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In nome del Popolo italiano La prima Corte di Assise di Firenze


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CORTE DI ASSISE DI FIRENZE

Sezione I

In nome del Popolo italiano


La prima Corte di Assise di Firenze


Composta dai Signori:


1. dott. Livio Genovese Presidente

2. dott. Francesco Gratteri Giudice estensore

3. Sig.ra Alessandra Marzi Giudice popolare

4. Sig. Manrico Gandini “ “

5. Sig. Giuseppe Iraso “ “

6. Sig. Alberto Agostini “ “

7. Sig. Enrico Maccanti “ “

8. Sig. Massimo Falciani “ “


in data 21.1.2000 ha pronunciato la seguente

SENTENZA

(n. 2/2000 - depositata il 20.4.2000)


nella causa n. 3309/93 RGNR mod. 21 DDA



n. 13/96 RG Assise + 1/97, 4/97, 2/99

contro



  1. GRAVIANO Giuseppe, nato 30/9/19862 a Palermo attualmente detenuto p.a.c. c/o C.R. Tolmezzo. Notificato O.C.C. 22/7/95 Scarcerato 23/7/1998




  1. RIINA Salvatore, nato 16.11.1930 Corleone (PA) attualmente detenuto p.a.c. c/o C.C. Ascoli Piceno. Notificato O.C.C. 13/7/1995 Scarcerato 14/1/1996




  1. BIZZONI Alfredo, nato 21/11/1951 Roma - libero. Notificato O.C.C. 11/5/1995 Scarcerato 23/12/1995
Libero – Presente




  1. MONTICCIOLO Giuseppe, nato San Giuseppe Jato 23.6.1969 attualmente detenuto p.a.c. c/o C.C. Pistoia. DETENUTO – Rinunciante a comparire

IMPUTATI



GRAVIANO GIUSEPPE (proc. n. 13/96) e
RIINA SALVATORE (proc. n. 1/97) secondo quanto di seguito specificato, unitamente a:
BAGARELLA Leoluca Biagio, BARRANCA Giuseppe, BENIGNO Salvatore, BRUSCA Giovanni, CALABRO’ Giovacchino, CANNELLA Cristofaro, CARRA Pietro, DI NATALE Emanuele, FERRO Giuseppe, FERRO Vincenzo, FRABETTI Aldo, GIACALONE Luigi, GIULIANO Francesco, GRAVIANO Benedetto, GRAVIANO Filippo, GRIGOLI Salvatore, LO NIGRO Cosimo, MANGANO Antonino, MESSINA DENARO Matteo, PIZZO Giorgio, PROVENZANO Bernardo, SCARANO Antonio, SPATUZZA Gaspare, TUTINO Vittorio, separatamente giudicati, di :
ROMA, Via Fauro, 14 maggio 1993
A) delitto di strage previsto e punito dagli artt. 422 co. 1, 110, 112, nr. 1 c.p., perché, in vario concorso tra loro e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate, operando nell’ambito della realizzazione di una strategia (e dunque in esecuzione di un medesimo disegno criminoso: art. 81 cpv c.p) -attuata per finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine costituzionale (art. 1 D.L. 15.12.1979 n. 625 conv. mod. L. n. 15/1980) nonché per agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra" (art. 7 D.L. 13.5.1991 n. 152 conv. mod. L. 12.7.1991 n. 203)- concretizzatasi negli attentati commessi: in Roma-via Fauro (14.5.1993), Firenze-via dei Georgofili (27.5.1993), Milano-via Palestro (27.7.1993), Roma-San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro (28.7.1993), e Formello (14.4.1994), strategia riferibile a “cosa nostra” - associazione di tipo mafioso della quale taluni erano capi, altri affiliati ed altri ancora ad essa contigui, e questi ultimi -”affiliati” e “contigui”- ponendosi a disposizione dei mandanti e degli organizzatori;
agendo in numero superiore a cinque, ed in particolare attivandosi:
- RIINA Salvatore, PROVENZANO Bernardo, BRUSCA Giovanni, BAGARELLA Leoluca Biagio, FERRO Giuseppe, quali mandanti nella qualità di soggetti (anche) ai quali risale la ideazione e la decisione di commettere tutti i fatti di strage oggetto della presente imputazione, e ciò in ragione anche della posizione di vertice assunta -e del conseguente ruolo decisionale esercitato- nell'ambito dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra";
- GRAVIANO Giuseppe, GRAVIANO Filippo e GRAVIANO Benedetto, altresì quali responsabilii, in ragione anche della loro collocazione al vertice del “mandamento di Brancaccio”, della organizzazione di tutti i fatti di strage oggetto della presente imputazione - organizzazione specificamente concretizzatasi nella gestione della fase operativa dei delitti, con particolare riguardo alla selezione degli esecutori ed in genere delle persone cui affidare la concreta realizzazione dei fatti;
- MESSINA DENARO Matteo, CANNELLA Cristofaro, GIACALONE Luigi, MANGANO Antonino, PIZZO Giorgio, LO NIGRO Cosimo, BARRANCA Giuseppe, CARRA Pietro, SCARANO Antonio, FRABETTI Aldo, DI NATALE Emanuele, attivandosi tutti fattivamente, prima dell’inizio ed anche nel corso della fase esecutiva, per la realizzazione dell’intero programma stragista sopra indicato

