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I lavoratori della scuola valgono


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PER UNA SCUOLA DI QUALITA’:

I LAVORATORI DELLA SCUOLA VALGONO

E IL LORO LAVORO DEVE ESSERE RETRIBUITO
I lavoratori dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Bartolini” di Vaiano, in provincia di Prato, avendo letto le motivazioni che hanno portato ad indire per un mese (dal 21/2 al 22/3/2014) lo sciopero delle attività aggiuntive, promosso dalla FLC CGIL per protestare sul taglio del MOF, cioè di quelle risorse che rendono possibile l’autonomia della scuola, vogliono esprimere il loro consenso verso tali motivazioni.

Ad esempio il nostro Istituto nell’anno scolastico 2011/12 aveva un finanziamento per il personale di 142.000 euro, che si sono ridotti a 52.000 euro in questo anno scolastico (2013/2014).


Queste risorse ci hanno consentito di realizzare i progetti che caratterizzano il nostro istituto come:

i laboratori di creatività, del lunedì pomeriggio, di recupero e potenziamento,

gli incontri con gli autori, l’organizzazione della festa del libro e del progetto lettura, la cura delle biblioteche scolastiche,

le attività di accoglienza per la continuità tra i diversi ordini di scuola,

le attività per la promozione dell’educazione all’ambiente e alla cittadinanza attiva,

la gestione e la formazione per le problematiche legate ai disturbi di apprendimento, agli alunni con bisogni educativi speciali, agli alunni stranieri e diversamente abili,

l’organizzazione dei percorsi di orientamento verso i successivi ordini di scuola

il lavoro di rete con il territorio (Provincia, Comune, Regione, Associazioni e altro) indispensabile per arricchire le risorse e le competenze che ci mancano (le attività motorie nei ciclo dell’infanzia e della primaria, musica e teatro).


Queste risorse inoltre ci hanno permesso:

di valorizzare anche in termini economici il personale che si è reso disponibile a ricoprire funzioni di coordinamento e di gestione dei progetti e dell’organizzazione dei plessi, come i fiduciari dei plessi e le funzioni strumentali.


Tagliare il MOF, cioè le risorse aggiuntive per il miglior funzionamento della scuola, vuol dire anche tagliare sulla cura e l’accoglienza degli alunni da parte del personale ATA.

I bidelli hanno già subito una drastica riduzione di personale che costringe anche a tenere aperte le sedi di montagna con un custode solo o che impone di provvedere alle sezioni Pegaso senza aggiunte di organico oppure a tenere aperto il plesso in cui opera la sezione di strumento musicale fino a tarda ora; gli assistenti amministrativi, oltre ad aver subito una riduzione dell’organico, non si vedono riconoscere la crescente complessità dell’organizzazione della segreteria con cui ogni giorno hanno a che fare.



Alcuni soggetti di entrambe le categorie stanno subendo una decurtazione per recuperare delle parti accessorie dello stipendio, che prima gli erano state attribuite a seguito di un regolare concorso e che solo ora lo Stato si è accorto di non aver loro potuto attribuire per i vincoli imposti dalla legge di stabilità del 2012.
Inutile ricordarvi che il contratto dei dipendenti della scuola è scaduto nel 2009 e non ci sono segnali di un prossimo rinnovo.
Seguono le firme


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