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Detenuto– Ass. per rinuncia

17) GANCI RAFFAELE, nato a Palermo il 4/1/32 in atto detenuto c/o Casa Reclusione Parma;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 17/11/1993.

Difeso dall’Avv. D. La Blasca del foro di Palermo.

Detenuto Ass. per rinuncia

18) GERACI ANTONINO, nato a Partinico il 2/1/17 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Napoli-Secondigliano;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Notif. 17/4/1994.

Difeso dagli Avv. C. Fileccia e U. Leo del foro di Palermo.

Detenuto Ass. per rinuncia

19) GIUFFRE’ ANTONINO, nato a Caccamo il 21/7/45 - Latitante;

Ord. cust. caut. in carcere dell’ 11/4/1994 – Verbale di vane ricerche del 12/4/1994 e 24/4/1994– decreto di latitanza del 28/4/1994.

Difeso dagli Avv. A. Salerno ed E. Li Muti del foro di Caltanissetta.

Latitante – Contumace

20) GRAVIANO FILIPPO, nato a Palermo il 27/6/61 in atto detenuto c/o Casa Reclusione Tolmezzo;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Notif. 12/4/1994.

Difeso dall’Avv. G. Oddo del foro di Palermo.

Detenuto Ass. per rinuncia

21) GRAVIANO GIUSEPPE, nato a Palermo il 30/9/63 in atto detenuto c/o Casa Reclusione Tolmezzo;

Ord. cust. caut. in carcere dell’ 11/4/1994 – notif. 12/4/94.

Difeso dagli Avv. S. Petronio del foro di Palermo S. Furfaro di Locri.

Detenuto – Ass. per rinuncia

22) GRECO CARLO, nato a Palermo il 18/5/57 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Novara;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Verbale di vane ricerche del 12/11/1994 – Arrestato il 25/7/1996.

Difeso dagli Avv. G. Dacquì del foro di Caltanissetta e A. Veneto di Palmi.

Detenuto Ass. per rinuncia
23) LA BARBERA GIOACCHINO, nato ad Altofonte il 23/11/59 in atto domiciliato c/o il Servizio Centrale di Protezione di Roma;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 15/11/1993.

Difeso dall’Avv. L. Li Gotti del foro di Roma.

Libero Ass. per rinuncia

24) LA BARBERA MICHELANGELO, nato a Palermo il 10/9/43 in atto detenuto c/o Casa Reclusione Spoleto;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Verbale di vane ricerche del 26/4/1994 – Decreto di latitanza del 28/4/1994 -Notif. dell’ord. di cust. caut. del 3/12/1994.

Difeso dagli Avv. W. Tesauro del foro di Caltanissetta e G. Grillo del foro di Agrigento.

Detenuto Ass. per rinuncia

25) LUCCHESE GIUSEPPE, nato a Palermo il 2/9/1959 in atto detenuto per altro c/o Casa Circondariale Spoleto;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Notif. 12/4/1994 – Scarcerato il 26/9/1997. Difeso dall’Avv. D. Anzalone del foro di Caltanissetta.



Detenuto per altro Ass. per rinuncia

26) MADONIA FRANCESCO, nato a Palermo il 31/3/24 in atto detenuto per altro c/o Casa Circondariale Pisa ;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Notif. 17/4/1994 – Scarcerato il 26/9/1997. Difeso dall’Avv. A. Impellizzeri del foro di Enna.



Detenuto per altro Ass. per rinuncia

27) MONTALTO GIUSEPPE, nato a Villabate l’11/1/59 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Viterbo;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Notif. 17/4/1994.

Difeso dagli Avv. V. Vianello del foro di Roma e S. Daniele del foro di Caltanissetta.

Detenuto Presente

28) MONTALTO SALVATORE, nato a Villabate il 3/4/36 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Viterbo;

Ord. cust. caut. in carcere dell’ 11/4/1994 – notif. 12/4/1994.

Difeso dagli Avv. V. Vianello del foro di Roma e S. Daniele del foro di Caltanissetta.

Detenuto – Presente

29) MOTISI MATTEO, nato a Palermo il 16/4/1918 in atto detenuto per altro c/o Casa Reclusione Parma;

Ord. applicazione arr. dom.ri dell’09/06/1997 – Notif. 11/061997.

Con ordinanza dell’01|10|99 la Corte Suprema di Cassazione annullavava senza rinvio l’ordinanza del Tribunale della Libertà del 29-12-98 e disponeva l’immediata liberazione del Motisi se non detenuto per altra causa .

Difeso dall’Avv. I.Reina del foro di Roma. Detenuto per altro Presente



30) RAMPULLA PIETRO, nato a Mistretta il 3/6/52 in atto detenuto c/o Casa Circondariale L’Aquila;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 11/11/1993.

Difeso dall’Avv. V. Mammana del foro di Caltanissetta.

Detenuto Ass. per rinuncia

31) RIINA SALVATORE, nato a Corleone il 16/11/30 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Ascoli Piceno;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 13/11/1993.

Difeso dagli Avv. M. Grillo e C. Fileccia del foro di Palermo.

Detenuto Ass. per rinuncia

32) SBEGLIA SALVATORE, nato a Palermo il 25/11/39 in atto domiciliato in Palermo via E. Bernabei n. 29;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Verbale di arresto e notifica dell’11/11/1993 – Il 10/12/1993 il Tribunale del Riesame annulla l’ord. cust. caut. dell’11/11/1993 – Liberato il 14/12/1993 – Il 19/4/1994 il Tribunale del Riesame in sede di appello conferma l’annullamento- Arrestato il 19/9/1995 – Scarcerato il 26/9/1997.

Difeso dall’Avv. M. Micalizzi del foro di Caltanissetta.

Libero Assente

33) SCIARABBA GIUSTO, nato a Palermo il 16/12/32 in atto detenuto per altro c/o Casa Circondariale Roma-Rebibbia;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 11/11/1993 – Scarcerato il 26/9/1997.

Difeso dagli Avv. V. Mammana e D. Tipo del foro di Caltanissetta.

Detenuto per altro Ass. per rinuncia

34) SPERA BENEDETTO, nato a Belmonte Mezzagno il 1/7/34 - Latitante;

Ord. cust. caut. in carcere dell’ 11/4/1994 – Verbale di vane ricerche del 12/4/1994 – decreto di latitanza del 28/4/1994.

Difeso dall’Avv. R. M. Giannone del foro di Caltanissetta.

Latitante –Contumace

35) TROIA ANTONINO, nato a Capaci (PA) il 28/10/34 in atto detenuto c/o Casa Reclusione L’Aquila;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/11/1993 – Notif. 14/11/1993.

Difeso dall’Avv. I. Reina del foro di Roma.

Detenuto Ass. per rinuncia

36) AGATE MARIANO, nato a Mazzara del Vallo il 19/5/39 in atto detenuto per altro c/o Casa Circondariale Tolmezzo;

Ord. cust. caut. in carcere del 9/9/1994 – notif. 15/9/1994 – Scarcerato il 26/9/1997.

Difeso dagli Avv. G. Anania del foro di Palermo e A. Impellizzeri di Enna.

Detenuto per altro – Ass. per rinuncia


37) MADONIA GIUSEPPE, nato a Vallelunga il 18/12/46 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Roma-Rebibbia;

Ord. cust. caut. in carcere del 9/9/1994 – Notif. 11/9/1994.

Difeso dagli Avv. N. Amato del foro di Roma e C. Bovio del foro di Milano.

Detenuto Presente

38) SANTAPAOLA BENEDETTO, nato a Catania il 4/6/38 in atto detenuto c/o Casa Circondariale Pisa;

Ord. cust. caut. in carcere del 9/9/1994 – Notif. 18/9/1994.

Difeso dall’Avv. A. Impellizzeri del foro di Enna.

Detenuto – Ass. per rinuncia



39) PROVENZANO BERNARDO, nato a Corleone (PA) il 31/1/33 - Latitante;

Ord. cust. caut. in carcere dell’11/4/1994 – Verbale di vane ricerche del 12/4/1994 – decreto di latitanza del 28/4/1994.



Difeso dall’Avv. S. Traina del foro di Palermo.

