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Comunicato stampa Lorenzo Bartolini Scultore del Bello naturale


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Comunicato stampa

Lorenzo Bartolini



Scultore del Bello naturale
Galleria dell’Accademia, Firenze

31 maggio - 6 novembre 2011


Lunedì 30 maggio alle ore 17,30 la Galleria dell’Accademia di Firenze inaugura la prima grande mostra monografica dedicata a Lorenzo Bartolini (1777-1850), artista la cui opera ebbe un ruolo centrale e determinante nello sviluppo della scultura dell’Ottocento in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. La serata proseguirà, dalle ore 19 alle ore 23, con l’apertura gratuita della Galleria, dei locali dell’Accademia di Belle Arti (dove Bartolini insegnò ed ebbe il suo studio) e del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.

L’esposizione - curata da Franca Falletti, Annarita Caputo e Ettore Spalletti - prende spunto dallo straordinario nucleo di modelli in gesso custoditi nella suggestiva Gipsoteca della Galleria dell’Accademia e fa finalmente emergere l’altissimo livello qualitativo della produzione di Bartolini, mettendone in luce la ricchezza degli interessi artistici, che spaziano sui temi più vari: da quelli di natura intima e sentimentale, ai temi monumentali, nei quali, non di rado, svela il suo impegno politico partecipe degli eventi storici a lui contemporanei.



Tre le sezioni della mostra: il periodo francese e la committenza Bonaparte; l’affermazione dei nuovi valori del Purismo e la committenza internazionale; infine, la decisa apertura all’osservazione del dato naturale, che fa di Bartolini non più soltanto un fermo punto di riferimento per altri artisti suoi contemporanei, ma anche maestro di generazioni future.

Attraverso le opere in mostra sono evidenziate le più significative commissioni di sculture, a cui si affiancano quelle di arte decorativa prodotte dal suo atelier, molto richieste anche dai protagonisti della società cosmopolita che animava la vita culturale di Firenze, tappa d’obbligo del Grand Tour.

Lo scultore inoltre, felice ritrattista, è ricercato da tutte le più importanti personalità europee dell’epoca nel campo della musica, della letteratura, della politica, dell’alta finanza e le indaga con finezza psicologica in una serie di ritratti memorabili, come quelli di M.me de Staël, Lord Byron, Franz Liszt, Gioacchino Rossini, Lord e Lady Burghersh, i Marchesi di Bristol, i Demidov, i Poniatowski. Di questo raffinato ceto colto internazionale la mostra rende quindi un’immagine varia, viva ed emozionante.

Una notevolissima messe di nuove aggiunte al catalogo, totalmente inedite o poco note, renderà conto degli sviluppi della ricerca effettuata da un gruppo di lavoro che si avvale di contributi scientifici internazionali. Il gruppo è costituito da quanti hanno promosso e sviluppato negli anni studi sull’Ottocento, come Sergej Androsov, Silvestra Bietoletti, Leticia Azcue Brea, Maria Teresa Caracciolo, Maria Virginia Cardi, Grégoire Extermann, Anna Gallo, Isabelle Leroy-Jay Lemaistre, Carlo Sisi. Sono state curate, inoltre, collaborazioni istituzionali con altri Enti, come l’Accademia di Belle Arti di Firenze, presso cui Bartolini tenne la cattedra di scultura a partire dal 1839.

L’evoluzione stilistica di Bartolini è illustrata con settantacinque opere, che trovano un contrappunto continuo con i modelli originali della Gipsoteca in un inedito e non facilmente ripetibile confronto. Per la prima volta dall’Ottocento, infatti, saranno nuovamente visibili a Firenze numerose importanti sculture, che testimoniano le tappe fondamentali dell’affermazione di Bartolini, come il Napoleone I in bronzo (Parigi, Museo del Louvre), Elisa Napoleona col cane (Rennes, Musée des Beaux Arts), l’Ammostatore e Marina Naryškina Gourieva (San Pietroburgo, Ermitage), Anne Lullin de Chateauvieux Eynard (Ginevra, Palazzo Eynard), La Fiducia in Dio (Milano, Museo Poldi Pezzoli).

Questa esposizione ha anche dato l’opportunità di ritrovare e di acquisire al Polo Museale Fiorentino un importante fondo di documenti e taccuini provenienti dagli eredi di Bartolini che si prospettano estremamente significativi per il futuro sviluppo degli studi sull’artista.



La mostra è stata promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Soprintendenza Speciale per i Beni Artistici e Storici ed Etnoantropologici e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria dell’Accademia, Firenze Musei e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.


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