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Misure di tutela e conservazione


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Alimentazione: Si ciba di prede molto varie: anfibi, rettili (colubri), uova, pulcini, piccoli mammiferi (ratti, arvicole,…), insetti e anche animali morti.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Bubo bubo (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Gufo Reale.

Biologia: Lunghezza di 70 centimetri, peso medio 1,8 chilogrammi per il maschio e 2,7 chilogrammi per la femmina. Ha ciuffi di piume simili a orecchie, mobili, ed emette un verso caratteristico. La femmina è più robusta del maschio. I giovani assumono l’aspetto degli adulti dopo il quinto o il sesto mese, ma se ne distinguono per l’iride scura (arancione nell’adulto). Dal crepuscolo all’alba il maschio emette, a intervalli regolari, un verso grave che si ode a più di un chilometro di distanza. Da dicembre a marzo (ma soprattutto in febbraio) questo canto è emesso in continuazione per molti minuti o molte ore, e cessa al moment o della deposizione delle uova, per riprendere in settembre-ottobre.

Distribuzione: E’ specie sedentaria

Habitat: Frequenta le grandi foreste: di montagna e le valli incassate degli ambienti mediterranei.

Alimentazione: Si nutre di diverse specie di uccelli (corvidi, rapaci,…) secondo le risorse locali, e di mammiferi (ricci, con igli, roditori) cui aggiunge anche anfibi e pesci.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce: Distruzione e trasformazione habitat riproduttivo, disboscamento e taglio dei grandi alberi, abbandono del pascolo, agricoltura intensiva, bracconaggio, contaminazione da pesticidi e metalli pesanti, diminuzione delle risorse trofiche, disturbo ai nidi.

Livello di minaccia nel SIC: basso

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Alcedo atthis (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Martin pescatore.

Biologia: Lunghezza 16 centimetri, peso medio 40 grammi. Ha un piumaggio dalle tinte inconfondibili, e un lungo becco a forma di pugnale. La femmina ha la mandibola inferiore rossastra (nera nel maschio). I giovani sono meno colorati, hanno il dorso scuro e il petto grigio, e le zampe rosa anziché rosso corallo. L’uccello emette in volo un fischio acuto, lungo penetrante.

Scava nel fianco di una scarpata o di una cava, una tana profonda da 30 centimetri a 90 centimetri, che sbocca in una camera del diametro di 13-18 centimetri. I pulcini nidicoli sono nudi alla nascita, Escono dal nido dopo 23-27 giorni e si riproducono per la prima volta dopo un anno.



Distribuzione: Sedentario o migratore parziale, abbandona le zone umide ghiacciate dove non riesce più ad alimentarsi, per portarsi a Sud e a Ovest; nelle grandi ondate di freddo si rifugia sulle coste marine. Le popolazioni dell’Europa centrale svernano in parte nell’Ovest e in parte nel Sud del continente.

Habitat: Frequenta tutti gli ambienti d’acqua dolce, e d’inverno anche le acque salmastre (lagune, saline).

Alimentazione: Si nutre soprattutto di pesci lunghi all’incirca 7 centimetri, di piccoli crostacei e di insetti acquatici. Gli elementi non digeriti )lische) sono rigettati sotto forma di borre.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Dendrocopos medius (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Picchio rosso mezzano.

Picchio di medie dimensioni, tipico rappresentate di “Picchi rossi” con livrea bianca e nera enfatizzata dalle barrature delle remiganti e da due macchie ovali bianche lungo le scapolari. Molto simile al Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), dal quale si distingue per la corporatura più esile, l’assenza di marcature ai lati della faccia, il vertice completamente rosso carminio, il sottocoda rosa e non rosso, il petto e i fianchi striati. Come la gran parte dei Picidae è specie strettamente sedentaria e territoriale praticamente durante l’intero arco dell’anno.

Si riproduce all’inizio della primavera, con i corteggiamenti che iniziano già alla fine di febbraio per proseguire fino all’inizio di aprile.

Distribuzione: specie politipica a distribuzione europea con il nucleo principale localizzato in Polonia e Paesi Balcanici (soprattutto Ungheria e Romania). Il secondo nucleo trova la sua estensione in Francia, Svizzera e Germania. Popolazioni relitte in Italia e Grecia.

In Italia la specie Dendrocopos medius è sedentaria e nidificante, localizzata sull’Appennino centro-meridionale con maggiori densità in alcune aree boscate della Basilicata e del Gargano. Scarsissime presenze in Abruzzo e in Calabria.

La reale distribuzione nel passato è poco nota o poco attendibile a causa della facilità di confusione della specie con i giovani del Picchio rosso maggiore.

Habitat: vive e nidifica in vasti complessi forestali di latifoglie pure o miste ricche di sottobosco o di alberi morti o deperienti. Inadatto per scavi robusti, a differenza del picchio rosso maggiore, preferisce le foreste mature ricche di alberi deperienti o morti. Nidifica preferibilmente in querceti vetusti ma secondariamente colonizza anche le faggete. Più diffusa tra 800 m e 1400 m di altitudine ma sono note nidificazioni sia a quote inferiori (400-500 m) che a quote superiori (1700 m). Condivide l’habitat con il Picchio rosso maggiore, rispetto al quale, però, sembra essere dominante. A livello locale, dunque, frequenta per la nidificazione esclusivamente i seguenti Habitat:

91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di Cerro e Rovere

9210: Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex

9510: Foreste Sud-Appenniniche di Abies alba



Alimentazione: si nutre soprattutto di insetti (Coleotteri, Emitteri, Lepidotteri, Imenotteri) che raccoglie per lo più direttamente dalla corteccia o dalle foglie; solo saltuariamente estrae le prede più in profondità dal legno, nel qual caso quasi sempre marcescente. Analogamente al Picchio rosso maggiore, in inverno produce serie regolari di piccoli fori lungo i tronchi per ottenere la linfa.

Consistenza delle popolazioni: a livello europeo la popolazione tende al decremento numerico in alcune regioni con una evidente contrazione dell’areale. L’attuale popolazione europea è stimata attorno alle 140.000 - 300.000 coppie, di cui circa 400-600 in Italia. Le popolazioni Italiane sono di un certo interesse biogeografico (si tratta infatti di un relitto glaciale) ma l’eco-etologia della specie è ancora poco conosciuta.

In Basilicata è discretamente diffuso nelle faggete e cerrete dell’Appennino lucano, sui rilievi del Monte Sirino, e nei boschi del Parco Nazionale del Pollino. Le densità più elevate sembrano essere nelle cerrete del Parco regionale di “Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane” e nel complesso Monte Cupolicchio-Mad. Di Fonti-Bosco Tre Cancelli. Rilevato anche in alcuni boschi relitti presso il Vulture (Foresta di Monticchio, Laghi di Monticchio e Bosco della Frasca), come pure nel Bosco Grande di Forenza. Alcune ricerche preliminari condotte all’inizio degli anni ‘80 fornivano stime di densità in Basilicata comprese tra 0,5 e 1,9 coppie territoriali per 10 ettari di bosco.



