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Obiettivi generali e specifici, strategie


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OBIETTIVI SPECIFICI IN COERENZA CON LE ESIGENZE ECOLOGICHE DEL SITO

Definizione dei traguardi operativi della gestione, riferiti in una struttura a matrice agli obiettivi generali (vedi la tab. 1 sopra riportata). Gli obiettivi specifici dettagliano gli obiettivi generali rispondendo a quelle che sono le minacce individuate per le singole componenti nel cap. 2.1 - 2.4 e riassunte nella tabella del cap. 2.6.

Essi dovranno essere descritti indicando anche i tempi necessari al raggiungimento degli stessi. Tali obiettivi devono esser espressi in modo chiaro e realistico, nonché in modo semplice affinché possano essere facilmente comprensibili anche ai non addetti ai lavori.




    1. OBIETTIVI CONFLITTUALI

Facendo riferimento a quanto analizzato nel capitolo 1.7 vanno qui evidenziati i possibili conflitti degli obiettivi gestionali con elementi progettuali e di pianificazione, non connessi al PdG, proponendo soluzioni (strategie e azioni) per il loro superamento.

È inoltre importante anche che venga fatta una analisi sulla possibile incongruenza tra obiettivi specifici del PdG medesimo che servirà anche a stabilire una priorità tra gli obiettivi. Infatti in molti casi alcune scelte gestionali avvantaggiano alcuni habitat o specie a discapito di altri. Ciò dipende in gran parte dalle modalità operative attraverso le quali si vuole raggiungere un determinato obiettivo; una buona analisi consentirà di modulare le azioni in modo da ridurre le interferenze negative su altre componenti.




    1. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Le priorità di intervento mettono ordine tra gli obiettivi specifici alla luce delle minacce e delle criticità; si tratta in pratica di definire su quali di queste occorra prioritariamente, in ordine di tempo, intervenire. Questo va fatto sulla base non solo dell’intensità dei fenomeni di degrado in atto, ma anche sulla base dell’importanza delle entità che sono sottoposte a minaccia. Occorre prioritariamente mettere a punto le azioni che riguardano la salvaguardia urgente di specie ed habitat prioritari, secondariamente di habitat e specie di interesse comunitario non prioritarie e sullo stesso piano possono essere poste quelle specie endemiche, rare o inserite in liste rosse che sono sottoposte a minaccia.

L’identificazione delle priorità degli obiettivi da perseguire nell’ambito della gestione dei siti sono stati definiti sulla base degli elementi emersi dal quadro conoscitivo (habitat e specie prioritarie, rarità endemicità ecc.), sulla base della valutazione delle esigenze ecologiche e del livello di impatto valutato in relazione alle criticità riconosciute.


I criteri definiti per la classificazione della priorità di attuazione degli interventi di gestione sono i seguenti:


  • Priorità ALTA – descrizione del criterio con cui si definisce la classe di priorità

Ad esempio: interventi finalizzati ad eliminare o mitigare fenomeni di impatto alto o medio, che vanno ad interferire con gli habitat e le specie di interesse prioritario e interventi finalizzati a ridurre gli impatti alti sugli habitat e le specie non prioritarie;

  • Priorità MEDIA - descrizione del criterio con cui si definisce la classe di priorità

Ad esempio: interventi finalizzati ad eliminare o mitigare fenomeni di basso impatto che vanno ad interferire con gli habitat e le specie di interesse prioritario e obiettivi finalizzati a monitorare lo stato di conservazione del Sito;

  • Priorità BASSA – descrizione del criterio con cui si definisce la classe di priorità

Ad esempio: interventi finalizzati a valorizzare le risorse del Sito e finalizzati a mitigare o eliminare i fenomeni di impatto medio o basso sugli habitat e le specie di interesse comunitario.
Inserire una tabella riassuntiva con le minacce gli obiettivi specifici e le priorità scelte a titolo esemplificativo:


OBIETTIVI SPECIFICI

Priorità

- Mantenimento dei livelli idrici


Media

- Controllo del randagismo


Alta

- Rafforzamento della sorveglianza

Alta

- Divieto di sfalcio meccanico in periodi incompatibili con la riproduzione delle specie menzionate conservazionistico


Alta

- Incentivazione del pascolo ed obbligo di comunicazione all'ente gestore della dismissione dei pascoli esistenti

Media

-Protezione degli habitat umidi con creazione di nuovi margini e fasce tampone

Alta

È in base ai criteri su definiti che sarà inserito, nel campo apposito, il livello di priorità delle azioni





    1. STRATEGIE Di TUTELA E GESTIONE

Le strategie promosse nell’ambito del Piano di Gestione risultano strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici e comprendono l’insieme delle azioni di gestione, con il fine ultimo di raggiungere uno “stato di conservazione soddisfacente” dei Siti Natura 2000.