E ciò facevano, tutti, tra l’altro, assumendo le varie ed indispensabili iniziative per il trasporto degli esplosivi nei luoghi di esecuzione delle stragi, per gli spostamenti in tali luoghi, o in località ad essi prossime, delle persone incaricate della materiale esecuzione dei reati; nonché, ancora, per l’approntamento, nei medesimi luoghi, degli opportuni riferimenti e supporti logistici (alloggi di cui disporre clandestinamente; referenti personali; mezzi di trasporto, luoghi di deposito e di gestione degli esplosivi; procacciamento delle auto da utilizzare come “auto-bombe”) successivamente utilizzati per la commissione di tutti i delitti.

Delitti ai quali taluni fornivano ulteriore contributo intervenendo operativamente sui luoghi e nel momento di commissione delle stragi: per quella di via Fauro, tra gli altri, CANNELLA, LO NIGRO, BARRANCA e SCARANO.
- BENIGNO Salvatore, SPATUZZA Gaspare, GIULIANO Francesco, FERRO Vincenzo, GRIGOLI Salvatore, TUTINO Vittorio, attivandosi tutti fattivamente, prima dell’inizio ed anche nel corso della fase esecutiva, per la realizzazione dell’intero programma stragista; e ciò in particolare faceva, ciascuno di essi, mettendosi preliminarmente a disposizione, in ragione della propria collocazione rispetto a “cosa nostra”, di coloro cui sarebbero spettate le decisioni funzionali alla fase esecutiva, in tal modo concorrendo ad assicurare, ciascuno di essi e fin dall’inizio, l’esistenza e la disponibilità di un gruppo operativo in grado di dare esecuzione ai delitti.

Delitti ai quali taluni fornivano ulteriore contributo intervenendo operativamente sui luoghi e nel momento di commissione delle stragi: per quella di via Fauro, tra gli altri, BENIGNO, SPATUZZA e GIULIANO.


con le condotte sopra descritte, tutti costoro, in Roma il 14.5.1993, al fine di uccidere, compivano atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità.

