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Chre’tien de troyes


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CHRE’TIEN DE TROYES


(Troyes, fine del XII secolo,1135?Champagne), poeta francese. Apparteneva al gruppo di poeti lirici che fiorirono nel settentrione della Francia e subirono l'influenza della poetica dell'"amor cortese" dei trovatori della Francia meridionale. Fu tra i primi a usare la rima baciata nelle composizioni d'amore, prese spesso spunto dalla leggenda di re Artù e dei suoi cavalieri.

La sua opera poetica, intrisa degli ideali della cavalleria e dell'amore cortese, comprende il romanzo cavalleresco Perceval o il racconto del Graal, la prima versione letteraria della leggenda del Santo Graal; Erec e Enide; Lancillotto o il cavaliere della carretta, dove compare la figura del cavaliere prediletto di Artù e suo rivale in amore. Gli studiosi da sempre tentano di identificare le fonti alle quali Chrétien attinse per le sue opere che furono di esempio a molti poeti per la forza dell'immaginazione narrativa e la bellezza stilistica. Considerato l'iniziatore del romanzo cavalleresco medievale, fu esaltato da Dante per il contributo dato alla poesia narrativa francese. Fra le altre opere di Chrétien de Troyes si annoverano composizioni a imitazione della poesia di Ovidio e il romanzo in versi Guillaume d'Angleterre, che si ispira alla leggenda di sant'Eustachio.

Poeta francese (attivo fra il 1160 e il 1190). La sua opera di sicura paternità comprende un paio di canzoni amorose alla maniera dei trovatori e cinque romanzi cavallereschi di materia bretone: Erec e Enide=primo rom. arturiano, Cligès, Lancillotto o il cavaliere della carretta, Ivano o il cavaliere del leone, Parsifal o il racconto del Graal*.INIZIATORE DELLA LETTERATURA CORTESE,influenza il dolce stilnovo *1182 non terminato, una conclusione è stata fatta da Gerbert de Montreuil nel 1230, ripreso anche da Wagner e prima dal poeta tedesco Wolfram von Eschenbach,lavorava per Maria di Champagna,influssi ovidiani


LANCELOT
Ou le chevalier de la charrette ( traduction de J.C. AUBAILLY du texte de W.W.Kibbler sur le manuscript C’Guiot’=le copiste présumé au début du XIII s.)----- Lancillotto o il cavaliere della carretta

Nella produzione narrativa di Chrétien de Troyes, composta da innumerevoli capolavori prevalentemente ispirati alle canzoni di gesta e alla sensibilità cortese dei trovatori provenzali, il «Lancillotto» spicca per il suo dichiarato riferimento al ciclo arturiano, sebbene rielaborato con forte originalità. Chrétien scrisse il Lancillotto tra il 1176 e il 1177, lasciandolo poi terminare a Goffredo di Lagny, dopo averne svolto il tema centrale: l’amore del valoroso cavaliere Lancillotto per Ginevra, moglie di re Artù. Il sentimento amoroso è elevato al livello di esaltazione mistica; Lancillotto dedica tutto se stesso all’amata che è stata rapita e portata nel reame di Gorre, sottoponendosi a prove dure e umilianti, mettendo a repentaglio anche il suo onore di cavaliere, pur di liberarla. Tutto il romanzo è pervaso da un’atmosfera magica e incantata che ingigantisce la passione di Lancillotto, caricandola di un’aura spirituale.HotwordStyle=BookDefault; ftsTag=lemma;

E’crit sur l’ordre de sa protectrice, Marie de Champagne, fille d ‘Aliénor d’Aquitaine. Avec Tristan et Yseut c’est une bible courtoise qui part de l’éthique de la sexualité forgée par les troubadours du Midi. De l’art d’aimer à l’art de vivre. Après la peur du Millenium on se demande si l’amour est un simple jeu ou un moyen pour réjoindre la trascendence. Voilà que la femme surgit de l’ombre où elle avait été maintenue en partie à cause des Pères de l’E’glise. Ils n’ont pas oublié que les lointains ancêtres adoraient une déesse-mère.

