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Fede catechismo


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Quando verrà il Signore?
Il Signore vuole che ci teniamo sempre pronti, come una sentinella con gli occhi ben aperti: perciò non ha voluto rivelare il giorno e l’ora in cui verrà a giudicare vivi e morti. Ai farisei che gli chiedevano quando sarebbe venuto, Cristo rispose:

Quanto a quel giorno e l’ora, nessuno lo sa, né gli angeli e neppure il Figlio, ma solo il Padre… Nessuno potrà dire: Ecco, è qui o là…: voi non andate e non seguite li. Vigilate, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore viene”. (Mt 24, 36-42)


Come sarà il giudizio dei morti?
Nell’attesa della venuta di Cristo, i nostri si addormentano nel Signore.

Entriamo nel riposo noi che abbiamo creduto, come ha detto: Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo, benché le opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Ha detto: Nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere. E in questo passo ancora: Non entreranno nel mio riposo. Dio fissa di nuovo un giorno, un oggi, dicendo per bocca di David: Oggi, se udrete la sua voce, non indurite i vostri cuori. Per il popolo di Dio è riservato un riposo sabbatico. Chi infatti è entrato nel riposo di lui, riposa egli pure dalle proprie opere, come Dio dalle sue. Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo. (da Ebr 4, 1-13)

Accompagniamo i nostri cari al luogo del loro riposo con preghiere, candele, incenso, canti e ne facciamo memoria, specialmente in alcuni giorni dell’anno.

Divenne dolore per Adamo un tempo il frutto gustato dall’albero nell’Eden, quando il serpente vomitò il suo veleno: perché per causa sua è entrata la morte che divora tutto il genere umano. Ma il Salvatore con la sua venuta ha abbattuto il drago e ha donato a noi risurrezione. A lui dunque gridiamo: Usa indulgenza, o Salvatore, anche con quanti hai preso con te e da’ loro riposo insieme ai giusti.

I nostri cari riposano dalle fatiche terrestri e si preparano al ritorno di Cristo, quando tutti risorgeremo per essere giudicati dall‘amore. Al suo ritorno, Cristo giudicherà ciascuno in ragione delle opere compiute. Egli introdurrà nel luogo del suo riposo i benedetti che hanno avuto pietà dei pellegrini e di tutti i bisognosi; a quanti hanno chiuso il loro cuore dirà:

“Andate via da me, maledetti, nel fuoco: quello eterno, che è stato preparato per il diavolo e i suoi angeli”. (Mt 25, 31-46)
Essi sostano in qualche luogo purgatorio?

Niente ci è stato rivelato a proposito, e la Chiesa ne ha sentito parlare solo dai Francocattolici che, in tempi recenti, hanno ipotizzato l’esistenza di qualcosa del genere: come un carcere in cui l‘uomo sconta i suoi peccati. Noi crediamo, piuttosto, che l’uomo vive un continuo processo di deificazione sino al giorno in cui risorgerà dai morti.


Risorgeranno le anime oppure anche i corpi?
Dio non ha creato solo anime o solo corpi, o corpi e anime separatamente:

Dio ha creato l’uomo perché fosse immortale, a immagine del suo essere divino l’ha fatto. Per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo. (Sapienza di Salomone 2, 23-24)

Satana, da sempre invidioso e nemico del bello, ha voluto deturpare la bellezza dell’opera delle mani di Dio. Da quando il peccato è stato introdotto nel mondo – e, con il peccato, la morte – l’uomo muore: il Figlio di Dio si è incarnato e si è fatto uomo per restaurare tutta la creazione. Il nostro corpo, infatti, non ha nulla di cattivo: esso è buono per sua natura. Quando, festanti, diciamo: Cristo è risorto! Veramente risorto!, parliamo di una persona concreta, con un vero corpo.

Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Vitsaidà, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Essendosi separato da loro, andò sul monte a pregare. Fattasi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli affaticati a remare, poiché il vento era contro di loro, verso la quarta vigilia della notte va verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: E' un fantasma! e gridavano. Tutti lo avevano visto ed erano spaventati. Ma egli subito parlò con loro. E dice loro: “Coraggio: Io Sono, non temete!” E salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano grandemente, oltre misura, stupiti in se stessi e meravigliati, perché il loro cuore era indurito. (Mc 6, 45-53)

Colui che un tempo, mediante simboli, aveva parlato con Mosè sul monte Sinai, nel roveto ardente - dicendo Io sono Colui che è (Es 13, 14) - è il Dio-Uomo, morto, risorto e vivente in eterno. Chi è stato immerso in lui, è stato immerso nella sua morte, e chi è stato immerso nella sua morte, partecipa alla sua risurrezione tutto intero: spirito, anima e corpo.

