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Misure di tutela e conservazione


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SPECIE PHYLLIREA LATIFOLIA


SCHEDA N. 5

Nome scientifico Fam/gen Phyllirea latifolia L./Oleaceae/Phyllirea

Nome volgare ilatro comune

Biologia P caesp, (P scap). Fruttice o piccolo albero sempreverde , con una altezza compresa tra 1-5 metri, può raggiungere una altezza massima di 15 metri. Foglie coriacee, verdi scure, opposte, dimorfe, le giovani ( 2-7 per 1-4 cm), ovate -cordate o acuminate-lanceolate, più o meno denticolate, le foglie definitive (1-6 per 0.4-2 cm), lanceolate a margine intero o finemente seghettato. Fiori odorosi, con corolla a 4 lobi, bianco-verdognola, lunga 2 mm. Fiorisce tra marzo-maggio .

Distribuzione Bacino del Mediterraneo, Canarie. Nel sic è presente,in modo abbondante verso il limite occidentale del Sic, ovvero oltre il confine amministrativo, nella fasce vegetativa compresa tra la strada statale e l’alveo del fiume Ofanto, in località ”Grotticelle”( 380 m. s.l.m. e esposizione W) e in località “masseria campo santo” (480 e N) e in località “vallone Refezzella”( 340 m. s.l.m. e esposizione NW)
Ecologia Predilige i terreni calcare e i climi miti e soleggiati, specie che si adatta agli ambienti tipici della macchia mediterranea.

Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC ” Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia” (cod 91B0)

Minacce non sono state riscontrate

Livello di minaccia nel SIC basso



Conservazione e protezione Specie importante, in quanto recenti studi hanno dimostrato che rappresenta la fonte nutrice principale della falena Acantobrahmea europaea,dunque meritevole di conservazione e protezione.

 

Favorevole

Non favorevole – Inadeguato

Non favorevole - Cattivo

Sconociuto

('verde')

('giallo')

('rosso')

(informazioni insufficienti a fare una valutazione)

Range[1]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

O

Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”

Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)

E

 

Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range

 

Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’

Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])

Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.

Ogni altra combinazione

Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)

Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.

Ogni altra combinazione

Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]

Tutti “verdi”

Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”

Uno i più “rossi”

Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”

O

tre “verdi” e uno “sconosciuto”

SPECIE RUSCUS ACULEATUS

SCHEDA N. 6

Nome scientifico Fam/gen Ruscus aculeatus L. / Ruscaceae/Ruscus

Nome volgare Pungitopo, Rusco, bruscolo

Biologia Ch frut- camefita fruticosa, è una pianta perenne con fusto legnoso di modesta dimensione, cespugliosa sempreverde alta dai 30 agli 80 cm, provvisto di “cladodi”, rametti che per mancanza di foglie ne assumono la funzione, divenendo ovali, appiattiti e rigidi, con estremità pungenti. Tra i cladodi, in primavera, si schiudono i minuscoli fiori verdastri, e quindi i frutti, che maturano in inverno, e che sono vistose bacche scarlatte grosse come ciliegie Il pungitopo viene coltivato come pianta ornamentale, soprattutto come decorazione durante le feste natalizie. L’antesi avviene tra novembre e aprile.

Distribuzione Euri -Medit, specie con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est, (area della Vite). Nel sic è presente in località “Il castello” (quota altimetrica di 600 metri s .l. m. e con esposizione NW), in località “Piano delle Noci”( 450 m. s.l.m. e esposizione W ), nei pressi della “Masseria S. Rita” ( 520 metri s.l.m. e esposizione SW), in località ”Grotticelle”( 380 m. s.l.m. e esposizione W) e in località “vallone Refezzella”( 340 m. s.l.m. e esposizione NW)e in località “masseria campo santo” (480 e N) .

Ecologia Predilige zone calde e soleggiate e i terreni calcarei, è sensibile al freddo, per cui solo nelle zone meridionali la si può trovare sopra i 1200 m., nel resto d’Italia difficilmente vegeta sopra i 600 m.

Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC ” Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere” (cod 91MO) e” Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia” (cod 91B0)

Minacce Durante il periodo natalizio è oggetto di prelievi per addobbi natalizi.

Livello di minaccia nel SIC medio -alto

Conservazione e protezione è presente nell'elenco all'Allegato V della Direttiva CEE n ° 43/1992, tra le "Specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione". Specie a protezione assoluta in Basilicata (DPRG 55/2005- Art. 2).




 

Favorevole

Non favorevole – Inadeguato

Non favorevole - Cattivo

Sconociuto

('verde')

('giallo')

('rosso')

(informazioni insufficienti a fare una valutazione)

Range[1]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

O

Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”

Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)

E

 

Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range

 

Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’

Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])

Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.

Ogni altra combinazione

Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)

Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.