Minacce: distruzione, trasformazione e frammentazione dell’habitat. Disboscamento, asportazione di tronchi secchi e deperienti, ripulitura del sottobosco, asportazione del legname dal terreno, attività ludico-ricreative non adeguatamente regolamentate.

Per la conservazione di questa specie si ritengono di fondamentale importanza piani di assestamento forestale adeguati alle sue esigenze ecologiche.



Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione: SPEC 3; Dir. Uccelli All. I; Berna All. III; Lista Rossa: vulnerabile; Part. Prot. 157/92.

Uccelli migratori abituali non elencati dell’allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE e della Direttiva 2009/147/CE

Nome scientifico: Accipiter nisus

Nome volgare: Sparviero

Biologia: E’ lungo 35 centimetri, pesa mediamente 150 grammi il maschio e 260 la femmina, ha la coda lunga e le ali arrotondate. I giovani hanno l’iride giallina, l’adulto l’ha arancione. Si insedia di preferenza su conifere alte da 4 a 25 metri. La coppia costruisce un nido nuovo ogni anno, in 2 o 3 settimane, alla biforcazione di un ramo e spesso vicino al tronco, a volte su un vecchio nido di corvide. I pulcini nidicoli sono coperti di un piumino bianco rado, poi da un secondo più lungo e lanoso, brunastro sopra e bianco sotto. Abbandonano il nido dopo 24-30 giorni ma dipendono dai genitori per un mese ancora. Si riproducono entro 1 o 2 anni.

Distribuzione: Migratori parziali e diurni, gli sparvieri del Nord e del centro Europa svernano nell’Ovest e nel Sud del continente, a volte in Africa settentrionale. Altri, molto rari, attraversano il Sahara.

Habitat: Frequenta le zone aperte e alberate, con coltivi, boschetti o zone umide, dal livello del mare alla montagna.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di uccelli (passeracei) ma cattura ogni tanto anche dei piccoli roditori.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Buteo buteo

Nome volgare: Poiana comune

Biologia: Lunghezza 53 centimetri, peso medio 790 grammi il maschio e 1000 grammi la femmina. Questo rapace è caratterizzato da una grande variabilità del colore del piumaggio e, in volo, dalle grandi ali sfrangiate e dalla coda arrotondata. La riproduzione avviene nella parte superiore di un albero, tra 8 e 20 metri di altezza, raramente in una siepe, a terra o su una roccia. La coppia restaura un vecchio nido o ne costruisce uno nuovo con ramoscelli secchi. Le uova deposte tra metà marzo e metà giugno, 2-4 di un colore bianco sporco con macchie marrone e grigie, vengono covate a partire dalla deposizione del primo.

I pulcini, seminidicoli sono coperti di un piumino grigio sopra, bianco sotto. Lasciano il nido dopo 6-7 settimane ma dipendono ancora per 2 mesi dai genitori.



Distribuzione: Migratore parziale, gli individui dell’Europa centrale vanno a svernare a Ovest e a Sud.

Habitat: Frequenta i territori coltivati con boschi sparsi, e le grandi foreste, di cui occupa le bordure.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi (ratti, arvicole) ma anche di uccelli, rettili, insetti, cadaveri, raramente di lombrichi.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: basso

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Falco tinnunculus

Nome volgare: Gheppio

Biologia: è lungo 34 centimetri, pesa mediamente 250 grammi. Questo piccolo rapace è caratterizzato dall’aspetto bicolore rosso e nero sopra, e dalla lunga coda arrotondata. Le fasi di volo librato e immobile, detto <>, sono tipiche di questa specie. Nelle zone urbanizzate si insedia sugli edifici monumentali (torri, chiese, castelli) e più raramente su abitazioni. È il maschio a scegliere il posto per la nidificazione, in una piccola depressione in cui la femmina depone, tra febbraio e giugno, 3-6 uova bruno-rossiccio scuro. I pulcini seminidicoli sfoggiano un piumino bianco prima e successivamente grigiastro, abbandonando il nido intorno al 30° giorno, restando per qualche settimana con i genitori. Sono in grado di riprodursi dopo 1 o 2 anni.

Distribuzione: Migratore parziale, nelle città è praticamente sedentario, in ambienti naturali effettua degli spostamenti: nell’Europa occidentale e centrale fino all’Africa del Nord al di là del Sahara.

Habitat: Ubiquitario, frequenta ambienti aperti in pianura, dove trova grandi alberi per appostarsi. Sulle case, perlustra sopra i tetti, e nei parchi, nelle ore di scarso traffico.

Alimentazione: In ambienti urbanizzati si nutre essenzialmente di passeri, ma in certe agglomerazioni urbane anche di roditori. Raramente aggiunge lumache, lucertole, insetti.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: basso

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Gallinula chloropus

Nome volgare: Gallinella d’acqua

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione:
Nome scientifico: Scolopax rusticola

Nome volgare: Beccaccia

Biologia: Lunghezza 27 centimetri, peso medio 300 grammi. E’ caratterizzata dal colore delle foglie morte, dl lungo becco, dai grandi occhi neri e dal verso. La femmina gratta una cavità nel suolo di 12-15 centimetri di diametro. Vi depone, tra febbraio e luglio, 4 uova dal colore crema fino al rossiccio chiaro. I pulcini sono nidifughi, coperti da un piumino rossastro pallido con larghe strisce e macchie rossicce e marrone sopra. I nidiacei sono atti al volo a 15-20 giorni e l’età riproduttiva ha inizio tra 1 – 2 anni.

Distribuzione: E’ un migratore parziale. Le differenti popolazioni europee si spostano più o meno lontano, verso il Sud del continente, secondo la loro origine.

Habitat: Frequenta le grandi foreste dal terreno fresco e umido, dal sottobosco basso. In autunno-inverno occupa le siepi fitte, le lande, le zone umide alberate.

Alimentazione: Si nutre principalmente di invertebrati del terreno (vermi, coleotteri, cavallette, miriapodi, ragni) ma anche di vegetali (bacche, piccoli semi).

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Columba palumbus

Nome volgare: Colombaccio

Biologia: Lunghezza 40 centimetri, peso medio 500 grammi. Questo grosso piccione grigio è caratterizzato da un collare bianco incompleto, dalla nuca iridata e , in volo, da due macchie bianche sulle ali. Si installa ovunque vi siano alberi, anche in piccoli cortili con una sola pianta. Il nido, situato ad un’altezza superiore al metro e mezzo, è dalla coppia costruito a forma di coppa utilizzando ramoscelli. Tra marzo ed ottobre vengono deposte due uova bianche covate da entrambi i genitori. Alla nascita i pulcini nidicoli sono coperti da un piumino giallo, rado. Lasciano il nido dopo 2-3 settimane poi restano nelle vicinanze per una decina di giorni. Si riproducono dopo un anno.

