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Direzione distrettuale antimafia


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Nella medesima conversazioni i due SORTINO discorrono della volontà dei CAPIZZI di fare danni ed in particolare incendi anche a CAStelvetrano presso il GRIGOLI, il tutto in perfetta assonanza con il contenuto dei pizzini di MESSINA DENARO.
Ma a togliere qualsiasi residuo dubbio sul ruolo del CAPIZZI Carmelo, interviene l’intercettazione nr 4625 del successivo 12.10.02, h. 8,41 proprio fra SORTINO EMAnuel e CAPIZZI Carmelo che si riporta per intero


1

C:

Buongiorno!

08.41,57

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E

Come siamo Carmè?




3

C:

Si è fatto sentire mio fratello Peppe?




4

E:

Tuo fratello Pe'? No! Quelli hanno chiamato di nuovo, come ho lasciato a te là sotto! Infatti sono scappato subito! (incomprensibile) la macchina stavano tirando!.. Quello Franco MESSINA mi ha chiamato, e mi fa… dice: "che fa, viene qua o vengo lì? Dobbiamo sistemare la cosa!"




5

C:

Devono venire! Devono venire qua!




6

E:

.La dobbiamo sistemare la cosa e al più presto! Dice! Così mi ha detto a me! Cosi abbiamo un esito finale! Dobbiamo finire tutte cose!




7

C:

Capisci Emanuè, lo scopo quale è?




8

E:

Ho capito Carmè! Tutte le cose capisco io, io guarda Carmè non è che ho problemi di chiudere! Cinque giorni, quattro giorni non è che succede niente!




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C

La forza….lì….stiamo!(incomprensibile)




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E:

Lo so! Sai cosè il danno? A tenere a mia moglie, a mia madre, mio padre che ha a mia madre addosso! Mia sorella e tutta la famiglia!




11

C

E non gli puoi dire che stiamo sistemando tutte le cose?




12

E:

Glielo detto, tutte le cose!




13

C:

E allora quale è il problema! Quale problema avete?




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E:

Gli ho detto: per adesso GRIGOLI sta sistemando i computer! Per collegare le casse, che non funzionano!




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C

Bravo!




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E:

Gliene ho raccontato tante di cose!




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C:

Non ti preoccupare tu!




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E:

…Porco di Dio non è che si ci può!…Mi devi capire tu a me!




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C:

Per noialtri stiamo lavorando!




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E:

Qua sono Carmè ! Che faccio cose sbagliate io! Io appresso a voialtri sono! Solo che questi verranno qua oggi?




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C

Certo che devono venire!… Non ti hanno detto che vengono?




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E

No! Li dobbiamo chiamare noi! No perché MESSINA dice" "aspetto la tua risposta!"




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C

A GRIGOLI vogliamo qua noialtri!





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E

Quello non viene! Io sono sicuro che quello non viene!




25

C

A lui vogliamo noialtri!





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E

E allora possiamo stare chiusi un altro mese!




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C

Diglielo! Perché….a…cosa vogliamo! Perché con lui noialtri dobbiamo ragionare! Con gli altri, con MESSINA che abbiamo da dirgli? Non è che abbiamo niente da dirgli?




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E

Questo è quello che parla per lui! Quello non viene no!




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C

Diglielo tu, qua noi con GRIGOLI dobbiamo parlare!




30

E

Non viene lui! Me l'ha detto bello chiaro, non viene lui!




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C

Che manda a loro (incomprensibile) dobbiamo aggiustare!




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E

Quello capace che ha paura a venire qua Carmè! Non è che ti sembra!




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C

Ha paura! Perché non fa le cose giuste lui?




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E

Che ti devo dire io? Perché lui mi ha detto: "aspetto una tua telefonata allora!" Che dobbiamo fare allora io non lo so?




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C

Restiamo così! Ci chiami, allora e gli dici: "qua a cosa vogliamo… a GRIGOLI!" E' inutile che viene!… Se viene GRIGOLI!…. Perché noi, con lui che abbiamo da ragionare?




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E

Io niente ho da ragionare! Perché come dite voi! Che deve girare da un'altra parte! A quanto sembra lui in nessun posto gira lui!




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C

Chi è'?




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E

GRIGOLI!




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C

Come?




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E

Mi hai detto, lo sa dove deve andare! Ma a quanto pare non è che sa, dove deve andare?




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C

Lo sa lui… come si deve comportare!




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E

Che ti devo dire io? Io capisco che lui non viene qua!




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C

No viene? Viene! Ci telefoni e glielo dici! Noi vogliamo a GRIGOLI qua! Con lui personalmente vogliamo parlare, gli dici!




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E

Ora li chiamo se sono là!…




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C

…Devono fare i seri fino in fondo!… In tutti i settori è cosi!.. Le persone gli sembrano porci?…Le persone gli sembrano dipendenti suoi Emanuè?




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E

Se questo è irraggiungibile! Come faccio io a rintracciare a te io?




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C

Io qua sono piedi, piedi!…O al bar!










Si sente Emanuel SORTINO parlare al telefono e chiedere di tale MESSINA ! questo non c'è! (cade la linea)






A ciò si aggiunga che lo stesso 12.10.02 vi è un incontro, preannunciato dalla conversazione nr 4630, fra SORTINO Emanuel , CAPIZZI Carmelo e CAPIZZI Giuseppe, con un soggetto non compiutamente identificato, sicuramente da ricondurre alla cerchia del GRIGOLI
Pertanto è provato che CAPIZZI Carmelo ha partecipato in prima persona all’operazione di imposizione del pizzo ai danni del GRIGOLI, conclusasi nei successivi mesi del 2003 e su cui si ha avuta ulteriore prova attraverso i “pizzini” rinvenuti al PROVENZANO Bernardo.
Tale elemento non può che essere letto come ulteriore prova della partecipazione dell’imputato alla consorteria mafiosa riberese, con ruolo certo minore rispetto al fratello Giuseppe, ma di assoluto rilievo rispetto ad una vicenda che riguardava rapporti con la mafia trapanese nella persona del suo massimo leader, ed in ultima analisi lo stesso capo supremo di Cosa Nostra, Bernardo PROVENZANO.
Non occorre spendere parole sulla nozione di natura “causale”, al di là delle categorie nominalistiche, della fattispecie di cui all’art. 416 bis c.p., su cui si è soffermata da ultimo la Cassazione Sezione Unite, nella nota Sentenza MANNINO.
Rimangono peraltro confermati tutti gli altri profili già evidenziati nell’ordinanza di custodia cautelare e nel provvedimento originario del Tribunale del Riesame.
Fra questi occorre valutare pienamente in chiave indiziaria l’incontro con MANISCALCO Giovanni e Alberto PROVENZANO che lungi da essere soggetti qualsiasi ( in tal senso appare carente l’analisi del provvedimento della Cassazione che li indica come “tali”) sono stati riconosciuti con sentenza passata in giudicato come rispettivamente capo del Mandamento mafioso di Burgio ed uomo d’onore della stessa famiglia ( proc. Cupola agli atti), vale il dire il Mandamento mafioso della stessa cittadina di Ribera.
Infatti come già sottolineato i due, in contrasto con la famiglia CAPIZZI con riferimento alla nomina del rappresentante provinciale ( i CAPIZZI si opponevano alla nomina del DI GATI), interloquivano proprio con Carmelo in ordine alla posizione della famiglia ed a lui offrivano l’appoggio della consorteria mafiosa, accompagnato dal timore di collaborazioni, orgogliosamente respinto dal Carmelo.
Pertanto si chiede la conferma dell’impugnata ordinanza.
Palermo, 5.6.07



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