Latitante Contumace
APPELLANTI
avverso la sentenza della Corte di Assise di Caltanissetta emessa il 26/9/1997 che, visti gli artt. 530, 531, 532, 533, 535, 536, 538, 539, 540, 541 c.p.p., dichiarava AGLIERI Pietro, BAGARELLA Leoluca, BATTAGLIA Giovanni, BIONDINO Salvatore, BIONDO Salvatore, BRUSCA Bernardo, BRUSCA GIOVANNI, CALO’ Giuseppe, CANCEMI Salvatore, DI MATTEO Mario Santo, FERRANTE Giovanbattista, GANGI Calogero, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI Antonino, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO Carlo, LA BARBERA Gioacchino, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI Matteo, PROVENZANO Bernardo, RAMPULLA Pietro, RIINA Salvatore, SANTAPAOLA Benedetto, SPERA Benedetto, TROIA Antonino colpevoli dei reati loro rispettivamente ascritti, unificati sotto il vincolo della continuazione e AGRIGENTO Giuseppe colpevole dei reati ascrittigli ai capi b) e c) della rubrica, limitatamente all’esplosivo dallo stesso portato in contrada Rebottone, esclusa l’aggravante di cui all’art. 61 n. 2 c.p. e unificati i predetti reati con il vincolo della continuazione; condannava AGLIERI, BAGARELLA, BATTAGLIA, BIONDINO, BIONDO, BRUSCA Bernardo, CALO’, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI, PROVENZANO, RAMPULLA, RIINA, SANTAPAOLA, SPERA e TROIA alla pena dell’ergastolo e dell’isolamento diurno per la durata di mesi diciotto; BRUSCA Giovanni, concesse le attenuanti generiche dichiarate prevalenti sulle aggravanti contestate, alla pena di anni ventisei di reclusione; CANCEMI, concesse le attenuanti generiche ritenute prevalenti sulle aggravanti contestate alla pena di anni ventuno di reclusione; FERRANTE, applicata la diminuente di cui all’art. 8 D.L. 152/91, dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate, alla pena di anni diciassette di reclusione; LA BARBERA GIOACCHINO, applicata la diminuente di cui all’art. 8 D.L. 152/91, dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate, alla pena di anni quindici e mesi due di reclusione; DI MATTEO e GANGI Calogero applicata la diminuente di cui all’art. 8 D.L. 152/91, dichiarata prevalente sulle aggravanti contestate, alla pena di anni quindici di reclusione ciascuno; AGRIGENTO alla pena di anni undici di reclusione e lire quattro milioni di multa; condannava tutti i predetti imputati al pagamento delle spese processuali in solido e ciascuno a quelle del mantenimento durante la propria custodia cautelare; applicava ad AGRIGENTO la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di anni due, con divieto di accompagnarsi a persone pregiudicate e obbligo di rientrare presso la propria abitazione entro le ore venti e di non uscirne prima delle ore sette; dichiarava AGLIERI, BAGARELLA, BATTAGLIA, BIONDINO, BIONDO, BRUSCA Bernardo, CALO’, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI, PROVENZANO, RAMPULLA, RIINA, SANTAPAOLA, SPERA e TROIA interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, in stato di interdizione legale e decaduti dalla potestà di genitori; DI MATTEO, LA BARBERA Gioacchino, CANCEMI, GANCI Calogero, FERRANTE e BRUSCA interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena; AGRIGENTO, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, nonché in stato di interdizione legale e sospeso dalla potestà di genitore per la durata della pena; disponeva la pubblicazione per estratto della presente sentenza di condanna mediante affissione nel comune di Caltanissetta ed in quello in cui i condannati avevano l’ultima residenza, nonché la pubblicazione sui giornali quotidiani “Il Corriere della Sera”, “La Repubblica” , “Il Giornale di Sicilia” e “La Sicilia” per le parti riguardanti AGLIERI, BAGARELLA, BATTAGLIA, BIONDINO, BIONDO, BRUSCA Bernardo, CALO’, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI, PROVENZANO, RAMPULLA, RIINA, SANTAPAOLA, SPERA e TROIA a cura della Cancelleria e a spese dei predetti condannati; condannava AGLIERI, BAGARELLA, BATTAGLIA, BIONDINO, BIONDO, BRUSCA Bernardo, CALO’, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI, PROVENZANO, RAMPULLA, RIINA, SANTAPAOLA, SPERA, TROIA, DI MATTEO , LA BARBERA Gioacchino, CANCEMI, GANCI Calogero, FERRANTE e BRUSCA Giovanni:

  • al risarcimento in solido dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle parti civili costituite COSTA Rosaria, in proprio e nella qualità di esercente la potestà sul figlio minore SCHIFANI Antonino, SCHIFANI ANTONINO ( padre di SCHIFANI Vito) ROMANO Rosaria, SCHIFANI Rosaria, TIRALONGO Francesco, AMICO Calogero, AMICO Antonino, DI CILLO Pasquale, AFFATATO Luisa, DI CILLO Michele, MAURO MARTINEZ Concetta, in proprio e nella qualità di esercente la potestà sui figli MONTINARO Gaetano e Giovanni, COSTANZA Giuseppe, CERVELLO Gaspare, CORBO Angelo, CAPUZZA Paolo, PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI, in persona del Presidente pro-tempore, MINISTERO di GRAZIA e GIUSTIZIA, in persona del Ministro pro-tempore, MINISTERO dell’INTERNO, in persona del Ministro pro-tempore, REGIONE SICILIANA, in persona del Presidente pro-tempore, ENTE NAZIONALE per le STRADE, in persona del legale rappresentante pro-tempore, PROVINCIA REGIONALE di PALERMO, in persona del Presidente pro-tempore, COMUNE DI PALERMO, in persona del Sindaco pro-tempore, COMUNE di CAPACI, in persona del Sindaco pro-tempore;

  • al risarcimento in solido del danno, che liquida in lire diecimila, in favore di ciascuna delle seguenti parti civili: FALCONE Maria, FALCONE Anna, D’ALEO Carmela, MORVILLO Alfredo, dichiarando provvisoriamente esecutiva detta condanna;

  • alla rifusione in solido delle spese processuali in favore delle predette parti civili, che liquida:

per COSTA Rosaria, SCHIFANI Antonino, SCHIFANI Antonino (padre di SCHIFANI Vito), ROMANO Rosaria, SCHIFANI Rosaria, TIRALONGO Francesco, AMICO Calogero, AMICO Antonino in complessive lire 43.794.400, di cui lire 30.400.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per DI CILLO Pasquale e AFFATATO Luisa in complessive lire 40.538.000, di cui lire 29.600.000per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per DI CILLO Michele in complessive lire 41.678.000, di cui lire 30.000.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per MAURO MARTINEZ Concetta e CAPUZZA Paolo in complessive lire 109.808.000, di cui lire 84.500.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per FALCONE Maria, FALCONE Anna, D’ALEO Carmela e MORVILLO Alfredo in complessive lire 86.258.000 di cui lire 60.000.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per COSTANZA Giuseppe in complessive lire 18.840.000, di cui lire 12.000.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per CERVELLO Gaspare in complessive lire 42.278.000, di cui lire 30.000.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per CORBO Angelo in complessive lire 40.538.000, di cui lire 29.600.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per la PROVINCIA REGIONALE di PALERMO in complessive lire 50.954.000, di cui lire 37.760.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A; per il COMUNE di PALERMO in complessive lire 53.658.000, di cui lire 47.200.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; per il COMUNE di CAPACI in complessive lire 71.658.000, di cui lire 47.900.000 per onorario difensivo, oltre I.V.A. e C.P.A.; condannava AGLIERI, BAGARELLA, BATTAGLIA, BIONDINO, BIONDO, BRUSCA Bernardo, CALO’, GANGI Domenico, GANGI Raffaele, GERACI, GRAVIANO Filippo, GRAVIANO Giuseppe, GRECO, LA BARBERA Michelangelo, MADONIA Giuseppe, MONTALTO Giuseppe, MONTALTO Salvatore, MOTISI, PROVENZANO, RAMPULLA, RIINA, SANTAPAOLA, SPERA e TROIA, DI MATTEO , LA BARBERA Gioacchino, CANCEMI, GANCI Calogero, FERRANTE e BRUSCA Giovanni al pagamento in solido delle seguenti somme a titolo di provvisionale, immediatamente esecutiva, da imputarsi nella liquidazione definitiva del danno: lire cinquecento milioni in favore di COSTA Rosaria, in proprio e nella qualità; lire centocinquanta milioni in favore di DI CILLO Pasquale; lire centocinquanta milioni in favore di AFFATATO Luisa; lire settecentocinquanta milioni in favore di MAURO MARTINEZ Concetta, in proprio e nella qualità; lire cinquanta milioni in favore di CAPUZZA Paolo; lire settantacinque milioni in favore di COSTANZA GIUSEPPE; lire cinquanta milioni in favore di CERVELLO Gaspare; lire cinquanta milioni in favore di CORBO Angelo; lire unmiliardoduecentotrentaduemilioniquattro -

centotrentamilacentododici in favore della PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI, del MINISTERO di GRAZIA e GIUSTIZIA e del MINISTERO dell’INTERNO; lire ottocentocinquemilioniquattrocentosessan-

taduemilanovecentoquarantotto in favore dell’E.N.A.S;

assolveva

LUCCHESE Giuseppe, SBEGLIA Salvatore e SCIARABBA Giusto da tutte le imputazioni loro ascritte per non aver commesso il fatto ai sensi dell’art. 530, primo comma c.p.p.; AGRIGENTO Giuseppe dalle imputazioni ascittegli ai capi a), d) ed e) perché il fatto non costituisce reato ai sensi dell’art. 530 secondo comma c.p.p.; AGATE Mariano, BUSCEMI Salvatore, FARINELLA Giuseppe, GIUFFRE’ Antonino e MADONIA Francesco da tutte le imputazioni loro ascritte per non avere commesso il fatto ai sensi dell’art. 530 secondo comma c.p.p..

