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Calcio, serie a: distanze immutate tra inter e roma


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SPORT

CALCIO, SERIE A: DISTANZE IMMUTATE TRA INTER E ROMA
(NoveColonne ATG) Roma - Distanze immutate al vertice della classifica della serie A. Nel sabato della trentunesima giornata, interamente dedicato alla sfida a distanza tra Inter e Roma, le prime due della classifica pareggiano entrambe per 1-1. I giallorossi lo fanno in rimonta a Cagliari con una punizione di Totti che pareggia lo sfortunato autogol a freddo (dopo appena 2') di Ferrari, e sciupando nella ripresa diverse occasioni per vincere. Stesso risultato in serata per l'Inter all'Olimpico contro la Lazio: qui decidono i gol di Crespo all'11 del primo tempo e di Rocchi al 14' della ripresa. Un risultato che la squadra di Mancini, in balia della Lazio nella ripresa (2 traverse), accoglie più che favorevolmente. Ora la situazione vede l'Inter in testa a quota 69 e la Roma a 65. In una domenica segnata dalla morte di Matteo Bagnaresi, 28enne tifoso del Parma travolto e ucciso da un pullman di tifosi juventini nell'area di servizio "Crocetta", tra Asti e Alessandria, è stata invece la lotta per la Champions League ad animare il campionato. Se nelle prime posizioni rimane tutto immutato, con la Juve che dovrà recuperare la gara con gli emiliani, dietro, per il quarto posto la corsa è ormai a quattro, con Fiorentina, Udinese, Milan e Sampdoria racchiuse in quattro punti. Al "Friuli", infatti, è la formazione di Marino ad aggiudicarsi lo scontro diretto con i viola, con Di Natale e Quagliarella a mettere ko la Fiorentina dopo che Vieri era riuscito a pareggiare il vantaggio iniziale firmato da Inler. L'Udinese si porta a 3 punti dai viola e scavalca il Milan per il quale San Siro continua a essere un tabù. Brutta caduta quella dei rossoneri, che cedono a sorpresa all'Atalanta per 2-1. La partita sembra chiusa già alla fine del primo tempo, con l'uno-due che porta la firma di Floccari e Langella, ma nel finale il Milan sfiora l'impresa perchè Maldini accorcia le distanze mentre Pirlo si fa parare un rigore da Coppola, mandando al vento il possibile 2-2. Gli uomini di Ancelotti si vedono raggiungere in classifica dalla Sampdoria che, seppur ancora priva di Cassano, fa bottino pieno a Empoli chiudendo il discorso già nel primo quarto d'ora, con la rete di Sammarco e l'autogol di Marzoratti. Con questa sconfitta i toscani rimangono all'ultimo posto in classifica ma la salvezza è ancora alla portata visto che le altre pretendenti non fanno molto di più. La Reggina, infatti, rimane al penultimo posto dopo essere stata sconfitta nella trasferta di Marassi, dove il Genoa raccoglie i tre punti con il diciottesimo centro stagionale di Borriello e il sigillo di Rossi nel recupero. Passo falso anche del Catania, che al "Massimino" cede per 2-1 al Torino. Gli etnei partono col piede giusto con il gol di Spinesi dopo due minuti ma al 5' arriva il pari di Diana mentre nella ripresa c'è il gol di Di Michele a far sorridere Novellino. Il Catania è ora al terz'ultimo posto a pari punti con Cagliari, Parma e Livorno. Gli amaranto, infatti, non vanno oltre il pari a reti bianche contro il Siena che invece vola a +7 sulla zona retrocessione. Nel posticipo serale intanto il Napoli batte il Palermo del ritornato Colantuono con una rete di Hamsyk in pieno recupero.

