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Capo IV – Riqualificazione urbana e della costa: vincoli e caratteri da osservare


Ambiti di riqualificazione urbana e della costa

Riferimenti al Piano Strutturale - Prescrizioni vincolanti



b)Luoghi con statuto speciale



-Luoghi centrali

Interventi finalizzati alla riqualificazione dello spazio pubblico e della qualità urbana, al recupero dell’immagine storicamente consolidata;

Categoria d’intervento:

-conservazione (art.3.a), recupero (art.3.b), riqualificazione (art.3.c).



-Fossi, fortezze e mura;

Interventi finalizzati alla riqualificazione dello spazio pubblico e della qualità urbana, al recupero dell’immagine storicamente consolidata, alla razionalizzazione degli usi inerenti la nautica.

Categoria d’intervento:

-conservazione (art.3.a), recupero (art.3.b), riqualificazione (art.3.c).



-Venezia:

Interventi finalizzati alla riqualificazione dello spazio pubblico, degli edifici con valore storico da adibire ad uso pubblico, al miglioramento della qualità abitativa, al recupero dell’immagine storicamente consolidata.

Categoria d’intervento:

-conservazione (art.3.a), recupero (art.3.b).



-Ville e giardini

Categoria d’intervento:

-conservazione (art.3.a), recupero (art.3.b) e mantenimento del verde pertinenziale.
-Tratti di costa urbana: Terrazza Mascagni-Ardenza

Categoria d’intervento:

-conservazione (art.3.a), recupero (art.3.b) e riqualificazione(art.3.c).
Art. 39 - Ambiti di riqualificazione urbana e della costa
1 A. Definizione

Il Regolamento Urbanistico perimetra ambiti di riqualificazione urbana e della costa laddove il Piano Strutturale ha riconosciuto aree di impianto storico luoghi con statuto speciale, luoghi centrali ed ambiti degradati della città ed in particolare nelle aree consolidate o aree già costruite con interventi di edilizia pubblica, al fine di

riqualificare lo spazio pubblico e migliorare la qualità urbana e della costa, favorire l’integrazione delle preesistenze storiche con il tessuto consolidato, migliorare la qualità della vita di parti di città introducendo servizi, attività pubbliche e private in grado di ridurne l’isolamento contestualmente alla politica dei tempi.

2 Il progetto di riqualificazione coordina gli interventi previsti e valuta gli interventi stessi in relazione alla disciplina delle aree normative incluse nel perimetro e il corretto inserimento di funzioni, così come richiamate all’art. 3, quali:

- servizi;

- artigianato di servizio;

- attività di servizio alle persone;

- attività terziarie e commerciali;


3 Nel caso di interventi compresi all’interno di quartieri di edilizia residenziale pubblica il progetto può attribuire utilizzazioni edificatorie aggiuntive. L’utilizzazione edificatoria attribuita agli interventi di riqualificazione non deve comunque superare il 5% di quella totale esistente all’interno della perimetrazione dell’ambito.

Tale utilizzazione edificatoria è di esclusiva disponibilità dell’Amministrazione Comunale, che può realizzarla in via diretta o affidarla in concessione.


4 Il progetto di riqualificazione urbana e della costa ha i contenuti e segue le procedure di formazione e approvazione di uno strumento urbanistico attuativo o dello studio unitario (art. 6). Sulla base dei suoi contenuti, vengono realizzate le opere previste.
5 Successivamente all’approvazione del Regolamento Urbanistico l’individuazione di nuovi ambiti di riqualificazione urbana, anche su proposte di privati, deve avvenire con Deliberazione del Consiglio Comunale.
6 Il Regolamento Urbanistico individua alcuni ambiti di riqualificazione urbana e della costa perimetrati nelle tavola “Aree normative”.
Progetti per la riqualificazione dello spazio pubblico

Riferimenti al Piano Strutturale - Prescrizioni vincolanti



- Luoghi centrali:

interventi finalizzati alla riqualificazione dello spazio pubblico e della qualità urbana, al recupero dell'immagine storicamente consolidata;

Sottosistema insediativo centrale:

- valorizzare l'uso dello spazio pubblico.