Ogni altra combinazione

Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]

Tutti “verdi”

Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”

Uno i più “rossi”

Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”

O

tre “verdi” e uno “sconosciuto”

SPECIE Quercus ilex


SCHEDA N. 7

Nome scientifico Fam/gen Quercus ilex L./Fagaceae/Quercus

Nome volgare Leccio

Biologia Pscap,P caesp. Albero con una altezza compresa tra 1-20 metri. I rami giovani, grigio pubescenti, in seguito glabri. Foglie lanceolate o ellittiche (1,5-5 per 3-8 cm), intere o dentate, bianco-tomentose o pubescenti di sotto, coriacee, scure e lucide sopra,variabili. Pianta monoica, con fiori unisessuali. Fiorisce nella tarda primavera, da aprile a giugno. Il frutto è una ghianda, portato singolarmente o in gruppo di 2-5, su un peduncolo lungo 10-15 mm.

Distribuzione circum -mediterraneo. Assente in Egitto. La specie è comunque più diffusa sul settore occidentale, soprattutto Algeria e Marocco, in tutta la penisola iberica, in Francia e in Italia. In Italia è diffuso soprattutto nelle isole e lungo le coste liguri, tirreniche e ioniche. Sul versante adriatico le popolazioni sono più sporadiche e disgiunte (tranne che in Puglia, Abruzzo e Marche). Piccole popolazioni sono presenti anche sulle Prealpi lungo le coste dei laghi, sui Colli Euganei, in Friuli Venezia Giulia, in Romagna fino al Bolognese-Imolese e nel Bosco della Mesola nel ferrarese. Il leccio è uno dei rappresentanti più tipici e importanti dei querceti sempreverdi mediterranei, ed è il rappresentante caratteristico del Quercetum ilicis, la vegetazione cioè della fascia mediterranea temperata. In Basilicata, i boschi, o le macchie alte di leccio non sono molto diffuse, frequenti sono le leccete costiere e le leccete “accantonate” sui versanti occidentali (leccio ruspreste), anche con penetrazioni nell’orizzonte sopramediterraneo, e in favorevoli condizioni microclimatiche, in quello sub-montano.Nel Sic è presente in località “vallone Refezzella”( 340 m. s.l.m. e esposizione NW).
Ecologia Cresce nei boschi e nella macchia mediterranea, in prevalenza su terreni acidi e ben drenati, indifferentemente al substrato, dal livello del mare fino a oltre i 1000 m di quota (1800 m in Sicilia, 600-700 m al Nord).E’ una specie xerofila, infatti sopravvive in condizioni di estrema aridità, grazie alle sue foglie coriacee dotate di stomi e di fitta peluria.

Habitat/e biotopo elettivo all’interno del SIC ” Foreste Pannoniche-Balcaniche di cerro e rovere” (cod 91MO).


Minacce Incendio,pascolo e ceduazioni con turni ravvicinati.,frammentazione della copertura arborea e la compattazione del suolo ,determinano la possibilità di ingresso delle specie arbustive e transizione verso forme regressive della lecceta.

Livello di minaccia nel SIC medio -alto



Conservazione e protezione Questa entità non figura in altre direttive o convenzioni internazionali o nazionali e non appare né rara né minacciata a livello regionale o provinciale.


 

Favorevole

Non favorevole – Inadeguato

Non favorevole - Cattivo

Sconociuto

('verde')

('giallo')

('rosso')

(informazioni insufficienti a fare una valutazione)

Range[1]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

O

Più del 10% sotto il “range favorevole di riferimento”

Area coperta dall’habitat all’interno del range[2]

Stabile (perdite ed incrementi si bilanciano) o in aumento E non più piccolo del 'range favorevole di riferimento'

Ogni altra combinazione

Grande declino dell’area: Equivalente a una perdita di più dell’1% l’anno (valore indicativo, lo SM può deviare da questo se adeguatamente giustificato) nell’ambito del periodo specificato dallo SM

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

E senza cambiamenti significativi nel pattern di distribuzione all’interno del range (se il dato è disponibile)

E

 

Con perdite importanti nel pattern di distribuzione all’interno del range

 

Più del 10% sotto l’‘area favorevole di riferimento’

Strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche[3])

Strutture e funzioni (incluse le specie tipiche) in buone condizioni e senza degradi/pressioni significativi.

Ogni altra combinazione

Più del 25% dell’area non è favorevole per le strutture e funzioni specifiche (incluse le specie tipiche)[4]

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Prospettive future (rigurdanti range, area coperta e strutture e funzioni specifiche)

Le prospettive future per l’habitat sono eccellenti/buone, non è prevedibile nessun impatto significativo; la vitalità a lungo termine è assicurata.

Ogni altra combinazione

Le prospettive per l’habitat sono cattive, sono prevedibili gravi impatti; la vitalità a lungo termine non è assicurata.

Informazioni attendibili non disponibili o insufficienti

Valutazione globale dello Stato di Conservazione[5]

Tutti “verdi”

Uno o più “gialli” ma nessun “rosso”

Uno i più “rossi”

Due o più “sconosciuti” combinati con “verdi” O tutti “sconosciuti”

O

tre “verdi” e uno “sconosciuto”
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