La femme ici est toujours la femme d’un Seigneur et l’homme n’est jamais son mari mais souvent un méconnu, plus bas dans l’ échelle sociale mais il possède une potentialité d’ être. Cette action immorale vers le seigneur et sa femme engendre un effet bénéfique sur la société. Lancelot accepte l’honte pour sa femme, la reine Guenièvre en montant dans la charrette d’infamie et en acceptant de paraître lâche. En plus il accède à la perfection en éliminant son double noir, Méléagant, image de la chevalerie d’antan. Lancelot défend son âge courtoise, un anti-Tristan qui était à rebours de sa période religieuse et aristocratique. Il renouvelle l’amour en fin’amor.

Méléagant (les textes gallois nomment Maelwas) enlève la reine.


Selon Jean Markale Lancelot n’est pas une création de Chrétien de Troyes même les autres romans arthuriens, aucun de héros arthuriens ne sont pas créations littéraires. Arthur, l’ours, est une divinité indo-européenne et Merlin est un druide.
La souveraineté est Femme : elle se donne à celui qui est plus qualifié pour la survie. Elle est la mère, l’amant et la déesse . Lancelot a beaucoup de traits de la divinité panceltique Lug. Ici l’initiation devient de la Femme qui possède les rayons qui peuvent faire vivre ou mourir.

L’époque courtoise re-oriente le mythe, le réactualise. Mais il est aussi un caractère messianique, christique, un symbole du Salut.

Un grand roman initiatique de tous les temps : construit minutieusement où rien est laissé au hazard et où le lecteur est guidé vers une signification profonde sous-jacente au sens immédiat.

Le roi n’est pas capable de gouverner sans la reine qui est source de lumière.

La charrette est le symbole de la négation de la loi (Méla) ou selon la tradition védique, est le véhicule d’une âme en expérience. Il rencontre Gauvain à un carrefour mais leurs routes vont se séparer.

Le cavalier entreprend la route dictée par la reine : mais il entre en crisi extatique qui le rend étranger à lui-même.

Il y l’épreuve de son honneur et du respect pour la demoiselle, qui est une fée ; il ne la violente pas et il dépasse son rôle courtois. Il est donc préparé pour la nuit avec la reine.
Le but de sa quête est son anima
Le Pré-aux-jeux=au-delà onirique

Dans le cimetière Lancelot reussit à lever une tombe avec la force des sept (perfection, totalité humaine, Androgynie ermétique, cycle accompli) chevaliers ; la tombe est sans nom..



La phase finale de l’initiation est l’arrivée au Pont-de-l’épée qui enjambe un fleuve comme le fleuve des Enfers (Le Styx).

Au haut d’un donjon (signe d’élévation) enfin il voit plus clairmement le Pré-aux-jeux, Baudemagus, Guenièvre et Méléagant, le Vieux Sage, l’anima et sa propre image, l’ombre. L’initiation est la prise de l’anima et l’élimination de l’ombre.. L’apothéose est la nuit d’amour avec Guenièvre où il devient Dieu. La reine retrouve sa place à cô HotwordStyle=BookDefault; ftsTag=lemma; té du roi Arthur.



Chrétien termine son roman avec Lancelot emmuré dans une tour au pays de Gorre mais son continuateur, GODEFROI DE LEIGNY, le fait libérer par la sœur de Méléagant à qui le chevalier fait couper la tête. La subversion VUE COMME SOURCE DE PROGRE’S.

La traduction utilise le présent narratif à la place du passé simple du texte original.

Comme Gauwain, il y a un chevalier dans la cour de roi Arthur. Il Sera Keu qui riceverà il compito di accompagnare la regina nel bosco, come riscatto per liberare i prigionieri. Anche Artù con i cavalieri decide di partire al seguito.

Incontrano un nano a cui chiedono della regina, risponde solo se sale sul carretto (la gogna) con Gawain sul cavallo a seguito; entrano in paese, alla gogna e fischiati dal popolo; entrano in un palazzo con una bella dama. con Gawain sul cavallo a seguito.

Vengono offerti loro dei letti per gli ospiti graditi o da pagare: descrizione minuziosa gotica del letto e degli ornamenti.