Art. 40 - Progetti per la riqualificazione dello spazio pubblico

1 A. Definizione

L'Amministrazione Comunale promuove progetti di riqualificazione dello spazio pubblico nei luoghi centrali, lungo la costa o in altre aree da individuare nel sistema insediativo, pedecollinare e collinare al fine di:

-migliorare la qualità dello spazio pubblico attraverso il coordinamento degli interventi pubblici con gli interventi privati, l'integrazione degli spazi pubblici esistenti con quelli di nuova acquisizione diretta o derivata da trasformazioni.

- incentivare la riqualificazione del tessuto edilizio e migliorare la qualità degli ambienti storici e della costa.
2 B. Modalità di attuazione

L'Amministrazione o i privati redigono progetti di riqualificazione dello spazio pubblico negli ambiti di riqualificazione urbana, nelle aree per la viabilità e in ambiti di volta in volta definiti, in particolare in caso di realizzazione di importanti opere pubbliche sul suolo o nel sottosuolo, o nel caso di interventi su aree di trasformazione o aree di trasformazione per servizi. Tali progetti possono essere estesi ad aree a servizi contigue o prossime. I progetti si attuano secondo gli indirizzi seguenti:

1) riqualificare spazi pubblici: banchine, scalandroni, strade, viali, corsi e piazze, costa, marciapiedi e spazi pubblici;

2) organizzare e valorizzare il verde e gli spazi non costruiti;

3) localizzare eventuali parcheggi pubblici e pertinenziali con l'indicazione delle rampe di accesso e di uscita su suolo pubblico e la definizione delle opere di arredo e verde necessarie per migliorarne l'inserimento nell'ambiente;

4) rispettare e valorizzare le visuali prospettiche dell'edificato a salvaguardia di vedute su bellezze panoramiche o tipici ambienti caratterizzanti il tessuto storico e ambientale;

5) scegliere materiali di impiego nelle costruzioni, colori delle facciate, le coperture, le insegne, anche attraverso regolamenti locali o di ambiente storico.
3 Per la riqualificazione degli spazi pubblici del lungomare l’Amministrazione promuove un progetto all’interno del quale, sulla base degli studi svolti, vengono riconosciuti e valorizzati i manufatti esistenti aventi carattere storico-ambientale e sostituiti i rimanenti.

4 Il piano di riqualificazione deve sviluppare i seguenti orientamenti:

i nuovi manufatti anche in sostituzione agli esistenti, destinati a pubblici esercizi, attività commerciali al dettaglio non possono, di norma, superare:

- piani n.1; h.max m.4

- SLP chiusa da pareti perimetrali: mq.100.

- materiale prevalente: legno, vetro, ghisa;

- il disegno deve essere tale da sottolineare l’unitarietà e la specificità dei diversi luoghi del lungomare.

Diversi parametri possono essere adattati in sede di progetto pubblico di riqualificazione dei singoli luoghi per attività pubbliche.


5 In carenza del progetto di riqualificazione dello spazio pubblico si possono comunque attuare le previsioni del Regolamento Urbanistico.
6 Gli interventi previsti, tutti ubicati su suolo pubblico sono approvati con delibera comunale, sono realizzati direttamente dall'Amministrazione Comunale o da privati in concessione o con altre procedure stabilite dall'Amministrazione comunale.
7 Scoglio della Regina

L’edificio Scoglio della Regina e le aree pertinenziali sono incluse nell’area soggetta alla riqualificazione degli spazi pubblici del lungomare per la quale l’Amministrazione predispone ed approva un progetto all’interno del quale , sulla base degli studi svolti , vengono riconosciuti e valorizzati i manufatti esistenti aventi carattere ambientale e sostituiti i rimanenti per adeguarli funzionalmente alle esigenze di interesse pubblico sull’area. L’edificio e le aree di pertinenza sono destinate a servizi. E’ ammesso il riuso degli edifici esistenti per attività pubbliche o di interesse pubblico.



Parte III

Collaborazione dei cittadini

Art. 41 - Obiettivi da perseguire

Nella attuazione del piano il cittadino deve attenersi ai suoi contenuti.


