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Comunicato stampa


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L’italiano tra arte, scienza e tecnologia



Ministero Affari Esteri

Accademia della Crusca

Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
19 - 25 ottobre 2009




COMUNICATO STAMPA
L’intero programma degli eventi della Settimana della lingua italiana nel mondo è consultabile sul sito dell’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia www.iiclubiana.esteri.it

Vorremmo evidenziare in modo particolare i seguenti eventi:







19 ottobre

ore 18.00

IIC in Slovenia

Kongresni trg 13
Lubiana



Incontro con lo scrittore Pino Roveredo: presentazione del libro Mandami a dire tradotto in sloveno.
In collaborazione con Casa editrice Mladika (Trieste)









20 ottobre

ore 18.00

IIC in Slovenia

Kongresni trg 13
Lubiana

- Conferenza di Andrea Lorenzoni, ingegnere dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

- Inaugurazione della mostra sull'esplorazione spaziale curata dall’ASI
In collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Istituto Italiano di Cultura di Zagabria










22 ottobre

ore 19.00

Narodna Galerija

Lubiana



Raffaello: la rivelazione del colore. Il restauro della Madonna del cardellino

Conferenza di Patrizia Riitano, restauratrice dell’ Opificio delle Pietre Dure


In collaborazione con Narodna Galerija (Lubiana), Opificio delle Pietre Dure (Firenze)





Istituto Italiano di Cultura in Slovenia

Kongresni trg 13, Ljubljana

Tel.: +386 1 241 56 40, e-mail: segreteria.iiclubiana@esteri.it



19 ottobre

ore 18.00

IIC in Slovenia

Kongresni trg 13
Lubiana
Incontro con lo scrittore Pino Roveredo

Presentazione del libro Mandami a dire di Pino Roveredo, pubblicato dalla casa editrice Mladika di Trieste e tradotto da Magda Jevnikar, che ha reso splendidamente in lingua slovena la non semplice prosa dell’autore.


La conversazione con lo scrittore verrà condotta da Sergio Sozi.
Pino Roveredo è nato nel 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani. Dopo varie esperienze di vita, ha lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, collaboratore de “Il Piccolo” di Trieste, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate.

Nel 2005 ha vinto la XLIII Edizione del Premio Campiello con Mandami a dire (Bompiani, 2005).


“I suoi racconti sono veri piccoli capolavori.” Claudio Magris


“I personaggi di Roveredo vivono spesso ai margini della vita o nell'ombra; egli ne racconta con partecipe affetto e rispetto le violenze anche brutali e le umiliazioni subite, gli sbandamenti o le canagliate ma anche il generoso e spavaldo coraggio, le piroette e i capitomboli con cui essi cercano di sfuggire alla morsa della vita, i sogni ingenui ma potenti che li portano aldilà dei confini del reale. (...) Questa familiarità con la debolezza e insieme con la sacralità dell'esistenza è irriverente, perché non arretra dinanzi ad alcuna anche impudica o imbarazzante miseria e non s'inchina ad alcuna solennità, ma la tira giù dal piedistallo, dando del tu o anche peggio al Padreterno e mostrando i rattoppi nei calzoni o i buchi nelle calze della vita.” (Da I graffiti di Pino Roveredo, introduzione di Claudio Magris al libro Mandami a dire).


Fra le sue opere: Capriole in salita (edizioni LINT, 1996), Una risata piena di finestre (edizioni LINT, 1997), La città dei cancelli (edizioni LINT, 1998), La bela vita (edizioni LINT, 1998), Ballando con Cecilia (edizioni LINT, 2000), San Martino al Campo - Trent'anni (edizioni LINT, 2000), Centro diurno - le fa male qui? (edizioni LINT, 2000), Schizzi di vino in brodo (edizioni OLMIS, 2005), Mandami a dire (edizioni BOMPIANI, 2005), Capriole in salita (edizioni BOMPIANI, 2006), Caracreatura (edizioni BOMPIANI, 2007), Attenti alle rose (edizioni BOMPIANI, 2009).


Info: www.mandamiadire.com

20 ottobre

ore 18.00

IIC in Slovenia

Kongresni trg 13
Lubiana
L’esplorazione spaziale e l’Italia
Conferenza dell'ing. Andrea Lorenzoni dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sull'esplorazione spaziale e l'attività dell'ASI.
Inaugurazione della mostra divulgativa a cura dell’ASI.
Andrea Lorenzoni opera presso l’’Agenzia Spaziale Italiana nel settore del Volo Spaziale Abitato e dell’Esplorazione Umana dello Spazio. Proveniente dai Corsi Regolari dell’Accademia Aeronautica Militare, il suo inserimento nelle attività spaziali è avvenuto nel 1978 quando fu preselezionato, nel primo concorso nazionale, nel gruppo dei cinque candidati astronauti scientifici (payload specialist) per il primo volo europeo Spacelab.

E’ stato Delegato Nazionale a vari Comitati e Boards dell’Agenzia Spaziale Europea.

Ha ricoperto numerosi incarichi gestionali per le attività spaziali nazionali. E’ stato Responsabile delle attività per la partecipazione italiana alla Stazione Spaziale Internazionale, tra cui il progetto nazionale MPLM presso NASA e la realizzazione dei Nodi2&3.