Ed in particolare

- avendo individuato come obiettivo da colpire il giornalista Maurizio COSTANZO in ragione delle posizioni pubblicamente assunte a favore dell’azione dello Stato nei confronti della criminalità organizzata di stampo mafioso, ed agendo altresì per finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine costituzionale e per agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra", perseguendo lo specifico intendimento di imporre una strategia diretta a incidere sull’esercizio delle libertà fondamentali tra le quali il diritto previsto dall’art. 21 della Costituzione e quindi di affermare sul territorio nazionale l’autorità di “cosa nostra” in contrapposizione a quella dei poteri dello Stato legittimamente costituiti-;


facevano esplodere un ingente quantitativo di esplosivo (costituito da una miscela di tritolo, T4, pentrite e nitroglicerina, opportunamente collocato all'interno della FIAT Uno di cui al capo D, parcheggiata in via Ruggero Fauro, strada che il Maurizio COSTANZO avrebbe dovuto obbligatoriamente percorrere all’uscita dal Teatro Parioli, al termine dello spettacolo televisivo “Maurizio Costanzo Show”) al passaggio dell’autovettura condotta dall’autista DEGNI Stefano, con a bordo il giornalista e la convivente DE FILIPPI Maria, seguito dall’auto di scorta con a bordo le guardie giurate RE Aldo e DE PALO Domenico;
e cagionando così il ferimento quantomeno delle seguenti persone:

- BENINCASA Alessandra nata a Napoli il 21.07.1959 (gg. 5)

- BETTI Roberto nato a Roma il 09.09.1932 (gg. 20)

- BONAFEDE Silvana nata a Palermo il 05.12.1965 (gg. 7)

- CIADULLO Massimo nato a Roma il 23.04.1944 (gg. 3)

- CICCHIO Franco nato a Roma il 22.09.1950 ( due punti sutura)

- COSTANZO Maurizio nato a Roma il 28.08.1938

- CRIPPA Maria Teresa nata a Genova il 18.11.1987 (gg. 30)

- DE PALO Domenico nato a Roma il 05.08.1957 (gg. 5)

- DJUARIAN nata in Indonesia il 04.03.1952 (gg. 2)

- FRANCIOSA Massimo nato a Roma il 23.07.1924 (gg. 10)

- GAETANI DELL’AQUILA D’ARAGONA Maria Carolina nata a Napoli il 09.02.1955 (gg. 7)

- GAMBETTA Claudia nata a Roma il 03.06.1972 (gg. 5)

- GRANIERI Serenella nata a Roma il 07.12.1941 (gg. 8)

- MIRANDA Maurizio nato a Roma il 29.12.1952 (gg. 7)

- MONACO Carmela nata a Cerignola (FG) il 25.07.1949 (gg. 8)

- PIETROS Vette Micael nato a Elaberio (Etiopia) nel 1929 (gg. 7)

- POLICICCHIO Franco nato a Roma il 22.09.1950 (gg. 7)

- RE Aldo nato a Roma il 03.12.1955 (gg. 20)

- ROBERTI Anna Maria nata ad Incis il 01.03.1945 (gg. 8)

- ROZZARI Francesca nata a Campoverde il 10.05.1967 (gg. 15)

- SANTANTONI Elena nata a Orvieto il 13.06.1913 (gg. 30)

- SIROLLI Maria Antonietta nata a Chieti il 10.06.1926 (gg. 7)

- SOLIDEA Luciana BELLONI nata a Permobilli (PG) il 07.03.1925 (gg. 7)

- SPIGAFERRI Carlo nato a Roma il 27.01.1956 (gg. 5)

ferimento seguito all'esplosione, oltre ai danni materiali indicati al capo seguente.

In Roma il 14 maggio 1993, verso le ore 21,45.
B) delitto di devastazione previsto e punito dagli artt. 419 co. 1, 110, 112 nr. 1, c.p., 1 Legge 6.2.1980 nr. 15 e 7 D.L. 152/91, perchè, in concorso tra loro e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate, ed in numero superiore a cinque, con la condotta descritta al capo precedente e per le finalità ivi menzionate, commettevano fatti di devastazione del contesto urbanistico adiacente la via Ruggero Fauro.

