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Assemblea dell’ordine dei farmacisti, 8 maggio 2013 Cari colleghi


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ASSEMBLEA DELL’ORDINE DEI FARMACISTI, 8 maggio 2013

Cari colleghi,

quest'anno ci ospita il Museo delle Scienze, grazie alla disponibilità del suo direttore, dr.Michele Lanzinger, che ringraziamo, insieme ai suoi collaboratori; non ancora nel prestigioso MUSE, che sta nascendo sul Lung'Adige Sanseverino, ma in questa struttura periferica, il museo dell’Aeronautica "Gianni Caproni".

Dopo i saluti, prima di passare ai momenti più istituzionali, permettetemi di rivolgere un pensiero ai colleghi che ci hanno lasciato nell'ultimo anno; un pensiero, che vuole però essere anche un ringraziamento per ciò che hanno fatto, ed un ricordo di ciò che sono stati:



Mario Baldi, nato nel 1951, scomparso improvvisamente mentre era in vacanza in Sicilia, farmacista a Cles, figlio di farmacista, ottimo collega, di grande esperienza, ma soprattutto grande umanità, attivo a Cles nel volontariato, fondatore degli Scout clesiani e della Croce Bianca di Tuenno.

Pia Borga Tomasi, nata nel 1923 e scomparsa pochi mesi prima di compiere 90 anni, già titolare di farmacia a Monclassico, primo sindaco donna in Trentino dal 1969 al 1976, madre delle colleghe Monica e Nicoletta, a cui va il nostro affettuoso saluto.

Maria Righini Foletto, nata nel 1925, vedova del collega Achille e sua compagna in farmacia a Pieve di Ledro, madre dei colleghi Anna Maria, Chiara e Alberto, oltre ad Angelo e Antonia, che hanno seguito altre strade professionali; anche a loro un abbraccio da tutto l’Ordine dei Farmacisti. Voglio ricordare come la Farmacia Foletto, sia stata insignita nel novembre 2012 del riconoscimento della Camera di Commercio di Trento quale impresa storica per l’attività ininterrotta dal 1856.

Vi chiedo un minuto di silenzio e raccoglimento.

Lo scenario in cui ci troviamo ad operare professionalmente è stato interessato nell'ultimo anno da grossi e profondi cambiamenti, sia sul versante normativo, sia sul versante operativo della distribuzione del farmaco.

Non sto a richiamare le molte leggi che si sono succedute a livello nazionale e livello provinciale, ma credo nessuno possa negare che il cambiamento è stato il più profondo a cui abbiamo non solo assistito, ma di cui siamo stati, non sempre volentieri, attori, negli ultimi 50 anni.

Luci e ombre si sono susseguite, gli aspetti positivi sopravanzati da quelli negativi, mutamenti subiti e mai gestiti, eppure oggi, dopo un periodo di grave crisi politica, da cui forse stiamo faticosamente uscendo, sicuramente con poco merito di qualcuno (con l'eccezione forse di un solo uomo politico), ma per demerito di molti, oggi, dicevo, è probabilmente giunto il momento di iniziare a sperare in un rilancio: rilancio professionale, culturale e scientifico. E questo non perché la situazione sia migliore di qualche mese fa, ma perché credo che abbiamo toccato il fondo e dobbiamo, vogliamo iniziare a risalire. Sicuramente non siamo ancora riusciti a cogliere ciò che di positivo è apparso nel nostro orizzonte, non abbiamo sfruttato tutte le opportunità che la Farmacia dei Servizi (nata ormai nel 2009) ci ha mostrato: dai dati presentati a Cosmofarma poche settimane fa, più del 70 % dei farmacisti crede che la professione sia soprattutto, quasi esclusivamente distribuzione di farmaci, poco più del 20 % è convinto che il nostro ruolo sia soprattutto servizio. Eppure il cambiamento epocale a cui dobbiamo guardare con attenzione è quello che sposta l'interesse dal farmaco al paziente.

Molti spunti possiamo cogliere di questo mutamento. Prima di parlare dei Nuovi Servizi, vorrei porre l'accento anche sulla più recente modifica alle norme sui farmaci equivalenti, e sulla prescrizione per principio attivo, laddove si sottolinea che in ultima analisi "decide il paziente". Con l’assistenza del medico e del farmacista, ma è lui oggi ad essere al centro !

Quali esempi dell’interesse per il paziente ed i suoi problemi da parte del farmacista, vorrei citare un paio di progetti che da poco si sono conclusi.

