SPECIE OSTRYA CARPINIFOLIA
SCHEDA N. 7
Nome scientifico Fam/gen Ostrya carpinifolia Scop./ BETULACEAE/Ostrya
Nome volgare carpino nero
Biologia E’ una P scap,P caep. Può raggiungere i 15-18 metri di altezza e invecchiando la chioma diventa globosa. Ha una corteccia bruna-grigiastra,liscia e compatta. Fiorisce in Aprile: le infiorescenze maschili sono amenti cilindrici,penduli, lunghi circa 4-5 centimetri,quelli femminili sono piccole e si aprono insieme alle foglie. Le foglie sono obovate, lanceolate (2-3 per 4-6 cm.), acuminate, seghettate e arrotondate alla base. Le infruttescenze maturano in settembre-ottobre,diventando di colore bruno chiaro.
Distribuzione Circumboreale. E’ presente su tutto il territorio,dai piedi delle Alpi e sull’Appennino,raro in Piemonte e in Toscana,manca in Padania,nelle altre pianure alluvionali e nella fascia mediterranea sempreverde .Il baricentro della specie è nella zona orientale,sia nelle Venezie che lungo la costa adriatica,verso occidente essa,sembra perdere progressivamente in vitalità. Nel Sic è presente località “Piano delle Noci”( 450 m. s.l.m. e esposizione W ).
Ecologia Resiste ai minimi invernali sino a - 40 e una specie arborea a fogliazione precoce(anche in Marzo). Alle quote massime di 100-1200 metri è esclusivo delle esposizioni più calde. L’apparato radicale è superficiale ed è poco adotto ad eludere l’aridità. Predilige negli ambienti collinari le esposizioni a Nord. Evita i terreni palustri e tollera quelli argillosi. L’eccesso di umidità atmosferico può essere dannoso.
Predilige i suoli carbonatici a marnosi,infatti i maggiori ostrieti sono localizzati su rilievi calcarei (Friuli,Veneto,Umbria e Marche).Tollera la copertura delle querce. Vegeta bene nei boschi ceduati o che hanno subito forti tagli.
Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC ” Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere” (cod 91MO).
Minacce E’ una specie legata strettamente alla degradazione antropica,come ad es. grandi disboscamenti.
Livello di minaccia nel SIC medio
Conservazione e protezione Questa entità non figura in altre direttive o convenzioni internazionali o nazionali e non appare né rara né minacciata a livello regionale o provinciale.
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Favorevole
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Non favorevole – Inadeguato
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Non favorevole - Cattivo
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Sconociuto
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('verde')
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('giallo')
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('rosso')
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(informazioni insufficienti a fare una valutazione)
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Range[1]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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O
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Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”
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Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)
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E
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Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range
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Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’
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Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])
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Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.
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Ogni altra combinazione
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Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)
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Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.
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Ogni altra combinazione
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Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]
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Tutti “verdi”
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Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”
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Uno i più “rossi”
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Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”
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O
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tre “verdi” e uno “sconosciuto”
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SPECIE DAPHNE LAUREOLA
SCHEDA N. 8
Nome scientifico Fam/gen Daphne laureola L./THYMELAEACEAE/DAPHNE
Nome volgare Dafne laurella, Erba laureola, Olivella
Biologia con aspetto cespuglioso (fanerofita cespugliosa), e fusto con poche o nessuna ramificazione, eretto e foglioso soltanto verso l’alto, alta 30-120 cm.Il fusto ascendente, legnoso è ricoperto di una corteccia grigio-rosea con evidenti cicatrici trasversali, facilmente staccabile. Foglie intere, persistenti, spaziate, coriacee, a forma oblunga o ovalo -lanceolate, con la base attenuata, poste all’estremità superiore di ogni ramo hanno un bel colore verde-lucente nella pagina superiore e verde pallido in quella inferiore. Raggiungono la lunghezza di 15 cm e quelle più in alto sono più ampie e sviluppate. Fiorisce da Febbraio ad Aprile.Il frutto è una bacca ovoide blu -nerastra. Per il suo contenuto di sostanze tossiche quali la mezerina, la cumarina e la dafnina, (quest’ultima è utilizzata per colorare la lana di giallo) la pianta è velenosa in tutte le sue parti ma soprattutto nei semi e nelle bacche, il dolce profumo dei suoi fiori ha invogliato molte persone (specialmente bambini) ad assaggiarla, causando gravi malanni.
Distribuzione Pianta originaria dell’Europa e dell’Asia Occidentale, vegeta ovunque nella regione mediterranea, in Italia è presente in tutte le regioni. Nel sic è presente “Piano delle Noci”( 450 m. s.l.m. e esposizione W ).
Ecologia Cresce nei boschi di latifoglie moderatamente freschi, terreni ombrosi o a mezz’ombra, dalla fascia collinare a quella sub-montana, da 200 a 800 m. Rara o assente in pianura, predilige i terreni calcarei.
Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC “ Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere” (cod 91MO).