Come Gawain un letto e una dama. Non si può entrare facilmente nel paese di Méléagant perché suo padre, re di Gorre (Baudemagus), se non per due passaggi pericolosi. La dama li saluta ricordando loro che sono con lei debitori. Lancelot parte ma è assorto nei suoi pensieri tanto che non s’accorge del guado e del cavaliere a guardia che gli urla 3 volte di fermarsi, ma mon sente e viene così attaccato.

Incontra poi una dama avvenente che lo invita a letto e lui rifiuta. La salva da un debosciato che sta per violentarla. Ma il cavaliere è innamorato di Ginevra e non si dona alla dama.

Quando parte tutti vogliono andare con lui. Ma rimane con i soliti 2 giungendo a un maniero dove una dama li vuole ospitare. Arriva il padrone di casa dalla caccia, mangiano, arriva sulla porta un cavaliere più orgoglioso di 1 toro. Combattono duramente e gli taglia testa dopo avergliela risparmiata una volta. La consegnò a una dama sconosciuto che la voleva ardentemente. Trovano un fiume e un ponte rotto; al di là del fiume credono di vedere due leoni. Ma Amore è la sua compagna di viaggio e gli fa sopportare qualsiasi pena. Giunge a un torrione dove appare Baudemagus e il figlio Méléagant.

Fu curato dalle ferite per una notte per volere del re. Dopo aver combattuto, Lancelot
vince e il re padre gli chiede che venga perdonato. Dovranno però scontrarsi da lì a un anno a Camelot La regina e tutti i prigionieri vengono liberati, ma Ginevra è assai fredda. Ritornano a corte e Lancelot chiede il permesso di andare a cercare Gawain che non si era presentato all’appuntamento. Parte con altri cavalieri. Ma si viene a sapere che è stato ucciso dagli stessi prigionieri, notizia falsa, ma che rende la regina assai triste, anche perché si sente responsabile di non avergli parlato. Quando Lancelot sa della sofferenza della regina vuole togliersi la vita, impiccandosi. Ma lo salvano e + tardi verrà a sapere che la regina è ancora in vita e la raggiunge nella corte. Lì viene a sapere dalla regina che lei non gli aveva rivolto la parola perché s’era umiliato a salire sul carretto. Ma poi lo invita alla finestra della torre, ma nella camera (archetipo assieme al frutteto della copulazione) davanti al siniscalco Keu. Entra la notte e si taglia un dito, si amano ma il letto si insanguina e non se ne accorgono. C’è una nota di DE Troyes che afferma la disdicevolezza a parlare di certi atti in un racconto. Il giorno dopo il cattivo Méléagant s’accorge a incolpa Keu che aveva delle ferite nel corpo. Ma Lancelot interviene e devono combattere i due: rimanderanno poi la sfida a quella già destinata da lì a un anno. Lancelot decide così di andare a cercare Gauvain che non si era presentato al Pont-sous-les-eaux,accompagnato da cavalieri. Incontrano un nano che invita L. a seguirlo per vedere dove Gauvain è finito. La scorta giunge al Ponte e trova G. inciampato dentro l’acqua profonda. Tornano allora a corte.Ricevono una lettera informando che Lancelot è alla corte di Artù e sta bene e che possono raggiungerlo. Infatti il giorno dopo partono. Ma L. non è lì. Qui organizzarono allora un torneo per cercare un po’ di mariti alle dame della corte. Ma la dama del siniscalco di Méléagant, che teneva L. in prigione, gli si offre dandogli la possibilità di partecipare al torneo. Giunge e la regina chiede a una dama di riportargli l’ordine di soccombere sotto i colpi degli avversari; lei s’accorge così che è L. Venne anticipato da un messaggero incontrato in una locanda che alla corte urlava’ è arrivato colui che darà la misura’. Qui c’era anche il figlio del re d’Irlanda. Ma L. vince perché Ginevra gli consente di farlo; viene festeggiato ma torna nella sua prigione come aveva promesso. Scoperta la fuga fa preparare in 57 giorni una torre dove rinchiude L. Ma la sorella di Méléagant (sec. G. de Leigny lo è ma è difficile pensare potesse esserlo anche per C. de T) parte alla ricerca di L. e lasciandosi trasportare dal destino giunge alla torre dove L. sta