Le strategie gestionali generali costituiscono una guida per il processo di attuazione del Piano, e rappresentano il quadro di riferimento per la selezione, l’articolazione, lo sviluppo ed il coordinamento delle azioni progettuali identificate e definite per il raggiungimento degli obiettivi specifici, funzionali alla conservazione delle risorse, alla rimozione dei conflitti in atto o potenziali tra attività umane ed evoluzione spontanea dei sistemi ecologici, nel rispetto delle specificità locali e delle esigenze territoriali di crescita economica.

Nei sottoparagrafi che seguono occorre descrivere, per ogni linea di indirizzo, le strategie (interventi attivi, regolamentazioni, programmi di ricerca/monitoraggio etc.) che si vogliono seguire per il conseguimento degli obiettivi individuati.

Al termine della descrizione complessiva, una tabella riassuntiva delle azioni previste per quel gruppo di obiettivi

I contenuti generali delle strategie gestionali sono riconducibili a 4 principali linee di indirizzo:


      1. STRATEGIE PER LA TUTELA DELLE RISORSE NATURALI E DELL’EQUILIBRIO ECOLOGICO

Descrizione delle strategie (interventi attivi, regolamentazioni, programmi di ricerca/monitoraggio etc.)

Al termine della descrizione complessiva, compilare una tabella riassuntiva delle azioni previste per quel gruppo di obiettivi




Cod Az.

Nome Azione

Obiettivo generale

Obiettivo specifico




























      1. STRATEGIE PER LA TUTELA DELLE SPECIE RARE E MINACCIATE E DELLA BIODIVERSITÀ

Descrizione delle strategie (interventi attivi, regolamentazioni, programmi di ricerca/monitoraggio etc.)

Al termine della descrizione complessiva, una tabella riassuntiva delle azioni previste per quel gruppo di obiettivi




Cod Az.

Nome Azione

Obiettivo generale

Obiettivo specifico



























      1. STRATEGIA PER LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE

Descrizione delle strategie (interventi attivi, regolamentazioni, programmi di ricerca/monitoraggio etc.)

Al termine della descrizione complessiva, una tabella riassuntiva delle azioni previste per quel gruppo di obiettivi




Cod Az.

Nome Azione

Obiettivo generale

Obiettivo specifico



























      1. STRATEGIE PER IL RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ DI GESTIONE DEL SIC DA PARTE DEI COMUNI INTERESSATI, DELLA PROVINCIA, DEI CITTADINI

Descrizione delle strategie (interventi attivi, regolamentazioni, programmi di ricerca/monitoraggio etc.)

Al termine della descrizione complessiva, una tabella riassuntiva delle azioni previste per quel gruppo di obiettivi




Cod Az.

Nome Azione

Obiettivo generale

Obiettivo specifico



























    1. STRUTTURA GESTIONALE DEL PIANO

      1. Settore politico amministrativo

      2. Componenti della Conferenza di Servizi

      3. Funzioni della Conferenza di Servizi

      4. Settore Tecnico Operativo




    1. USI COMPATIBILI NELLE UNITÀ AMBIENTALI

Per ognuna delle unità ambientali identificate andranno individuate le attività compatibili e quelle incompatibili

      1. USO SCIENTIFICO E CULTURALE

      2. USO RICREATIVO-CULTURALE

      3. USO FORESTALE

      4. USO TECNOLOGICO

      5. USO AGRICOLO

      6. USO PASCOLATIVO ZOOTECNICO

      7. USO ESTRATTIVO

      8. USO TURISTICO

      9. USO PRODUTTIVO E DIVERSI

      10. USO INSEDIATIvo




    1. INTERVENTI DI GESTIONE

Secondo quanto previsto nel “Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000”, a cura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Direzione Protezione della Natura), nella composizione della “Struttura dei Piani di gestione” (Cap. 6.3) è necessario compilare apposite “Schede degli interventi” che descrivano in modo sintetico ed efficace tutti gli elementi utili alla comprensione, attuazione e verifica degli interventi proposti nei Siti.

Detti interventi rappresentano il prodotto operativo del PdG ed costituiscono parte integrante della strategia di gestione. Essi sono raggruppati secondo le seguenti tipologie: IA – interventi attivi, RE- regolamentazioni, IN – incentivazioni, MR -monitoraggio e ricerca, PD programmi didattici.


...come procedere?

Una volta messe a punto le strategie gestionali di massima dei Siti, devono essere individuate delle specifiche azioni da intraprendere (generali o localizzate), unitamente ad una valutazione dei costi che devono supportare tali azioni e dei tempi necessari per la loro realizzazione.