Ordinava


l’immediata scarcerazione di AGATE Mariano, BUSCEMI Salvatore, FARINELLA Giuseppe, LUCCHESE Giuseppe, MADONIA Francesco, SBEGLIA Salvatore e SCIARRABBA Giusto, se non detenuti per altra causa;
dichiarava

non doversi procedere nei confronti di FERRO Antonio e GAMBINO Giacomo Giuseppe essendo i reati loro ascritti estinti per morte del reo; ordinava

la trasmissione al P.M., ai sensi dell’art. 207 secondo comma c.p.p., degli atti riguardanti la deposizione testimoniale resa da DI CARLO Giacomo all’udienza del 25 ottobre 1996, ravvisandosi nei confronti del predetto indizi del reato previsto dall’art. 372 c.p.;

ordinava


la confisca di quanto in giudiziale sequestro probatorio;

fissava


in giorni novanta il termine per il deposito della sentenza , in considerazione del numero degli imputati e della gravità delle imputazioni;

ordinava


sospendersi, ai sensi dell’art. 304 primo comma lettera c) c.p.p., i termini di custodia cautelare per il periodo di novanta giorni sopra indicato.
IMPUTATI
AGLIERI PIETRO, AGRIGENTO GIUSEPPE, BAGARELLA LEOLUCA, BATTAGLIA GIOVANNI, BIONDINO SALVATORE, BIONDO SALVATORE, BRUSCA BERNARDO, BRUSCA GIOVANNI, BUSCEMI SALVATORE, CALO’ GIUSEPPE, CANCEMI SALVATORE, DI MATTEO MARIO SANTO, FARINELLA GIUSEPPE, FERRANTE GIOVAN BATTISTA, GANCI CALOGERO, GANCI DOMENICO, GANCI RAFFAELE, GERACI ANTONINO, GIUFFRE’ ANTONINO, GRAVIANO FILIPPO, GRAVIANO GIUSEPPE, LA BARBERA GIOACCHINO, LA BARBERA MICHELANGELO, LUCCHESE GIUSEPPE, MADONIA FRANCESCO, MONTALTO GIUSEPPE, MONTALTO SALVATORE, MOTISI MATTEO, PROVENZANO BERNARDO, RAMPULLA PIETRO, RIINA SALVATORE, SBEGLIA SALVATORE, SCIARABBA GIUSTO, SPERA BENEDETTO, TROIA ANTONINO

  1. in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 61 nr. 10, 81 cpv, 110, 112 nr. 1, 422 c.p. e art. 7 D.L. 13/05/1991 n. 152 convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, in concorso e riunione tra loro e con altri soggetti non ancora identificati, in numero superiore a cinque, al fine di uccidere, compiuto atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità. In particolare: RIINA Salvatore e PROVENZANO Bernardo (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Corleone); MOTISI Matteo (capo mandamento di Pagliarelli); AGLIERI Pietro e GRECO Carlo (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento della Guadagna); BIONDINO Salvatore (sostituto del mandamento di Brancaccio); MONTALTO Salvatore e MONTALTO Giuseppe (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Villabate); BUSCEMI Salvatore e LA BARBERA Michelangelo (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Boccadifalco); MADONIA Francesco (capo mandamento di Resuttano); CALO’ Giuseppe e CANCEMI Salvatore (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Porta Nuova); GANCI Raffaele (capo mandamento della Noce); BRUSCA Bernardo e BRUSCA Giovanni (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di S. Giuseppe Jato); GERACI Antonino (capo mandamento di Partinico); SPERA Benedetto (capo mandamento di Belmonte Mezzagno); FARINELLA Giuseppe (capo mandamento di Gangi); GIUFFRE’ Antonino (capo mandamento di Caccamo) in qualità di mandanti in ragione della loro appartenenza all’organo di governo (Commissione) del sodalizio criminale denominato Cosa Nostra, per avere deliberato e dato il proprio assenso, su proposta di RIINA Salvatore e PROVENZANO Bernardo, all’eliminazione fisica del Dr. Giovanni FALCONE per essere stato quest’ultimo il Magistrato che aveva con la sua lunga attività giudiziaria presso il Tribunale di Palermo e successivamente come Direttore Generale dell’Ufficio Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia, posto in concreto pericolo la stessa sopravvivenza dell’organizzazione. Progetto di eliminazione che prendeva concretezza nel maggio 1992 con l’attività preparativa ed esecutiva affidata a : AGRIGENTO Giuseppe (uomo d’onore della famiglia di San Cipirello); BAGARELLA Leoluca (uomo d’onore della famiglia di Corleone); BATTAGLIA Giovanni; BIONDINO Salvatore (sostituto del mandamento di San Lorenzo e membro della Commissione); BIONDO Salvatore (uomo d’onore della famiglia di San Lorenzo); GANCI Calogero (uomo d’onore della famiglia della Noce); GANCI Raffaele (capo mandamento della Noce e membro della Commissione); LA BARBERA Gioacchino (uomo d’onore dalla famiglia di Altofonte); RAMPULLA Pietro (uomo d’onore, già vice rappresentante della famiglia di Mistretta, legato a Benedetto SANTAPAOLA); RIINA Salvatore (capo mandamento di Corleone e membro della Commissione); SBEGLIA Salvatore; SCIARABBA Giusto (uomo d’onore della famiglia della Noce); TROIA Antonino (uomo d’onore della famiglia di Capaci) in qualità di esecutori materiali. Segnatamente dopo aver sottoposto ad attenta osservazione la vittima predestinata in Roma ed in territorio di Palermo, partecipando a numerose riunioni operative per la elaborazione dei particolari del piano criminoso, scegliendo mediante ripetute ricognizioni il posto più adatto all’agguato, effettuate le prove del caso, trasportando quanto necessario, confezionando e poscia collocando in un cunicolo sottostante la corsia lato – monte del tratto autostradale Punta Raisi – Palermo, località Capaci, un ingente carica di materiale esplosivo che veniva fatta brillare, mediante un dispositivo telecomandato, al passaggio del corteo delle autovetture blindate in servizio in uso al Dr. Giovanni FALCONE e alla sua scorta, da cui conseguiva direttamente la morte del predetto Dr. FALCONE, Direttore Generale degli Affari penali presso il Ministero di Grazia e Giustizia, della di lui consorte D.ssa Francesca MORVILLO, magistrato in servizio presso ufficio giudiziario compreso nel Distretto della Corte di Appello di Palermo, e degli agenti di scorta Antonio MONTINARO, Rocco DI CILLO, Vito SCHIFANI, nonché lesioni personali di varia entità in danno di altre persone, con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di pubblici ufficiali a causa dell’adempimento delle funzioni e del servizio rispettivo di ciascuno di essi e di avere agito al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” di cui essi coimputati facevano parte.

In Palermo, località Capaci - Isola delle Femmine fino al 23/5/1992.

  1. in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 61 n. 2, 110 e 112 n. 1 c.p., 1 e 2 della L. 2/10/67 n. 895 e successive modifiche e 7 D.L. 13/5/91 n. 152 convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, al fine di di commettere il delitto sub a) indicato, in concorso tra loro e con altri soggetti non ancora identificati, in numero superiore a cinque, illegalmente detenuto il materiale esplosivo e il congegno micidiale utilizzato per il delitto sub a) indicato, commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” di cui essi coimputati facevano parte.

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine fino al 23/5/1992.