A seguito dell'esplosione, infatti, venivano gravemente danneggiati oltre le strade e le infrastrutture urbanistiche, numerosi edifici tra i quali:


- CLINICA QUISISANA sita in Roma, Via G. Porro nr. 5

- ISTITUTO ANCELLE DI MARIA IMMACOLATA sito in Roma, Via Castellini 29

- SCUOLA ELEMENTARE STATALE “S. PIO X” sita in Roma, Via Boccioni nr. 14

- SCUOLA MATERNA COMUNALE sita in Roma, Via Fauro nr. 41

- I.N.P.S. sito in Roma, Via G. Borsi nr. 11

- ALTRA CAUSAE.A. Rete Elettrica Pubblica e Privata sede in Roma, Piazzale Ostiense nr. 2

(per la zona interessata dall’esplosione dell’auto-bomba)

- VIA R. FAURO numeri civici 18 - 25 - 27 - 37 - 38 - 46 - 54 - 62 - 62/a - 66 - 76 - 94

- VIA A. CARONCINI numeri civici 4 - 6 - 19 - 23 - 27 - 29 - 35 - 53

- VIA U. BOCCIONI numeri civici 3 - 5

- VIALE PARIOLI numeri civici 62 - 112 -120 - 124

- VIA A. CASELLA numeri civici 13

Tempo e luogo come al capo A);.
C) delitto previsto e punito dagli artt. 110, 112 nr. 1, 81 cpv. 61 nr. 2 c.p., 1, 2, 4 co. 2 Legge 2.10.1967 nr. 865 come mod. Legge 14.10.1974 nr. 497, nr. 29 Legge 110/75, 1 Legge 6.2.1980 nr. 15 e 7 D.L. 152/91, perchè agendo in numero superiore a cinque, in concorso fra loro nei ruoli e con le finalità indicate al capo A e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate, al fine di compiere i delitti di strage e devastazione (capi A e B), detenevano, allo scopo di mettere in pericolo la vita delle persone e la sicurezza della collettività mediante la commissione di attentati e portavano in luogo pubblico, ove era anche concorso di persone e di notte in luogo abitato, un ingente quantitativo di materiale esplosivo con il quale veniva fabbricato l'ordigno micidiale fatto esplodere in via Ruggero Fauro il 14 maggio 1993 alle ore 21.45.
D) delitto previsto e punito dagli artt. 110, 624, 625 nr. 5 e nr. 7, 61 nr. 2 c.p., 1 Legge 6.2.1980 nr. 15 e 7 D.L. 152/91, perchè, agendo in numero superiore a tre, in concorso tra loro e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate nei ruoli e con le finalità indicate al capo A, per eseguire il delitto di strage in tale capo descritto, al fine di trarne profitto, si impossessavano dell’autovettura FIAT Uno 60 tg. Roma 5F5756 di proprietà della s.r.l. I.S.A.F., sottraendola alla detentrice CORBANI Linda che l’aveva parcheggiata sulla pubblica via.

In Roma, nella notte tra l’11 e il 12 maggio 1993.


unitamente a :

BAGARELLA Leoluca Biagio, BARRANCA Giuseppe, BENIGNO Salvatore, BRUSCA Giovanni, CALABRO’ Giovacchino, CANNELLA Cristofaro, CARRA Pietro, DI NATALE Emanuele, FERRO Giuseppe, FERRO Vincenzo, FRABETTI Aldo, GIACALONE Luigi, GIULIANO Francesco, GRAVIANO Benedetto, GRAVIANO Filippo, GRIGOLI Salvatore, LO NIGRO Cosimo, MANGANO Antonino, MESSANA Antonino, MESSINA DENARO Matteo, PIZZO Giorgio, PROVENZANO Bernardo, SCARANO Antonio, SPATUZZA Gaspare, TUTINO Vittorio, separatamente giudicati, di :
Firenze, 27 maggio 1993
E) delitto di strage previsto e punito dagli artt. 422 co. 1, 110, 112, nr. 1 c.p., perchè, in vario concorso tra loro e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate, operando nell’ambito della realizzazione di una strategia (e dunque in esecuzione di un medesimo disegno criminoso: art. 81 cpv c.p.) -attuata per finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine costituzionale (art. 1 D.L. 15.12.1979 n. 625 conv mod. L. n. 15/1980) nonché per agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra" (art. 7. D.L. 13.5.1991 n. 152 conv. mod L. 12.7.1991 n. 203)- concretizzatasi negli attentati commessi in: Roma-via Fauro (14.5.1993), Firenze-via dei Georgofili (27.5.1993), Milano-via Palestro (27.7.1993), Roma-San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro.(28.7.1993), e Formello (14.4.1994), strategia riferibile a “cosa nostra” - associazione di tipo mafioso della quale taluni erano capi, altri affiliati ed altri ancora ad essa contigui, e questi ultimi -”affiliati” e “contigui”- ponendosi a disposizione dei mandanti e degli organizzatori,

