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Misure di tutela e conservazione


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2.6.2. pesca, caccia e raccolta

Nulla da segnalare.


2.6.3. attività mineraria ed estrattiva
2.6.4. urbanizzazione, industrializzazione ed attività similari

Presenza di abitazioni disperse.

Inquinamento elettromagnetico determinato dalle radiazioni non ionizzanti di un elettrodotto. Inoltre, la presenza della linea elettrica comporta un danno paesaggistico e il rischio di intercettazione del volo degli uccelli.
2.6.5. Trasporti e comunicazioni. Codice Fenomeno e attività influenzanti lo stato di conservazione n. 511 “Elettrodotti”
L’area presenta al sui interno un elettrodotto che attraversa ad occidente da nord a sud il sito

in esame. Il Traliccio è stato localizzato ed ha le seguenti coordinate 40°55’39.5” N

15°32’25.9” E. L’intensità del fenomeno è pari a B la cui percentuale, riferita all’Area del sito è pari al 5%.

La presenza dell’elettrodotto,seppur di lieve influenza sul sito,comporta l’emissione di radiazioni non ionizzanti che determinano un inquinamento elettromagnetico nell’area circostante. Gli impatti di questo fenomeno all’interno del sito Grotticelle di Monticchio sono dovuti ad effetti negativi sugli organismi presenti nell’area circostante.

E’ necessario lo studio della normativa in materia di elletrosmog per valutare gli impatti negativi sull’area in oggetto e quantificarli o, in alternativa, proporre l’individuazione di una linea alternativa con le autorità competenti che non vada ad interessare l’area protetta.

Pertanto, è necessario analizzare le autorizzazioni concesse dalla legge Regionale n. 30 del 05/04/2000 riguardanti le sorgenti che generano radiazioni non ionizzanti, utilizzati in

impianti di teleradiocomunicazioni, con frequenza compresa fra 100KHz

e 300 GHz e con potenza efficace massima al punto di emissione superiore a 5W.



L’ufficio A.R.P.A.B Inquinamento Elettromagnetico ed aucstico – dipartimento Provinciale di Potenza, da me interpellato, a mezzo richiesta n. prot. 0005286 non ha fornito dati di monitoraggio di campi elettromagnetici in quanto non sono state effettuate misurazioni sull’area interessata.

2.6.6. turismo e divertimenti

Nulla da segnalare.


2.6.7 Inquinamento ed altre attività Umane. Codice Fenomeno e attività influenzanti lo stato di conservazione n. 720 “Calpestio Eccessivo”.

Sia all’interno dell’area SIC che all’esterno dello stesso sono evidenti segni di pascolamento (e relativo calpestio dovuta probabilmente ad una gestione inadeguata del terreno. L’intensità del fenomeno è pari a B la cui percentuale, riferita all’Area del sito è pari al 10%.

Un numero eccessivo di capi di bestiame per le dimensioni di un determinato appezzamento (carico di bestiame) e l’uso inappropriato di macchinari agricoli pesanti e la lavorazione di un terreno troppo umido sono esempi di tale comportamento inadeguato.

Gli impatti del fenomeno in oggetto fanno si che la compattazione riduce la capacità del suolo di trattenere l’acqua e di ossigenare le radici delle piante.

Quando un terreno ha una minore capacità di ritenzione idrica, le rese diminuiscono, il ruscellamento delle acque aumenta e il suolo diventa più vulnerabile all’erosione.

Il fenomeno necessita di ulteriori studi e verifiche in sito e comunque non può prescindere da una regolamentazione e gestione del pascolo.

Presenza di depuratore che se non correttamente gestito produce una concentrazione eccessiva di inquinanti nelle acque e criticità delle ittiocenosi.

Si segnala la presenza dell’impianto dimesso a servizio della sorgente di Monticchio-Sgarroni.


2.6.8. modifiche umane delle condizioni idrauliche

Nulla da segnalare.


