Ana səhifə

Storia Dei Trattati e Politica Internazionale


Yüklə 0.81 Mb.
səhifə2/14
tarix25.06.2016
ölçüsü0.81 Mb.
1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   14

Introduzione

L’isola di Cipro è per estensione la terza nel Mediterraneo.

La sua posizione geografica, al crocevia tra tre continenti, ne ha condizionato il destino storico e politico nel corso dei secoli.

Questo studio, affronta l’evoluzione di questo destino, analizzandone soprattutto l’inquadramento nel panorama internazionale e il difficile cammino che ha accompagnato l’isola nel corso dell’ultimo secolo.

Nella prima parte, dopo alcuni cenni sulla Storia di Cipro dalle sue origini, si passerà a una dettagliata descrizione del periodo coloniale, che dal 1878 al 1960 vide l’isola sotto il dominio britannico.

Per raggiungere l’indipendenza, Cipro, attraversò un difficile periodo di instabilità e di sofferenze, che porterà al compromesso degli accordi di Londra e Zurigo, che stabilirono la costituzione della Repubblica di Cipro.

I protagonisti della lotta per l’indipendenza e la controversa lotta per ottenerla, completeranno l’analisi della prima parte del lavoro.

Oltre a mettere in luce alcuni aspetti legali della costituzione del nuovo stato, si affronterà nel secondo capitolo, la drammatica evoluzione del conflitto tra le due comunità più importanti dell’isola, quella greco cipriota e quella turco cipriota.

Tra il 1960 e il 1974, infatti, Cipro, conobbe un periodo storico turbolento.

L’indipendenza dal dominio coloniale, fu accompagnata da violenti conflitti tra le due comunità, un conflitto che finì per dividere l’isola in due entità politiche e ideologiche contrapposte.

Nel trattare i drammatici eventi degli anni sessanta e l’operazione militare da parte della Turchia nel 1974, l’autore di questo studio, cercherà di interpretare le cause e le influenze che li provocarono, in modo obbiettivo, analizzandone gli aspetti di politica internazionale, di politica interna e le implicazioni nel diritto internazionale.

Proprio per la difficoltà di condurre uno studio obbiettivo e completo, un paragrafo sarà dedicato al modo in cui la storiografia e la propaganda delle due parti in causa influenzano l’esposizione dei fatti di quegl’anni, distorcendone la veridicità o presentando solo aspetti parziali del problema.

Il problema di Cipro, resta tutt’oggi irrisolto.

Nell’ultima parte del lavoro, si vedrà come gli sforzi politici e diplomatici per trovare una soluzione allo status quo, creatosi dopo il 1974, abbiano portato a risultati insoddisfacenti.

Durante i primi anni successivi all’intervento turco, le Nazioni Unite, riuscirono a farsi garanti dell’organizzazione di una serie interminabile di colloqui di pace, che però portarono, a più riprese, a un’inesorabile impasse.

Il ruolo della Grecia e della Turchia, è fondamentale per affrontare il problema di Cipro.

Il loro rapporto è analizzato anche in base ai cambiamenti radicali che influenzarono l’evoluzione degli equilibri internazionali nel mondo moderno.

Il problema di Cipro, non può non essere considerato, infatti, nell’ambito dell’equilibrio geopolitico mondiale, che è profondamente mutato alla fine degli anni ottanta, con la dissoluzione del blocco Sovietico e l’ascesa degli Stati Uniti al ruolo di unico garante della stabilità internazionale.

L’obbiettivo di questa ricerca, è quello di analizzare il problema di Cipro in tutte le sue sfaccettature storico politiche.

Nelle conclusioni e nell’ultimo paragrafo, si tentano di dare delle interpretazioni sul futuro possibile dell’isola, ma le ipotesi di qualsiasi possibile sviluppo, devono necessariamente essere accompagnate da un’analisi completa di tutti gli aspetti che hanno portato Cipro ad essere fino ad oggi, uno dei grandi conflitti irrisolti che affliggono il mondo.



Capitolo 1



1 Cenni Storici dalle origini al 1878

Dal 1878 al 1960, il protettorato britannico.

La Repubblica di Cipro, le difficoltà dei suoi primi anni di costituzione.

1.1 Dalle origini alla civiltà bizantina.
L’isola di Cipro, nonostante le sue ridotte dimensioni, ha avuto sin dalle origini un’importanza storica rilevante per la sua posizione strategica.

I primi insediamenti umani sull’isola, risalgono al 7000 A.C.

La prima civilizzazione conosciuta è quella Ittita, ma è con l’occupazione da parte della civiltà Egizia nel 1450 A.C. circa, che si hanno i primi riferimenti storici.

Intorno al 1400 vi fu la prima apparizione di commercianti greci.

L’isola cominciò ad avere una grande importanza nello sviluppo del commercio e conobbe l’influenza e la dominazione di molte civiltà, delineando per la prima volta la sua importanza strategica.

Cipro fu, infatti, contesa e dominata prima da fenici e dalla civiltà Micenea poi dall’ottavo secolo A.C. Assiri, persiani, greci ed egiziani tolemaici si alternarono nella conquista dell’isola.

Durante la dominazione persiana, era una provincia dell’impero, con relativa autonomia politica.

Appoggiati da alcuni dei regni locali di Cipro, il più importante dei quali era quello di Salamis, i Greci fomentarono numerose rivolte contro la dominazione persiana ma fu solo con Alessandro il grande che nel 311 A.C. l’isola fu liberata dalla Persia.

Dopo la sua morte fu oggetto di dispute interne tra i generali suoi successori, e finalmente cadde in mano agli Egiziani tolemaici, che la governarono fino alla venuta dell’impero romano, nel 58 A.C.