- Interventi attivi (IA), generalmente finalizzati a rimuovere/ridurre un fattore di disturbo, ovvero a “orientare” una dinamica naturale. Tali interventi spesso possono avere carattere strutturale e la loro realizzazione è maggiormente evidenziabile e processabile. Nella strategia di gestione individuata per il Sito, gli interventi attivi sono necessari soprattutto nella fase iniziale di gestione, al fine di ottenere un “recupero” delle dinamiche naturali, configurandosi in tal senso come interventi una tantum a cui far seguire interventi di mantenimento o azioni di monitoraggio ma non è da escludersi, soprattutto in ambito forestale, una periodicità degli stessi in relazione al carattere dinamico degli habitat e dei fattori di minaccia.
- Regolamentazioni (RE) sono quelle azioni di gestione i cui effetti sullo stato favorevole di conservazione degli habitat e delle specie, sono frutto di scelte programmatiche che suggeriscano/raccomandino comportamenti da adottare in determinate circostanze e luoghi. I comportamenti in questione possono essere individuali o della collettività e riferibili a indirizzi gestionali. Il valore di cogenza viene assunto nel momento in cui l’autorità competente per la gestione del Sito attribuisce alle raccomandazioni significato di norma o di regola. Dalle regolamentazioni possono scaturire indicazioni di gestione con carattere di interventi attivi,programmi di monitoraggio, incentivazioni.
- Incentivazioni (IN) hanno la finalità di sollecitare l’introduzione presso le popolazioni locali di pratiche, procedure o metodologie gestionali di varia natura (agricole, forestali, produttive ecc.) che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Gestione.
- Programmi di monitoraggio e/o ricerca (MR) hanno la finalità di misurare lo stato di conservazione di habitat e specie, oltre che di verificare il successo delle azioni proposte dal Piano di Gestione; tra tali programmi sono stati inseriti anche gli approfondimenti conoscitivi necessari a definire più precisamente gli indirizzi di gestione e a tarare la strategia individuata.
- Programmi didattici (PD) sono direttamente orientati alla diffusione di conoscenze e modelli di comportamenti sostenibili che mirano, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali, alla tutela dei valori del Sito.

Gli interventi proposti per il finanziamento dovranno essere coerenti con le misure di conservazione prescritte nel DM Ambiente del 17.10.2007. I risultati dovranno essere monitorati periodicamente tramite indicatori, al fine di valutare l’efficacia delle azioni ed eventualmente modificare la strategia di gestione.


L’insieme delle schede rappresenta il prodotto operativo del PdG ed è parte integrante della strategia di gestione. La singola scheda illustra in sintesi gli elementi necessari per comprendere le finalità, il contesto e le modalità di attuazione dell’azione cui si riferisce.

La struttura delle schede è stata concepita con l’obiettivo di visualizzare in modo sintetico tutti gli elementi necessari per comprendere e attuare il singolo intervento. Contiene i seguenti campi:




Nome del campo

Descrizione del campo

DENOMINAZIONE DEL PIANO

Denominazione del Piano di Gestione

CODICE SITI

Codici del Sito Natura 2000 nei quali ricade l’azione

NOME AZIONE

Nome dell’azione

CODICE AZIONE

Numero progressivo che identifica univocamente l’azione

LOCALIZZAZIONE

Localizzazione dell’azione

TIPO AZIONE

Codice della tipologia di azione da adottare: IA – RE – IN – MR – PD

DESCRIZIONE AZIONE

Descrizione dell’azione

HABITAT INTERESSATI

Habitat interessati dall’azione

SPECIE INTERESSATE

Specie interessate dall’azione

COMUNI INTERESSATI

Comuni interessati dall’azione

OBIETTIVI GENERALI

Obiettivo generale perseguito

OBIETTIVI SPECIFICI

Obiettivo specifico che si intende raggiungere

NORME

Elenco delle norme/regole di attuazione vigenti

BENEFICIARI

Possibili beneficiari

ALTRI SOGGETTI

Soggetti con cui si deve raccordare il gestore dell’intervento

RELAZIONI

Correlazioni ed integrazioni con altre azioni e/o iniziative

PIANIFICAZIONE

Coerenza con strumenti di pianificazione esistente

COSTI

Stima dei costi dell’intervento

FONTI DI FINANZIAMENTO

Fonti di finanziamento attivabili o attivate

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Tempi di realizzazione

PERIODICITA'

Periodicità di realizzazione dell’intervento

PRIORITA'

Livello di priorità dell’intervento

INDICATORI

Indicatori di monitoraggio dell’intervento

Il modello per la scheda da inserire nel formato cartaceo si trova nel primo foglio del file excel allegato



Nello stesso file al secondo foglio si trova il database (vedi tab. sotto) da riempire (stavolta per stringa) con i dati delle singole schede; per brevità nel database i nomi dei campi sono stati abbreviati:


DENOM

COD_SITI

NOME_AZ

COD_AZ

LOCAL

TIPO_AZ

DES_AZ

HABITAT

SPECIE

COMUNI

OB_GEN

OB_SPE

NORME

BENEFICIARI

ALTRI_SOG

RELAZ

PIANIFIC

COSTI

FINANZ

TEMPI

PERIOD

PRIOR

INDIC

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Il database da riempire per stringhe (ogni rigo conterrà i dati di una singola azione)

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