2.6.9. processi naturali

2.6.9 Processi naturali (biotici e abiotici). Codice Fenomeno e attività influenzanti lo stato di conservazione n. 900 “Erosione.
Sono anche evidenti, nell’habitat 6220* dell’area Sic , fenomeni erosivi (cod. 900), su substrati argillosi del Pliocene, tipicamente calanchivi con movimenti franosi a zolle e incisioni causate dalle meteore. L’intensità del fenomeno è pari a B la cui percentuale, riferita all’Area del sito è pari al 5%.

Sono vari i processi che generano acidità nei suoli:

- Deposizione di acidi o di sostanze acidificanti dall'atmosfera;

- Assorbomento di [cationi] > [anioni] da parte delle piante;

- Rimozione di cationi in seguito a raccolto della vegetazione;

- Processi di ossidazione (es. Nitrificazione)

- Produzione per metabolismo microbico di acidi organici;

- Incremento della sostanza organica del suolo;

- Volatilizzazione dell'ammonio

Quando il suolo si acidifica a causa della deposizione di inquinanti acidificanti perde con più facilità le sostanze nutrienti in esso contenute in quanto queste sono più facilmente solubili nell’acqua e tendono perciò a migrare negli strati più profondi, dove non sono più utili per il nutrimento delle piante. Inoltre l’acidificazione del suolo favorisce la liberazione di metalli che possono danneggiare i microrganismi presenti responsabili di importanti e utili processi di decomposizione, così come attraverso la catena alimentare possono giungere fino agli uccelli e ai mammiferi incluso l’uomo.

I gruppi più sensibili all’acidificazione sono i pesci, i licheni, i muschi, alcuni funghi e piccoli organismi acquatici.

Le variabili che direttamente causano impatti sul l’area sono dovuti allo sfruttamento del suolo a fini agricoli, con utilizzo di mezzi agricoli e di prodotti chimici a fini agronomici.

Il fenomeno necessita di ulteriori studi e verifiche in sito.

2.6.9 Processi naturali (biotici e abiotici). Codice Fenomeno e attività influenzanti lo stato di conservazione n. 953 “Acidificazione.
Attualmente nell’area Sic si registra il fenomeno dell’acidificazione la cui intensità è pari a B e la cui percentuale, riferita all’area del sito è pari al 60%.

Pertanto, si nota in maniera diffusa la presenza di erosione del suolo che comporta, dal punto di vista ingegneristico, la necessità di interrare eventuali strutture da realizzare al fine di contrastare il fenomeno e mettere in sicurezza l’eventuale presenza umana nell’area.

Gli interventi da realizzare potrebbero essere di più ampio respiro concordando, con le autorità competenti, eventuali opere di ingegneria naturalistica al fine di contrastare il fenomeno, ridurne gli impatti nel tempo.

Tali opere riguardano tecniche che, praticate per ridurre il rischio di erosione del terreno negli interventi di consolidamento, prevedono l'utilizzo di piante vive o parti di esse (semi, radici, talee), da sole o in combinazione con materiali naturali inerti (legno, pietrame o terreno), materiali artificiali biodegradabili (biostuoie, geojuta) o materiali artificiali non biodegradabili (reti zincate, geogriglie, georeti, geotessili).

Si nota inoltre la presenza di un impianto di depurazione, cosi come descritto anche nel Report Conclusivo Area 1 Monitoraggio. E’ necessario innanzitutto accertarsi della corretta gestione e conduzione dell’impianto di depurazione e che i controlli allo scarico dell’ A.R.P.A.B. siano sempre conformi al d.lgs 152/06 e s.m.i.