Distribuzione: E’ un migratore parziale. In città i colombacci abbandonano i centri maggiori per portarsi nelle periferie. Le popolazioni di campagna possono spostarsi anche di centinaia o di migliaia di chilometri verso Sud.

Habitat: Frequenta piazze e giardini spaziosi, con vegetazione estesa, ma da qualche anno penetra anche nei quartieri più poveri di verde.

Alimentazione: Granivoro, modifica la sua dieta con le stagioni: gemme, ghiande, bacche, lombrichi, molluschi, insetti.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Streptopelia turtur

Nome volgare: Tortora

Biologia: E’ lunga 27 centimetri, peso medio 160 grammi. Di colore rossiccio, ha un volo diretto e ondulato e richiamo caratteristico. Occupa un cespuglio, una siepe o un albero basso per riprodursi. Il nido è una coppa piatta e sottile di ramoscelli, guarnita di radici ed erba. La femmina depone, tra maggio e agosto, 2 uova bianche che la coppia cova per 13-14 giorni, 1 o 2 volte l’anno. I pulcini nidicoli sono coperti da un piumino ruvido, simile a capelli, e color paglierino. Lasciano il nido tra il 19° e il 21° giorno, e si riproducono per la prima volta ad 1 anno.

Distribuzione: E’ un grande migratore, che lascia l’Europa in settembre-ottobre per farvi ritorno in aprile-maggio.

Habitat: Frequenta tutti gli ambienti naturali alberati, di preferenza a foglie caduche.

Alimentazione: Si nutre principalmente di vegetali (semi, germogli) ai quali aggiunge piccoli molluschi e qualche insetto.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Typo alba

Nome volgare: Barbagianni

Biologia: E’ lungo 34 centimetri e pesa mediamente 300 grammi. È caratterizzato dall’aspetto chiaro, dal verso sgradevole e dall’attrazione per le costruzioni dell’uomo. Si insedia principalmente in torri, cascine, chiese, fienili, piccionaie) raramente in cavità naturali (alberi e anfratti rocciosi). La femmina ricava sul suolo una piccola depressione che guarnisce di borre, e vi depone, tra marzo e agosto, a intervalli di 2 giorni, da 4 a 7 uova biancastre che cova per 30-34 giorni. I pulcini nidicoli sono rivestiti di un piumino corto, bianco, che dopo 12 giorni viene sostituito da uno più fitto e rossiccio. Le piume compaiono tra la terza e la settima settimana e l’involo ha luogo dopo 2 mesi.

Distribuzione: Sono soprattutto sedentari, i giovani arrivano eccezionalmente fino in Spagna.

Habitat: Frequenta soprattutto zone aperte alberate, ambienti umidi, i bordi di foreste. È assente in montagna sopra gli 800 metri.

Alimentazione: Si ciba soprattutto di piccoli mammiferi, che ingoia interi. Rigetta poi una borra composta di peli e altri materiali indigeribili.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Otus scops

Nome volgare: Assiolo

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Athene noctua (Scopoli)

Nome volgare: Civetta

Cenni sistematici: piccolo rapace notturno, attivo anche di giorno, appartenente all’ordine Strigiformes, famiglia Strigidae, sottofamiglia Surniinae. In Italia è presente la sottospecie tipica: A. n. noctua (Scopoli).

Distribuzione: specie trans-paleartica distribuita abbastanza omogeneamente dal bacino del Mediterraneo fino alla Cina al di sotto di 60° N. In Italia è presente in tutta la penisola, in Sicilia ed in Sardegna, comprese alcune isole minori. Nel SIC Valle del Basento-Grassano Scalo è una specie stanziale che nidifica in alcune case dirute in Contrada Gidiofulco e, probabilmente, in altri manufatti abbandonati all’interno del Sito.

Habitat: è diffusa in ambienti aperti alberati o con bassa vegetazione, spesso in vicinanza di edifici rurali, ma anche in zone marginali di aree forestali, parchi e centri storici di paesi e città; in genere dalla pianura alla bassa montagna. In Basilicata è abbastanza frequente negli agroecosistemi e nelle aree aratterezzate da frequenti intercalazioni di vegetazione erbacea e arbustiva. Nidifica in ambienti rocciosi, edifici abbandonati o diroccati, talora viadotti, ponti o piccoli anfratti. Qualche coppia occupa anche i cumuli di spietramento ai margini di aree cerealicole. All’interno del SIC frequenta i seminativi, gli incolti, le praterie a Lygeum spartum e gli arbusteti aloxerofili dei Pegano-Salsoletea.

Alimentazione: si nutre di insetti e piccoli roditori.

Consistenza delle popolazioni: l’attuale popolazione europea è l’attuale popolazione europea è stimata attorno alle 180.000- 540.000 coppie; in Italia è presente con circa 10.000-30.000 coppie.

Minacce: all’interno del suo areale è in declino probabilmente per le modifiche colturali e l’intensificazione agricola (che modifica gli habitat di nidificazione) e per l’aumento del traffico veicolare. Nel SIC apparentemente non è minacciata.

Livello di minaccia nel SIC: basso.

Conservazione e Protezione: è un rapace notturno “particolarmente protetto” secondo le

leggi che regolano l’attività venatoria e tutelano la fauna selvatica (Legge Nazionale n. 157/1992 e Legge Regionale n. 33/1997), è inserito nelle Convenzioni internazionali di Berna (Allegato 2) e Washington (CITES); considerato Spec3 da BirdLife International (2004).



Nome scientifico: Strix aluco

Nome volgare: Allocco

Biologia: è lungo 37 centimetri e pesa mediamente 400 grammi il maschio e 500 grammi la femmina. Si riconosce dal verso e dalle dimensioni. Occupa la cavità di un albero, di una roccia, a volte un vecchio nido di cornacchia. È la femmina che sceglie il luogo per il nido, che spesso è il medesimo da un anno all’altro. A volte depone sul terreno. Depone solitamente 3-6 uova di un bianco opaco che cova per 28-29 giorni. I pulcini sono seminidicoli, coperti alla nascita da un corto piumino bianco e ispido. Lasciano il nido a circa un mese e si riproducono ad un anno.

Distribuzione: E’ specie sedentaria, ma i giovani vagano fino a 200 chilometri intorno al luogo di nascita.

Habitat: Frequenta tutti gli ambienti alberati, spingendosi sin nelle agglomerazioni urbane.