  1. in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 61 n. 2, 110 c.p., 1 e 4, primo e secondo comma, L. 2/10/67 n. 895 e successive modifiche, e 7 D.L. 13/5/91 n. 152 convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, al fine di commettere il delitto sub a) indicato, in concorso tra loro e con altri soggetti non ancora identificati, illegalmente portato in luogo pubblico il materiale esplosivo e il congegno micidiale utilizzati per il delitto sub a) indicato, con le aggravanti di avere commesso il fatto in più di due persone e in luogo in cui era concorso e adunanza di persone nonché al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” di cui essi coimputati facevano parte.

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine fino al 23/5/1992.

D) in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 582, 585 u.c. c.p. per avere , agendo in concorso tra loro e con altre persone allo stato non identificate, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel capo a), cagionato lesioni personali a: CAPUZZA Paolo, consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni 30 sc; CERVELLO Gaspare, consistenti in trauma cranico, ferita l.c. labbro inferiore, escoriazioni al piede destro, giudicate guaribili in giorni venti sc; CORBO Angelo, consistenti in valida contusione al dorso della mano destra e collo piede destro, contusione al collo piede sinistro, escoriazione a livello dell’anca destra, contusioni diffuse, giudicate guaribili in giorni sette sc; COSTANZA Giuseppe, consistenti in trauma cranico con ferita l.c. regionale frontale, trauma toracico-addominale; ricoverato nell’immediatezza dei fatti con prognosi riservata; FERRO Vincenzo, consistenti in ferita con emorragia arteriosa all’avambraccio destro con probabile frattura del braccio destro, guaribile in giorni trenta; GABRIEL Eberhard consistenti in ferite alla regione frontale sinistra, avambraccio sinistro, regione zigometrica sinistra, dolori lombari, ferite agli arti inferiori, giudicate guaribili in giorni quindici sc; GABRIEL Eva, consistenti in trauma cranico con transitoria perdita di coscienza, vistoso ematoma frontale sinistro con ferita da taglio cute soprastante, giudicate guaribili in giorni dieci sc; IENNA SPANO’ Pietra, consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni trenta sc; MASTROLIA Oronzo, consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni sette sc;



In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/5/1992.

  1. in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 635, 1 e 2 comma nn. 1 e 3 c.p. per avere, agendo in concorso tra loro e con altre persone allo stato non identificate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel precedente capo a), distrutto, deteriorato o reso, comunque , tutto o in parte inservibile le seguenti autovetture, esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede: Fiat Croma tg. Roma OF4837, di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia, via Arenula 71 Roma; Fiat Croma tg. Pa 889982, di proprietà del Ministero dell’Interno – Questura di Palermo, via Baiardi 11 Palermo; Lancia Thema tg. Pa 931166 di proprietà di Ferro Vincenzo, nato a Palermo il 14/5/45, ivi residente in via Uditore 14/F; Opel Corsa tg. PA A53642, di proprietà della “Sicily By Car Srl” con sede in Palermo via F. Crispi n.120; Fiat Uno tg. PA 718283 di proprietà di Mastrolia Oronzo, nato a Lecce il 23/11/37,residente a Palermo in via Svezia n.12;Fiat Uno tg. PA 702416, di proprietà di Licandro Francesco, nato a Palermo l’1/6/23, ivi residente in via Papa Sergio 14/B; Alfa Romeo 33 tg. PA A32829, di proprietà di Bruno Stefano nato a Palermo il 7/10/63, ivi residente in via Luigi Zanca n. 13. Ed inoltre per aver distrutto, deteriorato o reso, comunque, in tutto o in parte inservibili, le strutture murarie, gli infissi ed altro degli immobili e/o parcate in prossimità dei luoghi dell’attentato ed appartenenti a: GERACI Vincenzo , nato a Caltagirone il 16/2/32, residente a Palermo in via Bergamo n. 72 proprietario della roulotte tg. PA 7828; LO CASCIO Domenico nato a Palermo il 28/10/36, ivi residente in via Pietro La Placa n. 6, proprietario della roulotte tg. PA 4744; PARRINO Giuseppe, nato a Palazzo Adriano il 23/4/35, residente a Palermo in via Cimarosa 35, proprietario di un villino sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; SEMINARA Antonino nato a Gangi il 5/11/24, residente a Palermo in via Filippo di Giovanni n. 57, proprietario di un villino sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; COSTA Francesca nata a Palazzo Adriano il 30/12/37 residente a Palermo in via Filippo di Giovanni n. 57, proprietaria di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; SEMINARA Domenico nato a Geraci Siculo l’1/4/40, residente a Cefalù in via Gentile Prestisimone n. 21, di fatto domiciliato in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1, proprietario di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; MANISCALCO Salvatore nato a Palermo l’1/4/29 ivi residente in via Petralia Sottana n. 6, proprietario di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; CRIVELLO Erasmo nato a Capaci il 27/9/11 ivi residente in via Garibaldi n. 39, proprietario del terreno e del villino insistenti in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; S.I.A. Sicula Industriale Avicola S.r.l. con sede in Isola delle Femmine, c/da Quattro Vanelle ss 113 km. 277, proprietaria degli immobili della stessa azienda. Ed ancora, per avere distrutto, deteriorato o reso, in tutto o in parte, inservibile il tratto di carreggiata autostradale Punta Raisi Palermo, in corrispondenza del km. 4+790, gestito dall’E.N.A.S. già A.N.A.S. (Azienda Nazionale Autonoma della Strada).

In Palermo, località Capaci il 23/5/1992.

  1. LA BARBERA Gioacchino, BATTAGLIA Giovanni, FERRANTE Giovan Battista, BAGARELLA Leoluca, TROIA Antonino, RAMPULLA Pietro, BIONDINO Salvatore e BIONDO Salvatore, inoltre, in ordine al delitto p. e p. dagli artt. 61 n. 2, 110 c.p., 1 e 4, primo e secondo comma, L. 12/7/91 n. 203, per avere, al fine di commettere il delitto sub a) indicato, in concorso fra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico, il giorno del caricamento del condotto, armi da guerra, in particolare due pistole tipo “475 Magnum” e un fucile tipo “Kalashinikov”.

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/5/1992.

AGATE MARIANO, MADONIA GIUSEPPE, SANTAPAOLA BENEDETTO:



Del delitto di strage verificatasi a Capaci il 23 maggio 1992 in danno del Dr. Giovanni FALCONE, della D.ssa Francesca MORVILLO, degli agenti della P.S. Antonio MONTINARO, Rocco DI CILLO, Vito SCHIFANI ed altri.

  1. del reato di cui agli artt. 61 n. 10, 81 cpv, 110, 112 n. 1 e 2, 422 c.p. e 7 D.L. 13/5/91 n. 152 convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, in qualità di mandanti e in ragione del ruolo – Mariano AGATE (rappresentante della provincia di Trapani), Giuseppe MADONIA (rappresentante della famiglia di Caltanissetta), Benedetto SANTAPAOLA (rappresentante della provincia di Catania) – ricoperto all’interno della “Commissione interprovinciale” o “regionale”, - organismo verticistico del sodalizio criminale denominato “Cosa Nostra”, con competenza estesa a tutti gli aspetti decisionali più significativi afferenti al sodalizio criminale “de quo” – in concorso con Salvatore RIINA, Bernardo PROVENZANO, Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Pietro RAMPULLA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA e con altri soggetti non ancora identificati, al fine di uccidere, compiuto atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità e, segnatamente, dopo aver:

  • sottoposto ad attenta osservazione la vittima predestinata in Roma e in territorio di Palermo;