1 Nella attuazione delle opere previste dal piano il cittadino può avanzare soluzioni che meglio si adattino alle proprie esigenze. Nel caso esse offrano un apprezzabile vantaggio per la città possono anche discostarsi dai contenuti del piano entro i limiti fissati.

I vantaggi sono misurati in sulla base dei seguenti parametri:

. realizzabilità di opere pubbliche

. miglioramento dello spazio pubblico

. estensione e integrazione delle aree per servizi

. miglioramento della ricettività turistica

. realizzazione di parcheggi di uso pubblico

. miglioramento della qualità degli spazi privati non edificati

. recupero di edifici di valore storico e storico ambientale

. miglioramento della circolazione e del sistema di trasporto

. recupero della qualità ambientale

. realizzazione di servizi di uso pubblico

. agevolazione delle procedure di realizzazione del piano.
2 I limiti sono individuati in ogni area normativa e sono precisati ai successivi articoli 42, 43, 44, 45.
3 I cittadini possono altresì avanzare proposte all’Amministrazione comunale per l’individuazione di ambiti di riqualificazione urbana , nelle “aree non pianificate” a seguito della decadenza delle previsioni urbanistiche (di cui all’art.34, primo comma L.R. 5/1995) e nel corso delle procedure di formazione del programma integrato di intervento (di cui all’art.30, secondo comma, L.R. 5/1995), nel rispetto delle prescrizioni del Piano strutturale, del Regolamento Urbanistico, delle condizioni esplicitate al precedente comma 2, secondo capoverso e ulteriormente esplicitati ai successivi articoli 42, 43, 44, 45.

4 Per le procedure di formulazione e approvazione della proposta vale quanto disposto nei precedenti artt. 5 e 6.

Art. 42 - Aree di impianto storico

1 Campo di articolazione delle proposte

Nello spirito delle tutele e delle modificazioni dell’assetto urbano previsto, i privati possono presentare proposte in qualche misura diverse dal piano della città alla condizione che siano motivate da esigenze singolari e che prevedano vantaggi per l’Amministrazione, come stabilito dal precedente articolo 40.
2 Condizioni specifiche di accettabilità

. Modificazioni dell’assetto urbano: le proposte non possono contraddire le indicazioni riferite all’assetto delle varie parti della città.

. Modificazioni degli edifici esistenti: non sono accettabili proposte che riducano il grado di tutela espresso nei confronti degli edifici del Gruppo 1 e 2. Per gli edifici del Gruppo 3 sono accettabili diversi tipi di ristrutturazione: D2 e D3 e piccoli completamenti non eccedenti il 20% della SLP dell’edificio non superiori a 25 mq quando dettati da esigenze igienico-sanitarie non risolvibili nell’immobile.

. Modificazioni alle aree di pertinenza: nelle aree interne agli isolati se liberate dai bassi fabbricati possono essere realizzati parcheggi in sopra e sottosuolo, giardini e passaggi necessari alla creazione di nuovi percorsi pedonali, ricuciture della cortina edilizia verso lo spazio pubblico.

La SLP demolita all’interno degli isolati può essere trasferita nelle aree di trasformazione e nelle aree di trasformazione per servizi in quantità non superiore al 5% della capacità massima ammessa nell’ambito.

. Modificazioni alle destinazioni d’uso: sono accettabili modificazioni d’uso quando vengono proposte utilizzazioni di servizio sia di tipo pubblico che privato concorrenti a valorizzare la qualità storica degli edifici.

Art.43 - Aree di ristrutturazione urbanistica e aree ricomprese all'interno del perimetro individuato con delibera del Consiglio comunale n.200 / 1995

1 Campo di articolazione delle proposte

Area Quartieri Nord

Le prescrizioni di riferimento derivanti dai Lineamenti guida per i programmi di recupero urbano dei quartieri nord, nella parte normativa e nella tavola normativa ad essi allegata, costituiscono parametri ai fini dell’esame delle proposte dei cittadini.


2 1) Lo spazio pubblico stradale, i percorsi pedonali su suolo pubblico o privato, gli spazi da riservare per tracciati ferroviari o tranviari, gli spazi da trasformare in canali o specchi d'acqua, rappresentano un obiettivo primario di interesse pubblico e sono vincoli modificabili solo in via eccezionale;
2) La tavola normativa indica:

- il filo di edificazione, distinguendo gli isolati in cui l'edificazione deve essere continua e quelli in cui l'edificazione può essere discontinua;

- il numero dei piani lungo il filo di edificazione laddove indicato.
3) Le destinazioni d'uso sono individuate in modo orientativo e flessibile. Per le aree speciali le destinazioni sono indicate al successivo punto 8).