CALCIO: SPALLETTI DELUSO, UN’OCCASIONE SPRECATA
(NoveColonne ATG) Roma - "Abbiamo fatto una buona partita, anzi una grande prestazione. Penso che meritavamo di più''. Luciano Spalletti, intervistato da Sky, maschera la delusione per il pareggio 1-1 di Cagliari, ma ammette ''il dispiacere per non aver portato a casa i tre punti. L'impegno però non è mancato''. La Roma è passata in svantaggio con un'autorete di Matteo Ferrari già al terzo minuto: ''Ci sono partite che nascono in modo sfortunato - si rammarica il tecnico giallorosso - alla prima palla in area ci siamo fatti gol da soli. Lì ci è girato tutto contro e quindi bisogna sapersi accontentare del pareggio. Se è mancato qualcosa? No, è che frenesia e nervosismo ci hanno portato ad essere un po' imprecisi, ma andiamo via da Cagliari convinti di aver fatto tutto quello che dovevamo. Lo ripeto, sono contentissimo di quello che ha fatto la mia squadra''.


CALCIO: MANCINI, SERVE PIU’ CINISMO E CATTIVERIA
(NoveColonne ATG) - “Abbiamo avuto un paio di palle-gol, dopo l'1-0 serviva un po' di cinismo e cattiveria in più per fare il 2-0 e mettere il risultato al sicuro". Roberto Mancini recrimina per la prima parte del match con la Lazio in cui la sua squadra poteva raccogliere di piu'. "E' un buon risultato? La vittoria sarebbe stata migliore, ci avrebbe dato piu' tranquillità, ma siamo sempre a +4 e le giornate diminuiscono. Ora possiamo recuperare e lavorare più tranquilli. Avevamo iniziato bene, la Lazio in questo momento però è in uno stato di forma ottimo e le difficoltà le crea". Non sono mancati gli episodi da moviola come in occasione del gol del pareggio della Lazio in cui la posizione di Rocchi è sembrata leggermente in fuorigioco. "E' già il secondo di seguito che sbagliano e son venuti fuori due gol - commenta Mancini - Il guardalinee è fermo. Comunque i nostri difensori potevano leggerla meglio la situazione, conoscendo Rocchi. Il fallo di Chivu su Behrami? Mi sembra che prenda il pallone, ma forse tocca anche il piede".

CALCIO, SERIE B: CHIEVO BATTE ALBINOLEFFE , ED E’ SOLO
(NoveColonne ATG) Roma - Dopo la trentatreesima giornata di serie B il Chievo è da solo al comando della classifica battendo l'Albinoleffe. Preziosissimo il successo strappato dai gialloblù sul campo degli avversari: si chiude sul 2-0 (Pellissier e Bentivoglio) la super-sfida di questo turno del campionato cadetto. I seriani rimangono inchiodati a 65 punti mentre i veronesi si portano a quota 69. Rallenta il Bologna, a 67 punti dopo il pareggio per 2-2 sul campo dell`Ascoli: è Bernacci a decidere lo score nei minutidi recupero. Il Lecce pareggia a Grosseto 1-1 e perde l'occasione per agganciare il terzo posto in classifica, mentre il Brescia non lascia scampo allo Spezia passando 1-0 in casa con la rete decisiva di Taddei in avvio di ripresa. Liguri penultimi a 24 punti, meglio solo dei 22 del Ravenna, battuto 1-0 dall'Avellino nel finale di gara.Pareggia il Cesena, terz'ultimo, 1-1 in casa con il Mantova, mentre il Treviso si inguaia andando ko sul campo del Frosinone (1-0 con Eder). A Vicenza è Zampagna il protagonista, firmando nel secondo tempo una doppietta con cui i veneti ribaltano la partita e battono 3-1 il Messina (chiude Matteini). Finisce 2-1 a Piacenza con un`altra doppietta (Dedic) che ste de il Rimini, mentre il Bari batte 2-0 la Triestina. Due pareggi arrivano infine a Grosseto (1-1 con il Lecce) e Modena (0-0 con il Pisa).