A conclusione della presente sezione, si può compilare il quadro riassuntivo esemplificato qui sotto, habitat per habitat:




Criticità

FATTORE

MAMMIFERI

UCCELLI

ANFIBI

RETTILI

INVERTEBRATI

VEGETAZIONE

TOTALE

100

Coltivazione

X




X

X

X




4 (X)

101

Modifica delle pratiche colturali

X

X

X

X

X

X

6 (X)

110

Uso di pesticidi

X

X

X

X

X

X

6 (X)

120

Fertilizzazione




X

X

X

X

X

5 (X)

140

Pascolo

X




X

X

X

X

5 (X)

160

Gestione forestale

X

X




X




X

4 (X)

162

Piantagione artificiale













X

X

2 (X)

165

Pulizia sottobosco

X

X

X

X

X

X

6 (X)

167

Disboscamento senza reimpianto

X

X




X

X

X




180

Incendi

X

X

X

X

X

X

6 (X)

230

Caccia

X

X













2 (X)

403

Abitazioni disperse

X
















1 (X)

420

Discariche

X




X







X

3 (X)

430

Strutture agricole

X




x




X

X

3 (X); 1 (x)

502

Strade, autostrade

X

X

X

X

X




5 (X)

620

Attività sportive e divertimenti all'aperto







X







X

2 (X)

622

Passeggiate, etc.
















X

1 (X)

623

Veicoli motorizzati

X

X

X

X

X




5 (X)

710

Disturbi sonori

X

X

x

X







3 (X); 1 (x)

720

Calpestio eccessivo













X

X

2 (X)

740

Vandalismo







X

X







2 (X)

790

Altre attività umane inquinanti

X

X







X




3 (X)

900

Erosione




x







X

X

2 (X); 1 (x)

966

Antagonismo dovuto all'introduzione di specie
















X

1 (X)




TOTALE

X = 16/24

X = 12/24

x = 1/24


X = 12/24

x = 2/24


X = 13/24

X = 15/24

X = 16/24



Tab. 1-n: Fattori di criticità che insistono sui poligoni relativi all’habitat xxx e loro potenziale interazione con le varie componenti biotiche. (X = sicuramente negativo; x = probabilmente negativo; y = probabilmente positivo/sinergico; Y = sicuramente positivo/sinergico)


Commentare brevemente il quadro riassuntivo che emerge dalle tabelle anzidette, specificando gli habitat e le componenti biotiche che appaiono più minacciate, nonché gli impatti che sembrano avere le maggiori ripercussioni sull'ambiente. Eventualmente, se i fattori di criticità esaminati sono molti, può rivelarsi utile elaborare un'ulteriore tabella in cui i fattori di criticità sono elencati sulla base del punteggio totalizzato, in modo da evidenziare i fattori che si ritiene siano maggiormente responsabili di incidenza negativa.
SI RIPORTANO alcune definizioni da guida metodologica "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC"
INCIDENZA NEGATIVA - si intende la possibilità di una determinata azione di incidere significativamente su un sito Natura 2000, ARRECANDO effetti negativi sull'integrità del sito, nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000.

INCIDENZA POSITIVA - si intende la possibilità di una determinata azione di incidere significativamente su un sito Natura 2000, NON ARRECANDO effetti negativi sull'integrità del sito, nel rispetto degli obiettivi della rete Natura 2000.
Integrità di un sito - definisce una qualità o una condizione di interezza o completezza nel senso di "coerenza della struttura e della funzione ecologica di un sito in tutta la sua superficie o di habitat, complessi di habitat e/o popolazioni di specie per i quali il sito è stato o sarà classificato".

Misure di mitigazione/attenuazione: hanno lo scopo di ridurre al minimo o addirittura eliminare gli effetti negativi di un PP/I durante o dopo la sua realizzazione. Possono essere proposte dai redattori del presente documento e/o imposte dalle autorità competenti.

Misure compensative: misure specifiche che mirano a controbilanciare l’impatto negativo di una determinata azione che sia necessario realizzare per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico. Esse vengono usate solo quando le altre salvaguardie fornite dalla direttiva non sono efficaci.
N. B.: Queste definizioni si riportano qui a mero titolo informativo (per capire dove si vuole andare a parare...). L'applicabilità della normativa esistente e la proposizione di eventuali misure di mitigazione/attenuazione o di misure compensative saranno oggetto del secondo ed ultimo report.

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