Esperienze quali il progetto GIFT a Rovereto (“Gestione Integrata ospedale-territorio del paziente affetto da scompenso cardiaco: ruolo del Farmacista del Territorio”), progetto sottoposto alla vigilanza dell’AIFA e finanziato con i fondi della farmacovigilanza, ma che purtroppo non ha dato tutti i risultati attesi, o il progetto MUR ideato e diretto dal prof.Andrea Manfrin dell’Università di Kent (che ci piace ricordare anche come vulcanico titolare della farmacia di S.Orsola, agli albori della professione), e coordinato dalla FOFI, sul ruolo del farmacista nel migliorare l’aderenza alla terapia nei casi di Asma, messo in atto in molte farmacie di quattro province italiane. Questi progetti, come altri tra i quali merita di essere ricordato anche quello incentrato sul Farmacista di Dipartimento quale strumento per la prevenzione degli errori in terapia in ambito oncologico, mettono tutti in luce l’importanza crescente del nostro ruolo all’interno della gestione della salute. Aveva ragione la Federazione Farmaceutica Internazionale che già nel 2006 scriveva: “There is no future in the mere act of dispensing !”, Il semplice atto della dispensazione non ha più futuro !.

La nostra professione avrà ancora molto da dire se riuscirà a modernizzarsi, ad offrire altro, in aggiunta al bene farmaco. Altro che però non può, non deve essere una rincorsa verso altri mercati, né offrire servizi o competenze che siano avulse dal nostro ruolo, né soprattutto inseguire logiche puramente commerciali o concorrenziali: il beneficio ci può essere nel breve periodo, ma alla distanza i danni sarebbero incalcolabili. Ha senso spingere le vendite di prodotti o servizi di dubbia utilità, ma di sicura inefficacia ? Ha senso vedere prima il cliente e solo dopo il paziente ? Ha senso derogare sistematicamente dal nostro ruolo di filtro tra il farmaco e il paziente, acconsentendo ad ogni richiesta di farmaco per cui la legge ha imposto la ricetta medica ? Ha senso prolungare gli orari di apertura, quando poi al banco della farmacia ci finiscono non laureati ? Questi non sono i servizi che ci piacciono e vogliamo valorizzare !

Eppure molti sono i problemi legati all’uso dei farmaci, in cui il ruolo attivo del farmacista, direi “spicciolo”, quotidiano, può portare un contributo positivo. Vorrei citare l’educazione del paziente, il monitoraggio del farmaco, la discrepanza tra dose prescritta e dose assunta, la compliance e l’aderenza alla terapia, soprattutto nel medio-lungo periodo, le sospette reazioni avverse, le interazioni con altri farmaci o con alimenti, il protrarsi di cure non più utili o non efficaci. Ma anche l’attività di pronto soccorso, le analisi di prima istanza, gli screening su patologie importanti, l’assistenza domiciliare, dai controlli routinari alla consegna dei farmaci, e il campo della collaborazione ed interazioni con altri sanitari, dagli infermieri, ai terapisti della riabilitazione o del mantenimento in salute, agli psicologi.

La farmacia andrà declinata su tre scenari complementari ed integrati: la funzione formativa/informativa, quale centro di informazione sanitaria, la funzione diagnostica, come punto di analisi e screening diagnostico e la funzione clinica, per la continuità assistenziale anche domiciliare.

ESERCITARE L’ARTE FARMACEUTICA IN LIBERTÀ E INDIPENDENZA DI GIUDIZIO E DI COMPORTAMENTO, IN SCIENZA E COSCIENZA E NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE LEGGI, come recita il nostro Codice Deontologico (che ogni tanto vale la pena prendere in mano e rileggere; per questo ne distribuiamo oggi alcune copie di quello che consegniamo ai nuovi iscritti), è la base. Da qui partiamo, integrandoci con le altre professioni e componenti del mondo sanitario, per svolgere al meglio il nostro ruolo.

E veniamo a raccontare quel che abbiamo fatto negli ultimi tempi, iniziando dal Progetto Memoria, che ci vede impegnati già da parecchi anni: sono molti i piani su cui ci muoviamo:

1)__collaborazione con la Fondazione Museo Storico e l'amministrazione comunale di Brentonico per l'organizzazione delle giornate dedicate al Farmacista preparatore, per il cui svolgimento desideriamo ringraziare Agifar e i colleghi che prestano la loro opera, e per l'allestimento della mostra dedicata alle Farmacopee (autunno 2013 ?).

2)__supporto logistico e collaborazione nell'organizzazione del Congresso nazionale dell'Accademia di Storia della Farmacia, che si terrà a Trento dal 7 al 9 giugno p.v.. In particolare voglio sottolineare la prima giornata, dedicata interamente alla farmacia trentina, invitando tutti a seguire i lavori.

3)__da ultimo abbiamo concordato, dopo alcuni anni che se ne parlava, all’interno del Progetto più ampio Per una storia della Farmacia Trentina, il Censimento del Patrimonio storico-culturale delle farmacie trentine. Alle farmacie giungerà nelle prossime settimane un invito da parte dell’Ordine dei Farmacisti, della Fondazione Museo Storico e della Soprintendenza per i Beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento ad aderire a questa rilevazione. Invito alla massima partecipazione, perché non c’è nessun intento di esproprio o di vincolo dei beni catalogati, ma è solo una operazione culturale per conoscere meglio le nostre radici.