Alimentazione: Si nutre principalmente di piccoli mammiferi (arvicole, ratti, pipistrelli,ecc.) ma anche di uccelli, pesci, insetti, molluschi. Mangia da 60 a 170 grammi di cibo al giorno e rigetta le borre che contengono i resti (fino a 5 prede) sotto un albero coperto di edera.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Asio otus

Nome volgare: Gufo comune

Biologia: Lungo 37 centimetri pesa mediamente 240 grammi il maschio e 285 grammi la femmina. Sono caratteristici i due ciuffi di piume simili a orecchie, e il erso. Occupa un vecchio nido di corvidi (gazza, cornacchia, corvo) o di scoiattolo, raramente si sistema al suolo. La femmina depone tra fine febbraio e metà giugno 3-5 uova bianche e opache che cova per 25-30 giorni. I pulcini seminidicoli sono rivestiti di un piumino bianco corto. Abbandonano il nido dopo 23-24 giorni e restano nelle vicinanze, appollaiati sui rami. L’età della prima riproduzione ha luogo ad un anno.

Distribuzione: è soprattutto sedentario, ma certe popolazioni (finno-scandinave) migrano verso Sud e l’Ovest dell’Europa. D’inverno cercano i dormitori dei piccoli passeracei (verdoni, storni) per nutrirsi.

Habitat: Frequenta soprattutto le foreste di conifere, le lande, gli ambienti parzialmente alberati, le siepi fitte e i frutteti.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi (arvicole, toporagni, ecc.) ai quali aggiunge dei nidiacei, dei rettili, dei pesci e degli insetti. Le parti non digerite delle prede vengono rigettate, sotto forma di borre, sempre nello stesso luogo (sotto un pino o un abete). Si possono trovare fino a 100 borre sotto lo stesso albero.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Apus apus

Nome volgare: Rondone comune

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Jynx torquilla

Nome volgare: Torcicollo

Biologia: Lunghezza 16 centimetri, peso medio 35 grammi. Ha piumaggio color corteccia, collo mobilissimo, volo ondulato. Si insedia, sovente in basso in una cavità naturale (alberi, scarpate) o artificiale (muri). La femmina depone da maggio a luglio 7-10 uova bianche che i genitori covano per 12-14 giorni. I pulcini nidicoli nascono nudi. Un cuscinetto duro sui talloni favorisce il tenersi ritti. La coppia li nutre per 18-22 giorni con formiche e loro ninfe. Usciti dal nido i giovani si trattengono per una dozzina di giorni per poi disperdersi. Possono riprodursi dopo un anno.

Distribuzione: Migratore notturno, arriva in Europa alla metà di marzo e fa ritorno in Africa in settembre-ottobre.

Habitat: Frequenta le praterie naturali circondate da boschi radi, le siepi, i parchi e tutti gli ambienti aperti favorevoli al suo insediamento.

Alimentazione: Insettivoro, cattura le sue prede con la lunga lingua che fruga nelle screpolature degli alberi o del terreno. Aggiunge alla sua dieta ragni, e soprattutto formiche, di cui fa grande consumo.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Picus viridis

Nome volgare: Picchio verde

Biologia: Lunghezza 31 centimetri, peso medio di 200 grammi, piumaggio verde, giallo e rosso, volo ondulato. Si insedia dovunque ha la possibilità di scavare per il nido (l’operazione dura da 8 giorni ad un mese, ed ha inizio in autunno inverno. La camera sarà profonda 38 centimetri, larga 15 con un’apertura di 6. La femmina depone tra metà aprile e luglio 5-7 uova, bianche, lucide, che i due genitori covano per 14-19 giorni. I pulcini sono nidicoli, nascono nudi, e abbandonano il nido dopo 18-22 giorni. Si riproducono a distanza di un anno.

Distribuzione: Come molti picchi, è particolarmente sedentario.

Habitat: Frequenta gli spazi alberati e aperti, i boschi radi ricchi di radure e di vecchi alberi, lo si incontra anche nei grandi parchi cittadini.

Alimentazione: Insettivoro, consuma un gran numero di formiche. Per far questo apre i formicai e vi introduce la lunga lingua vischiosa per inghiottire le prede. Cattura anche molluschi e vermi.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Dendrocopos major

Nome volgare: Picchio rosso maggiore

Biologia: Lungo 22 centimetri di peso medio 80 grammi, è riconoscibile dall’aspetto variopinto bianco e nero, dalla durata dei suoi tambureggiamenti e dal verso. La femmina non ha la macchia rossa sulla nuca sfoggiata invece dal maschio. Tambureggia a partire da gennaio e questa emissione sonora consta di 6-12 colpi di becco a ritmo relativamente lento che accelera verso la fine. Si insedia ovunque ha la possibilità di scavare delle cavità negli alberi. Di solito scavato a circa 3 metri d’altezza, l’entrata ha una entrata di diametro di 5,5 centimetri e sboca in un cunicolo che porta a una camera circolare di 12,5 di larghezza e di 30 di profondità. La femmina vi depone,tra la metà di aprile e l’inizio di luglio 4-7 uova bianche lucide che la coppia cova. I pulcini nidicoli abbandonano il nido dopo 18-23 giorni e si riproducono ad 1 anno.

Distribuzione: Generalmente sedentario ma alcuni individui dell’Europa centrale possono spostarsi verso Ovest spinti dalla scarsità di cibo e dal freddo.

Habitat: Frequenta le foreste di conifere e caducifolie, le alberature rade e i parchi anche urbani.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di vegetali (semi, resina, linfa) ma anche di insetti, il più delle volte xilofagi. Apprezza anche uova e nidiacei.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Dendrocopos minor

Nome volgare: Picchio rosso minore

Biologia: Lungo 14 centimetri di peso medio 20 grammi, ha la taglia di un passero. Il maschio ha la calotta rossa, la femmina biancastra. Il maschio e la femmina scavano un buco in un ramo laterale di un albero. L’entrata ha una entrata di diametro di 4 centimetri e sbocca in un cunicolo inclinato verso il basso che porta ad una camera circolare di 7 centimetri di larghezza e di 22,5 di altezza. La femmina vi depone,tra la metà di aprile e l’inizio di luglio 4-6 uova bianche lucide che la coppia cova. I pulcini nidicoli sono nudi alla nascita e abbandonano il nido dopo una ventina di giorni e si riproducono ad 1 anno.

Distribuzione: Praticamente sedentario, si sposta d’inverno spesso in compagnia di cince e picchi muratori, percorrendo distanze comunque minime.

Habitat: Frequenta i boschi fitti di alberi a foglie caduche e di cespugli, gli orti abbandonati, i parchi.

Alimentazione: Insettivoro, si nutre di insetti dei boschi e delle loro larve (coleotteri, lepidotteri, ditteri).