E’ stato responsabile del Progetto di realizzazione del satellite TSS, meglio conosciuto come satellite al guinzaglio.

E’ Delegato Nazionale presso International Space Exploration Coordination Group (ISECG), composto da quattordici Agenzie Spaziali Nazionali con il compito di definire un programma di esplorazione robotica ed umana coordinato a livello mondiale.

L'Agenzia Spaziale Italiana è nata nel 1988, per dare un coordinamento unico agli investimenti che l'Italia ha dedicato al settore fino dagli anni Sessanta. In meno di due decenni si è affermata come uno dei più importanti attori sulla scena mondiale della scienza spaziale, delle tecnologie satellitari, dello sviluppo di mezzi per raggiungere ed esplorare il cosmo.

L'ASI ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo, dove l’Italia è il terzo paese che contribuisce maggiormente all'Agenzia Spaziale Europea, quanto a livello mondiale: collabora, infatti, con la NASA, partecipando a molte missioni scientifiche degli ultimi anni, tra cui la costruzione e l'attività della Stazione Spaziale Internazionale. Ha, inoltre, contribuito all'esplorazione spaziale, realizzando strumenti che hanno viaggiato, con le sonde NASA ed ESA, alla scoperta di Marte, Giove, Saturno e che viaggeranno fino ai limiti estremi del Sistema solare.

L’ASI è anche impegnata nell’osservazione della Terra, per la prevenzione di disastri ambientali e misurazione degli effetti del cambiamento climatico; nelle telecomunicazioni satellitari, applicate alla telemedicina, alla difesa dell'ambiente, al controllo del territorio e alla protezione civile; nella propulsione spaziale, in particolare come leader del programma europeo VEGA.

Info: www.asi.it

22 ottobre

ore 19.00

Narodna Galerija

Lubiana

Raffaello: la rivelazione del colore. Il restauro della Madonna del cardellino

Conferenza della dott.ssa Patrizia Riitano, restauratrice dell’ Opificio delle Pietre Dure.


La Madonna del cardellino, conservata presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, è una delle opere più famose di Raffaello, che la realizzò intorno al 1505, durante il suo soggiorno fiorentino. Il dipinto (olio su tavola ; cm 77 x 107) era stata commissionata a Raffaello dal ricco mercante Lorenzo Nasi, in occasione del suo matrimonio con Sandra Canigiari. Nel 1547, a seguito di uno smottamento del terreno, crollarono alcuni palazzi in via de’ Bardi. Palazzo Nasi rimase coinvolto nel crollo cosicché il dipinto, conservato all’interno, fu gravemente danneggiato. La vicenda viene narrata dal Vasari ne Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, che accenna inoltre ad un conseguente intervento di restauro.

Nel 1999 il dipinto è stato affidato all’Opificio delle Pietre Dure. L’intervento di restauro, eseguito dalla restauratrice Patrizia Riitano, è stato particolarmente delicato e complesso e si è concluso nel 2008. La fase di pulitura, eseguita in maniera graduale e con il costante ausilio del microscopio, ha riportato alla luce le stesure di colore originale che erano ricoperte da spesse e ampie ridipinture e vernici alterate. Dopo il risanamento del supporto ligneo, eseguito dal restauratore Ciro Castelli, l’intervento ha previsto la stuccatura e una complessa integrazione pittorica delle lacune, che ha ridato unità all’opera.

Un’ampia campagna di indagini non invasive, eseguita in collaborazione con il Laboratorio scientifico dell’Opificio e con Istituti universitari e Enti di ricerca, oltre a chiarire molti aspetti dello stato di conservazione, ha permesso di approfondire lo studio della tecnica pittorica di Raffaello. Le scelte metodologiche, l’intervento di restauro e i risultati delle ricerche sono pubblicati nel volume Raffaello: la rivelazione del colore. Il restauro della Madonna del Cardellino della Galleria degli Uffizi, a cura di M.Ciatti, C. Frosinini, A. Natali, P. Riitano. Firenze, 2008.
Patrizia Riitano svolge la sua attività di Funzionario Restauratore Conservatore presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dal 1990. Dopo la Laurea in Lettere ha conseguito, nel 1983, il Diploma di restauro, presso la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio, con la specializzazione in opere mobili di pittura e per alcuni anni ha collaborato come libera professionista con diverse Soprintendenze italiane .

Ha portato a termine interventi di restauro su importanti opere fra cui due dipinti della Galleria degli Uffizi: la grande pala di Lorenzo Monaco che raffigura l’Incoronazione della Vergine e la Madonna del cardellino di Raffaello.

Oltre a interventi di restauro e conservazione svolge, all’interno dell’Istituto dell’Opificio, attività di coordinamento e di insegnamento nell’ambito della Scuola; fa parte inoltre del Consiglio Scientifico e del Comitato di redazione della rivista “OPD Restauro”.

Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche ed ha partecipato, in qualità di relatore, a Convegni e giornate di studio su temi legati alla conservazione e alle tecniche artistiche.



 

Info: www.opificiodellepietredure.it


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