Guardate le mie mani e i miei piedi: proprio Io Sono! Palpatemi e vedete: uno spirito non ha carne e ossa come vedete che io ho”. Ma poiché per la gioia non credevano ancora, pieni di stupore, egli disse loro: “Avete qualcosa da mangiare, qui?” Gli diedero una porzione di pesce arrosto e un favo di miele. Egli prese, e mangiò davanti a loro. (Lc 24, 39-43)
Dove si possono leggere queste verità?
Nei libri divini che la Chiesa ci ha trasmesso:

Innanzitutto, il Vangelo (secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni); segue il libro degli Atti degli Apostoli. Abbiamo poi 14 Lettere dell‘apostolo Paolo (ai Romani; ai cristiani di Corinto (2), della Galazia, di Efeso, Filippi, Colossi, Tessalonica (2); a Timoteo (2), Tito e Filemone; agli Ebrei) e 7 Encicliche, a tutte le chiese (di Giacomo, Pietro (2), Giovanni (3) e Giuda). Completa le Sacre Scritture il Libro della Rivelazione che l’apostolo Giovanni ebbe sul finire del 1° secolo, mentre era relegato a Patmos. [Nel 13° secolo, dall’Occidente si è diffuso l’uso di dividere le Scritture in capitoli e versetti, per facilitare la ricerca]


Come si può conoscere bene la fede ortodossa?
Studiando con attenzione le opere scritte dai nostri padri, alcuni dei quali – per esempio, san Gregorio d’Agrigento o san Giuseppe di Siracusa – sono astri splendenti nel firmamento della Chiesa. Leggendo con amore le Vite dei nostri santi. Frequentando infine, con assiduità e specialmente nelle principali feste, i monasteri e le sante chiese di Dio.
Quali sono le principali feste dell’anno?
Oltre le continue memorie degli Angeli, di Patriarchi e Profeti, di Apostoli, Martiri, di sante e di santi, le principali feste dell’anno sono: 1 settembre, inizio dell’anno; 14 settembre, ricordo di quando (nel 628) l’imperatore Eraclio riscattò dalle mani dei Persiani il prezioso legno della Croce; 21 novembre, Isodia (ingresso) della Madre di Dio:

David radunò tutta la gioventù d'Israele, e si alzò e partì David, e tutto il popolo con lui, e principi di Giuda salirono per trasportare di là l'arca di Dio, che è designata con il nome del Signore degli eserciti, che siede su di essa sui cherubini; e in quel giorno David ebbe paura del Signore e disse: “Come entrerà da me l’arca del Signore?”. (da Regni II 6, 1-9)

Il 9 dicembre, il giorno in cui i santi Gioacchino ed Anna concepirono la Madre di Dio; 25 dicembre, Nascita secondo la carne del nostro salvatore Gesù Cristo e, otto giorni dopo, 1 gennaio, la sua Circoncisione:

Disse Dio: “Il fanciullo di otto giorni sarà circonciso da voi, ogni maschio nelle vostre generazioni e sarà, la mia alleanza, sulla vostra carne per alleanza eterna. E il maschio non circonciso, che non sarà circonciso nella carne del suo prepuzio nel giorno ottavo, sarà eliminata questa anima dalla sua stirpe, perché la mia alleanza ha infranto”. (da Gen 17, 9-14)

6 gennaio, Teofania (manifestazione di Dio) al Giordano e santificazione dell‘acqua; 2 febbraio, Incontro del Signore:

La Madre ignara di nozze, portando al tempio colui che è rifulso dal Padre prima dei secoli, e da grembo verginale alla fine dei tempi, presentava colui che sul monte Sinai aveva dato la Legge ma ora ubbidiva al comando della Legge. Accogliendolo tra le braccia, Simeone esultò acclamando “Dio è costui!” al redentore delle anime nostre coeterno al Padre.

