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La Rivoluzione Francese


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La Rivoluzione Francese

La Rivoluzione Francese

La Rivoluzione Francese (La Révolution Française) è una miniserie televisiva kolossal del 1989 diretta da Robert Enrico e Richard T. Heffron, realizzata in occasione del bicentenario della Rivoluzione Francese.

Rivoluzione Francese

È divisa in due parti, Les Années Lumière diretta da Enrico, Les Années Terribles diretta da Heffron.
In Italia è stata trasmessa in quattro episodi, La Bastiglia, La Costituzione, I processi, Il Terrore.
Ampi spezzoni tratti dallo sceneggiato sono inclusi nello speciale di Superquark di Piero Angela "Luigi XVI: l'ultimo giorno".




Cause della Rivoluzione Francese

Vigilia della rivoluzione

Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in:

nobiltà,che aveva il monopolio delle cariche pubbliche e numerosi privilegi economici e fiscali

•Il clero

•Il terzo stato composto da borghesi, commercianti ed artigiani, proletariato urbano e contadini, che era lo strato più numeroso e vario della popolazione.

Cause Della Rivoluzione Francese

Dopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).

Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.

Gli Stati Generali erano un'assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti).



Maximilien de Robespierre



Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre detto l'Incorruttibile (Arras, 6 maggio 1758 – Parigi, 28 luglio 1794) è stato un politico, avvocato e rivoluzionario francese, probabilmente il più noto e tra i più controversi protagonisti della Rivoluzione Francese e del Regime del Terrore. Gli storici e i contemporanei si sono divisi tra chi lo considerava e lo considera un estremista, un demagogo e un dittatore che causò le numerose esecuzioni di coloro che erano considerati nemici della Rivoluzione, e chi lo ritiene un idealista, cresciuto nelle idee dell'Illuminismo, in particolare quelle di Jean-Jacques Rousseau, devoto alla causa rivoluzionaria della Repubblica fino al sacrificio della stessa vita.

In quest'ottica, le leggi speciali del Terrore, tra l'altro non proposte da lui, ma votate dall'intero Comitato di Salute Pubblica, vengono viste come una misura necessaria a causa della guerra civile ed esterna a cui era sottoposta la Francia, rimproverando invece gli eccessi ai suoi più accesi seguaci e rivali, più che a Robespierre in persona, e collocando la sua politica all'interno di un'emergenza rivoluzionaria che richiedeva anche atti estremi per salvare la nuova Repubblica e la sua fragilissima democrazia. Questa visione più positiva, rispetto a quella degli storici anti-rivoluzionari, che lo vede come custode della Repubblica contro gli intrighi dei realisti, nonché un sincero protettore dei poveri, è stata messa in luce e divulgata in maniera organica da Albert Mathiez nei primi decenni del XX secolo, che ha negato il paragone con Oliver Cromwell, il dittatore inglese anti-monarchico del XVII secolo: lo storico francese indica invece in Robespierre uno dei padri della democrazia rappresentativa a suffragio universale, con intenti più sociali rispetto alla democrazia liberale di stampo statunitense.


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