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Hirundo rustica

Nome volgare: Rondine

Biologia: Ha una lunghezza non superiore a 10 centimetri ed un peso medio di 20 grammi. I maschi si distinguono per la maggiore lunghezza della biforcazione caudale. Il canto del maschio è un cinguettio acuto e rapido. La coppia costruisce una coppa poco profonda, che è posata contro una putrella, una trave, un cornicione, un ponte. Il nido è costruito di pallottole di fango,fibre, detriti vegetali, crine e piume, il tutto impastato con la saliva per assicurare la solidità. La femmina depone da metà aprile all’inizio di settembre, 4-6 uova rosate e picchiettate di bruno-rossiccio. Vengono poi covate dalla femmina, assistita a volte dal maschio. I pulcini nidicoli restano nel nido 17-24 giorni e continuano ad essere nutriti dagli adulti dopo l’involo. Cominciano a riprodursi dopo un anno.

Distribuzione: è presente nell’Europa intera da fine marzo ad ottobre. In autunno si dirige verso l’Africa occidentale se è originaria della Francia e dei paesi vicini, verso l’Africa del Sud se vengono dalla Gran Bretagna.

Habitat: Frequenta zone aperte alberate, paludose, ma fa il nido nei villaggi, all’interno di un edificio.

Alimentazione: Insettivora, dà la caccia a ditteri, imenotteri, lepidotteri, con volo ondeggiante sopra la vegetazione e sopra l’acqua, spesso a bassa quota (in funzione della velocità del vento).

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Motacilla alba

Nome volgare: Ballerina bianca

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Cinclus cinclus

Nome volgare: Merlo acquaiolo

Biologia: E’ lungo 18 centimetri con un peso medio di 60 grammi. Ha un corpo tozzo, coda corta, aspetto bicolore e svolge attività acquatica. Si insedia sempre in prossimità dell’acqua, dentro una cavità, sotto un ponte, dietro una cascata, a volte lungo un tronco. La coppia costruisce un nido di muschio, globoso e resistente, su una base di ramoscelli, tappezzata di foglie secche. La femmina vi depone tra metà marzo e metà agosto 4-6 uova bianche, opache che cova per 14-18 giorni (2 o 3 covate all’anno). I pulcini nidicoli hanno sulla testa e sul dorso dei ciuffi sparsi di piumino grigio scuro; lasciano il nido dopo 19-25 giorni, sapendo già tuffarsi e nuotare prima di volare. Si disperdono lungo il corso d’acqua dopo 4 o 5 settimane. L’età della prima riproduzione è ad un anno.

Distribuzione: Generalmente sedentario, gli uccelli di pianura son i più casalinghi, mentre quelli di montagna possono migrare per brevi distanze, soprattutto i giovani.

Habitat: Frequenta le rive dei fiumi e dei torrenti che hanno acque chiare, ossigenate e non inquinate.

Alimentazione: In gran parte insettivoro, si nutre di specie acquatiche (friganee, effimere, tricotteri); aggiunge crostacei (gammari), vermi e piccoli pesci. Le prede le cattura soprattutto sott’acqua, camminando sul fondo del letto dei fiumi e dei torrenti.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Troglodytes troglodytes

Nome volgare: Scricciolo

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Erithacus rubecula

Nome volgare: Pettirosso

Biologia: E’ lungo 14 centimetri con un peso medio di 20 grammi circa. Ha un aspetto rotondetto e alto sulle zampe, petto aranciato, becco sottile. I giovani sono diversi dagli adulti, hanno il dorso macchiettato di rosso e bruno-nero, il ventre striato di bruno, senza il pettorale colorato. Fa il nido in un cespuglio ma anche nel buco di un muro, al suolo e in luoghi insoliti (scatole di conserve tra i rifiuti, carcasse di automobili). Il nido è una coppa voluminosa di erba, foglie morte, muschio, che la femmina costruisce e imbottisce con crine, a volte con piume e lana. Vi depone, tra marzo e metà giugno, 4-6 uova bianche picchiettate di giallo o rosso che cova per 12-15 giorni (2-3 volte all’anno). I pulcini sono nidicoli, coperti da un piumino grigio, lungo e spesso sulla testa e il dorso. Abbandonano il nido dopo 2 settimane e l’età riproduttiva comincia dopo un anno.

Distribuzione: Migratore parziale, il pettirosso delle città dell’Europa occidentale si sposta meno dei suoi congeneri del Nord. Alcuni individui vanno fino nella penisola iberica e abbastanza regolarmente anche nell’Africa del Nord.

Habitat: Frequenta i giardini ombrosi con vegetazione bassa.

Alimentazione: Soprattutto insettivoro, mangia anche ragni e, in autunno e inverno, molluschi e bacche. Ricerca il cibo sul suolo, tra le foglie morte. Confidente, segue volentieri il giardiniere o il contadino che vanga per frugare nelle zolle rivoltate.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione


Nome scientifico: Phoenicurus ochruros

Nome volgare: Codirosso spazzacamino

Biologia: Lungo 14 centimetri con un peso medio 17 grammi. Ha un colore fuligginoso con la coda rossa continuamente in agitazione. Il maschio è più scuro e più contrastato della femmina. Fa il nido nelle cavità dei muri, a volte al suolo sotto una pietra. La femmina costruisce una coppa voluminosa di erba secca, steli, muschio e lana, con l’interno imbottito d crine e piume. Da metà aprile a metà agosto depone 4-6 uova bianche che cova con 12-16 giorni da sola (2-3 covale all’anno). I pulcini nidicoli hanno la testa e il dorso coperti di un piumino grigio scuro, lungo e fitto. Abbandonano il nido dopo 12-19 giorni, prima di saper volare. La prima riproduzione avviene ad un anno.

Distribuzione: Migratore parziale, abbandona il Nord-Europa e raggiunge le regioni meridionali o atlantiche.

Habitat: Originariamente abitante degli ambienti rocciosi, è oggi commensale dell’uomo in molti ambienti urbani.

Alimentazione: Soprattutto insettivoro, in autunno e inverno si ciba anche di ragni e bacche. Cattura le sue prede al suolo e in volo.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Phoenicurus phoenicurus

Nome volgare: Codirosso

Biologia: E’ lungo 14 centimetri ed ha un peso medio di 15 grammi. Ha piumaggio colorato, coda tremolante, lunghe zampe. Per riprodursi ricerca le cavità naturali (alberi, rocce, vecchi nidi di rondine) o artificiali (muri, nidi artificiali). Prepara una depressione nel suolo, a volte tra le radici, e la femmina confeziona una coppa di erbe secche, muschio, radici, che imbottisce di piume fiocchi di lana, crine. Vi depone, tra fine aprile e metà luglio, 6-7 uova brillanti, blu-turchese che cova per 11-14 giorni. I pulcini nidicoli hanno la testa e il dorso coperti da un lungo piumino grigio scuro. Abbandonano il nido dopo 14-20 giorni, e l’età della prima riproduzione arriva a 1 anno.

Distribuzione: Migratore notturno trans-sahariano, arriva in Europa alla metà di marzo e torna in Africa in ottobre.

Habitat: Frequenta gli ambienti alberati con alberi caducifolii, raramente i boschi di conifere. Ama i margini delle foreste, i frutteti, i parchi.

