoda) nei due siti SIC




Sito

Specie

1.3.2.1IT4040001


Callimorpha quadripunctaria

Rosalia alpina

Eriogaster catax

Cerambix cerdo

Carabus italicus italicus

Parnassius apollo

Parnassius mnemosyne

Austropotamobius pallipes



1.3.2.2IT4040002


Callimorpha quadripunctaria

Parnassius apollo

Austropotamobius pallipes



1.3.3Stato delle conoscenze, fattori di minaccia e azioni consigliate

I dati riguardanti la fauna del Parco sono molto eterogenei in relazione ai diversi gruppi e specie.

In generale il livello delle conoscenze può considerarsi buono, anche se esistono dei casi (ad esempio il gruppo dei rettili) per cui il livello di informazione è sicuramente inadeguato allo svolgimento dei compiti di conservazione assunti dal Parco.

Le azioni future possono essere volte da una parte alla copertura delle carenze informative e dall’altra all’avvio o mantenimento delle misure di conservazione necessarie emerse dall’analisi dei dati già acquisiti.

Per quanto riguarda l’acquisizione di conoscenze sarebbe opportuno che questa avvenisse tramite progetti specifici su singoli gruppi o specie, piuttosto che attraverso progetti riguardanti gruppi più ampi (livello superiore alla classe) capaci di fornire informazioni di minor dettaglio.

Infine sarebbe necessario prevedere per il personale coinvolto in attività sul territorio corsi di aggiornamento professionale inerenti le specie di faunistiche presenti: questo porterebbe sia ad un miglioramento della capacità di vigilanza e tutela che ad una possibilità di raccogliere informazioni circa la presenza e distribuzione di specie di interesse notevolmente più elevata.



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