  • partecipazione a numerose riunioni operative per la elaborazione dei particolari del piano criminoso, scegliendo mediante ripetute ricognizioni il posto più adatto all’agguato, effettuate le prove del caso, trasportando quanto necessario, confezionando e poscia collocando in un cunicolo sottostante la corsia latomonte del tratto autostradale Punta Raisi-Palermo, località Capaci, una ingente carica di materiale esplosivo che veniva fatta brillare, mediante un dispositivo telecomandato, al passaggio del corteo delle autovetture blindate di servizio in uso al Dr. Giovanni FALCONE e alla sua scorta, da cui derivava direttamente la morte del predetto Dr. FALCONE, Direttore generale degli Affari Penali presso il Ministero di Grazia e Giustizia, della di lui consorte D.ssa Francesca MORVILLO, magistrato in servizio presso ufficio giudiziario compreso nel distretto della Corte di Appello di Palermo, e degli agenti di scorta Antonio MONTINARO, Rocco DI CILLO, Vito SCHIFANI, nonché lesioni personali di varia entità, in danno di altre persone. Con le aggravanti di aver commesso il fatto, in concorso con più di cinque persone in danno di pubblici ufficiali a causa dell’adempimento delle funzioni e del servizio rispettivo di ciascuno di essi e di avere agito al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”, (rappresentanti della “Commissione Provinciale di Palermo”, in seno alla “commissione interprovinciale” o “ regionale” e capo mandamento di Corleone). In particolare: Salvatore RIINA e Bernardo PROVENZANO (consigliere della “commissione interprovinciale e regionale” e sostituto del mandamento di Corleone): Matteo MOTISI (capo mandamento di Pagliarelli); Pietro AGLIERI e Carlo GRECO (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento della Guadagna); Salvatore BIONDINO (sostituto del mandamento di San Lorenzo); Giuseppe LUCCHESE, Filippo GRAVIANO e Giuseppe GRAVIANO (rispettivamente capo mandamento e sostituti del mandamento di Brancaccio); Salvatore MONTALTO e Giuseppe MONTALTO (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Villabate); Salvatore BUSCEMI e Michelangelo LA BARBERA (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Boccadifalco); Francesco MADONIA (capo mandamento di Resuttano); Giuseppe CALO’ e Salvatore CANCEMI (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Porta Nuova); Raffaele GANCI (capo mandamento della Noce); Bernardo Brusca e Giovanni Brusca (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di S. Giuseppe Jato); Antonino GERACI (capo mandamento di Partinico); Benedetto SPERA (capo mandamento di Belmonte Mezzagno); Giuseppe FARINELLA (capo mandamento di Gangi); Antonino GIUFFRE’ (capo mandamento di Caccamo) in qualità di mandanti , in ragione della loro appartenenza agli organi di governo (Commissione Provinciale e Interprovinciale) del sodalizio criminale denominato “Cosa Nostra”, per avere deliberato e dato il proprio assenso, su proposta di Salvatore RIINA e Bernardo PROVENZANO, all’eliminazione fisica del Dr. Giovanni FALCONE per essere stato quest’ultimo il magistrato che aveva – con la sua lunga attività giudiziaria presso il Tribunale di Palermo, e, successivamente, come Direttore Generale dell’Ufficio Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia – posto in concreto pericolo la stessa sopravvivenza dell’organizzazione. Progetto di eliminazione che prendeva concretezza nel maggio del 1992 con l’attività preparativa ed esecutiva affidata a Giuseppe AGRIGENTO (uomo d’onore della famiglia di San Cipirello); Leoluca BAGARELLA (uomo d’onore della famiglia di Corleone); Giovanni BATTAGLIA (uomo d’onore della famiglia di Capaci); Salvatore BIONDINO (sostituto del mandamento di San Lorenzo); Giovanni BRUSCA (sostituto del mandamento di San Giuseppe Jato e membro della Commissione Provinciale di Palermo); Salvatore CANCEMI (sostituto del mandamento di Porta Nuova e membro della Commissione Provinciale di Palermo); Mario Santo DI MATTEO (uomo d’onore della famiglia di Altofonte); Giovan Battista FERRANTE (uomo d’onore della famiglia di San Lorenzo); Domenico GANCI (uomo d’onore della famiglia della Noce); Raffaele GANCI (capo mandamento della Noce e membro della Commissione Provinciale di Palermo); Gioacchino LA BARBERA (uomo d’onore della famiglia di Altofonte); Pietro RAMPULLA (uomo d’onore, già vice-rappresentante della famiglia di Mistretta, legato a Benedetto SANTAPAOLA); Salvatore RIINA (capo mandamento di Corleone e membro della Commissione Provinciale di Palermo e di quella “interprovinciale” o “regionale”); Salvatore SBEGLIA (uomo d’onore della famiglia della Noce); Giusto SCIARABBA (uomo d’onore della famiglia della Noce); Antonino TROIA (uomo d’onore della famiglia di Capaci) in qualità di esecutori materiali.

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine, fino al 23/5/92.
Detenzione illegale del materiale esplosivo e del congegno micidiale utilizzati per consumare l’eccidio di Capaci.

H) del reato di cui agli artt. 61 n. 2, 110 e 112 1 c.p., n. 2 in relazione all’art. 1 della L.2/10/97 n. 895 come sostituiti, rispettivamente, dagli artt. 10 e 9 della L. 14/10/74 n. 497, e 7 D.L. 13/5/91 n. 152 convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, in qualità di mandanti e in ragione della carica ricoperta all’interno dell’organo di governo (c.d. “Commissione interprovinciale” o “regionale”) dell’organizzazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”, al fine di commettere il delitto di cui al precedente capo a), in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA e con altri soggetti non ancora identificati, illegalmente detenuto il materiale esplosivo e il congegno micidiale utilizzato per perpetrare il delitto di strage di cui al precedente capo della rubrica. Con l’aggravante di avere commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” e con il concorso di più di cinque persone.



Accertato in Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine – fino al 23/5/1992.
Porto illegale del materiale esplosivo e del congegno micidiale utilizzati per consumare l’eccidio di Capaci.

  1. del reato di cui agli art. 61 n. 2, 110 c.p., 1 e 4, primo e secondo comma, L. 2/10/67 n. 895, come sostituiti, rispettivamente dagli artt. 12 e 9 della L. 14/10/74 n. 497 e 7 D.L. 13/5/91 n. 152, convertito in L. 12/7/91 n. 203, poiché, in qualità di mandanti e in ragione della carica ricoperta all’interno dell’organo di governo ( c.d. “Commissione Interprovinciale” o “regionale”) dell’organizzazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” al fine di commettere il reato di cui al precedente capo a), in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA e con altri soggetti non ancora identificati, portavano illegalmente in luogo pubblico il materiale esplosivo e il congegno micidiale , utilizzati per il delitto di strage, meglio specificato al capo a). Con le aggravanti di avere commesso il fatto in più di due persone e in luogo pubblico in cui era concorso e adunanza di persone, nonché al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” di cui essi coindagati facevano parte.

Accertato in Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine – il 23/5/1992.
Lesioni personali cagionate a seguito dell’esplosione del 23 maggio 1992

  1. del reato di cui agli artt. 110, 81 II comma, 582, 585 u.c. c.p. per avere, agendo in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA e con altre persone allo stato non identificate, in tempi diversi, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel precedente capo a), cagionato lesioni personali a: Paolo CAPUZZA (consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura, giudicate guaribili in giorni 30 sc); Gaspare CERVELLO (consistenti in trauma cranico, ferita l.c. labbro inferiore, escoriazioni al piede destro, giudicate guaribili in giorni venti sc); Angelo CORBO (consistenti in valida contusione al dorso della mano destra e collo piede destro, contusione al collo piede sinistro, escoriazione a livello dell’anca destra, contusioni diffuse, giudicate guaribili in giorni sette sc); Giuseppe COSTANZA (consistenti in trauma cranico con ferita l.c. regione frontale, trauma toracico-addominale, ricoverato nell’immediatezza dei fatti con prognosi riservata); Vincenzo FERRO (consistenti in ferite alla regione frontale sinistra, avambraccio sinistro, regione zigometrica sinistra, dolori lombari, ferite gli arti inferiori, giudicate guaribili in giorni quindici sc); Eva GABRIEL (consistenti in trauma cranico con transitoria perdita di coscienza, vistoso ematoma frontale sinistro con ferita da taglio cute soprastante, giudicate guaribili in giorni dieci sc); Pietra IENNA SPANO’ (consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni trenta sc); Oronzo MASTROLIA (consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni sette sc).

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/5/1992.
Danneggiamenti perpetrati, a seguito della deflagrazione del 23 maggio 1992, in pregiudizio di beni mobili ed immobili posti nelle immediate vicinanze del luogo della strage, nonché del tratto di autostrada squassato dall’esplosione.