Alimentazione: Insettivoro, consuma soprattutto lepidotteri, ditteri e coleotteri. Arricchisce la sua dieta con vermi, molluschi, artropodi e bacche.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Turdus merula

Nome volgare: Merlo

Biologia: Lungo 24 centimetri e del peso di 100 grammi, il merlo ha un aspetto uniformemente scuro con un becco giallo e una lunga coda. Tende a nidificare sulle biforcazioni degli alberi o nei cespugli,solitamente tra 1 e 3 metri di altezza. La femmina costruisce una coppa con fili d’erba secca, ramoscelli, foglie, radici, muschio, e lo consolida con del fango. Tra fine febbraio e metà agosto vi depone 3-6 uova verde-bluastro, macchiate di bruno-rossiccio che cova per 13-15 giorni (2-3 covate all’anno). I pulcini nidicoli hanno sulla testa e il dorso dei ciuffi sparsi di piumino grigio-rossiccio, la gola internamente gialla e le commessure giallastre. Lasciano il nido dopo 12-14 giorni, prima di saper volare. Cominciano a riprodursi a 1 anno.

Distribuzione: Nei centri urbani è sedentario, i merli in campagna migrano invece verso Sud, a volte fino in Africa del Nord.

Habitat: Nei centri urbani frequenta spazi verdi dove può trovare un riparo nella vegetazione.

Alimentazione: Eclettico, cattura vermi, molluschi. Vi aggiunge frutti in autunno e non disdegna rifiuti alimentari.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Turdus philomelos

Nome volgare: Tordo bottaccio

Biologia: E’ lungo 22 centimetri ed ha un peso medio di 75 grammi. È caratterizzato dal verso, dalla taglia piaccola, dalle chiazze sul petto allungate. Si insedia in un arbusto o in un cespuglio tra 1,20 e 1,30 metri da terra, in luogo quasi sempre ben celato e ombroso. La femmina confeziona una coppa ben rifinita da erbe, ramoscelli, radici, muschi, foglie morte e licheni. L’interno è tappezzato di fango e pezzetti di legno marcescente. Tra metà maggio e metà luglio vi depone 3-5 uova color turchese, punteggiate di nero a intervalli di 24 ore, che poi cova per 11-15 giorni (2-3 volte all’anno). I pulcini nidicoli hanno un lungo piumino rossicio, la gola gialla all’interno e le commessure giallo pallido. Abbandonano il nido dopo 12-16 giorni ma sono atti al volo solo dopo il 20° giorno. Possono riprodursi a 1 anno.

Distribuzione: Migratore parziale; gli individui del Nord e dell’Est d’Europa svenano nell’Ovest del continente e a volte attraversano il Mediterraneo.

Habitat: Frequenta il sottobosco fitto delle foreste di conifere e di caducifolie, ma anche le zone alberate dei parchi urbani.

Alimentazione: Si nutre principalmente di invertebrati (molluschi, insetti, ragni) e in autunno di bacche, in inverno di vischio; localmente apprezza anche l’uva.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:
Nome scientifico: Turdus viscivorus

Nome volgare: Tordela

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:
Nome scientifico: Cettia cetti

Nome volgare: Usignolo di fiume

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Acrocephalus scirpaceus

Nome volgare: Cannaiola

Biologia: è lunga 13 centimetri e di peso medio di 14 grammi. Silvia acquatica molto timida. Pone il nido sul bordo dei canneti, vicino alla riva e spesso vicino ai cespugli (specialmente salici). La femmina confeziona una coppa di radicine, spighe di cannucce, fili di ragnatela, bozzoli di ragno, che fissa a più steli dicanne (2-4). Tra metà maggio e luglio vi depone 3-5 uova verdastro chiaro marmorizzate, macchiettate d grigio e verde-oliva. I due genitori le covano per 11-13 giorni (2 volte all’anno). I pulcini nidicoli sono nudi alla nascita; la gola è internamente giallo-arancio con due punti sulla lingua, e le commessure del becco sono giallo chiaro. Lasciano il nido tra il9° e il 14° giorno, e si riproducono dopo 1 anno.

Distribuzione: Migratrice di lungo corso, parte dall’Europa in agosto-settembre (a volte in ottobre) per raggiungere i tropici. Ritorna alle nostre altitudini in aprile-maggio.

Habitat: Frequenta i canneti in riva ai fiumi, agli stagni e ai laghi, raramente le paludi alberate e la vegetazione lontana dell’acqua.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di insetti e ragni, ma anche, inminor quantità di piccoli molluschi (limnee) e in qualche occasione di bacche.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:
Nome scientifico: Sylvia melanocephala

Nome volgare: Occhiocotto

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione:

Nome scientifico: Sylvia atricapilla

Nome volgare: Capinera

Biologia: Lunga 14 centimetri e del peso di 20 grammi. Si riconosce per la calotta nera, l’assenza di timoniere esterne bianche alla coda, e il verso. Si insedia in un cespuglio, su un ramo o tra i polloni che crescono intorno a un vecchio albero, tra 0,50 e 3 metri di altezza. La coppia costruisce la coppa di erbe secche, radici e muschio, di cui consolida gli attacchi con materiali resistenti. La femmina vi depone, tra aprile e luglio, 4-6 uova biancastre macchiettate di marrone che i due adulti covano per 12-14 giorni dalla deposizone del secondo, o del terzo (1-2 volte all’anno). I pulcini nidicoli sono nudi alla nascita, e hanno la gola internamente rosa, due punti scuri sulla linguae le commessure del becco biancastre. Lasciano il nido tra il 9° e il14° giorno, e si riproducono a 1 anno.

Distribuzione: E’ un migratore parziale, ma resta in genre attorno al bacino mediterraneo; solo alcune popolazioni svernano più a Sud, in regioni del Sahel o equatoriali.

Habitat: Frequenta tutti i tipi di foresta, di conifere come di caducifolie, ma è presente anche negli ambienti alberati aperti e nei parchi urbani.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di insetti (lepidotteri, coleotteri, ditteri) ai quali aggiunge ragni, lombrichi, piccoli molluschi. In autunno e in inverno si nutre anche di bacche (vischio, lampone, edera).

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Phylloscopus collibita

Nome volgare: Luì piccolo

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Aegithalos caudatus

Nome volgare: Codibugnolo

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Parus ater

Nome volgare: Cincia mora

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Parus caeruleus

Nome volgare: Cinciarella

Biologia: E’lunga 12 centimetri e pesa mediamente 11 grammi. Ha aspetto bluastro e voce caratteristica. Si insedia in cavità di muri e costruisce una coppa di erba, muschio, folgie morte e ragnatele, imbottita di crine e piume. Tra fine marzo e metà luglio depone 7-13 uova bianche con macchie rossicce che cova per 12-16 giorni (2 covate all’anno). I pulcini nidicoli sono coperti sulla testa e le spalle da un piumino corto bianco-grigiastro. Abbandonano il nido dopo 12-14 giorni e si riproducono per la prima volta ad 1 ano.