agendo in numero superiore a cinque, ed in particolare attivandosi::


- RIINA Salvatore, PROVENZANO Bernardo, BRUSCA Giovanni, BAGARELLA Leoluca Biagio, FERRO Giuseppe, quali mandanti nella qualità di soggetti (anche) ai quali risale la ideazione e la decisione di commettere tutti i fatti di strage oggetto della presente imputazione, e ciò in ragione anche della posizione di vertice assunta, e del conseguente ruolo decisionale esercitato, nell'ambito dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra";
- GRAVIANO Giuseppe, GRAVIANO Filippo e GRAVIANO Benedetto, altresì quali responsabilii, in ragione anche della loro collocazione al vertice del “mandamento di Brancaccio”, della organizzazione di tutti i fatti di strage oggetto della presente imputazione - organizzazione specificamente concretizzatasi nella gestione della fase operativa dei delitti, con particolare riguardo alla selezione degli esecutori ed in genere delle persone cui affidare la concreta realizzazione dei fatti;
- MESSINA DENARO Matteo, CALABRO’ Giovacchino, CANNELLA Cristofaro, GIACALONE Luigi, MANGANO Antonino, PIZZO Giorgio, LO NIGRO Cosimo, BARRANCA Giuseppe, CARRA Pietro, SCARANO Antonio, FRABETTI Aldo, DI NATALE Emanuele, attivandosi tutti fattivamente, prima dell’inizio ed anche nel corso della fase esecutiva, per la realizzazione dell’intero programma stragista sopra indicato.

E ciò facevano, tutti, tra l’altro, assumendo le varie ed indispensabili iniziative per il trasporto degli esplosivi nei luoghi di esecuzione delle stragi, per gli spostamenti in tali luoghi o in località ad essi prossime, delle persone incaricate della materiale esecuzione dei reati: nonché, ancora, per l’approntamento, nei medesimi luoghi, degli opportuni riferimenti e supporti logistici (alloggi di cui disporre clandestinamente; referenti personali; mezzi di trasporto, luoghi di deposito e di gestione degli esplosivi; procacciamento delle auto da utilizzare come “auto-bombe”) successivamente utilizzati per la commissione di tutti i delitti.

Delitti ai quali taluni fornivano ulteriore contributo intervenendo operativamente sui luoghi e nel momento di commissione delle stragi: per quella di via dei Georgofili, tra gli altri, LO NIGRO.
- BENIGNO Salvatore, SPATUZZA Gaspare, GIULIANO Francesco, FERRO Vincenzo, GRIGOLI Salvatore, TUTINO Vittorio, MESSANA Antonino, attivandosi tutti fattivamente, prima dell’inizio ed anche nel corso della fase esecutiva, per la realizzazione dell’intero programma stragista; e ciò in particolare faceva, ciascuno di essi, mettendosi preliminarmente a disposizione, in ragione della propria collocazione rispetto a “cosa nostra”, di coloro cui sarebbero spettate le decisioni funzionali alla fase esecutiva, in tal modo concorrendo ad assicurare, ciascuno di essi e fin dall’inizio, l’esistenza e la disponibilità di un gruppo operativo in grado di dare esecuzione ai delitti.