imprecando la morte, poiché Fortuna l’ha abbandonato. Rimprovera l’amico

Galvano, perché ormai è un anno che si trova lì. La dama comunque lo ritrova e lo libera con la fune che lui ha all’interno, riuscendo ad allargare la finestrella. Lei lo accompagna per curarlo e lui si sente in debito, ma deve raggiungere la corte di Artù. Lì incontra Galvano che lo vuole sostituire nel duello e la regina che lo bacia e abbraccia + del dovuto. Combatte duramente con M. e gli taglia la testa. Così finisce il racconto iniziato da C. de Troyes e finito da Godefroi de Legni, le clerc, dall’imprigionamento della torre(e su richiesta espressa dello stesso Chrétien).

NOTES
Dedicato a Maria di Champagne, figlia di Luigi VII ed’Eleonora d’Aquitania, protettrice delle arti e delle lettere, il romanzo è scritto in lingua romana (rusticam romanam linguam) partito dal latino ma da questo assai diverso, tanto che le folle non lo capivano + (il latino). Secondo la tradizione arturiana il re aveva l’abitudine di invitare i suoi baroni a Pasqua, all’Ascensione o alla Pentecoste e infatti qui inizia all’Ascensione, dove si celebra l’ascensione di Cristo ai Cieli dopo la morte, momento in cui lo Spirito trascende la materialità terrestre. E qui Chrétien invita simbolicamente i lettore a fare altrettanto.



QUI SI TRATTA DEL TEMA DEL RE MALATO, E DI CONSEGUENZA ANCHE IL SUO PAESE. E in questi racconti della saga arturiana il re viene sostituito da un giovane in via d’iniziazione, giovane comunque mandato dalla Provvidenza. La regina Ginevra diventa qui archetipo celtico della SOVRANITA’ FEMMINILE, di una civiltà anticamente patriarcale, e un re incompleto senza la sua dama, un re che diventa potente solo grazie a lei. (così come nel gioco degli scacchi).

Personaggi:



  • il Siniscalco Keu, una sorta di maggiordomo, maestro di casa, organizzatore delle feste e dei banchetti, da ‘cuisinier’maître-queux.

  • Guenièvre=proiezione della dama cortese che tutti i cavalieri vorrebbero amare, come rito iniziatici per diventare re o cavalieri cristiani.

  • Gavain è amante come Tristano della regina, già dai testi primitivi ma qui Chré. Lo elimina, valorizzando solo Lancelot.

  • Il nano con la verga in mano rappresenta l’Aldilà, un personaggio fatato.

  • La personificazione di AMORE E RAGIONE fanno del testo un testo cortese che Ch. Ha il dovere d’illustrare come etica del tempo, ma anche un conflitto tra eros e logos., tra incosciente e cosciente.

ARCHETIPI

C’è il LETTO PERICOLOSO come spesso abbonda nel ciclo arturiano: simbolo bivalente di nascita e di morte, luogo chiave d’iniziazione e della prova che apre l’accesso alla conoscenza esoterica. Il cavaliere accompagna la regina alla sua sinistra: archetipi celtico del senso inverso del sole, dunque direzione dell’ombra, della notte e della morte, caratterizzata dal gigantismo di Mélégant, la figura del male.
L’incrocio invece in tutte le culture è il luogo che incita alla sosta, alla fermata e alla riflessione.. è il luogo di passaggio all’altro mondo, da una vita all’altra. Ecco perché si costruiscono capitelli, si mettono pietre, obelischi.
Il ponte è un luogo di passaggio e di prova sulla strada iniziatica, rappresentato da una spada, spesso.
Il fiume è sempre un limite, un confine con l’Altro Mondo.
Il maniero della dama misteriosa, sorella di Mé. È simile alle dimore meravigliose dell’Altro-Mondo, dove non appare mai nessuno, luce vivida e spesso tavole sontuose apparecchiate e imbandite di leccornie e prelibatezze. Poi le varie seduzioni sono sempre per testare la sua forza psichica.