MOTOMONDIALE: PEDROSA VINCE IN SPAGNA, DIETRO C’E’ ROSSI
(NoveColonne ATG) Jerez de la Frontera - E' stato Dani Pedrosa a vincere il Gp di Spagna, seconda prova del motomondiale, per la Motogp. Il pilota spagnolo della Repsol Honda ha preceduto sul podio le Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, staccati rispettivamente di 2"883 e 4"339. Quinto Capirossi con la Suzuki, ottavo Andrea Dovizioso (Honda), dodicesimo Marco Melandri (Ducati). Undicesimo il campione del mondo Casey Stoner con l'altra Ducati. "Voglio dedicare questo podio a Marco Simoncelli che ha fatto una gara incredibile e solo per sfortuna non è riuscito a vincere" dice Valentino Rossi, riferendosi alla caduta del pilota della Gilera nella gara della 250 innescata dalla rottura del motore dell'Aprilia dello spagnolo Alvaro Bautista. "Ci siamo allenati molto in queste settimane, venivamo entrambi da brutti risultati, noi non abbiamo vinto ma abbiamo fatto un risultato importante con il secondo posto" prosegue il pilota del Team Fiat Yamaha che poi sulla presunta crisi di Casey Stoner e della Ducati, aggiunge: "Io direi che è un po' presto per dirlo, sapevamo che qui con le Bridgestone sarebbe stato difficile, e poi è sempre il campione del mondo in carica". Poi, sulla propria gara: "Abbiamo lavorato molto per salvaguardare le gomme fino alla fine. Mi sono divertito; Dani è stato bravo ed ha vinto con merito". Sulle gomme: "Quest'anno le prestazioni tra i due marchi sono molto più simili che nel 2007. Io do buon voto al mio pacchetto, la moto è competitiva e mi fa ben sperare per le prossime gare". Ed il 13 aprile c'è il Portogallo. "All'Estoril l'anno scorso ho vinto, ora dobbiamo lavorare bene lì come abbiamo fatto questa settimana qui a Jerez". "Non è stato un week end perfetto per noi. Ma può capitare che la moto non sia adatti a dei circuiti. Capita agli altri e può accadere anche a noi", commenta invece Casey Stoner, campione del mondo della MotoGP, solo undicesimo su una pista poco favorevole a lui ed alla sua moto. Ma l'australiano riconosce che senza quei due errori poteva piazzarsi al quinto posto. "Senza quell'errore prima e dopo con Nakano potevo arrivare quinto, lo stesso piazzamento della scorsa stagione" sottolinea Stoner. "E poi adesso arrivano delle piste a noi più favorevoli". Alle spalle di Stoner si è piazzato il compagno di team Marco Melandri. "La prima parte della gara è sempre impossibile per me, l'anteriore spinge troppo ed è impossibile frenare" conferma. "Nella seconda parte la moto migliora, l'anteriore spinge meno ma mi manca almeno un secondo di grip dietro e poi non posso mai, mai aprire il gas. Gareggiare è sempre difficile con questa moto, ma credo di aver capito quale strada seguire". Sulle difficoltà incontrate dal suo compagno di squadra, Melandri, aggiunge: "Se Casey ha sbagliato si vede che non aveva il margine sul quale poteva contare in Qatar. Oggi tra di noi c'erano quattro decimi di differenza e non quattro secondi come in Qatar. Vediamo se Casey la prossima gara riuscirà a tornare là davanti, ma per me sarà sempre difficile".

MOTOCICLISMO: SCHUMACHER STUPISCE TUTTI A MISANO
(NoveColonne ATG) Misano - Michael Schumacher ha sorpreso tutti e sul circuito di Misano, nella sua prima gara ufficiale in sella a una moto nel Trofeo Ktm, ha chiuso al quarto posto, facendo segnare il secondo miglior tempo sul giro. Partito in prima fila con il terzo tempo, il tedesco è rimasto "imbottigliato" alla prima curva della pista romagnola, transitando al primo giro in decima posizione. Poi una rimonta costante, giro dopo giro, fino al quarto posto. Alla fine della gara, su un possibile futuro in sella a una moto diMotogp o Superbike, il tedesco ha glissato: "Penso solo a divertirmi", ha confermato ai giornalisti. Schumacher è partito lentamente dalla prima fila che aveva conquistato, forse con prudenza per tenersi fuori dalla mischia della prima curva. Al primo giro il campione è transitato in sella alla sua Ktm Super Duke ad oltre cinque secondi dal primo, poi ha cominciato a macinare un ottimo ritmo, girando costantemente al ritmo dei primi fino a segnare al penultimo passaggio il giro più veloce, battuto all'ultima tornata dal vincitore, Andrea Padovani, nella vita giornalista e tester della rivista "Due ruote". La punta massima di velocità di Schumacher è stata 204,8 km/h, al quarto giro. Al termine della gara il 39enne sette volte campione del mondo di F.1, sorridente, ha stretto la mano a chi l'ha preceduto prima di salire sulla terrazza del podio per salutare le tante persone che hanno raggiunto la "Mototamporada Romagnola" per assistere allo storico debutto.