Cipro conobbe un periodo di prosperità, sotto il dominio dell’imperatore Augusto, grazie al commercio nei mari liberati dalla pirateria.

Quando Gerusalemme cadde per mano dell’Imperatore Tito, nel 70 D.C, molti ebrei trovarono rifugio nell’isola.

La comunità giudea divenne abbastanza numerosa da intraprendere una rivolta contro il Cristianesimo, apparentemente introdotto nel periodo dell'Imperatore Claudio (d.C. 41-54).

Cipro divenne parte dell’impero Bizantino dopo la scissione avvenuta nel 293 d.C. ad opera dell’Imperatore Diocleziano.

Cipro divenne una provincia amministrata dai governatori di Antiochia che durante il regno di Teodosio primo (379-395), introdussero il culto della chiesa ortodossa e greca che si sovrappose quindi ai culti già praticati nell’isola.

Con la prima apparizione araba nel 649 l’isola conobbe un nuovo periodo di contesa tra i bizantini e i musulmani che durò più di trecento anni.

Nel 688 i due imperi si accordarono per una mutua spartizione dei dazi provenienti dall’isola, lasciando una relativa autonomia alle popolazioni locali.

Nel 965 sotto l’imperatore Bizantino Nicephoros Phokas, gli arabi furono definitivamente sconfitti, donando a Cipro un nuovo periodo di relativa calma per più di due secoli.
1.2 La dominazione occidentale
Il 1191 segna l’inizio di una nuova epoca di dominazione straniera questa volta promossa dalle potenze occidentali.

Riccardo cuor di leone, re d’Inghilterra, durante la campagna della terza crociata, invase l’isola, sconfiggendo l’usurpatore greco Komnenos, che si era autoproclamato Imperatore di Cipro dopo aver spodestato con successo i bizantini dall’isola.

Il regnante inglese vendette presto l’isola all’ordine militare dei Templari, i quali dovettero però cederla per la decisa opposizione della popolazione locale, sfociata in una ribellione.

Nel 1192, fu quindi venduta a Guy di Lusignan, già reggente di Gerusalemme.

Iniziava quindi un periodo in cui la cultura feudale Europea e il culto della chiesa Latina, si sarebbero contrapposte alle locali istituzioni organizzate secondo il modello greco e al culto della chiesa Ortodossa, dominanti nell’isola.

La monarchia dei Lusignan perse ben presto di effettiva autorità, dopo il 1267 (anno in cui la linea diretta della dinastia si estinse) si venne elaborando un nuovo regime.

La monarchia mantenne de facto, solo il controllo militare mentre una corte feudale, formata da nobili e dagli alti funzionari gestiva tutti i principali affari di stato.

La corte elaborò un avanzato codice feudale, con il quale si accordarono alla popolazione Cipriota sia il mantenimento dei propri costumi sia di leggi locali, purché non fossero in evidente contrasto con la legge feudale.

Il culto della chiesa Latina, fu forzatamente divulgato ed imposto, anche attraverso il diretto supporto del papato che ne sancì l’ufficializzazione con la bolla “Cypria” del Papa Alessandro VI nel 1260.

L’influenza della monarchia acquisì una rinnovata importanza nella seconda metà del tredicesimo secolo, quando si dovette respingere l’offensiva dei mammalucchi contro le forze latine in Siria, Ugo IV divenuto re nel 1324 ne fu uno dei più brillanti esponenti.

Cipro intraprese importanti scambi commerciali con le Repubbliche marinare di Venezia e Genova, il porto di Famagusta divenne un importante crocevia verso l’oriente.

Il papato giocò nuovamente un importante ruolo, quando frapponendosi tra le Repubbliche e Cipro, ne fomentò il conflitto, preoccupata di indebolire i mammalucchi, ponendo pesanti limitazioni agli intensi rapporti commerciali che Venezia e Genova mantenevano con quello stato.

Il supporto alla dinastia dei Lusignans da parte del papato e della maggior parte delle monarchie occidentali, perdette consistenza però sul finire del quattordicesimo secolo; Cipro fu costretta a capitolare e i genovesi la invasero nel 1373 occupando il porto di Famagusta fino al 1466.

Ultimo re del periodo glorioso per la dinastia Lusignans fu Pietro primo, autore di memorabili crociate, tra le quali la conquista d’Alessandria d’Egitto, nel 1365.

Con la sua morte, iniziò il declino, culminato nella battaglia di Khoirakoitia del 1426, quando i mammalucchi sconfissero definitivamente le forze Cipriote, conquistandone la capitale Nicosia e catturandone il re Janus I.

Egli fu rilasciato dietro la promessa di pagamento di pesanti tributi, imposti con cadenza annuale.

Nel 1469 il regno del re Giovanni II, trovò la protezione della repubblica di Venezia.

Dopo la morte del re nel 1472 governò la moglie Caterina Cornaro, d’origine veneziana, fino al 1489 quando cedette definitivamente il regno alla Repubblica marinara che ne mantenne il potere fino al 1570.


1.3 La dominazione ottomana
I veneziani lavorarono duramente per costruire fortificazioni adeguate a respingere la crescente minaccia ottomana.

Questa non si fece attendere molto e nel 1570 gli ottomani attaccarono, conquistando Nicosia, dopo un assedio di sei settimane.

Famagusta rimase la roccaforte veneziana, difesa eroicamente dal comandante Marcantonio Bragandino che dovette però capitolare dopo 11 mesi.

1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   14


Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©atelim.com 2016
rəhbərliyinə müraciət