Delitti ai quali taluni fornivano ulteriore contributo intervenendo operativamente sui luoghi e nel momento di commissione delle stragi: per quella di via dei Georgofili, tra gli altri, SPATUZZA e GIULIANO.

E così MESSANA in particolare fungendo da riferimento logistico e da punto di contatto dei correi, mediante la propria abitazione, l’attiguo garage e la propria utenza telefonica siti in via Sotto l’Organo di Galciana di Prato ed ancora mediante la messa a disposizione di mezzi di locomozione di cui aveva la disponibilità.

Tutti costoro, in Firenze il 27.05.1993, al fine di uccidere, compivano atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità.


Ed in particolare

- avendo individuato come obiettivo da colpire il centro storico-abitato della città di Firenze ed in tale contesto specificamente la Galleria degli Uffizi - l’uno e l’altra alti ed irripetibili simboli del patrimonio artistico nazionale-; ed agendo altresì per finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine costituzionale e per agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso "cosa nostra", perseguendo lo specifico intendimento di imporre una strategia diretta a contrastare provvedimenti legislativi ed amministrativi a favore dei collaboratori di Giustizia ed in materia di regime carcerario e quindi di affermare sul territorio nazionale l’autorità di “cosa nostra” in contrapposizione a quella dei poteri dello Stato legittimamente costituiti;



facevano esplodere in via dei Georgofili un ingente quantitativo di esplosivo costituito da una miscela di tritolo, T4, pentrite e nitroglicerina opportunamente collocato all'interno del furgone FIAT Fiorino di cui al capo H, cagionando così la morte di:

NENCIONI Fabrizio nato a San Casciano Val di Pesa l'11.11.1954, residente in Firenze, via dei Georgofili nr. 4; FIUME Angela, coniugata NENCIONI, nata a Napoli il 19.10.1957; NENCIONI Nadia nata a Fiesole il 4.11.1984; NENCIONI Caterina nata a Fiesole il 12.11.1992; CAPOLICCHIO Dario, nato a Palermo il 29.09.1971;


e cagionando inoltre il ferimento di:

- CHELLI Francesca nata a La Spezia il 4.4.1971 (giorni 15); MOSCA Daniele nato a Olten (Svizzera) il 26.4.1958 (giorni 7); BUCCHERI Rossella nata a Firenze il 30.5.1978 (giorni 7); VITALIANO Roberto nato a Fiesole il 12.8.1954 (giorni 3); CASANOVA Danilo nato a Ravascletto (UD) il 16.8.1948 (giorni 3); LEO Maria Rosaria nata a Gragnano (NA) il 18.8.1974 (giorni 3); LEO Nicoletta nata a Salerno il 22.2.1979 (giorni 6); TORTI Giorgia nata a Scansano (GR) il 25.3.1942 (giorni 7); PAGLIAI Eleonora nata Firenze il 9.4.1971 (giorni 10); BERTOCCHI Anna nata a Migliarino di Ferrara il 25.8.1937 (giorni 4); ROCCO Vincenzo nato a San Canzian d'Isonzo (GO) il 28.2.1957 (giorni 7); BINI Bruno nato a Brescia l'8.9.1944; CAPRARO Amalia nata a Barbarano Vicentino (VI) l'8.5.1947 (giorni 10); CECCUCCI Daniela nata a Bastia (PG) il 2.11.1953 (giorni 7); CORVI Ida nata a Teglio (SO) il 14.3.1912 (giorni 10); DEL FRATE Lorenzo nato a Grosseto il 20.11.1948 (giorni 10); DONATI Dino nato a Poppi (AR) il 2.3.1932 (giorni 4); FARAONE MENNELLA Jasmin nata a Torre del Greco (NA) il 25.2.1974 (giorni 20); FRAGASSO Federico nato a Fiesole il 27.4.1981 (giorni 5); GALVANI Alberto nato a Senigallia (AN) il 26.2.1927 (ricoverato il 27.5 e dimesso il 12.6.1993); LIPPI Daniela nata a Imola (BO) il 18.4.1968 (giorni 20); LOMBARDI Paolo nato a Pesaro il 4.9.1948 (giorni 3); MARAVALLE Marina nata a Pineto (TE) il 6.7.1963 (giorni 7); MINIATI Giovanni nato a Firenze l'8.7.1970 (giorni 10); PEDANI Paola nata a Pisa il 17.9.1925 (fattasi medicare il 27.5.1993); PICCINI Enrico nato a Firenze il 9.12.1963 (giorni 2); RICOVERI Walter nato a La Spezia il 10.5.1946 (giorni 3); SAMOGGIA Giovanna nata a Firenze il 3.9.1910 (giorni 5); SEIBEL Maria cittadina tedesca, nata il 29.11.1949 (giorni 7); SEIBEL Nadine, cittadina tedesca, nata il 16.3.1980 (giorni 10); SICILIANO Umberto nato a San Lucido (CS) il 22.12.1935 (giorni 8); SILIANI Paolo nato a Firenze il 29.6.1960 (giorni 5); STEFANINI Andrea nato a Firenze il 17.9.1972 (giorni 15); STEFANINI Nicola, nato a Bomarzo (VT) il 18.3.1939 (giorni 7); TONEL Franck nato a Cahors (F) il 20.4.1968 (giorni 7); TONIETTI Alessandro nato a Seravezza (LU) il 9.12.1970 (giorni 7); TRAVAGLI Alessandro nato a Firenze il 3.3.1950 (giorni 5); TRISCIUOGLIO Olga nata a La Spezia il 31.3.1915 (giorni 10);


