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Misure di tutela e conservazione


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AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO SVOLTO


Il lavoro sin qui svolto, in linea con quanto indicato nel corso delle riunioni tenute con la Cabina di Regia (CdR) e l’Ufficio Tutela della Natura (UTN), in particolare di quelle del 24 e 25/06/2010 e di quanto richiesto nella proposta di work-package per la redazione del primo report inviata con mail del 04/08/2010, ha riguardato, da un verso, l’approfondimento del quadro conoscitivo consegnato con la fase denominata Monitoraggio, dall’altro, l’acquisizione di nuovi elementi conoscitivi propedeutici per la stesura delle Misure di Tutela e Conservazione.

Il lavoro inoltre è stato integrato e revisionato a seguito delle decisioni assunte e delle richieste discusse e condivise con la CdR nel corso dell’incontro tecnico del 18/01/2011, delle osservazioni successivamente pervenute in occasione di incontri tematici con componenti della CdR (INEA 15/02/2011) e delle risoluzioni scaturite durante l’ultimo tavolo tecnico con UTN e CdR del 22/02/2011.

In particolare, per quanto attiene agli aspetti floristici e vegetazionali sono stati eseguiti, nell’estate 2010, rilievi fitosociologici georefenziati nell’ambito del SIC, i cui risultati sono stati riassunti nelle tabelle a corredo delle schede descrittive di ciascun habitat e che, in diversi casi, integrano il quadro di conoscenze espresso con elenchi floristici. Sono stati inoltre compilati i quadri sinottici relativi a ciascun habitat con indicazione delle specie floristiche e faunistiche di pregio, di quelle caratterizzanti l’habitat secondo quanto riportato nel Manuale Italiano di Interpretazione degli habitat (http://vnr.unipg.it/habitat/index.jsp). Rilievi in campo sono stati effettuati per l’analisi della componente forestale e di quella geologica.

Per quanto attiene alla geologia, è stata elaborata e consegnata al responsabile di progetto una relazione preliminare (che sarà inserita sul portale di retecologicabasilicata.it) che inquadra le aree in cui ricadono i SIC dell’ATO2 (Monti Foi, Abetina di Laurenzana, Abetina di Ruoti) nel contesto della geologia regionale, descrivendone le principali caratteristiche geologiche e geomorfologiche. Nella relazione sono stati evidenziati altresì sia gli areali di valore che gli areali di rischio.

Sono state poi compilate singole schede sulle specie floristiche di maggiore significatività. In particolare, su questo specifico aspetto si è cercato di attivare strategie e sinergie di collaborazione trasversale ai gruppi di lavoro delle diverse ATO per la suddivisione e la condivisione dello “sforzo compilativo”, con il risultato che si è contribuito con l’impegno di alcuni volenterosi, a creare sul portale di retecologicabasilicata.it un repertorio di oltre un centinaio di schede monografiche sulle specie vegetali, disponibili per la consultazione ed impiegate per la stesura del Primo report. Alcune delle schede sulle specie floristiche che figurano in questo report sono state compilate utilizzando alcune di quelle disponibili sul portale di retecologicabasilicata.it e curate dalla dott.ssa G. Potenza, dalla dott.ssa N. Sanchez e dal dott. G. Salerno, molte altre sono state elaborate dal responsabile di progetto.

Anche sugli aspetti faunistici si è operato in un clima di collaborazione trasversale ai gruppi delle diverse ATO e ciò ha consentito di utilizzare le schede faunistiche disponibili sul portale di retecologicabasilicata.it e curate dalla dott.ssa C. Coppola, dal dott. E. Fulco, dal dott. G. Boscagli, dal dott. A. Romano, con verifiche ed integrazione opportune per le specificità del SIC.

Scambio di informazioni con alcuni professionisti di alcune ATO vi è stato inoltre per quanto attiene alla raccolta di documentazione inerente il quadro normativo applicabile alla redazione delle Misure di Tutela e Conservazione.

