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L'ombra degli antichi il rapporto (contraddittorio) con il Classico in epoca moderna


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L'ombra degli antichi

il rapporto (contraddittorio) con il Classico in epoca moderna






Salone del Refettorio

Museo Diocesano, via Gasparo da Salò 13 - Brescia


giovedì 6 settembre 2012 ore 21

Valerio Guazzoni

Moretto: la scelta del naturale e il dialogo con i modelli del classicismo rinascimentale


giovedì 13 settembre 2012 ore 21

Stella Rudolph

Tra classico e barocco. Carlo Maratti e l'arte del Seicento a Roma
giovedì 20 settembre 2012 ore 21

Liliana Barroero

Le arti e i lumi: l'Illuminismo e le arti figurative
giovedì 27 settembre 2012 ore 21

Barbara Cinelli

Il giro di boa: l'anima dell'Ottocento
Valerio Guazzoni
Storico dell’arte, si è occupato di pittura dal Cinquecento all’Ottocento in area lombarda con particolare riguardo ai territori di Brescia, Cremona e Bergamo. Ha partecipato al comitato di alcune mostre (fra cui: Moretto da Brescia, Brescia, 1987; Il Seicento a Bergamo, Bergamo, 1988; Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Cremona, 1994; Vincenzo Campi: scene del quotidiano, Cremona, 2000; ecc.) e dal 1983 al 2002 ha curato una collana di monografie dedicate alla storia e all’arte del territorio cremonese, di cui sono apparsi sette volumi. Nel 2006 ha redatto il saggio storico-artistico per il volume sull’età degli Asburgo di Spagna nella Storia di Cremona.
Stella Rudolph
Anglo-americana, risiede a Firenze da oltre 45 anni. Progfessoressa e storica dell'arte è specializzata nella pittura e scultura, soprattutto romana, dal Seicento al primo Ottocento. La sua produzione annovera lavori consistenti dedicati alla pittura di Carlo Maratti del quale è considerata la maggiore esperta mondiale. Tra le sue pubblicazioni si ricordano La prima opera pubblicam del Maratti (1977), Carlo Maratti figurista per pittori di nature morte (1979), Giuseppe Tambroni e lo stato delle belle arti in Roma nel 1814 (1982), La pittura del Settecento a Roma, Niccolò Maria Pallavicini. L'ascesa al tempio della virtù attraverso il mecenatismo (1995). Ha collaborato anche a diverse mostre ed esposizioni tra le quali si ricordano, recentemente, L'idea del bello e Pompeo Batoni. 1708-1787. L'Europa delle Corti e il Grand Tour.

Liliana Barroero


Dal 2008 è titolare della cattedra di Storia della Critica d'Arte presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma Tre. Le sue ricerche, prevalentemente sulla cultura figurativa dell'Italia Centrale dei secoli XVII-XIX hanno dato origine a pubblicazioni dedicate sia a temi di carattere generale, sia a singoli artisti tra i quali si ricordano Nicolas Poussin, Orazio Gentileschi, Caravaggio (discussione circa l’iconografia del cosiddetto “San Giovannino” della Pinacoteca Capitolina), Claude Michallon, Marco Benefial, Pompeo Batoni. In altri studi sull'ambiente romano ha considerato le imprese decorative promosse da Sisto V, la chiesa di Santa Maria dell'Orto, le basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, le distrutte chiese dei Fori Imperiali.

Ha collaborato a numerose mostre tra le quali Cesare Mariani (Roma 1977), Museo perché-museo come (Roma 1978), Arte in Valnerina e nello Spoletino (Spoleto 1983), Torquato Tasso (Ferrara 1985), Classicismo e Natura. La lezione di Domenichino (Roma 1996), Domenico Corvi (Viterbo 1998-99), Pinturas del Rococò 1690-1840 (Barcellona-Madrid 1998), La collection Lemme (Parigi-Milano-Roma 1998, della quale ha scritto anche il saggio introduttivo), Aequa potestas. Le Arti in gara a Roma nel Settecento (Roma 2000) ed inoltre, sia come autore che come membro del comitato scientifico, a Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria (Spoleto 1989), Pietro da Cortona (Roma 1997), L’Idea del Bello (Roma 28 marzo-28 giugno 2000); Art in Rome in The Eighteenth Century (Philadelphia 16 marzo-25 maggio e Houston 25 giugno-17 settembre 2000), Il Neoclassicismo in Italia. Da Tiepolo a Canova (Milano 1 marzo 2002-28 luglio 2002), Villa Borghese. I principi, le arti, la città dal Settecento all’Ottocento (Roma 5 dicembre 2003-21 marzo 2004); Da Giotto a Malevič. La reciproca meraviglia (Roma 2004-San Pietroburgo 2005) e, da ultimo, Roma e l’Antico (Roma 2010) e Palazzo Farnèse Dalle collezioni rinascimentali ad Accademia di Francia (Roma 2010). È stata commissario, con Sandra Pinto e Fernando Mazzocca, della mostra Maestà di Roma. Da Napoleone all’Unità d’Italia, che ha avuto luogo dal 5 marzo al 30 giugno 2003 (Scuderie del Quirinale, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Accademia di Francia). Ha coordinato, con Fernando Mazzocca, Edgar Peters Bowron, Hugh Honour e Peter Kerber, la mostra Pompeo Batoni 1708-1787. L'Europa delle Corti e il Grand Tour (Lucca 6 dicembre 2008-29 marzo 2009) curando il relativo catalogo (con F. Mazzocca); nel marzo 2009 ha organizzato il convegno internazionale Intorno a Batoni (Roma, Palazzo delle Esposizioni).


Barbara Cinelli
Allieva di Paola Barocchi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, è professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tre.

Ha partecipato ad alcune esposizioni sull’Ottocento ed ha collaborato con il Museo Civico di Riva del Garda per la risistemazione della sezione ottocentesca delle collezioni.



La sua attività di ricerca si è indirizzata verso la storiografia del contemporaneo, con particolare riferimento alla storia delle riviste e delle istituzioni, al mercato e al collezionismo e al rapporto tra la tradizione della Storia dell’arte e i linguaggi contemporanei.
All’incidenza della storiografia nella cultura dell’Ottocento sono stati dedicato due contributi specifici: Giovanni degli Alessandri e il progetto di un museo di antica arte italiana nel Camposanto di Pisa, in “I marmi di Lasinio”, catalogo della mostra, Pisa 1993; e William Young Ottley: un caso anomalo nella riscoperta dei Primitivi, in “Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa“, serie IV, Quaderni 1-2, Pisa 1996.
Gli studi su Maccari e “Il Selvaggio” si trovano riuniti in due recenti cataloghi: Mino Maccari e l’avventura del Selvaggio, Colle Val d’Elsa 1998; e I Selvaggi in Lucchesia, Barga 2000.

Si è occupata dei rapporti tra Ottocento francese e Ottocento italiano (Giuseppe De Nittis, paysagiste de la rue parisienne, in “Giuseppe De Nittis e la pittura della vita moderna”, Torino 2002; Emile Zola e Diego Martelli: due personalità a confronto con l’avanguardia dell’impressionismo, Atti del Convegno su Diego Martelli, Montecatini 1996), anche in ambito storiografico (I Macchiaioli di Lionello Venturi, in “Arte in Piemonte”, Torino 2000).


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