OVVIAMENTE STA A L. ELIMINARE IL MALE, ME’LE’GANT


Lancillotto è continuamente guidato da dame in tutto il suo cammino iniziatico, dame che rappresentano comunque Ginevra. Nella torre ha l’ultima pena iniziatica, una ricerca introversa , la + duratura che Jung chiama processo d’individuazione.

La conquista difficile dona all’amore un valore.

Il sangue nel letto ha una forte connotazione sessuale e iniziatica.

L’amore cortese è per definizione l’amore adulterino.
Galvano è preso di mira da Chrétien come colui che fallisce. Lo si vede anche ne Le conte du Graal. La croce presa dal cavaliere significava votarsi completamente a Dio e quindi impedimento di partecipare ai tornei e di rischiare la vita ( o di essere imprigionati).

Il folclore bretone è sempre ricco di giganti (basti pensare a Gargantua).Nella torre L. subisce una crisi nevrotica che fa sì che l’istinto superi la ragione. L’imprigionamento nella torre è un leitmotiv ricorrente nella cultura celtica.

NUOVA INTRODUZIONE ALLA FILOLOGIA RIMANZA (RENZI-SALVI)

Introduzione:



Lingue germaniche----inglese, tedesco, neerlandese, norvegese, danese, islandese, ecc.

LINGUE ROMANZE----DAL LATINO, LINGUE DI ROMA ANTICA, UN DIALETTO DELL’ITALICO ANTICO---PORTOGHESE, SPAGNOLO (O CASTIGLIANO), OCCITANICO (O PROVENZALE), FRANCO-PROVENZALE, FRANCESE, ROMANCIO, LADINO, FRIULANO, SARDO, ITALIANO, DALMATICA (l’unica estinta), RUMENO.

Ma anche l’America latina o Romanza (come potremmo chiamarla noi).
FILOLOGIA? AMORE DELLA PAROLA. La ricostruzione del significato originale della parola. Ma vediamo come cambiano col tempo il loro significato.

QUINDI OGGI FILOLOGIA COME SOMMA DI LETTERATURA E LINGUISTICA(O GLOTTOLOGIA=Dal greco glôtta, variante di glôssa, "lingua" e logía, "studio"=, parte della linguistica che si occupa della comparazione fra le lingue e della grammatica storica, in particolare nel campo delle lingue indoeuropee. In una accezione più ampia il termine "glottologia" è sinonimo di "linguistica". Intesa come grammatica storica, la glottologia è essenzialmente una disciplina volta allo studio del cambiamento linguistico: considera cioè la lingua dal punto di vista diacronico e si occupa di stabilire come si passi da uno stato di lingua precedente a uno successivo.)

Ma anche un secondo significato(la filologia): gli aspetti di rilevanza linguistica delle manifestazioni letterarie (scritte e artistiche) oppure

LO STUDIO DEI TESTI E DELLE TECNICHE UTILIZZATE PER LA LORO EDIZIONE (molto restrittivo).

Ma ogni paese ha una sua etimologia: in Italia intendiamo la filologia romanza sia LO STUDIO DELLA GENESI DELLE LINGUE ROMANZE A PARTIRE DAL LORO DISTACCARSI DAL LATINO E DALL’ALTRO LO STUDIO DELLE LETTERATURE ROMANZE MEDIEVALI.

Prima di tutto però la lingua deve essere SINCRONICA E POI DIACRONICA O STORICA.
L’inglese ha subito un’influenza poderosa dal francese antico (I normanni erano dei nordici francesizzati e provenivano principalmente dalla odierna Normandia)..

LA PRIMA MANIFESTAZIONE LINGUISTICA E’ QUELLA ORALE. I sordo-muti comunicano comunque in un modo detto +’naturale’.(gesti para-linguistici). Ecco che interviene la SEMIOTICA O LA SEMIOLOGIA che si occupa di Tutti i sistemi di comunicazione.
La linguistica ha come oggetto LA LINGUA.

Il più antico testo in italiano volgare è di Placito Capuano del marzo 960.

C’è la paleografia che studia esclusivamente i testi antichi e sa riconoscerne le scritture.