Sul piano operativo, è stato svolto un impegnativo ed intenso lavoro di ricerca e di reperimento di dati e di informazioni utili per la redazione del quadro conoscitivo con riguardo agli indicatori richiesti e descritti nel presente report. La ricerca oltre che mediante consultazione di documenti, in parte disponibili sul web, si è svolto attraverso contatti o visite dirette presso Dipartimenti universitari, Uffici Regionali, Uffici dell’Amministrazione Provinciale di Potenza, Uffici tecnici comunali, Enti di ricerca, Comandi di Stazione Forestale, Comunità Montane, Agenzia del Territorio, studi di liberi professionisti, con riscontri variabili, in termini di disponibilità alla cessione del dato, ma generalmente positivi, spesso in virtù di conoscenze e buone relazioni interpersonali.


RICHIESTE SPECIFICHE


Si ribadisce la richiesta da parte del geologo di poter disporre di cartografia in formato vettoriale sulla quale dovranno essere redatte le carte tematiche (Geomorfologica, Geologica-Ambientale) stabilite nel corso dell’incontro con il gruppo di lavoro dei geologi del 28/02/2011).

Si ritiene opportuno, per eventuali presentazioni del presente report e di quello successivo, suggerire di convocare incontri distinti per ATO, contemporaneamente partecipati dall’intera CdR ed estesi a tutti i professionisti incaricati (e dunque non limitati al solo responsabile di progetto), in modo da poter trattare in maniera specifica ed esaustiva tutte le tematiche sviluppate.


METODOLOGIA


La metodologia adottata è coerente con i documenti di riferimento prodotti dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio, nonché con quelli elaborati a livello regionale, ed in particolare:


  • Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Conservazione della Natura. Manuale per gestione dei Siti Natura 2000;

  • Documenti Comunità Europea, 2000. La gestione dei siti della rete Natura 2000. Guida all’interpretazione dell’articolo 6 della direttiva «Habitat» 92/43/CEE;

  • Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 settembre 2002. Linee guida sui piani di gestione delle aree SIC, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 224 del 24 settembre 2002;

  • Manuali e linee guida 26/2003 - APAT. Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici. Istituto Nazionale Urbanistica (APAT-INU). Gestione delle aree di collegamento ecologico funzionale - Indirizzi e modalità operative per l’adeguamento degli strumenti di pianificazione del territorio in funzione della costruzione di reti ecologiche a scala locale;

  • Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 21 dicembre 2006. Disciplina del regime di condizionalità della PAC e abrogazione del D.M. 15 dicembre 2005, pubblicato sul Suppl. Ordinario della G.U.R.I. n. 301 del 29 dicembre 2006;

  • Documento di lavoro del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Aspetti applicativi della Direttiva 79/409/CEE e della Direttiva 92/43/CEE (Atto A1 e Atto A5) nel quadro della condizionalità;

  • Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007. Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS), pubblicato sulla G.U.R.I. n. 258 del 6 novembre 2007;

  • DGR n. 978 del 4/06/2003 “Pubblicazione dei siti Natura 2000 della Regione Basilicata”, attività ed azioni inerenti il Complemento di Programmazione del POR Basilicata 2000/ 2006;

  • Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 1 2000/2006 - (QCS 3.2 Asse I – Risorse Naturali) - Strategia del QCS per la Rete Ecologica, nuovi indirizzi e criteri di attuazione;

  • DGR n. 1484/06 (proposta di costituzione dell’Osservatorio regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche).

Il quadro conoscitivo del SIC e la valutazione dello stato di conservazione (ovvero i capitoli 1 e 2 del presente report) sono stati redatti utilizzando i report redatti durante la fase di progetto denominata "monitoraggio", nonché banche dati, studi di base (geologici, floro-vegetazionali, faunistici ed agronomici), integrati da ulteriori ricerche in campo (es. rilievi fitosociologici) nonchè dai dati reperibili nella letteratura scientifica e da informazioni inedite raccolte durante i sopralluoghi in campo o fornite da esperti e professionisti.


I primi due capitoli del presente report hanno per finalità una "verifica di idoneità" dei siti, in applicazione dei parametri disciplinati dalla direttiva habitat; in particolare, per ciascun tipo di habitat naturale (allegato A al DPR 357/97 e smi) e ciascuna specie (allegato B al DPR 357/97b e smi), vengono evidenziati il grado di rappresentatività ed il livello di conservazione, sulla base di opportuni indicatori (commentati nel capitolo 2) e di expert-based assessment.
Ulteriori indicazioni metodologiche sono contenute nell’iter metodologico approntato dalla Cabina di Regia e a singole sezioni del presente report. Ad esse si rimanda per ulteriori dettagli ed approfondimenti.
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