M) del reato di cui agli artt. 110, 81 II comma, 635 I e II comma n. 1 e 3 c.p. per avere, agendo in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA e con altre persone allo stato non identificate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel precedente capo a), distrutto, deteriorato o reso, comunque, in tutto o in parte inservibili le seguenti autovetture, esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede: Fiat Croma tg Roma OF 4837, di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia, via Arenula 71 Roma; Fiat Croma tg. PA 889982, di proprietà del Ministero dell’Interno – Questura di Palermo, via Baiardi 11 Palermo; Fiat Croma tg. PA AO6677, di proprietà del Ministero dell’Interno – Questura di Palermo, via Baiardi 11 Palermo; Lancia Thema tg PA 931166, di proprietà di Vincenzo Ferro, nato a Palermo il 14/0/45, ivi residente in via Uditore 14/F; Opel Corsa tg. PA A53642, di proprietà della “Sicily By Car Srl” con sede in Palermo via F.Crispi n. 120; Fiat Uno tg PA 718283, di proprietà di Oronzo Mastrolia, nato a Lecce il 23/11/37, residente a Palermo in via Svezia n. 12; Fiat Uno tg PA 702416, di proprietà di Francesco Licandro, nato a Palermo l’1/6/23, ivi residente in via Papa Sergio 14/B; Alfa Romeo 33 tg PA A32829, di proprietà di Stefano Bruno, nato a Palermo il 7/10/63, ivi residente in via Luigi Zanca n. 13. Ed inoltre per aver distrutto, deteriorato o reso, comunque, in tutto o in parte inservibili le strutture murarie, gli infissi ed altro degli immobili e/o delle roulotte insistenti e/o parcheggiate in prossimità dei luoghi dell’attentato ed appartenenti a: Vincenzo GERACI, nato a Caltagirone il 16/2/32, residente a Palermo in via Bergamo n. 72, proprietario della roulotte tg PA 7828; Domenico LO CASCIO nato a Palermo il 28/10/36, ivi residente in via Pietro La Placa n. 6, proprietario della roulotte tg PA 4744; Giuseppe PARRINO, nato a Palazzo Adriano il 23/4/35 residente a Palermo in via Cimarosa 35, proprietario di un villino sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Antonino SEMINARA, nato a Gangi il 5/11/24, residente a Palermo in via Filippo di Giovanni n. 57, proprietario di un villino sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Francesco COSTA, nato a Palazzo Adriano il 30/12/37, residente a Palermo in via Filippo di Giovanni n. 57, proprietaria di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre; Domenico SEMINARA, nato a Geraci Siculo l’1/4/40, residente a Cefalù in via Gen. Prestisimone n. 21, di fatto domiciliato in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1, proprietario di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; Salvatore MANISCALCO, nato a Palermo l’1/4/29, ivi residente in via Petralia Sottana n. 6, proprietario di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Erasmo CRIVELLO, nato a Capaci il 27/9/11, ivi residente in via Garibaldi n. 39, proprietario del terreno e del villino insistenti in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; S.I.A. Sicula Industriale Avicola srl, con sede in Isola delle Femmine, C/da Quattro Vanelle ss 113 Km 277, proprietaria degli immobili della stessa azienda. Ed ancora , per aver distrutto, deteriorato o reso, in tutto o in parte, inservibile il tratto di carreggiata autostradale Punta Raisi Palermo, in corrispondenza del km 4+790, gestito dall’E.N.A.S. già A.N.A.S. (Azienda Nazionale Autonoma della Strada).

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/5/1992.


2) PROC. N. 9/99 R.G. C.A.A. – N. 1243/96 R.G.N.R.
1) GALLIANO ANTONINO, nato il 27/6/58 a Palermo;

Ord. cust. caut. in carcere del 16/7/96 – notif. il 18/7/96

Detenuto c/o Casa Circondariale Palermo - Pagliarelli

Difeso dall’Avv. L. Falzone



Detenuto – Ass. per rinuncia

APPELLANTE
avverso la sentenza della Corte di Assise di Caltanissetta emessa il 28/11/1997 che dichiarava Galliano Antonino colpevole del delitto di strage ascrittogli al capo a) della rubrica, in esso assorbita l’imputazione di lesioni sub d), nonché dei delitti ascrittigli ai capi b) e c), unificati detti reati sotto il vincolo della continuazione, e concesse le circostanze attenuanti generiche, ritenute prevalenti sulle contestate aggravanti, lo condannava alla pena di anni ventuno di reclusione e lire un milione di multa, oltre al pagamento delle spese processuali ed a quelle del proprio mantenimento in carcere durante la custodia cautelare; dichiarava l’imputato predetto interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante la pena; condannava Galliano Antonino al risarcimento del danno che liquida in L. 10.000 in favore di ciascuna delle seguenti parti civili: FALCONE Maria, FALCONE Anna, D’ALEO Carmela, MORVILLO Alfredo; al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede civile, in favore delle parti civili costituite MAURO MARTINEZ Concetta, in proprio e nella qualità di esercente la potestà sui figli minori MONTINARO Gaetano e MONTINARO Giovanni, CAPUZZA Paolo, CORBO Angelo, CERVELLO Gaspare, DI CILLO Michele, DI CILLO Pasquale, AFFATATO Luisa, PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI, in persona del Presidente pro tempore, MINISTERO di GRAZIA e GIUSTIZIA, in persona del Ministro pro tempore, MINISTERO dell’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, REGIONE SICILIANA, in persona del Presidente pro tempore, ENTE NAZIONALE per le STRADE (E.N.A.S.), in persona del legale rappresentante pro tempore, PROVINCIA REGIONALE di PALERMO, in persona del Presidente pro tempore, COMUNE di PALERMO, in persona del Sindaco pro tempore, COMUNE di CAPACI, in persona del Sindaco pro tempore; alla rifusione delle spese processuali in favore delle predette parti civili, che liquida: - per FALCONE Maria, FALCONE Anna, D’ALEO Carmela, MORVILLO Alfredo in complessive L. 29.052.000, di cui L. 25.416.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per MAURO MARTINEZ Concetta in complessive L. 4.762.000, di cui L. 4.200.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per CAPUZZA Paolo, in complessive L. 3.508.000, di cui L. 2.950.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per CORBO Angelo, CERVELLO Gaspare, DI CILLO Michele, DI CILLO Pasquale e AFFATATO Luisa, la somma complessiva di L. 26.359.000, di cui L. 22.760.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per la PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI, MINISTERO di GRAZIA e GIUSTIZIA, MINISTERO dell’INTERNO, REGIONE SICILIANA, ENTE NAZIONALE per le STRADE, la somma complessiva di L. 3.000.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per la PROVINCIA REGIONALE di PALERMO ed il COMUNE di CAPACI la somma complessiva di L. 6.866.000, di cui L. 5.993.600 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; - per il COMUNE di PALERMO, L. 14.960.000 di cui L. 13.480.000 per onorari di difesa, oltre I.V.A. e C.P.A.; condannava Galliano Antonino al pagamento delle seguenti somme a titolo di provvisionale, immediatamente esecutiva, da imputarsi nella liquidazione definitiva del danno: - L. 600.000.000 (lire seicentomilioni) in favore di MAURO MARTINEZ Concetta, di cui 200 milioni in proprio e L. 200.000.000, nella qualità, in favore di ciascuno dei figli minori; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di CAPUZZA Paolo; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di CORBO Angelo; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di CERVELLO Gaspare; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di DI CILLO Michele; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di DI CILLO Pasquale; - L. 50.000.000 (lire cinquantamilioni) in favore di AFFATATO Luisa; - L. 500.000.000 (lire cinquecentomilioni) complessivamente in favore del MINISTERO di GRAZIA e GIUSTIZIA, del MINISTERO dell’INTERNO e dell’E.N.A.S. nella misura di un terzo ciascuno; indicava in giorni novanta il termine per il deposito della motivazione della sentenza e ordinava la sospensione dei termini previsti dall’art. 303 c.p.p. durante la pendenza del termine di cui all’art. 544, terzo comma, c.p.p. sopra indicato nella misura di giorni novanta.
IMPUTATO