Distribuzione: Migratrici parziali,le cinciarelle del Nord e dell’Est d’Europa migrano verso Sud e Ovest, fino in Spagna. Gli uccelli dei centri urbani si spostano d’inverno verso la periferia e a volte in campagna.

Habitat: La cinciarella frequenta le zone alberate ricche di piante frondose.

Alimentazione: Insettivora, divora sia insetti (lepidotteri, ditteri, ortotteri), che le loro larve.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Parus major

Nome volgare: Cinciallegra

Biologia: E’ una cincia di grossa taglia della lunghezza di 13 centimetri e del peso di 18 grammi. Ha calotta scura e una banda mediana sul petto. Si insedia in una cavità di albero o di muro, nella fessura di un tetto (sopra i 6 metri di altezza), in vecchi nidi di altri uccelli o di scoiattoli. La femmina confeziona una coppa di radici, muschio, erba e licheni cui aggiunge piumino e ragnatele. L’interno è imbottito di crine, piumino e peli. Vi depone, tra fine marzo e i primi giorni di giugno, 8-13 uova bianche macchiate d bruno-rossiccio, che cova da sola per 12-14 giorni. I pulcini sono nidicoli coperti di un fitto piumino grigio, ma rado sul dorso. Lasciano il nido dopo 16-22 giorni, ma divengono emancipati dopo 2-4 settimane e si riproducono dopo un anno.

Distribuzione: Migratrice parziale, è più stazionaria della cinciarella.

Habitat: Frequenta le zone alberate preferendo gli alberi ricchi di fronde.

Alimentazione: E’meno insettivora della cinciarella, e d’inverno si nutre disemi e bacche.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Sitta europaea

Nome volgare: Picchio muratore

Biologia: E’ lungo 14 centimetri e pesa mediamente 22 grammi. Si caratterizza per l’aspetto tozzo e colorato. È il solo uccello capace a scendere lungo un tronco a testa in giù. Si insedia nel buco di un albero o di un muro, o ancor meglio nella cavità abbandonata da un picchio, e ne restringe l’imboccatura con della terra impastata, molto resistente. La femmina si occupa per la più gran parte di costruire la coppa,che è composta di frammenti di corteccia e di foglie morte, e vi depone, tra aprile e l’inizio di giugno, 6-9 uova bianche macchiettate di bruno-rossiccio. Vengono covate per 14-18 giorni dalla femmina. I pulcini nidicoli hanno un lungo piumino grigio scuro e rado. Lasciano il nido dopo 23-25 giorni e possono riprodursi a 1 anno.

Distribuzione: Soprattutto sedentario, d’inverno compie escursioni in compagnia di cince, regoli e picchi.

Habitat: Frequenta i luoghi alberati con alberi a foglie caduche dalle cortecce piene di rughe, specialmente querce.

Alimentazione: Insettivoro per una parte dell’anno, si ciba soprattutto di insetti xilofagi, ma alla fine dell’estate consuma anche frutti come le nocciole, che inserisce nella fessura di una corteccia e apre a colpi di becco.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Certhia brachydactyla

Nome volgare: Rampichino

Biologia: Lunghezza 12 centimetri, peso medio 8 grammi. Ha un piumaggio color corteccia dialbero, becco fine arcuato, e l’abitudine di arrampicarsi a balzi lungo i tronchi. Si insedia in cavità o fenditure di vecchi tronchi, tra 2 e 5 metri di altezza, specialmente di querce, e negli interstizi delle cataste di legna. La femmina accumula ramoscelli , erba secca, foglie morte e muschio, e guarnisce il tutto con crine, pelo e piume. Vi deposita poi, tra metà aprile e giugno, 6-8 uova bianche macchiettate di bruno-rossiccio che cova poi per 15 giorni (2 volte all’anno). I pulcini nidicoli sono coperti di un piumino lungo e fitto, nerastro; lasciano il nido a 16 giorni circa e possono riprodursi a 1 anno.

Distribuzione: In linea di principio è una specie sedentaria, prende parte alle ronde invernali di cince, regoli e picchi.

Habitat: Questo piccolo passeraceo frequenta tutti gli ambienti alberati, dalle foreste di montagna alle pinete mediterranee, ai parchi e ai giardini urbani.

Alimentazione: Si nutre soprattutto di insetti xilofagi (lepidotteri, coleotteri), di ragni e miriapodi.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Pica pica

Nome volgare: Gazza

Biologia: Lunghezza di 45 centimetri, peso medio 220 grammi. È un uccello bicolore dalla lunga coda spesso in agitazione. Fa il nido sugli alberi spesso vicino alle case. La coppia costruisce un nido voluminoso (o restaura quello dell’anno precedente) fatto di ramoscelli e guarnito d radici, fibre vegetali e fango, che è sormontato da una cupola di rami secchi. Tra marzo e metà giugno la femmina depone 5-8 uova verdastre macchiate di bruno che poi cova da sola per 17-18 giorni. I pulcini nidicoli nascono nudi. Lasciano il nido dopo 22-28 giorni e si riproducono l’anno successivo.

Distribuzione: E’ in linea di massima sedentaria; i giovani si spostano per brevi distanze comunque inferiori a 100 chilometri.

Habitat: Nei centri urbani frequentano parchi, piazze e superfici erbose.

Alimentazione: Si nutre di alimenti di origine animale (60%) e vegetale (40%). Insettivora in primavera e in estate, cerca soprattutto prede dai colori vivaci e metallici (coleotteri, lepidotteri) e vi aggiunge lumache, chiocciole, ragni e ogni tanto delle uova e dei pulcini.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Corvus corone cornix

Nome volgare: Cornacchia grigia

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce: nullo o basso.

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Passer italiae

Nome volgare: Passera d’Italia

Biologia:

Distribuzione:

Habitat:

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Fringilla coelebs

Nome volgare: Fringuello

Biologia: E’ lungo 15 centimetri e pesa mediamente 23 grammi. Si caratterizza per la voce in volo, le barre alari e il timoniere esterne bianche. Pone il suo nido contro un tronco, sulla biforcazione di un albero o in un arbusto, da 3 a 12 metri di altezza. La femmina costruisce una coppa profonda e ben rifinita di muschio, erba, radici, piume, e di licheni all’esterno. Vi depone, tra metà marzo e metà luglio, 4-6 uova blu-verde chiaro, macchiate di bruno-porporino, che cova per 11-13 giorni (1-2 covate all’anno). I pulcini nidicoli sono coperti di un piumino lungo e fitto, grigio pallido. Abbandonano il nido tra il 12° e il 15° giorno e si emancipano dopo 2-3 settimane. Si riproducono a 1 anno.