Progetto formazione:

l'ultimo anno ha visto da parte dell'Ordine la proposta di alcune iniziative di formazione che non hanno avuto l'accoglienza e la partecipazione che avrebbero meritato, tanto che abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni corsi e al relativo finanziamento che avevamo ottenuto dalla Provincia, per mancanza di iscritti. Forse gli eventi sono stati considerati troppo impegnativi, forse non sono state indovinate le date, ma abbiamo deciso di rallentare nell'organizzazione di corsi, proponendo per il 2013 un unico argomento, i farmaci biologici, farmaci oggi di estrema rilevanza, argomento quanto mai di attualità, su cui i farmacisti territoriali, e non solo quelli più avanti con l’età, sanno troppo poco, come d’altronde messo in evidenza anche da coloro che si oppongono alla distribuzione di questi farmaci sul territorio. E questo, della mancanza di conoscenza, è senz’altro l’argomento forte per cui questi farmaci rimangono in distribuzione ospedaliera. Senza entrare nella polemica sui costi, va comunque segnalato che ovunque, e non solo per ragioni economiche, la sanità va verso un modello con più territorio e meno ospedale; solo il mercato farmaceutico si muove controcorrente, privilegiando l'ospedale a scapito del territorio.

Il sito dell'Ordine (ripeto ancora che è fondamentale che tutti gli iscritti comunichino la loro casella di posta elettronica !) diventerà sempre più l'interfaccia tra Ordine ed iscritti. E stato inserito da pochi giorni un utile strumento di consultazione, primo di una serie, la Guida alla Spedizione delle prescrizioni veterinarie, curato da due colleghi, professori all'Università di Farmacia di Napoli.

Restiamo in ambito telematico, per segnalare che è già realtà l'Albo unico dei farmacisti italiani: sul sito della FOFI è possibile consultare l'Albo aggiornato di tutti gli iscritti, diviso per province. Strumento importante anche per la lotta all'abusivismo professionale.

Come ogni anno, anche nel 2013 l'Ordine ha ricevuto l'incarico dall'Agenzia del Lavoro di organizzare il corso di 40 ore all'interno della formazione per l'apprendistato professionalizzante. Colgo l’occasione per sottolineare come la adesione all’istituto dell’apprendistato nell’assunzione dei giovani colleghi possa servire a coinvolgere maggiormente l’Agenzia del Lavoro nell’assumere su di sé gli oneri connessi: attualmente i corsi sono pagati dalle farmacie perché il numero degli apprendisti è troppo esiguo !

Si era svolto nel novembre 2012 e verrà riproposto nel 2013, il Festival delle Professioni, tre giorni di incontri, dibattiti e confronti sul tema delle professioni e della loro utilità per il Paese. L’anno scorso la partecipazione della categoria è stata davvero minima (solo i politici si sono fatti vedere di meno !): speriamo nell’edizione 2013.

Con l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari la collaborazione è stata costante e proficua. In particolare con l'APSS e con l'Assessorato abbiamo messo a punto il nuovo testo del Regolamento sul Servizio Farmaceutico e stiamo lavorando al nuovo testo del Verbale di Ispezione nelle Farmacie.

Tenendo presente l'apertura delle nuove farmacie (a Rovereto e a Trento) a breve dovremo affrontare la modifica dei turni delle farmacie.

Il Concorso straordinario è al momento in stand by. L'Assessorato è in attesa che si definisca il contenzioso che oppone la Provincia di Trento e lo Stato di fronte alla Consulta, sui temi delle procedure concorsuali e delle competenze provinciali e comunali in merito all'individuazione delle nuove sedi farmaceutiche. Nel frattempo, il Consiglio di Stato, con la sentenza n.1858/2013 è tornato sull'istituto della pianta organica, stabilendo la piena validità e legittimità di uno strumento pianificatorio che per finalità, contenuti e criteri ispiratori corrisponde alla vecchia pianta organica; possiamo anche chiamarla Paperino, ma la sostanza è la stessa. Nel frattempo, nel resto d'Italia si va avanti pianino per la strada tracciata: sono ancora una mezza dozzina le regioni che ancora non hanno pubblicato il bando; in quelle dove il bando si è già chiuso, le domande di partecipazione in forma associata oscillano in percentuale tra il 30 e il 60 %.

Da ultimo ringrazio della collaborazione e del lavoro svolto tutto il Consiglio Direttivo, in particolare Tiziana e Davide, che sopportano l’invio dei miei messaggi insistenti e costanti e qualche volta rispondono pure !



Ringrazio la segreteria dell’Ordine: Sandra, Elisabetta, Giorgia, Raffaella e Michela.

Ringrazio l’Associazione Titolari di Farmacia, le Farmacie Comunali, Unifarm per la disponibilità e la vicinanza sempre dimostrata.


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