  1. del reato di cui agli artt. 61 n. 10, 81 cpv, 110 - 112 n. 1 e 2, 422 c.p. e 7 D.L. 13/5/91 n. 152, convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, in qualità di esecutore materiale – in concorso con Salvatore RIINA, Bernardo PROVENZANO, Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Pietro RAMPULLA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA, Mariano AGATE, Giuseppe MADONIA, Benedetto SANTAPAOLA e con altri soggetti non ancora identificati, al fine di uccidere – compiuto atti tali aporre in pericolo la pubblica incolumità. Con le aggravanti di aver commesso il fatto, in concorso con più di cinque persone, in danno di pubblici ufficiali a causa dell’adempimento delle funzioni e del servizio rispettivo di ciascuno di essi e di aver agito al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”. In particolare: Salvatore RIINA (rappresentante della “Commissione Provinciale” di Palermo, in seno alla “commissione interprovinciale” o “regionale”, e capo mandamento di Corleone) e Bernardo PROVENZANO (consigliere della “Commissione interprovinciale o regionale” e sostituto del capo mandamento di Corleone); Matteo MOTISI (capo mandamento di Pagliarelli); Pietro AGLIERI e Carlo GRECO (rispettivamente capomandamento e sostituto del mandamento della Guadagna); Salvatore BIONDINO (sostituto del mandamento di San Lorenzo); Giuseppe LUCCHESE, Filippo GRAVIANO e Giuseppe GRAVIANO (rispettivamente capomandamento e sostituto del mandamento di Brancaccio); Salvatore MONTALTO e Giuseppe MONTALTO (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Villabate); Salvatore BUSCEMI e Michelangelo LA BARBERA (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Boccadifalco); Francesco MADONIA (capo mandamento di Resuttano); Giuseppe CALO’ e Salvatore CANCEMI (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di Porta Nuova); Raffaele GANCI (capo mandamento della Noce); Bernardo BRUSCA e Giovanni BRUSCA (rispettivamente capo mandamento e sostituto del mandamento di S. Giuseppe Jato); Antonino GERACI (capo mandamento di Partinico); Benedetto SPERA (capo mandamento di Belmonte Mezzagno); Giuseppe FARINELLA (capo mandamento di Gangi); Antonino GIUFFRE’ (capo mandamento di Caccamo); Mariano AGATE (rappresentante della “provincia” di Trapani); Giuseppe MADONIA (rappresentante della “provincia “ di Caltanissetta); Benedetto SANTAPAOLA (rappresentante della “provincia “ di Catania) in qualità di mandanti in ragione della loro appartenenza agli organi di governo (Commissione provinciale e interprovinciale) del sodalizio criminale denominato Cosa Nostra, per avere deliberato e dato il proprio assenso, su proposta di Salvatore RIINA e Bernardo PROVENZANO, all’eliminazione fisica del Dr. Giovanni FALCONE per essere stato quest’ultimo il Magistrato che aveva con la sua lunga attività giudiziaria presso il Tribunale di Palermo e successivamente come Direttore Generale dell’Ufficio Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia, posto in concreto pericolo la stessa sopravvivenza dell’organizzazione. Progetto di eliminazione che prendeva concretezza nel maggio 1992 con l’attività preparativa ed esecutiva affidata a : Giuseppe AGRIGENTO (uomo d’onore della famiglia di San Cipirello); Leoluca BAGARELLA (uomo d’onore della famiglia di Corleone); Giovanni BATTAGLIA (uomo d’onore della famiglia di Capaci); Salvatore BIONDINO (reggente del mandamento di San Lorenzo e membro della Commissione provinciale di Palermo); Salvatore BIONDO (uomo d’onore della famiglia di San Lorenzo); Giovanni BRUSCA ( sostituto del capo mandamento di San Giuseppe Jato e membro della Commissione provinciale di Palermo); Salvatore CANCEMI (reggente del mandamentodi Porta Nuova e membro della Commissione provinciale di Palermo); Mario Santo DI MATTEO (uomo d’onore della famiglia di Altofonte) Govan Battista FERRANTE (uomo d’onore della famiglia di San Lorenzo); Calogero GANCI (uomo d’onore della famiglia della Noce); ); Domenico GANCI (uomo d’onore della famiglia della Noce); Raffaele GANCI (capo mandamento della Noce e membro della Commissione provinciale di Palermo); Gioacchino LA BARBERA (uomo d’onore dalla famiglia di Altofonte);Giuseppe GRAVIANO (sostituto del capomandamento di Brancaccio); Pietro RAMPULLA (uomo d’onore, già vice rappresentante della famiglia di Mistretta, legato a Benedetto SANTAPAOLA); Salvatore RIINA (capo mandamento di Corleone e membro della Commissione provinciale di Palermo e di quella “interprovinciale” o “regionale”); Salvatore SBEGLIA (uomo d’onore della famiglia della Noce); Giusto SCIARABBA (uomo d’onore della famiglia della Noce); Antonino TROIA (uomo d’onore della famiglia di Capaci); Antonino GALLIANO (uomo d’onore della famiglia della Noce), in qualità di esecutori materiali. Segnatamente, quest’ultimo contribuiva, nella fase preparatoria dell’attentato, al controllo degli spostamenti dell’autovettura – di marca Fiat, tipo Croma, di colore bianco in dotazione al Dr. Giovanni FALCONE – in Palermo, pedinandola, nel corso della mattinata, a bordo di un motociclo modello “sfera” di marca Piaggio, dal momento in cui veniva prelevata dall’autista Giuseppe COSTANZA, in via Gioacchino Di Marzo, ove era parcheggiata, sino alla via Cusmano (dove veniva, poi, agganciata da Calogero GANCI che la seguiva sino al Tribunale); soggiornando, indi, nei pressi del Palazzo di Giustizia di Palermo, verificandone gli spostamenti, ivi compreso quello del rientro in via Gioacchino Di Marzo, al termine della giornata lavorativa; stazionando, inoltre, nelle ore pomeridiane, nella zona ricompresa tra la macelleria di via F. Lo Iacono e il bar “Ciros”, da dove vigilava sull’autovettura, che rimaneva parcheggiata nella predetta via Gioacchino Di Marzo.

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine, fino al 23/05/1992.

  1. del reato di cui agli artt. 61 n. 2, 110 e 112 n. 1 c.p., 2, in relazione all’art. 1 della L. 2/10/67 n. 895, come sostituiti, rispettivamente, dagli artt. 10 e 9 della L. 14/10/74 n. 497, e 7 D.L. 13/5/91 n. 152, convertito in L. 12/7/91 n. 203, per avere, in qualità di esecutore materiale incaricato di controllare gli spostamenti dell’autovettura in dotazione al Dr. Giovanni FALCONE, al fine di commettere il delitto di cui al precedente capo a), in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA, Mariano AGATE, Giuseppe MADONIA, Benedetto SANTAPAOLA e con altri soggetti non ancora identificati, illegalmente detenuto il materiale esplosivo e il congegno micidiale utilizzati per perpetrare il delitto di strage di cui al precedente capo della rubrica. Con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” e con il concorso di più di cinque persone.

Accertato in Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine, fino al 23/05/1992.

  1. del reato di cui agli artt. 61 n. 2, 110 c.p., 1 e 4, primo e secondo comma, L. 2/10/67 n. 895, come sostituiti, rispettivamente, dagli artt. 12 e 9 della L. 14/10/74 n. 497, e 7 D.L. 13/5/91 n. 152, convertito in L. 12/7/91 n. 203, perché, in qualità di esecutore materiale incaricato di controllare gli spostamenti dell’autovettura in dotazione al Dr. Giovanni FALCONE, al fine di commettere il reato di cui al precedente capo a), in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA, Mariano AGATE, Giuseppe MADONIA, Benedetto SANTAPAOLA e con altri soggetti non ancora identificati, portavano illegalmente in luogo pubblico, il materiale esplosivo e il congegno micidiale, utilizzati per il delitto di strage, meglio specificato al capo a). Con le aggravanti di aver commesso il fatto in più di cinque persone e in luogo pubblico in cui era concorso e adunanza di persone, nonché al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra” di cui essi coindagati facevano parte.

Accertato in Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine, fino al 23/05/1992.

D) del reato di cui agli artt. 110, 81 II comma, 582, 585 u.c. c.p. per avere, agendo in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA, Mariano AGATE, Giuseppe MADONIA, Benedetto SANTAPAOLA e con altre persone allo stato non identificate, in tempi diversi, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel precedente capo a), cagionato lesioni personali a: Paolo CAPUZZA, nato a Pescina (AQ) il 28/2/60 (consistenti in ferite, contusioni ed esoriazioni di varia natura, giudicate guaribili in giorni 30sc); Gaspare CERVELLO, nato a Palermo il 22/8/61 (consistenti in trauma cranico, ferita l.c. labbro inferiore, escoriazioni al piede destro, giudicate guaribili in giorni venti sc); Angelo CORBO, nato a Palermo il 3/7/65 (consistenti in valida contusione al dorso della mano destra e collo piede destro, contusione al collo piede sinistro, escoriazione a livello dell’anca destra, contusioni diffuse, giudicate guaribili in giorni sette sc); Giuseppe COSTANZA, nato a Villabate (PA) il 14/3/47 (consistenti in trauma cranico con ferita l.c. regione frontale, trauma toracico-addominale; ricoverato nell’immediatezza dei fatti con prognosi riservata); Vincenzo FERRO, nato a Palermo il 14/8/45 (consistenti in ferita con emorragia arteriosa all’avambraccio destro con probabile frattura del braccio destro, giudicate guaribili in giorni trenta sc); Eberhard GABRIEL, nato a Vienna il 10/10/39 (consistenti in ferite alla regione frontale sinistra, avambraccio sinistro, regione zigometrica sinistra, dolori lombari, ferite agli arti inferiori, giudicate guaribili in giorni quindici sc); Eva GABRIEL, nata a Vienna il 15/9/35 (consistenti in trauma cranico con transitoria perdita di coscienza, vistoso ematoma frontale sinistro con ferita da taglio cute soprastante, giudicate guaribili in giorni dieci sc); Pietra IENNA SPANO’, nata a Palermo il 21/6/42 (consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni trenta sc); Oronzo MASTROLIA, nato a Lecce il 23/11/37 (consistenti in ferite, contusioni ed escoriazioni di varia natura giudicate guaribili in giorni sette sc).