CALCIO: ITALIA BATTUTA 1-0 IN AMICHEVOLE IN SPAGNA
(NoveColonne ATG) Elche - L'Italia c'è. Una traversa, occasioni sciupate, l'immagine di un gruppo in salute in vista del Campionato Europeo. Non basta, però, ad evitare una sconfitta immeritata e legata ad un episodio, l'eurogol di Villa. Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca, ma che non può lasciare il segno lungo il cammino dell'Italia. Amichevole di prestigio allo stadio Luis Valero di Elche, davanti a 35.000 spettatori, entusiasmo alle stelle e un protagonista dispettoso e insistente, il vento. Difesa a quattro per l'Italia con Panucci, Cannavaro, Materazzi e Grosso davanti a Buffon, centrocampo di qualità con Pirlo centrale, De Rossi a destra e Perrotta a sinistra, al centro dell'attacco Luca Toni con l'appoggio di Camoranesi e Di Natale. Donadoni fa le prove per l'Europeo: quello con la Spagna è il penultimo test, seguirà l'amichevole di fine maggio prima di iniziare l'avventura ai campionati di Austria e Svizzera. Buona l'Italia dei primi 45 minuti, geometrie interessanti, solita grinta. Reduce da sei vittorie consecutive, la Nazionale di Donadoni è al suo secondo impegno del 2008 dopo la vittoria ottenuta a Zurigo nell'amichevole contro il Portogallo. La Spagna, in formazione decisamente offensiva, non perde una partita dal novembre 2006. E' l'Italia a prendere in mano la situazione e a passare idealmente in vantaggio con Luca Toni, ma l'arbitro aveva già fischiato al momento del tiro per un fallo di Cannavaro. Al 17' primo cambio della Spagna che richiama Puyol, giocatore simbolo del Barca, e manda in campo Albiol. Partita vivace e divertente, metà Italia e metà Spagna. I padroni di casa chiudono in crescendo il primo tempo: al 36' miracolo di Buffon che respinge un tiro di Torres e al 46' il portiere azzurro concede il bis su un rasoterra insidioso di Fabregas sul quale si allunga e devia in angolo. Nella ripresa prime tre sostituzioni da parte di Donadoni: Barzagli per Materazzi, Gattuso per Pirlo e Borriello per Toni. Centrocampo meno fantasioso, ma più concreto per l'Italia. La Spagna, invece, manda in campo Villa al posto di Torres. E subito splendida occasione per l'Italia, al 5': cross arretrato di Grosso, Camoranesi colpisce al volo di interno sinistro e centra in pieno la traversa. Partita con continui cambiamenti di fronte. E sfuriate poco convincenti da parte della Spagna, che costringono però gli Azzurri a "rimediare": succede a Grosso al 26', costretto a mettere in angolo un cross di Luis Garcia e due minuti dopo a Gattuso che entra sempre su Luis Garcia in zona "sospetta". Nel frattempo Aquilani rileva Perrotta e Zambrotta entra al posto di Panucci. Ancora un'occasione per l'Italia, ancora Camoranesi. Da un possibile gol azzurro al vantaggio della Spagna: rovesciamento di fronte, palla centrale di Xavi, Cannavaro alza a campanile e Villa indovina un gran sinistro al volo imprendibile che lascia di stucco anche Buffon. C'è il tempo per rimediare a un risultato che l'Italia non merita. Ma la Spagna stringe le fila, forte del vantaggio: Zambrotta e Grosso rimediano un cartellino giallo (nel primo tempo era stato ammonito Materazzi) e al 44' ancora Buffon mette il piede su un tiro insidioso del solito Villa. Cinque minuti di recupero, ma non bastano ad evitare la sconfitta.


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