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Testimonianze sullo stalinismo Premessa: cosa non si può non sapere sulla repressione staliniana


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Nota bibliografica essenziale

Il carattere della pubblicazione di questo testo, e la necessità di metterlo in circolazione rapidamente, ha sconsigliato di effettuare lunghe ricerche bibliografiche per riportare le citazioni dalle edizioni italiane. Tuttavia può essere utile avere alcune indicazioni per ricavare documentazione in italiano senza affidarsi a fonti insicure tipo wikipedia.



Molti degli scritti di Trotskij sulla Germania utilizzati in questo saggio in italiano si trovano in:

  • Lev Trotskij, Scritti 1929-1936, Einaudi, Torino, 1962, traduzione e cura di Livio Maitan

  • Lev Trotskij, I problemi della rivoluzione cinese e altri scritti su questioni internazionali, Einaudi, Torino, 1970, traduzione e cura di Livio Maitan

Alcune pubblicazioni sul KPD e la repubblica di Weimar:

  • Ossip K. Fleitcheim, Il partito comunista tedesco (KPD) nel periodo della Repubblica di Weimar, Jaca Book, Milano, 1970

  • Hermann Weber, La trasformazione del comunismo tedesco. La stalinizzazione della KPD nella Repubblica di Weimar, Feltrinelli, Milano, 1979

  • Arthur Rosenberg, Storia della Repubblica di Weimar, Sansoni, Firenze, 1972

  • Martin Broszat, Da Weimar a Hitler, Laterza, Roma-Bari, 1986

Per vari dati e riflessioni sul comportamento della socialdemocrazia tedesca e austriaca, rinvio al mio Trockij e la pace necessaria. 1918 La socialdemocrazia e la tragedia russa, Argo, Lecce, 2007

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i F. Sabado: membro della direzione del Nuovo Partito anticapitalista (NPA, Francia), membro dell’esecutivo della IV Internazionale. P. Lemoal: militante della IV Internazionale, fa parte della Commissione formazione del NPA.

ii Léon Trotsky, “La révolution allemande et la bureaucratie stalinienne” (gennaio 1932), in Comment vaincre le fascisme”, Bucher-Castel, Parigi, 1973, p. 129 (disponibile anche sul web: http://www.marxists.org/francais/trotsy/livres/cvfr/cvf.htm).

iii Rosenberg, cit. da Ossip K. Flechtheim, Le parti communiste allemand sous la République de Weimar, Maspero, Parigi, p. 288.

iv Ossip K. Flechtheim, op. cit., p. 118

v La corrente animata da Ruth Fischer e Arkadi Maslow.

vi Ossip K. Flechtheim, op. cit., p. 119.

vii Léon Trotskij, “La victoire d’Hitler signifierait le guerre contre l’URSS”, in Comment vaincre… cit., pubblicato la prima volta in The Militant, 26 luglio 1932.

viii Dati aderenti giovani citati da Perre Frank, Histoire de l’Internationale Communiste 1919-1943, éditions La Brèche, Parigi, 1979, vol. 2, p. 635.

ix Pierre Milza, Fascisme et idéologies réactionnaires en Europe (1919-1945), Dossier Sciences hunaines, n. 9, Armand Colin, p. 33.

x Daniel Guérin, Sur le fascisme, Maspero, Parigi, 1965, t. 2, “Fascisme et grand capital”, p. 37.

xi Ivi, t. 2, p. 108

xii Il 31 gennaio, Rudolf Breitscheid in una riunione del comitato direttivo del Partito socialdemocratico dichiara: “La lotta al fascismo è entrata in una nuova fase. Tutti i nostri auspici sarebbero che entrassero in una nuova fase anche i nostri rapporti con il Partito comunista.” Viene respinta con un solo voto di maggioranza una mozione che propone un “patto di non aggressione” al Partito comunista” (cit. da Juan Rustico, 1933: la tragédie du prolétariat allemand, Les Amis de Spartacus, Parigi 2003 (http://www.matie-revolution.fr/spip.php?article636).

xiii Ernest Mandel, “Ce qu’est le fascisme et comment l’arrêter”, in La Gauche, 18 marzo 1992, [v. nota 6] (http://www.ernestmandel.org/new/ecrits/article/ce-qu-est-le-fascisme-et-comment-l).

xiv Cit. da Pierre Frank, op. cit., p. 674, [v. nota 7].

xv Juan Rustico, op. cit .

xvi Ibidem.

xvii I nazisti non sono in testa in nessuna delle tre maggiori città tedesche di allora: è il KPD ad essere in testa a Berlino, Il SDP ad Amburgo e il Zentrum a Colonia (con il KPD in seconda posizione).

xviii Ernest Mandel, Prefazione a “Théorie du fascisme chez Trotskij”, in L. Trotskij, Comment vaincre…” cit. (http://www.ernestmandel.org/new/ecrits/article/introduction-la-theorie-du).

xix Daniel Gjuérin, op. cit., t. 2, p. 186, [v. nota 9]

xx E. Mandel, op. cit., [v. nota 7].

xxi Ibidem.

xxii Léon Trotskij, “La révolution allemande et la bureaucratie stalinienne” (gennaio 1932), in Comment vaincre… cit., p. 84 [v. nota 1].

xxiii Cit. da Pierre Frank, op. cit., p. 658 [v. nota 7].

xxiv Léon Trotskij, “La révolution…” cit., p. 97 [v. nota 1].

xxv Cit. da Pierre Frank ,op. cit., p. 593 [v. nota 7].

xxvi Ibidem.

xxvii Ivi, p. 625.

xxviii Ossip. K. Flechtheim, op. cit., p. 196, [v. nota 2].

xxix Nel giornale dei pionieri comunisti, cit. da Ossip K. Flechtheim,, op. cit., p.205. [v. nota 2].

xxx Léon Trotskij, “La Rèvolution…”, cit., p. 134, [v. nota1].

xxxi Ibidem.

xxxii Ernest Mandel, “Croissance de classe, front unique egouvernements ouvriers », intervista fatta da John Rotschild nel1979 (http://www.ernestmandel.org/new/ecrits/article/conscience-de-classe-front-unique).

xxxiii Léon Trotskij, “La révolution…” cit., p. 122 [v. nota 1].

xxxiv Léon Trotskij, “Lettre à un ouvrier…” cit., p. 71 [v. nota 1].

xxxv Léon TYrotski, “La Révolution…” cit., pp. 206-209 [v. nota 1].

xxxvi Léon Trotskij, “Lettre à un ouvrier…” cit., p. 76.

xxxvii Léon Trotskij, “La seule voie” (ottobre 1932), in Comment vaincre… cit., p. 325 [v nota 1].

xxxviii Léon Trotskij, “Devant la décision” (febbraio 1933), in Comment va
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