In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/05/1992.

E) del reato di cui agli artt. 110, 81 I comma, 635 I e II comma n. 1 e 3 c.p. per avere, agendo in concorso con Pietro AGLIERI, Giuseppe AGRIGENTO, Leoluca BAGARELLA, Giovanni BATTAGLIA, Salvatore BIONDINO, Salvatore BIONDO, Bernardo BRUSCA, Giovanni BRUSCA, Salvatore BUSCEMI, Giuseppe CALÒ, Salvatore CANCEMI, Mario Santo DI MATTEO, Giuseppe FARINELLA, Giovan Battista FERRANTE, Calogero GANCI, Domenico GANCI, Raffaele GANCI, Antonino GERACI, Antonino GIUFFRÈ, Filippo GRAVIANO, Giuseppe GRAVIANO, Carlo GRECO, Gioacchino LA BARBERA, Michelangelo LA BARBERA, Giuseppe LUCCHESE, Francesco MADONIA, Giuseppe MONTALTO, Salvatore MONTALTO, Matteo MOTISI, Bernardo PROVENZANO, Pietro RAMPULLA, Salvatore RIINA, Salvatore SBEGLIA, Giusto SCIARABBA, Benedetto SPERA, Antonino TROIA, Mariano AGATE, Giuseppe MADONIA, Benedetto SANTAPAOLA e con altre persone allo stato non identificate, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante l’azione descritta nel precedente capo a), distrutto, deteriorato o reso, comunque, in tutto o in parte inservibili le seguenti autovetture, esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede: Fiat Croma tg Roma OF4837, di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia, via Arenula 71 Roma; Fiat Croma tg PA 889982, di proprietà del Ministero dell’interno – Questura di Palermo, via Baiardi 11 Palermo; Fiat Croma tg PA AO6677, di proprietà del Ministero dell’Interno – Questura di Palermo, via Baiardi 11 Palermo; Lancia Thema tg PA 931166, di proprietà di Vincenzo FERRO, nato a Palermo il 14/8/45, ivi res. in via Uditore 14/F; Opel Corsa tg PA A53642, di proprietà della “Sicily By Car s.r.l.” con sede in Palermo via Crispi n. 120; Fiat Uno tg PA 718283, di proprietà di Oronzo MASTROLIA, nato a Lecce il 23/11/37, res. a Palermo in via Svezia n. 12; Fiat Uno tg PA 702416, di proprietà di Francesco LICANDRO, nato a Palermo l’1/6/23, ivi res. via Papa Sergio 14/B; Alfa Romeo 33 tg PA A32829, di proprietà di Stefano BRUNO, nato a Palermo il 7/10/63, ivi res. in via Luigi Zanca n. 13. Ed inoltre per aver distrutto, deteriorato o reso, comunque, in tutto o in parte inservibili le strutture murarie, gli infissi ed altro degli immobili e/o delle roulotte insistenti e/o parcheggiate in prossimità dei luoghi dell’attentato ed appartenenti a: Vincenzo GERACI, nato a Caltagirone il 16/2/32, residente a Palermo in via Bergamo n. 72, proprietario della roulotte tg PA 7828; Domenico LO CASCIO, nato a Palermo il 28/10/36, ivi res. in via Pietro La Placa n. 6, proprietario della roulotte tg PA 4744; Giuseppe PARRINO, nato a Palazzo Adriano il 23/4/35, residente a Palermo in via Cimarosa 35, proprietario di un villino sito in isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Antonino SEMINARA, nato a Ganci il 5/11/24, residente a Palermo in via Filippo Di Giovanni n. 57, proprietario di un villino sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Francesca COSTA, nata a Palazzo Adriano il 30/12/37, residente a Palermo in via Filippo Di Giovanni n. 57, proprietaria di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre; Domenico SEMINARA, nato a Geraci Siculo l’1/4/40, residente a Cefalù in via Gen. Prestisimone n. 21, di fatto domiciliato in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; Salvatore MANISCALCO, nato a Palermo l’1/4/29, ivi residente in via Petralia Sottana n. 6, proprietario di un immobile sito in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 3; Erasmo CRIVELLO, nato a Capaci il 27/9/11, ivi res. in via Garibaldi n. 39, proprietario del terreno e del villino insistenti in Isola delle Femmine, Passaggio della Lepre n. 1; S.I.A. Sicula Industriale Avicola s.r.l., con sede in Isola delle Femmine, c/da Quattro Vanelle ss 113 km 277, proprietaria degli immobili della stessa azienda. Ed ancora, per aver distrutto, deteriorato o reso in tutto o in parte inservibile il tratto di carreggiata autostradale Punta Raisi Palermo, in corrispondenza del km 4+790, gestito dall’E.N.A.S. già A.N.A.S. (Azienda Nazionale Autonoma della Strada).

In Palermo, località Capaci – Isola delle Femmine in data 23/05/1992.


PARTI CIVILI

Falcone Di Fresco Maria



Falcone Cambiano Anna

D’Aleo Morvillo Carmela

Morvillo Alfredo

Tutti difesi dall’avv. F. Crescimanno del foro di Palermo


Affatato Luisa

Corbo Angelo



Di Cillo Pasquale

Tutti difesi dall’avv. A. Galasso del foro di Palermo


Cervello Gaspare

Di Cillo Michele

Entrambi difesi dall’avv. M. Tamburello del foro di Palermo


Comune di Capaci, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore

Difeso dall’avv. A. Sorrentino del foro di Palermo


Comune di Palermo, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore

Difeso dall’avv. S. La Marca del foro di Palermo


Mauro Martinez Concetta, vedova Montinaro in proprio e quale esercente la potestà genitoriale sui figli minori Gaetano e Giovanni Montinaro

Capuzza Paolo

Entrambi difesi dall’avv. E. Tinaglia del foro di Palermo


Costanza Giuseppe

Difeso dall’avv. M. Tricoli del foro di Palermo


Provincia Regionale di Palermo, in persona del suo vice Presidente pro tempore

Difesa dall’avv. Adolfo Wolleb del foro di Palermo


Costa Rosaria in proprio e quale esercente la patria potestà sul figlio minore Schifani Antonino

Schifani Antonino

Romano Rosaria

Tiralongo Francesco

Amico Calogero

Amico Antonino

Amico Michele

Schifani Concetta

Schifani Rosaria

Tutti difesi dall’avv. C. Palermo del foro di Roma


Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente pro tempore

Ministero di Grazia e Giustizia, in persona del Ministro pro tempore

Ministero dell’Interno, in persona del Ministro pro tempore

Amministrazione Regionale Siciliana, in persona del Presidente della Giunta di Governo pro tempore

E.N.A.S. (già A.N.A.S.) in persona del suo legale rappresentante

Tutti difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Caltanissetta in persona dell’avv. Luigi Correnti



PARTI CIVILI

Relativamente alla sola posizione di GALLIANO ANTONINO
Falcone Di Fresco Maria

Falcone Cambiano Anna

D’Aleo Morvillo Carmela

Morvillo Alfredo

Tutti difesi dall’avv. F. Crescimanno del foro di Palermo


Cervello Gaspare

Affatato Luisa

Corbo Angelo



Di Cillo Pasquale

Di Cillo Michele

Tutti difesi dall’avv. M. Tamburello del foro di Palermo
Comune di Capaci

Provincia Regionale di Palermo

Entrambi difesi dall’avv. A. Sorrentino del foro di Palermo


Comune di Palermo

Difeso dall’avv. S. La Marca del foro di Palermo


Mauro Martinez Concetta, vedova Montinaro in proprio e quale esercente la potestà genitoriale sui figli minori Gaetano e Giovanni Montinaro

Capuzza Paolo

Entrambi difesi dall’avv. E. Tinaglia del foro di Palermo


Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ministero di Grazia e Giustizia

Ministero dell’Interno

Amministrazione Regionale Siciliana

E.N.A.S.

Tutti difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Caltanissetta in persona dell’avv. Luigi Correnti



N.11/2000 Reg.Sent


N. 13/98 + 9/99 Reg. Gen.
N. 2111/93 + 1243/96 Reg. N.R.

S E N T E N Z A

In data 7/04/2000
Depositata in Cancelleria il ___________________

Il Direttore di Sezione

Addì _________________

Redatt _____ sched ___

N. ___________________



Art. Camp. Pen.






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