Distribuzione: Migratore parziale, le popolazioni dell’Est e del Nord d’Europa svernano nell’Ovest e nel Sud del continente, a volte anche nel Nord Africa.

Habitat: Frequenta gli ambienti alberati di pianura e di montagna, ma anche gli spazi urbani con vegetazione.

Alimentazione: Consuma soprattutto vegetali (semi oleosi, semi di alberi) ma in primavera divora anche insetti (afidi, coleotteri, farfalle).

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Serinus serinus

Nome volgare: Verzellino

Biologia: E’ lungo 11 centimetri e pesa mediamente 12 grammi. È un piccolo fringillide di colore giallo, dal becco piccolo e arrotondato. Per riprodursi occupa un cespuglio o la ramificazione di un albero da frutto tra 1,5 e 7 metri di altezza. La femmina costruisce una coppa compatta di steli, radici, muschio e licheni, che completa con crine, piume e lanugine vegetale; il tutto viene rinforzato con ragnatele. Vi depone,da aprile a metà agosto, 3-5 uova biancastre o bluastre, striate di bruno-rossiccio o porpora che poi cova per circa 13 giorni. I pulcini nidicoli sono coperti di un piumino lungo e rado, grigio pallido. Lasciano il nido verso il 14° giorno, ben prima di saper volare. L’età riproduttiva comincia ad un anno.

Distribuzione: Migratore parziale, si sposta su distanze medie, fino all’Africa del Nord.

Habitat: Frequenta gli ambienti alberati semiaperti, la macchia e la gariga, i boschi radi di caducifolie e conifere, le periferie urbane.

Alimentazione:

Consistenza delle popolazioni:

Minacce: nullo o basso.

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Carduelis chloris

Nome volgare: Verdone

Biologia: E’ lungo 12 centimetri e pesa mediamente 23 grammi. Ha l’aspetto di un grosso passero verde, con la gola gialla. Si insedia su un albero o in un cespuglio spinoso tra 1,5 e 4 metri, spesso su una biforcazione o contro un tronco. La femmina costruisce una coppa voluminosa di erba, steli, msuchio e radici, che imbottisce di fibre vegetali, crine e piume. Vi depone, tra aprile e agosto, 4-6 uova bianco sporco e blu-verde pallido, punteggiate o striate di roso-bruno e macchiettate di bruno-rossiccio o malva, che cova per 12-14 giorni (2-3 volte all’anno). I pulcini nidificoli sono coperti di un lungo piumino bianco-grigio molto fitto. Lasciano il nido tra il 13° e il 16° giorno e si riproducono a 1 anno.

Distribuzione: Migratore parziale; gli individui del Nord e dell’Est d’Europa svernano all’Ovest e nel Sud del continente, ma in parte proseguono per il Nord Africa.

Habitat: Frequenta gli ambienti boschivi di tutti i generi e, nelle agglomerazioni urbane, parchi, giardini, cimiteri, viali alberati.

Alimentazione: Consuma soprattutto vegetali, preferendo i semi delle crocifere, le samare del tiglio e dell’olmo, i giovani germogli verdi, e la vinaccia dell’uva e mele. In primavera-estate cattura insetti per nutrire i suoi piccoli.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione
Nome scientifico: Carduelis carduelis

Nome volgare: Cardellino

Biologia: E’ lungo 12 centimetri e pesa mediamente 16 grammi. Ha un aspetto variopinto, nel quale sono particolarmente evidenti la maschera facciale rossa e le barre alle ali. Sistema il suo nido in un albero o un arbusto alto, dal fogliame non troppo fitto. La femmina costruisce una coppa piccola, chiara, di aspetto cotonoso, compatta, composta di radici, muschio, licheni, erba, lana e piumino. Essa vi depone, tra metà aprile e settembre, 4-6 uova bianco-blu punteggiate di bruno-rosso che cova per 12-14 giorni (2 volte all’anno). I pulcini nidicoli sono coperti di un lungo piumino spesso, grigio scuro. Lasciano il nido dopo 12-15 giorni ma rimangono dipendenti dagli adulti per una buona settimana ancora. La prima riproduzione avviene dopo un anno.

Distribuzione: E’ un migratore parziale e diurno; dalle isole britanniche e dal centro Europa i cardellini vanno a svernare al Sud e all’Ovest, e alcuni si spingono sino all’Africa settentrionale.

Habitat: Frequenta i terreni coltivati e incolti, molto soleggiati, i bordi delle foreste, i vigneti, i parchi.

Alimentazione: E’ soprattutto vegetariano e ha una predilezione per i semi dei cardi, della bardana, del tarassaco e di altre composite. In primavera si nutre anche di insetti, come ditteri e coleotteri.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC: nullo o basso.

Conservazione e Protezione

Nome scientifico: Miliaria calandra

Nome volgare: Strillozzo

Biologia: E’ lungo 18 centimetri e pesa mediamente 60 grammi il maschio e 47 grammi la femmina. È caratterizzato dalla taglia grande, dall’andatura da grosso passero. Fa il nido di preferenza al suolo tra le erbe o ai piedi di un cespuglio o un cardo (fino a 1 metro). La femmina prepara una base voluminosa e rozza di steli e foglie secche che guarnisce con radicine, steli sottili, spighe di graminacee, fili di lana e crine. Vi depone, tra maggio e luglio, 3-5 uova bluastre o brunastre con macchie grigio-violacee e linee brune irregolari che cova, dopo aver deposto il penultimo, per 12-14 giorni (2-3 volte all’anno). I pulcini nidicoli sono coperti di un piumino rossiccio, lungo e abbondante. Possono riprodursi a 1 anno.

Distribuzione: I movimenti migratori non sono molto conosciuti, si sono constatate sparizioni improvvise da molte regioni d’Europa tra ottobre e marzo.

Habitat: Questo zigolo frequenta i terreni erbosi aperti, umidi e con posatori sparsi: paludi, praterie, pascoli interrotti da fossati e cespugli, dune, garighe.

Alimentazione: Soprattutto vegetariano, si nutre di semi (graminacee), di bacche, germogli, di foglioline, d’estate cattura insetti (coleotteri, ortotteri, bruchi), ragni molluschi e vermi.

Consistenza delle popolazioni:

Minacce:

Livello di minaccia nel SIC:

Conservazione e Protezione

Anfibi e Rettili elencati nell’allegato 1 della Direttiva 92/43/CEE

Nome scientifico: Triturus carnifex (Laurenti, 1768) – Amphibia, Caudata, Salamandridae.

Nome volgare: Tritone crestato italiano

Biologia: Tritone di grossa taglia, precedentemente ritenuto una sottospecie di T. cristatus e poi elevato a rango specifico negli anni ’80 e ‘90 rispettivamente in base a criteri biochimici e morfologici. La specie si accoppia e riproduce in acqua, tipicamente in primavera.
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