Minacce vulnerabilità dell’habitat per fattori naturali ed antropici
Livello di minaccia nel SIC medio
Conservazione e protezione specie protetta a livello regionale in Basilicata (DPRG 55/2005- Art. 2).
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Favorevole
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Non favorevole – Inadeguato
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Non favorevole - Cattivo
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Sconociuto
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('verde')
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('giallo')
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('rosso')
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(informazioni insufficienti a fare una valutazione)
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Range[1]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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O
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Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”
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Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)
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E
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Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range
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Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’
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Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])
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Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.
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Ogni altra combinazione
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Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)
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Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.
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Ogni altra combinazione
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Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]
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Tutti “verdi”
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Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”
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Uno i più “rossi”
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Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”
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O
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tre “verdi” e uno “sconosciuto”
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SPECIE PRESENTI NELL’ HABITAT 91B0
SPECIE QUERCUS CERRIS
SCHEDA N°1
Nome scientifico Fam/gen Quercus cerris L./Fagaceae/Quercus
Nome volgare Cerro
Biologia E’ una T scap,raramente un cespuglio,alta 2-25m. La corteccia del tronco grigiastra,desquamante in piastre compatte sui bordi,fra le quali emerge il fellema rossastro;i rami giovani sono pubescenti. Le foglie caduche,con stipole lineari(1 per 7-11 mm),gener. Persistenti; il picciuolo (5-7 mm) e la lamina a contorno ellittico o lanceolato(4-6 per 8-11 cm),variamente lobata o incisa,i lobi terinano con un breve mucrone,da giovane pubescente,poi glabrescente. La lamina è molto ruvida su entrambe le facce. La cupola ha una forma emisferica con squame lineari -patenti(lunghe circa 1 cm). La fioritura avviene in aprile-maggio; i fiori maschili, hanno 4 stami e sono riuniti in amenti pauciflori, cilindrici, penduli lunghi 5-8 cm; i fiori femminili hanno 4 stili, riuniti in spighe di 1-5 fiori con asse cilindrico e tomentosi.
Distribuzione N -Eur i-Mediterraneo. In Italia è presente su tutto il territorio escluso la Sardegna ,in Padania è raro o se presente è stato introdotto. Assente in Corsica. In Basilicata, Il cerro costituisce la cerreta mesofila tipica e la cerreta meso -xerofila (diffusa sui versanti più caldi) localizzati sul piano sub montano,ad altitudini comprese tra 500-1200 metri s. l. m . , è presente nei boschi di proprietà del comune di Laurenzana,qui la fustaia è composta principalmente dal quercus cerris. Nella Foresta di Gallipoli -Cognato e nella Foresta di Montepiano., nei boschi di Calvello . Nel sic è presente in località “ Il castello” (quota altimetrica di 600 metri s. l. m e con esposizione NW), in località “Piano delle Noci”( 450 m. s.l.m. e esposizione W ), nei pressi della “Masseria S. Rita” ( 520 metri s.l.m. e esposizione SW), in località ”Grottarelle”( 380 m. s.l.m. e esposizione W) e in località “vallone Refezzella”( 340 m. s.l.m. e esposizione NW)e in località “masseria campo s..) (480 e N) .
Ecologia Specie a comportamento mesofilo, ma più xerofilo di Farnia e Rovere e meno di Roverella. Nei riguardi del terreno non ha esigenze esclusive, ma preferenziali; non disdegna terreni argilloso -compatti , anche calcarei, però l'optimum è rappresentato da suoli di origine vulcanica a reazione sub-acida; suoli anche decalcificati purchè contengano basi, profondi e freschi. Specie eliofila ; la crescita della plantula avviene più agevolmente con una copertura che non superi il 50% del sole pieno, da giovane ha crescita veloce e dopo il Castagno e il Farnetto è la specie più produttiva per la produzione di legname dal bosco ceduo.
Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC Boschi,soprattutto su suolo subacido,con ristagno di acqua in profondità. (0-1500m) Nel sic è presente con l’habitat “Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere” (cod 91MO) e” Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia” (cod 91B0)
Minacce E’ evidente una scarsità della rinnovazione,dovuto alla concorrenza di specie che si insediano nello strato arboreo e arbustivo,come ad es (aceri,acer campestre, acer monspessulanum),Fraxinus ornus; Carpinus orientalis.
Livello di minaccia nel SIC medio-alto
Conservazione e protezione Questa entità non figura in altre direttive o convenzioni internazionali o nazionali e non appare né rara né minacciata a livello regionale o provinciale.
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Favorevole
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Non favorevole – Inadeguato
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Non favorevole - Cattivo
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Sconociuto
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('verde')
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('giallo')
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('rosso')
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(informazioni insufficienti a fare una valutazione)
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Range[1]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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O
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Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”
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Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]
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Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'
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Ogni altra combinazione
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Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)
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E
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Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range
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Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’
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Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])
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Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.
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Ogni altra combinazione
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Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)
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Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.
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Ogni altra combinazione
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Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.
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Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti
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Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]
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Tutti “verdi”
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Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”
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Uno i più “rossi”
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Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”
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O
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tre “verdi” e uno “sconosciuto”
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