seguiti all'esplosione e quindi al crollo della Torre del Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili e degli adiacenti edifici monumentali e storici alcuni dei quali - la Galleria degli Uffizi, Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santo Stefano e Cecilia a Ponte Vecchio, il Museo di Storia della Scienza e della Tecnica - venivano gravemente danneggiati unitamente alle opere ivi custodite.
In Firenze verso le ore 01,00 del 27 maggio 1993.
F) delitto di devastazione previsto e punito dagli artt. 419 co. 1, 110, 112 nr. 1, c.p., 1 Legge 6.2.1980 nr. 15 e 7 D.L. 152/91, perchè, in concorso tra loro e con altre persone nei cui confronti si procede separatamente od allo stato non identificate, ed in numero superiore a cinque, con la condotta descritta al capo precedente e per le finalità ivi menzionate, commettevano fatti di devastazione del patrimonio artistico dello Stato.

A seguito dell'esplosione, infatti, oltre al grave danneggiamento di edifici del centro storico e delle strade comprese nelle vicinanze di Via dei Georgofili e di Via Lambertesca:



risultavano totalmente distrutti la Torre del Pulci sede dell'Accademia dei Georgofili e gravemente danneggiati la Galleria degli Uffizi, Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santo Stefano e Cecilia al Ponte Vecchio, il Museo di Storia della Scienza e della Tecnica;

venivano perdute le seguenti opere:

presso la Galleria degli Uffizi: Gherardo delle Notti - "Adorazione dei pastori"; Manfredi - "Giocatori di carte"; Manfredi - "Concerto";