Le destinazioni d'uso negli isolati, così come delimitati nella tavola normativa allegata, devono rispettare le seguenti misure:

residenza min.50%

terziario max.20%

commercio max.10%

attività max.30%


Anche la perimetrazione degli isolati è da intendersi orientativa e non prescrittivi. A tal proposito i cittadini possono presentare proposte di interventi su singoli subambiti purché la titolarità sull’area di intervento sia superiore al 50% dell’intero ambito.
4) Le aree per infrastrutture, spazi e servizi pubblici sono individuate nella tavola normativa.

Gli interventi di ristrutturazione (art.3.e Norme di Attuazione del Piano Strutturale) dovranno prevedere la cessione delle aree per servizi (standard),laddove previsto nella tavola normativa, in misura massima del 60% del fabbisogno generato e nell'isolato per la quota rimanente. Queste ultime dovranno integrarsi con gli spazi non edificati privati in modo da realizzare altresì percorsi pedonali di attraversamento.


5) Per le destinazioni elencate al precedente punto 3), l'indice di edificazione territoriale massima all'interno degli isolati è stabilito in 0,5 mq.slp/mq. Laddove la slp esistente fosse superiore a quella generata dall'indice territoriale, l'intervento di ristrutturazione può realizzare la quantità esistente , comunque non oltre ad un indice territoriale di 0,7 mq slp/mq.

Qualora l'intervento comprenda aree da cedere per la viabilità e per i servizi su cui insistono fabbricati, la slp esistente può essere recuperata all'interno degli isolati, in aggiunta a quella consentita, così come sopra riportato.


All'interno degli isolati la edificazione privata non può occupare una superficie superiore al 50%.
I parcheggi privati e privati pertinenziali (vedi art.2) devono essere realizzati in sottosuolo o in elevazione, in questo caso la loro slp è da considerarsi eccedente rispetto all'indice territoriale.
Non è compresa nell'indice territoriale la slp relativa a servizi pubblici o di interesse pubblico convenzionati con il Comune, ivi compresi i parcheggi in elevazione.
6) Sono individuate le seguenti aree speciali nelle quali obiettivi o tessuti costruiti particolari richiedono modalità di recupero specifiche:

. Venezia

. Forte San Pietro

. Dogana d'Acqua

. Stringi-Stringi

. Stazione San Marco

. Shangai

. Corea


. Corea sud

. Percorso Mura Lorenesi


7) Gli edifici e i manufatti di particolare interesse storico ambientale individuati nelle tavole normative devono essere tutelati per il loro valore.
8) Per le seguenti aree speciali individuate nelle tavole normative, valgono le seguenti prescrizioni:

a) Venezia

destinazione d'uso: residenza e servizi alle persone;

gli interventi di completamento devono essere realizzati con altezza, in numero di piani, conforme a quella degli edifici contigui.


b) Forte San Pietro

le destinazioni d'uso ammesse sono verde e servizi pubblici, servizi alle persone e alle imprese.


c) Dogana d'Acqua

interventi ammessi: recupero volto al ripristino e alla ricostruzione delle caratteristiche storico-ambientali del luogo (e scavo di nuovi bacini e canali come rappresentato nella tavola normativa allegata);

destinazioni d'uso: servizi pubblici e servizi culturali.
d) Stringi-Stringi

destinazione d'uso: uffici e servizi alle imprese, attività pubbliche o di interesse pubblico, attività di ricerca.


e) Stazione San Marco

la destinazione d'uso e gli interventi ammessi sono specificati nelle schede normative per l'unità territoriale organica elementare 4-C-21 Stazione San Marco.


g) Corea

destinazioni d’uso ammesse:

residenza (minimo 80%)

uffici (massimo 10%)

commercio (massimo 15%)

interventi ammessi: demolizione e ricostruzione.