Secondo il sociologo Max Weber la linguistica è una scienza nomotetica, rivolta a stabilire regole,leggi ,VICINA ALLA SOCIOLOOGIA E ALLA FISICA, mentre LA FILOLOGIA E’ IDIOGRAFICA IL CUI SCOPO E’DI INDAGARE DEI FENOMENI SINGOLI, IN OGNI LORO ASPETTO, PIU’ VICINA ALLA STORIA.

NASCE NELL’800,all’inizio come filologia romanza, da un’unione di varie rami del sapere, ad es. l’opera (3000 pag) di Gustav Groeder, 1888, ‘fondamenti della filologia romanza’.Ma già ne ritroviamo studi nel Medioevo,(Dante), Rinascimento, Illuminismo…

Anche se Renzi non specifica e canonizza l’800 come secolo di formazione della filologia, preferisce dividere in 3 paradigmi: quello classico, del metodo storico (Herder) e un 3 che lui preferisce , STRUTTURALE .
Johann Gottfried Herder fu uno dei principali esponenti dello Sturm und Drang: intorno a lui, e grazie alle sue idee espresse in varie opere storiche, letterarie e filosofiche, si formò la generazione del romanticismo tedesco, che divenne presto modello estetico di molte altre esperienze artistiche continentali. Questo suo ritratto, realizzato nel 1796 dal pittore Johann Friedrich Tischbein (1750-1812), è attualmente conservato al Goethe-Nationalmuseum di Weimar.

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Capitolo 1


Il pensiero linguistico ‘classico’----da Aristotele in CATEGORIE e INTERPRETAZIONE e altre opere esamina il LINGUAGGIO COME RIFLESSO DEL PENSIERO. Esame sia grammaticale (linguistico) che logico. Ma nel pensiero classico il linguaggio è subordinato alla logica. E così continuano gli Alessandrini. Pensa LEIBNIZ A SOTTRARGLIELA nel 600-700 e anche a sperimentare cose nuove. Secondo Epicuro ogni paese ha una sua indole e quindi UNA DIVERSA RAPPRESENTAZIONE DELLE COSE E QUINDI DIVERSE PAROLE. I Greci consideravano la loro lingua la base su cui si fondavano tutte le altre; i Romani minimizzavano invece le differenze tra le due lingue.(da Varrone, I aC). L’analisi logica e grammaticale che si insegna a scuola oggi deriva dalla cultura GRECA! Attraverso gli Alessandrini, Medievali, Rinascimentali e Cartesiani. La grammatica, o arte dello scrivere, sottolinea che la lingua scritta è superiore a quella orale. La grammatica diventa la conoscenza della lingua ‘pura’ ma ciò è stato definito l’errore classico. DERIVA DALLA CONCEZIONE UMANISTICA, ANCHE ITALIANA, SECONDO CUI LA LINGUISTICA SERVE ALLA LETTERATURA, INVECE SAPPIAMO CHE NON PENSA SOLO A QUESTA.

Perché cambia la lingua? Viene spesso tralasciata come questione.



Ci si ostina a riferirsi al purismo sette-ottocentesco delll’aurea toscana che riprende le Tre Corone. La grammatica di Port-Royal e quella cartesiana, grammatiche ragionate, si propongono di mostrare la ragionevolezza della grammatica.
Un parallelo :la poetica’classica’

La Poetica di Aristotele: differenza tra Tragedia e Commedia anche nel metro, trama e melodia.



L’epica omerica vista come una fase di preparazione della tragedia piuttosto che come una forma in sé.

Dante, in De Vulgari Eloquentia ha adottato una divisione a 3: tragedia, commedia, elegia. Ha arditamente identificato la canzone volgare nella tragedia.

Secondo Arist. Ogni genere ha un suo stile con la cernita di parole adatte (le stesse parole non potranno essere usate nella tragedia e nella commedia). Fondamentale è la retorica che serve all’ambito giuridico e politico, non letterario.

Tra ‘600-‘700 c’è la Querelle des Anciens et des Modernes nella critica ma anche tra inglesi e tedeschi che si emancipano dal pensiero estetico classicistico illuministico. Sia arriva all’Idealismo in cui le diverse letterature rappresentano diversi mondi spirituali, soggiacciono a norme diverse e non aprioristiche.

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