presso l’Accademia dei Georgofili: Bimbi - "Aquila"; Scacciati - "Avvoltoi, gufi e beccaccia"; Grant (stampa raff.) - "Scena di caccia"; Landseer (stampa raff.) - "Grande cervo in una palude";
venivano gravemente danneggiate le seguenti opere:
presso la Galleria degli Uffizi: Van Der Weyden - "Deposizione nel Sepolcro"; Sebastiano Del Piombo - "Morte di Adone"; Cristofano dell'Altissimo - "Ritratto di Giovanni della Casa"; Gregorio Pagani - "Priamo e Tisbe"; Rubens - "Enrico IV alla battaglia d'Ivry"; Rubens - "Ritratto di Filippo IV di Spagna"; C. Lorrain - "Porto con Villa Medici"; Bernini - "Testa di angiolo"; Gherardo Delle Notti - "Adorazione del Bambino"; Gherardo Delle Notti - "La buona ventura"; Gherardo Delle Notti - "Cena con suonatori di liuto"; Manfredi - "Tributo a Cesare"; Manfredi - "Disputa con i Dottori"; F. Rustici - "Morte di Lucrezia"; A. Gentileschi - "Giuditta e Olofene"; A. Gentileschi - "Santa Caterina"; G. Reni - "David con la testa di Golia"; B. Strozzi - "Parabola del convitato a nozze"; Empoli - "Natura Morta"; Empoli - "Natura Morta"; R. Manetti - "Massinissa e Sofonisba"; G.B. Spinelli - "David festeggiato dalle fanciulle"; G.B. Spinelli - "David placa l'ira di Saul"; N. Reiner - "Scena di gioco"; scuola caravaggesca - "Incredulità di San Tommaso"; Valentin - "Giocatori di dadi"; scuola caravaggesca - "Liberazione di S. Pietro"; - "Battaglia di Radicofani"; M. Caffi - "Fiori"; M. Caffi - "Fiori"; Gherardo Delle Notti - "Cena con sponsali";
presso l’Accademia dei Georgofili: Bimbi - "Pellicano"; "Fiori" (nr. 2 - inv. castello 576 e 578);
venivano variamente danneggiate le seguenti opere:
presso la Galleria degli Uffizi: Bronzino - "Ritratto di donna"; Van Douven - "Glorificazione degli Elettori Palatini"; scuola A. Gaddi - "Trittico: Madonna e Santi"; Maso da San Friano - "La caduta di Icaro"; Giovanni da San Giovanni - "Madonna col Bambino e San Francesco"; R. Van Der Weyden - "Deposizione"; Pontormo - "Madonna col Bambino"; Garofalo - "Madonna e Santi"; Vasari - "Ritratto del Duca Alessandro"; Raffaellino Del Garbo - "Madonna col Bambino"; Puccinelli - "Madonna col Bambino"; A. Micheli - "Santa Caterina"; scuola caravaggesca - "Doppio ritratto"; ignoto - "Bambino giacente"; ignoto - "San Giovanni Evangelista"; scuola romana - "Ritratto di Porzia De' Rossi"; Fra' Bartolomeo - "Porzia"; Velasquez - "Dama a cavallo"; scuola del Pollaiolo - "La Giustizia"; Tiziano - "Ultima cena"; scuola sec. XV - "Vergine col Bambino"; A. Cecchi - "Autoritratto"; V. Campanello - "Autoritratto"; C. Baba - "Autoritratto"; M. De Matchva - "Autoritratto"; Farulli - "Autoritratto";
presso l’Istituto e Museo della Storia e della Scienza: “Vaso cilindrico dell’Accademia del Cimento”, sec. XVII, alt. cm. 27, diam. cm. 9, vetro (catal. IX,66), incrinato il piatto del vaso - danno non sanabile - indebolimento dell’oggetto irreparabile; “Vassoio”, sec. XVII, vetro, diam. cm. 46 circa (catal. IX,85), incrinato - irreparabile; “Telescopio riflettore”, legno, di Leto Guidi, sec. XVIII (catal. XI.1), graffi sulla superficie del tubo - restaurabile; “Telescopio riflettore”, legno, sec. XVII (catal. XI.2), graffi sulla superficie del tubo - restaurabile; “Sfera armillone Santucci”, sec. XVI (catal. VII.30), armilla rotta - distacco della calotta polare - indebolimento struttura - danno sanabile con difficoltà;
risultavano danneggiate le seguenti sculture:

presso la Galleria degli Uffizi: arte ellenistica - "Niobide"; arte romana - "Testa di giovanetto"; copia di epoca romana del "Discobolo di Mirone"


Tempo e luogo come al capo E).
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