h) Corea sud

destinazioni d’uso ammesse:

residenza, servizi alle persone (minimo 50%)

commercio (massimo 50%)


i) Percorso mura lorenesi

conservazione dei manufatti della cinta doganale:

mantenimento dell’integrità del circuito delle mura lorenesi e delle porte i cui fabbricati possono essere utilizzati per attività e servizi culturali;

demolizione di fabbricati incongrui rispetto al valore storico-ambientale del percorso delle mura;

demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso (residenza, commercio) per i fabbricati esistenti.
La SLP esistente sulle aree destinate a servizio (con esclusione delle aree ricedenti all'interno dell'unità territoriale organica elementare 4-C-21) e sugli specchi d’acqua può essere recuperata negli isolati posti all’esterno delle aree speciali.
3 La tavola normativa è inclusa nell' "Allegato B Schede normative Aree ricomprese all'interno del perimetro individuato con delibera del Consiglio comunale n.200 del 1995"


Aree di trasformazione per servizi

Riferimenti al Piano Strutturale - Prescrizioni vincolanti

L'acquisizione delle aree per servizi da parte della Pubblica amministrazione può avvenire, in alternativa all'esproprio, attribuendoi a tali aree una capacità edificatoria.

Tale capacità edificatoria può essere realizzata su una porzione limitata dell'area stessa o in altre aree individuate dal Regolamento urbanistico, in modo da ottenere la cessione gratuita dell'area destinata a servizi da parte dei proprietari.
Art. 44 - Aree di trasformazione per servizi

1 A. Definizione

Aree di proprietà privata destinate a verde e a servizi e così classificate secondo il D.M. 2/4/68 n.1444.
2 Campo di articolazione delle proposte

I privati possono avanzare proposte di cessione gratuita dell’area destinata a servizi all’Amministrazione utilizzando una edificabilità pari ad un indice di 0,1 mq SLP/mq ST.

Per le aree a servizi destinate a casse idrauliche di espansione ricomprese nel sistema 3 pedecollinare, e per le aree a servizi situate nel territorio comunale a sud del Rio Ardenza, per le aree ricadenti in tutto o in parte nel vincolo cimiteriale, visto il contesto territoriale in cui sono inserite e il loro particolare valore ambientale, l’indice è fissato in 0,05 mq SLP/mq ST. Qualora all’interno delle aree di trasformazione per servizi siano ubicati edifici è consentito ai privati di riutilizzare la slp esistente per usi residenziali. Le aree di trasformazione per servizi comprese nei sistemi territoriali di tutela ambientale e pedecollinare non hanno attribuito indice di utilizzazione territoriale.L’edificazione può essere realizzata sull’area stessa o su altra area a ciò predisposta dal piano conformemente alle indicazioni contenute nella tavola 2 " Aree normative" e nelle schede normative allegate.
3 La cessione gratuita delle aree per servizi è pari al 100% dell'area nel caso in cui le utilizzazioni edificatorie vengano trasferite su altra area e non può essere inferiore all’80% della ST dell’area stessa nel caso in cui la concentrazione edificatoria sia interna all’area salvo specifica diversa indicazione della scheda normativa.Le aree cedute gratuitamente per servizi devono essere utilizzate per usi pubblici. I parcheggi pubblici, privati pertinenziali e privati (vedi art.2) possono essere realizzati a raso e sottosuolo. I parcheggi possono essere realizzati anche in elevazione con h. massima da definirsi nel rispetto del valore storico ambientale degli edifici circostanti e dell’area.


  1. Condizioni specifiche di accettabilità

La tavola di piano "Aree normative" individua le aree di trasformazione per servizi, le schede allegate relative ad ogni area indicano in quali casi l’edificabilità può essere realizzata sull’area e quando deve essere trasferita. Le proposte possono essere estese a più ambiti con la procedura e le modalità esplicitate al precedente art.6.

Gli interventi sono attuati con piano attuativo o concessione convenzionata nell’ambito della quale vengono cedute gratuitamente le aree destinate a servizi.

La convenzione deve garantire la contestuale realizzazione delle utilizzazioni edificatorie, cessione delle aree a servizi e la realizzazione degli stessi deve avvenire in conformità a quanto previsto all’art.5.

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