25 marzo, Annunciazione del Signore:

Al sesto mese [da settembre] Dio mandò l'angelo Gabriele in una città della Galilea chiamata Nàzaret, a una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe della casa di David: il nome della vergine era Maria. Egli entrò da lei e disse: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Ella rimase turbata dalla parola, e si domandava cosa fosse questo saluto. L'angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel ventre e partorirai un figlio. Lo chiamerai Gesù. Sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di David, suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe per i secoli e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all'angelo: “Come avverrà? poiché io non conosco uomo”. L'angelo le rispose “Lo Spirito Santo verrà su di te e la Potenza dell'Altissimo ti adombrerà; perciò anche il generato santo sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, anche Elisabetta, tua parente, ha concepito un figlio nella sua vecchiaia, e questo è per lei il sesto mese, che prima era chiamata sterile. Presso Dio non c’è parola impossibile”. Disse allora Maria: “Ecco la serva del Signore; a me sia secondo la tua parola”. (Lc 1, 26-38)

Il 23 settembre si ricorda quando i santi Zaccaria ed Elisabetta concepirono il Precursore e, il 24 giugno, la sua nascita: il 29 agosto si ricorda la sua decapitazione.

Il 6 agosto, è per noi una straordinaria festa: colui che un tempo aveva parlato con Mosè sul monte Sinai, dicendo: ‘Io sono Colui che è’, conservando indenne il roveto tra le fiamme, oggi sul monte Tabor si mostra Uno in due nature.

Il 15 agosto si celebra il Transito della Madre di Dio:



Madre di Dio, madre della vita, le nubi hanno rapito in aria gli apostoli, e di coloro che erano sparsi per il mondo hanno fatto un unico coro intorno al tuo corpo purissimo; seppellendolo con venerazione, essi acclamavano cantando le parole di Gabriele: Rallegrati, piena di grazia, Vergine e madre senza nozze, il Signore è con te!
Quali sono i periodi principali di digiuno?
I quaranta giorni che precedono il Natale; la quaresima in preparazione alla Pasqua; alcuni giorni prima della festa dei santi Apostoli; i quattordici giorni che precedono il Transito della Madre di Dio. Si digiuna ogni Mercoledì e Venerdì dell’anno, il 14 settembre e il 29 agosto. L’incrocio però con giorni festivi (sabati, domeniche, particolari memorie di santi), ci permette di non considerare particolarmente gravosa la pratica del digiuno che, in ogni caso, consiste solo nell’esclusione di alcuni cibi.
Quando si celebra la Pasqua?
In tutto il mondo gli ortodossi celebrano la Pasqua alla stessa data della Chiesa di Gerusalemme, la Santa Sion in cui Cristo è morto ed è risorto. I Franco-cattolici nel 1582 hanno adottato un nuovo sistema di calcolo della data di Pasqua che loro solennizzano, di solito, una o anche cinque settimane prima della Santa Pasqua
Quali sono le feste a data mobile?
Quelle legate alla celebrazioni della Pasqua: quindi, non solo l’Ascensione e la Pentecoste ma anche quei sabati in cui facciamo memoria dei nostri cari defunti, nell’attesa del ritorno di Cristo:

Quando verrai per il giusto giudizio, un fiume di fuoco scorrendo dal tuo tribunale colpirà tutti di sbigottimento; le potenze celesti ti assisteranno, e gli uomini, pieni di timore, saranno giudicati, ciascuno secondo le sue opere… I libri saranno aperti e davanti al tuo insostenibile tribunale verranno rese pubbliche le opere degli uomini. Noi dunque ti supplichiamo, o buono: Sii indulgente con noi che a te cantiamo, o solo misericordioso.
Secondo i decreti dei Santi Padri noi prendiamo e votiamo le stesse decisioni sui privilegi della santa Chiesa di Costantinopoli, la nuova Roma. I Padri, infatti, hanno giustamente accordato alla sede di Roma Antica i suoi privilegi, perché è la città imperiale. Per lo stesso motivo i piissimi vescovi hanno accordato eguali privilegi alla santa sede di Nuova Roma, giudicando a ragione che la città onorata dalla presenza dell’Imperatore e del Senato, e che gode degli stessi privilegi della vecchia città imperiale, Roma, ha, come quella, grandi impegni ecclesiastici.

I vescovi delle diocesi che vivono in regioni barbare saranno ordinati dalla Santa Sede della santa Chiesa di Costantinopoli.



4° Concilio Ecumenico
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